Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

• - 429 Le::no Imitazione ebano. - Si sreglie del kg-no 11.,, nso - pPrp, Ol>SSo,sorbo, - e si sp:,lrna d 11e o tr€' ,·olte c,)11qnesta rnisc·ela, preµarn.ta pPr bollitn a.. 1:tsciando Jit'rÒ semµre asdugare prima di proc0dere u.d una miova spalmatura: 1 Acqua . . . ..... ,litri Legno di t'ampeggio in pezzetti . . . , .. · .• ' gr. 250 Noci di galla in polvere. ., 100 Solfato di ferro . . . . ,, 100 I Si sfre{?::I.poi il legno con cencio di lana umido e, infine, con altro secco. Anche su legno bianco si ottengono buoni risultati, e .1me ·eolorazion·e. Liquitli incongelabili. - I liquidl seguenti sono incongelabili nelle usuali con .. dizioni degli apparecchi industriali. I. Ac(}ua mista ad alcool. II. Aeq ua plista a glieerina. Il[. Acqua con 28 per 100 di cloruro di calcio. IV. Cloruro di ll).agnesio. . . 1 Cloruro d'alluminio. 20 Cloruro di calcio . . 10 Acqua. . . . . . . . 969 La •u ( è la più economica.; non intacca i metalli e non gela che a - 320. ltladreperla. - Luridatura. Il digrossn.mento si fa con smeriglio, indi si procede col tripolo. nieSCP, assai be.ne con poltiglia di tripolo e acido solforico, usat:t per sfregamento, <·on sughero. Occorre però aver cura di ope• rare rapidamente, onde evitare che l'acido solfori<.'o produca l'ingiallimento della madreperla; e, pure per tale ragione, è necessn.rio far seguire un'accurata la.vatura con soluzione di soda o eon sapone, e abbondante risciacq uatur.a. Quando si tratti di lavorazione d'una certn importanza, si può far uso, per la lucidatura, di dischi di legno rotanti, coperti di feltro, usando come abrasivo il tripolo od altra sostanza simile. Incisione. Si usa come mordente l'acido solforico diluito, e si procede nel solito modo, cioè spalmatur 1 di cera e asportazione di q nesta, in corrispondenza dei tratti da incidere. avendo cura di mettere a nudo la madreperla sottostante. Colorrtzio11e. Non si possono ottenere bnoni r:sultati se non si procede, innanzi tutto, ad un'accurata digrac;satura, per la quale è consigliabile l'u30 d'una soluzione di potassa caustica al 10%, che si las~·erà agire per cil'ca un'ora, alla temperatura di 50° C. I colori più a·iat ti sono quelli di anilina, in soluzione akoolica. Ecco alcune indkalioni relative ai colori più comuni. ' Per l'azzurro: Un grammo di bleu d' anilina sciolto in 250 gr. di alcool. Pel rosso: Fuesina in soluzione al 3 per 1000. , Pel giallo: Giallo d'anilina in soluzione al 18 per 1000. Si pu0 usare an<'he la soluzione alcoolica di acido _piurico al 10%, BibliotecaGino Bianco Pel viole~to: V':oletto d'anilina in solu• zio11e ,al 5 per 1000. Si può anche 11s:lre la iolnzione seguente che dà un altro tipo di violetto: Bleu ct·a11ilina . Fucsina ... Alcool . . . . 1,4 5,0 . 1000 Pel verde: Verde d'anilina in so1uzione all' 1 %, che si può modificare con aggiunte di giallo o di ùleu .. Bron.zritw·a. l~ q nesta u ua colorazione as• sai usata per manichi, ventagli, eco. Si può ot~enere con soluzione di fuesina al. 20%0 e con soluzione di ùlen d'anili11a al 25°/ 0 >; la colorazior.e, daprrima bronzo-scuro, passa, dop~ mezz'ora d'immersione, al vPrde. 11fastice. ~i otti0ne un mastice as--ai adatto per madreperb, di rapida. presa, bagnando con poca acqua una miscela di: Calce viva. . . • .· 40 Caseina .......... 200 Canfora . . . . . . . . . . • 1 previamente i·idotte in polvere finissima. l'tlastici. - Sono talmente varie le sostanze - uaturali od artificiali - che, nelle vari(çindustrie, occorre di dovere solidam<:>nte unire con mezzi non meccanici, eioè ('oll' in• terppsizione d'una materia che ad esse ade• risci stabilmente, che la serie di queste composfzioni adesive è d'una esh·ema varietà; e tale· varietà trova ancora una forte r .~. gion d'essere nelle condizioni che ie varie esigenze delle lavora?.ioni industriali impongono nei singoli C'asi.·Infatti ora vuolsi che il mastice resista ad uno o ad al,tro grado di temperatura, ai t·di l~ tul altri liquidi corrosivi, agli urti, al freddo, ecc. ecc ; ora invece lo si vnole a rapida presa, a buon mercato, su.;;cettibile di lLicidatura ecc. Ci limiteremo pertanto, in questa rubrica, all'indicazione di alcuni dei migliori mastici, di manipolazio11e non molto difficile. I. Uno dei migliori mastici è quello costituito da lit::rgil'io in finis$ima polvere impastato con glicerina. Occorre che il litargirio sia st.atò essicC'ato a.d alta temperatura, prima di proeedere all'impasto. La presa di questo mastice è rapida, sia all'aria che imm:'rso in un liquido; resiste perf,!:lttamente al ca1ore, fino. ai aooo. Ha il notevole vantagJio di non variare sensibilmente di volum•~ durante la solidificazione e di ·oJ'rire granò.e adesività. Quando è secco è più. duro e resistente di un buon cemento. IL Sciogliendo la caseina in una soluzio!.e satur:t di borato di soda (borace) si ottiene un m·1stke lic1uido, chiaro, vischioso, ehe ·si può usa.re in soslituzione della collaforte. III. Quando occorra che il mastice sia el .1stico, si può prepararlo nel seguente modo: Si fa scalda~-e dell'olio di lino e quando c >rnl111·1a . svilnpp:.1r0 bollieine gassose, vi si incorp.irano: Ossido di zinco. . . . . . 5 Creta lbianco di Spagna) • 8 Silkato di suda . . . • . 2

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==