451 separatamente, e ben curate, concimate, possono fiorire in agosto-settembre. I fiori, generalmente, sono semplici, ma non importa: scelte le piante che dimn0 fiori·, a petali più larghi e dai colori, che si vo;;lrono fissare, si trapiantano ii1 autunno, e a misura che le piante si rinvigoriscono, anche il fiore si perfeziona, rarldoppiandosi, riempiendosi: l' innesto poi compie l'opera. Così si ottengonò gran parte delle magnifiche varietà, che ogni anno sono lanciate in commercio, a prezzi spesso altissimi. Il vento, gl' insetti, la vicinanza di rosai diversi pos.,;ano anche produrre nuovi ibridi. Secondo il parere di alcuni, la rosa bourboquando non si temono più le gelate: piu si pota tardi, più è tarda la :fioritura. La rosa, come al tre piante, fiorisce sui r:1.midell'annata, e scopo principale della po• tatura è di produrre getti forti e sani. Le rose non rifiorenti, come le centifolie, le damascene, le muscose non rifiorenti, le cappuccine, ecc .. si potano s11bito dopo la fioritura, e ciò anche per non farle fruttificare, indebolendo la pianta. Ecco alcune norme per le bifere: La rosa bengalese si pota a 3-4 gemme. La thea a 4-5. L'ibrida di thea a 5-6. La bourbonica a 5-6. J Siepe di Gén!raZ J acqueminot. , (Fot: V. BZotse). nica fu trovata dal signor Bréon, direttore dei G;ardini Reali dell'isola di Bourbon, in una siepe di rose bengalesi e di rose delle quattro stagioni, e così moltissime altre rose si sono ottenute con l'ibridazione naturale. Quindi è •opportuno raccogliere i frutti di rosai vicini tra di loro e seminare: alla fioritura si vedrà se è sorta qualche varietà di merito. Con la potatura si modifica, si foggia la forma della pianta; si aereggia; la fioritura si anticipa o posticipa, si accresce e si diminuisce. Generalmente si pota quando la vegetazione è morta, da dicembre a marzo, per le biiel'e. Nei luoihi freddi è meglio oper~re, DIUIIULCva \.:JII IU Dldl-ll,u L'ibrida bifera a 5-6. \' La muscosa bifera a 6-10. La polianta a 2-4. La pernettiana a 7-8. La thea sarmentosa a rami lunghi, come tutte le saL"mentose. Le non rifiorenti, tutte a rami lunghi per avere una :fioritura abbondante. La cultura in vaso è delle più facili. Si usano vasi di 30-35 centimetri di diametro, si empiono di terriccio misto a stallatico ben consumato e a un pugno di perfosfato, dopo aver deposto nel ·fondo uno strato di cocci e· di calcinacci per fa.cilit~fe lo sçqlo d@J· l' u,c q. qai~ (
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