Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

--:--490 - q)l~Ui,. che così incessantemente SP,i~~ono l'uomo dei nostri giorni all' agglomet"amento urbano. Però quest0 interessante fenomen:o inerente alla distribuzione della -popohtzione non è senza conseguenze sulla salute del singolo individuo. . Il motto più appropriato per simboleggiai·e la lotta contro l' urbanismo è indubbiamente il classico: Homo liomini. lupus. lnvero accanto 1;11llaotta econom:ca per la Yitn. che si svolge attorno a noi così rnmorosa. e tumultuosa, noi sopportiamo di continuo una lòtta biolbgic,t insidi.osa e tenebro~a, in cui l'uomo espone a continuo pe.ricolo il suo simile, sia. per i contagi di cui può farsi veicolo ai danni altrui, sia per ~a diuturna s0ttrar.ione che esercita in cont't:onto del prossin~o in materia dei plù element ..Lri principii di rifornimeB!:t0, dell' ~sistenr,a, inquiJJando sempre più profonòamente attorno a sè !"ambiente di •vita. · Le gra1idi eittà sono il campo n:1turale di questa lotta oc<'ulta ed i~1sens'ibil'eche è an':" ehe uno dei più possrnti mezzi di Hè1.1one na.turale, pe1;chè conduce in fotJdo alla soppressione dei soggetti meno ndatti; il civihsmo perciò - autentico genitore dell' urb~uismo - si industria in mille mocti per t.ener testa alla interminabile teoria di malanni che ne consegue, conscio quasi :del suo doyere di riparare a danni che egli stesso ha creato .. L'igiene urhana a tutto socco1-re e a . .' I ' • tutto provvede: invade le scuolf•, fruiça le offieine, scruta nei baratt'oli dei preparatori di sostan7e aliment~ri, prevenendo ogni danno, da quello dt>l semplice e casuale contatto, a quello dell'odiosa mistificazione, ma poicbe essa non può spostare 10 schema intimo della vita cittadina, nè sopperire· a tutt.e ]e deficienze e a tutti i tarli onde va aftlitta,'i-suoi sucC'essi sono più consacrati nel.le compiacenti tavole della statistiea, chA intimamente scesi nella coscienza della gente. . , Ed è perciò più che logico, umano, anzi u~anissimo, che appena si apre la stagione mite tutti coloro che durante l'inverno hanno sofferto di queste penurie od hanno lamentate queste restrizioni, escano. compatti a chiedere la loro parte di sole, la loro parte di aria e di iu-ce. Sono sartine confinate pe1· dodici ore del giorno in un laboratorio te1-reno, se non umido male aereato ~ peggio illuminato, con •finestroni aperti su d'una, stretta via fiancheggi ara da alti edifici, una , era. taua 1,cavata in un hurrone, sono-commesse di studio che tutte le sere riuca::"ano còlla testa })iena del picchiettare incessante e pettegolo delle loro macchint-J d:~ scrivei·e, sono industriali che hann9 ma!trattato il corpo nei mesi d' in- ,·erno, sballottolaudolo insonne e stanco sui divani di un compartimento ferroviario per · notti e notti di seguito e che di giorno poi non hanno mai ,dato tregua allo spirito: costringendolo ad· un lavoro assurdo ed implacato, sono insomma ciei creditori di salute, che provengono da ogni ceto e da ogni. 1:.ango p~~·~hè o!mai la _legge de1l'irrazioualità nella BibliotecaGino B·ianco produzione de1l'opera è divent~~a legg_~:nniversalètche va -dal faechrno al banchi-eré, dal muratore al pen:satore. Non già per infrenare quésta creduta smania che il nocciolo naturale ridesta nell'uomo civilizzato, spingendolo là dove le fonti derJa ,·ita. sono più ae('essibili e più pure, possiamo dunque, ai tempi ehe corrono, spendere la 11ostru. parola, ·ma bensì per coo~1estarla,. per g:ustificarla e - quando mai - per disciplinarla. convenientemente, in modo che• più l·ompleto sia il rendimf::!nto utile che essa può otfrire all'uomo e piu duraturo·il'suo gio• vamento. Noi crediamo infatti che il benefico fnflusso delle azioni d'ambiente conC'esso dal soggiorno in carnpngua non sia da noi sfru t,- tato sutlìdeutemente e soprattuto razioualmente. Anche in questa come in altra misura di C'Ompenso, noi pecchiamo per e<.'cesso o per rise1 bo. 'froppa gente trascina seco incbe in ca.mpagna le incongrùe abitudini della vita cittadina, -perche ··non sla così. Sono molti a,t esenipio coloro che soddisfano in campagna n.lle e ..igenze deJ Yestire e dell'alimentazione, prop·riò .. c•ome si farebl)e i11,dttà. Per-Ja q.ué.- stic,ne del vestito c'è un lato lussuario è un lato· igienico. Tralasc:o di accennare al primo: non mi sento di spendere la mia parola pe.r gente la cui maggiore preoccupazioue appena in campagna è quella· di ar•eouciarsi alL\. beli' e meglio una toilette vistosa, che si ispiri ad un fignrino r:cercato e che possa far schiattar di bile una certa signora, pie11:1d. i superbi'a, venuta ad abitare la villa vicina e che non degna del suo saluto i vecchi ospiti di qnell.t plaga: costoro n6n saprebb<>ro intendermi. Nel senso igieuico occorre riflettere che in· campagna dobbiamo accet.tare e rich:e iet·e anzi tutto le stimolazioni naturali, poiehè ci andiamo, o ci dovremo andare, appunto per. quello e solo per quello . Quindi le Yesti han da essere leggie::_.e, per111eabili all'aria e _al·la luee, se vogliamo che in quello stesso periodo di tempo possano pervenire alla nos,.tra pelle quelli stimoli vivificant'i e .regolatori il éui complesrn propizia quell'a tonificazione deHe funzioni del (•orpo, che nello stesso periodo è stato sacrificato invece durante la vita èittadina. La penuria perenne di tali stimoli giorno per giorno, insensibilmente aveva detenninato l'intristimento urbano, nella stessa guisa che il graduale rfstabilimento di essi, ottenuto attraYerso al soggiorno rnrale, eoncede ser1za che ce· ne avvediamo; dì pe1· dì il miglioramento e il benessere. Tutto ciò che in materia di vestiario costrinµe o strozz:1. va bandito inesorabilmente; in ea·mpngua dobbiamo ce:::sare di servii e alle esigrnze esteriori e dobbiamo votarci finalment-e -'ed è -tempo che una bnona volta lo fa<'<'iamo - a servire i più elevati fra i nostri personali iEteressi, quelli della salute. In ordine all'alimentazione dobbiamo rif e~ che pet· buona pa.rte essa è ormai asservita ad es)ge~.~- ~.eus-g.alie nient'altro . ..,." l- -~

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