452 Le Yarietà per la cultura jn vaqo sono quelle a fiore grande e pieuo, a fogliame 1~tto. oi preferiscono: lJnde~n1:tid, Mad. Hoste, The Bride, Maman Cochet, Papa Gontier, Perle des JarrHns, Viscountess Folkestone, WhiLe ::VIam:rnCochet, Houvenir de Pierre Notiillg, Antoi11e Rtvoire, Caroline 'restout, La France, Lil>erty, Mad. Abel Chateuay, Souvenir du Président Car11ot, Franz Deegen, Captain Hayward, Fr:1.11 Karl Drnscki,, Mrs. John Laing, Ulrich Brunner, Génér,tl J,wg_L1eminot. Rosa John Hopper. In inverno, nei climi freddi, i vasi debbono essere interrati in uu luogo, a mezzogiorn0, riparati dai venti del nord, e coperti di stallatico: sono così pii1 sicuri. Sulla coucirnnzionc si è parlato in un paragrafo an tecedc 11 t.e. Le malattie della rosa sono di origine · crittogami<'a, le più note almeno, come quelle prodotte dalla sphaero'heca plt1tnosa, dall' ae- . cidium, dall' aste1·oma 1·osae, dalla 1narsonia 1 osrre, dalla cerr:osp(wa 1·osaecola. La sphcu1·othecct pcmnosrt produce il bianco delle rose, là malattia più periC'o·lo-:.a.Ne sono affetti massime i rami giovaui: le maC'chie grjgie, grigio-pallide, si, estendono, si allargano su tutte le parti della pianta, che presto deperisee, perdendo le foglie, non fiorendo, o fiorendo stentatame.nte con fiori piccoli, storti, scialbi. La nr_q_c;i11e (w·eào) è prodotta da un fung.o simile allo aec:idiwn, anzi da aleuni appena distihto da, questo/e si manifesta sotto l'epidermide delle foglie,· specialmente. Maturo il fungo, spaooa l' epictermide, e i semi, iu 1orma, ·0.i tenuissima polYe1e, si spandono a l'intorno, propngando la malattia .. L' a.ecidiw11, ~i manifesta pure sotto l' epi4en:nide clelle fo~lie, e a,ssuIP..ela fonna d' qua Bibllo --J v11, 0 d, "·"'"' polrere bianC'a, rossa, gialla, ferrngigoa, grigio cupa, nera: qnesta ('OStituisce i semi, che si propagano cou mE.:n-:nigliosn. rnpidità. Le foglie a~:e. te pre~eLJta110 macchie <'ircola1 i, dentate, sfilacciale, e allora si accartocciano, srcc·ano, cadopo. L' aster·oma forma ma"cbie bruno rossicce, bruno porpora.; la marsoll'ia forma grandi macchie eirculari sulla pagina superiore delle foglie. La cercospo1·a si manifesta con macchie scure, violette, anche nella pagina supeTiore delle, foglie, che si accartocciano, che si sfibrano e cadono. · Contro queste malattie, nelle serre, si usa generalmente lo zolfo: all'aria aperta lo zolfo pare non molto efficace, bensì la poltiglia bordolese al 1 ° 10 di solfato di rame e di calce con l'aggiunta di 120 grammi di <'loruro ammonico per 100 kg. di acqua. La soluzione di Weber è molto efficace contro il bianco e la ruggine. Ecco la formula: Solfato di rame Acqua. • . . Fiori di zolfo . Cake spenta. . kg. 1 sciolto in . l,tri 20 kg. 1 ,, 2 Si fa bollire, 1imestando sempre e accurat;.1,mente, per tre -quarti d'ora: si ha. mi liquido verde giallastro, da U'3a.rsi in 1s··parti• A di acqua. · Buonissimi. risultati dànno anche il sapone cuprico Roguone e la Rubina Petrobelli. Questa come cura preventiva; ma qu~n,do la· -pi~nta è in ·uno stato avanzato d' infezione, il meglio che si possa fare è di toglie1·e le parti ammalate e bruciarle accuratamente, · priµ:ia che i funghi giungano a matqrità, per inìpèdire che i semi si diffondano su altre piante. Gl' insetti, che più danneggiano la rosa, sono gli ,afidi, o pido<'chi, o gòrgoglioni, le cinipi (cinyps rosae, Linn.) le larve del maggiolino, la cetonia aura· a, la trichia fasciata. Contro gli afidi, che coprono .ht superficie dei rami giovanj, producend.one l' essiccamento, e deturpando la pianta, io uso da parecc_hi anni la polyere di piretro o razzia, e con esjto magnifico: altri usa la Rubina Petrobelli a.1'1%, e il sapone Rognone al 4°/ 0 , anche co:1 buon esito. ' Le cinipi, che producono galle voluminose, .assorbendo gli umori, e causando lo spossamento della pianta, si combattono an~ che con le soluzioni di sapone Rognone o di· ~ubina, come per gli nfidi. Urge. pure distruggere le galle, appena in formazione, e dare la caccia alle cinipi. Contrn le larve del maggioUno non ci sono mezzi: solamente si può attenuare il male, dando la caccia agl' insetti perfetti, al loro primo apparire negli orti, per impedire che depongano le uo,·a. Ognuno sa che i maggiolini (melontha v,,lgw·:s, Fab.) la sera e la notte volano intorno agli alberi, massime intorno ai ciliegi, ai frassini, per mangiare e riprodursi. Al mattino, sazi e intormentiti d3l frecì4o mattina.le, scuotendo ili albei•i,
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