- 442 - I primi trattamenti difensivl alle piante da frutta ed agli olivl. Sono i più decisivi tanto contro gli ins~'tti quanto contro le crittogame. Se ve ne persuaderete, e, quel che. più importa, agirete bene ed a tempo, avrete vinta la battaglia per tre quarti l E per poco faceiate bene, in seguito, avrete sicuramente salvi piante e raccolti. La difesa quando gli insetti e le crittogame già sono comparsi, ha sicuramente ancora efficacia, se non altro per arrestarne l'ulteriore sviluppo; ma oltrechè fatta allora, richiede più tempo e spese, perchè deve essere maggiore, ai guasti già fatti dagli insetti e dalle crittogame spesso diffi- · cilmente si rimedia; mentre, lo capirete facilmente, è ben diversa 1a fac-cenrta. se pr·P,- venirtmo i guasti, combattendo gli insetti e le crittogame prima che compaiano e si sviluppino. Non solo. Ma vi sono insetti contro i quali non serve altra difesa se non quella preventiva. Cito il baco o bruco delle mele, pere, ciliege: è la tortrice~ piralide, Ca,-pocupsa pomorum L. Di solito ce ne preoccupiamo e ci affanniamo a cerc:ue rimeclii quando ci vediamo rovinato il raccolto e Io raccattiamo 'bacato, guasto! Allora non si può fare più nulla: perchè non si può andar a colpire con insetticida il baco internato nel frutto, oltrechè non si riparerebbe nemmeno più al guasto già fatto. Per salval'e i raccolti da tanta rovina è assolutamente necessario <'he interveniamo prima 1he l'insetto entri nel f,·utto; ed è a primavera, presto, quando la femmina depone sul frutto l' ovicino, da cui nascerà il maledetto bruco ehe poi vi si inter·- nerà e ]o rovinerà. Questo è un caso tipico della necessità di fare la difesa a tempo, preventiva, a primavera, presto, per un guaio di cui noi oi accorgeremo poi in estate, in autunno. Lo stesso è di alcune crittogame fra Je più funeste, come l'accartocciamento, la deformazione, la perforazione, la crepatura, la tiechiolatura, ec.; tutte crittogame che c,1g·ionario tanta rovina alle foglie, ai frutti-, che possonò anche portare a rovina l'intera pianta, ad esempio, il pesco, e che C'Ombattute a tempo e presto, non ci darebbero più nè noia nè danno; se invece sono combattute quando abbiamo dato loro il tempo· di diffondersi, le fel'miamo sì, ma il gun.sto già fatto non c'è più niente che valga a ripararlo. · Ecco perchè si insiste tanto a predicare che i primi trattamenti fatti a tempo e bene contro gli insetti e le crittogame delle piante da frutta e degli olivi sono i più effi.caf'i. Chi non aspetta ora ad esserne persuaso, può attestare se ciò sia vero o no. Per me tale difesa preventiva ha pee la pratica un' importanza capi tale decisi va..· · Per gli insetti, e particolarmente per quelli che si internano nel frutto. il momento più opportuno di agire è alla fioritura. L'insetto cerca <!lientrare nel frutto dalla parte del1' estremità, d'ove c'è il fiore; bisogna allor:\ spargere un rimedio che non danneggi In. Yegetazione ed uccida l' ins2tto prima che abbia deposto l'uovo. Il momento giusto rti dal'e questo rimedio è prima che la coppa del calice del fiore· si chiuda, Ja quale ciiiustua generalmente avviene eirca una settimana dopo la caduta dei petali. Quindi, il primo trat%amento deve essern fatto entro una settimana dalla caduta dei fiori e pt'ecisamente dei petali. Insetticidi efficaci sono: ]a rubina in soltl7;ione al 3 O/n, la pitteleina al 2 o 3 %, l' estratlo fenicato di tabacco al 2 °lo• L'insetticida che ora ha maggior· credit.o è l'ar.,;eniato di piombo Sw1ft: si adòpera in soluzione coll' a<·qu~. (1 kg·. per 125 lit. di acqua) e sì dà coll'e solite pompe irr·oratrici o con una siringa da fonaffiatore, fino a che le foglie comiueirio a gocciolare. Il trattamento si ripete poi un paio di volte alla distanza di circa 20 giorni, scegliendo sempre una; giornata di bel tempo. Lo stesso tratt.amento serve· contro gli insetti che rodono le gemme (i bottoni) e i primi germogli, e gli insetti che danneggiano gli olivi durante la fioritura. Contro le crittogame giova dare prima che si aprano Je gemme la solita poltiglia bordolese al 2 % di solfato di rame e 2 % di <'alce spenta (in pastello) più 150 o 200 gr. di cloruro ammo·nico, ma a tutta la pianta, tronco, ramificazioni grosse e piccole. In parecchie esperienze questo trattamento preventivo è sempre risultato efficacissimo; anzi il dott. Piva ha trovato decisivo un doppio trattamento: un primo fatto verso la metà di febbraio ed un secondo verso la fine, e entrambi colla solita poi tigli a bordolese, ma molto forte, al 5 % di solfato di rame e relativa calce spenta; egli afferma che se l'operazione è fatta ben·e, si previene sicuramente l'accartocciamento delle foglie. Appena poi si sviluppano le foglioline, giova ripetere l'applicazione della· po!: iglia bordole::;e rn:i solo all' l % di solfato dt rame e di calr·e spenta, dando'a poi a11cora in seguito 2 o 3 volte a cirra 20 o 25 giorni di distanza, o più presto ·secondo la stagione. Alla fiot•itura, aggiungendo alla poltiglia bordole,:;e l'arseniato di piombo Swift suddetto,· si com ba ttono contemporaueamènte critlogame e insetti delle piante da frùtta e degli ulivi. Pescicoltura nelle risaie. . Grazie ad un' attiYa ed abile pr.:>paganda de] prof ..Supino, direttore della Stazione idrobiologica di Milano, ben coadiuvato dalla Società Agraria di Lombardia, va guada 6 nando BibliotecaGino Bianco terreno l'allevamento delle carpe nelle risaie. Ma non è la carpa comune, bensì quella a spec,~hi selezionata (vec,i.figura), un po'tozza poichè ha il corpo alto e corto, e distingui-
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