- 462 - verno passato andarono a gara per sfoggiare scarpe d' una ricchezza in ve- ·rosirnile, jncominciando dalla signorina Roosevelt che andò ad un ballo colle scarpe di raso ricamato e tacchi di cristallo, le altre signore si fecero notare _per le scarpe ricamate di perle, di smeraldi, di rubini, di turchesi col tacco incrostato di veri diamanti. Un tal lusso nella·calzatura non fu eguagliato che in Francia ai tempi della Pompadour e della du Barry che adoperavano scarpe di panno d'oro o d' arla moda dei vestiti aperti o da un lato davanti, mette '-in evidenza pur essa. Perciò è sbocciata anche nelle calze una fioritura molto di vertente per gli' occhi, ma poco per la borsa. Calze di seta a rete che lasciano vedere un trasparente di seta di colore d,iverso, a n1aglie d'oro e d'argento per le scarpette metalliche, di seta nera a ricami d' oro, bianche o nere di seta con incrostazioni di trina di Venezia· o di Chantilly ricamate di pagliette, poi liscie di seta di colori vivaci, vio- .Mode intant1ll. gento coperte con trine di Venezia, e di velluto rican1ate con pietre fini. Per il momento in Italia ci contentiamo di calzature ben più modeste, però conosco qualche signora èhe ha pagato per un paio di scarpe, cento e cinquanta lire. Ai tempi che corrono, la calza non è meno importante della scarpa poichè lenti e tali da mettere una nota nuova nell'insieme dell' abbiglia1nento. Il cappello, che corne cornice della fisonomia aveva una volta il posto d'onore, ora si è lasciato prendere il sopravvento dalla calzatura e quasi dimenticavo di parlarne. Però è quello che ha subìto la più sensibile trasformazione perchè da una CARFTAYARD Contro i dolori e i reumatismi. Un secolo di successo. BibliotecaGino Bianco
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