- 468 - verso; l' uon10 ne porta forse più pri1na del 1natri1nonio, 111entre una fanciulla nem1neno quando è già promessa spos~, vorrebbe dipartirsi da quella modestia che è tanta parte del suo fascino, n1ettendo delle genune _adatto per una signora: tuttavia anche per le giovinette esistono leggiadri accessori, non di grande valore n1a di ottin10 gusto. Collane di srnalto a piccoli fiori stilizzati o a grossi chicchi d' a1nbra, di granata o di cristallo; braccialetti flessibili sui quali sta scritto in corsivo a lettera di smalto il nome di battesimo, orologi di smalto, spille portafiori, proteggi spilloni di corallo, regalino d'attualità ora che per legge si devono coprire le estre1nità dei lunghi spilli da cappello; persino le catene di perle veneziane costituiscono _un delizioso monile per una fanciulla, giacchè occorre tanto poco per adorr-iare la gioventù! Del· resto le perle della laguna furono quest'anno molto apprezzate in patria e a.Il' eHtero. Servirono non solo ad infilare collane ma a confezionare borsette, cinture, manichi cl' ombrellini; è da augurarsi che questa 1noda si prolunghi a maggiore incren1ento di una gentile e sirn patica industria nazionale. Superbi e risplendenti neiloro astucci di velluto o timidi e modesti nelle scatolette di carta rosea o azzurra, i gioielli partecipano della vita di chi li possiede, ne condividono le speranze, le gioie, 1e amare delusioni e anche più tardi, quando tutte le ansie della gioventù sono placate, i gioielli rammentano ancora le e1nozioni lontane, quelle indimenticabili soste dell'esistenza che sono- per una donna il fidanzamento, il matri.Jnonio, la nascità dei figlioli: è così persistente il fascino che da essi e1nana, che anche dopo un secolo più di un irriverente nipotina nell'atto di consegnare all'orefice i pesanti monili dell'avola, colta da improvviso pentimento muta idea e decide di pottarli nella loro suggestiva forn1a antica, trasgredendo una volta tanto i precettj della moda. ROSA. Lavori femminili. Quantunque in questo ten1po di 1nacchine, di viaggi, di sport, le donne siano molto diverse da quelle vantate da Dante che ~ Traendo alla rocca la chioma Favoleggiavano colla lor famiglia Dei Trojani, di Fiesole e di Roma.> i lavori d'ago e specialmente di ricamo sono sempre tenuti in onore e sono il rifugio delle signore stanche della vita tun1,ultuosa dei nostri giorni. E vero: dobbiamo confessarlo, si lavora poco; gli oggetti più ~ece·ssari e d'uso comune si fanno a macchina, ma il gusto si è raffinato e sentiamo il bisogno di adornare tutti gli oggetti che ci circondano di ricami e trine e procuria1no di dar nuova vita ai lav0ri nei quali le nostre nonne erano maestre; si fa una scelta intelligente rifiutanq.o i lavori volgari e di cattivo gusto, e portando alla luce quelli più artistici cerc,ando se è possibile di perfezionarli rinnovandoli. I ricami in bianco, i difficili punti di n1erletto che richiedono 1nolto tempo e pazienza infinita, sono quelli ai quali le nostre signore operose danno la preferenza. · Una coperta bianca di tela, soltanto adorna di qualche punto a giorno, è ora troppo comune; deve essere tutta una com binazione di pizzi e ricami nella quale la stoffa iniziale sia quasi scomparsa, oppure come un vero mosaico di quadrati a punto di Venezia alternati con altri di tela tagliata oppure a reticella, i quali alla loro volta vengono contornati da tramezzi di trina, da striscie a punto inglese, da bordure a punto di Milano. I disegni non sono piiJ. dei semplici motivi ornamentali, ma questi si alternano con dei veri quadretti rappre- I B:;lezza della pelle . 'LRÈME·SlMO . . . ·, . . ~ Alla Glicerina La Cre:rna delle Creme. BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==