Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

413 - 01·0: Acqua rf'g'a • • CO, Alcool : . . Ao 1ua . . . Bicloruro di stagno . Ottone: Percloruro di ferro. Acido cloridric0 . Aequa .... Rame: Acido cromico Alcool . . . . Acqua .... . ,, . gr. 60 30 1000 10 • 10 2 100 1 1 10 Stagno. Soluzione di perclo-ruro di ferro di media concentrazione, addizionata di cloruro di p~tassio ed acido cloridrico. Zinco. Soluzione d'acido cloridrico a.l 50 %, Olio di lino. - Succedanei. In determinati casi si possono usare, in luogo delr olio di lino, alcuni composti più economici. Così, per certe pitture, rivestimenti, appretti, ecc., si può usare una miscela. di parti uguali di vaselina e di colla di pesce mescolate a freddo od a ft0°, aggiungendovi una piccola quantità di borace in polvere. .Per vernici si può usare questa miscela: Resina di Borgogna . Olio di cotone. Petrolio •. Olio spesso Seccante .. Litargirio . 100 170 610 90 23 2 Si può anche trattare l'olio di cotone col 3 per 100· di litargirio e aggiungervi il 3 per 100 di questa soluzione: Resinato di manganese . . Essenza di trementina. . . 2 1 pure buoni risultati mediante la lavatura a temperatura ordinaria, cioè a circa 15°, con acqua pura. Tanto i c_orpi inquinanti in sospensione come quelli allo stato di emulsione e quelli disciolti vengono eliminati, senza nuocere al sapore dell'olio. L'olio trattiene però ancora particelle minutissime di materie cellulosiche e un P,O' di acqua rima.stavi emulsionata; l' eliminaz\one di- tali residui non si ottiene che col lungo riposo. Il trattamento con acidi organici, quali l'acetico, il citrico, il tannico, offre pochi vantaggi st:inte la lentezza con la quale si deposita il coagulo che tali acidi formano con. le materie che intorbidano l'olio; l'aceto la.- scia ooore persistente; l'acido citrico e il tannico sono troppo costosi; in ogni modo, fra i citati, meriterebbe la prefe}en·za l' aeido tannico, chè non altera il sapore dell'olio ed ha maggiore azione precipitante. Quanto meno si lascia l'olio in contatto col deposito che esso ha formato, tanto più se ne avvantaggiano le buone qualità; per tale ragione conviene operare la decantazione in \'ar·ie riprese, ad intervalli sempre più lunghi, poichè le ulteriori sedimentazioni si formano con crescente lentezza. · La decantaziolle si fa con sifoni. Giova però notare comè in certi merèati - quello inglese ad esempio - si dia la preferenza agli olii privi affatto di sa.pore ma molto scorrevoli e chiari. In questo caso si può operare la chiarificazione col carbone, nel modo che indicheremo trattand9 degli olii di semi; l'olio d'oliva, con ·questo trattamento re5ta snervato, senza profumo, ma molto chiaro. Gli si fa poi subire la destearinizzazione, come i11dichiamo in seguito. , In molti olii d'oliva messi in commercio si riscontra. una certa vischiosità, che li fa designare coll' appell:ttivo di troppo 91·assi. Ta.le difetto è dovuto alla presenza· di un Olio d'oliva. - Depurazione. L'aroma eccesso di stfal'ina e di palmitina, grassi sodelicatissimo· dell'olio di oliva si altera facil- lidi sciolti nell'ule-ina che è il glicerlde liquido. ' mente quando si usino per la depurazione i · Si può eliminare tale eccesso. e rendere procediment.i che pur riescono assai bene per l'olio più fluido, migliorandone in pari tempo altri olii vegetali; questi procedimenti non il sapore, profittando della proprietà che sono quindi applicabili al l'olio d'oliva de- hanno i grassi-, sopracitati, di solidificarsi a stiuato ad uso commestibile. temperatura inferiore allo zero. La sedimentazione pura e semplice, sus- In ammente nel quale la .t0mperatura seguita da decantazione è ancora, per quanto non ecceda i 5° sopra lo zero, si raffredda primitivo, il mezzo più semplice e scevro di l'olio, fino a 6° sotto zero, operando su olio pericoli, ma esso è troppo lento. già filtra_to o depurato. Bisogna tener presente ehe l'olio d'oliva L'olio soliditkato si taglia a pezzi, come irrancidisce con molta maggiore lente;-:za di il sapone, di circa 10 cm. di lato, che si intutti gli altri olii, ma irrancidisce anch'e~so; troducono in appositi sacchi di tela. olona, e l'irrancidimento essendo un'ossidazione, p·orcando poi questi in una comune centrine segue chesarannodaevitare,perquanto fu:Jaj l'olio si raccoglie e nei sacchi rimanpossibile, i contatti dell'olio coll'aria. Ora, gono la s:earina e la palmit,na a.llo stato sonei procedimenti di :filtrazione generalmente lido, butirroso. Da questa si può estrarre seguìti, l'olio viene esposto al cont atr.o del- ancora dell'olio per pressi::rne, operando seml'aria su di una troppo estesa superficie. Soùo pre a temperatura sufficientemente bassa. pertanto consigliabili gli apparecchi di filtra- Questo secondo olio riesce perè a,sai meno zione speciali, perfezionati; e meglio ancora magro di quello separato per centl'ifugazione. se- la :filtrazione venga fatta nel vuoto _p,co.n Il residuo è il cosidetto ùur1·0 d'olio. aria sterilizzata. È di somma importanza. che i sacchi siano Con la :filtrazione poco si modifica il co- lavati con somma cura, sottoponendoli ad lore dell'olio, perchè con tale opa1azione non almeno quattro bucati e digrassandoli almeno vengono eliminate che le materie in sospen- ogni 48 ore, ove se ne faccia uso per un lavoro sione, non già quelle disciolte. Si ottengono seguitato. 28 tsI0I101eca l:i1no l:3Ianco

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