Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

4 427 Si possono infine sottoporre un nuovo bagn·o c<;>mposto di: Olio di lino . Olio di ricin'o Colofonia . . · i Dopo di che si fanno essiccare. pezzi ad 100 5 15 Un procedimento più semplice consiste nel conglobarn <lirettamente tutti gli ingredienti, cioè: Olio di. lino, ~reta, glu.111u-i110e pasta di carta, ope1·ando a caldo. Alla formatura negli stampi ~i procede quando la pasta è quasi fredda., comprimendoveb fortemente. Dopo alcuni giorni di essiccazi~ne, si ottengono oggetti mo 1 bo solidi. Celluloide. - Re•·o plastico. Scaldanr'lo il ,celluloide in acqua bollente lo si rende pieghevole, in modo da. potergli far assumei·e forme svariate. · L'azione più prolungata dell' acq·ua bollente lo rende affatto plastico, così d~ poterlo. modellare per pressione. Saldatu, a. Si possono saldare.- due pezzi di celluloide, bagnandone le .superfi.ci,da mettere a contatto cou acetone e tenendole poi compresse per alcuni minuti. ~lastièi. Si usano a ·caldo e sono·· còmposti, in medi3:, di: · Gommalacca Canfora .. Alcool . . . . 6 1 . 20 a 30 Spulito. Si può rendere non lucida la superficie del celluloide - il che si presta, a qualche decorazione - bagnandola: con anidride acetica. Se a questa soluzione si aggiunge una materia colorarite, i disegni ottenuti in mat, riesciranno anche colorati. 1'intura. Occorre che i pezzi siano perfettamente digrassati e secchi; così pure le soluzioni coloranti debbono essere prive di materie grasse. Si usaho màterie coloranti vegetali ed anche quelle a base d'anilina o di alizarina, sciolte in adatto solvente cioè in alcool amilico, metilico od etihco, in acetone, o in acetato d'etile o di amile. Cer?,lacca. - Coniune. Resina 1 acca . . . . . . 5 Essenza di tt·ementina . ~ Trementinn, 4-.J Minio . . 3J Magnesia . 5 Creta . . . 15 Da lettere. Gli ingredienti usuali sono la gommalacca, la trementina, la colofonia, la magnesia e la creta. Si fa fondere, prima la gommalacca a fuoco dolce; vi si aggiuuge poi la trementina e in ultimo, a poco a poco, la. materia colorante e la creta, ecc. Le proporzioni sono in ìnedia di: Gommalacca. 125 Tremeutiua . . . 62 Colofonia . . . . 30 Magnesia o creta, . 30 La materia colorante si n.;.;giuuge'in quantità proporzionale alla colorazione che si vuole ottenere. Si usano il biauco di biBibliotecaGino Bianco smnto pel bianco; il nero fumo pel nero, l'indaco e il bteu di Prussia per l'azzurro, il'minio e il dnahro ·pel rosso, l'oera e il cromato di piombo p0l gjallo; per i colori composti si mescolano quelli inòiC'ati per le tinte semplici; (•o-;Ì col· bianco di bismuto e il cinabro si ottiè1je il rosa, eoll' indaco e il cromato di piombo il ve1·de, cor 'l>leu di Prussia e il ciuabrn il violétto, ecc. · La eeralacca profumata si ottiene coll' aggiunta di benzoir:o iu poh'.ere o di sto.race; altri usano il balsamo del Perù, le tinture di ambra grigia, di musuhin, ecc. Coll' aggiuufa di ln·vnzine variamente colorate si hanno, le ceralacche dorate, argentate, ecc. Colla. s'trmo: Adesiva alla latta. Si impaFarina . Destdua. Acqua freddi.I. 6 1 4 A parte si mescolaqo 2 p. di gomma adragante in polvere co,n lG d'acqua bollente; si agit,a, indi si lascia in rip0:50, Si mèscola poi questa soluzione con la poltiglia. di cui sopra,. diluendo con 24: p. d'acqua .bollente e agit.and.o sempre. lhfine si aggiungono una. p. di glicerina ed una- di acid.o salicilico ·e ~i fa bollire anco1 a per 4 minuti agitando di co_ntinuo. Per avoriri. Si fanno sciogliere gr. 20 di gelàtina in.600 di acqua, calda e si aggiungono gr. 40 di glicerina. Si filtra, sempre a caldo, e si fa evaporare, riducendo ad uu quinto. A parte si sarà fatta sciogliere un poeo di resina-mastice in 10 gr. d'alcool; si aggiun-gÈh-à questa soluzione alla colla prec1·- dente e si addenserà con 10 gr. di bianco di zinco, rendendola ben ·omogenea. Si usa a caldo. - Esse.nze. - Gli olii essenziali non acquistano, -in certi casi, tutta la loro fragranza, se non dopo trctscorso un certo tempo dalla loro preparazione. Ciò dipende da che alcuni composti odorosi si sviluppano sotto l'azione dell'ossigeno atmosferico il quale finisce però, con la sua azione troppo prolungata, per determinare quelle alterazioni nei prodotti stessi, che si clen0Up10 col nome di irrancidimento. Segue da quanto si è detto, che in un olio essenziale non matiu·o nel quale cioè ancora non sia.si prodotto il grado di ossidazione che corrisponde al massimo del profumo, si potrà artificialmente determinare l'ossidazione stessa, così da ottenere appunto il miglioramento desiderato nel profumo di esso. E questo può farsi tauto per i singoli olii essenziali, quanto per le miscele di essi eh e si usano nella profumeria. La materia ossidante adatta è il manganato di calce; servono pure i man~anati dei metalli terrosi, solubili o insolubili; ma occorre sempre l'ausilio d'una corrente elettrica di detenninata intensità, a seconda dei casi. Si opera in recipienti perfettamente chiusi ma muniti di sfogaLoio per i gas che si sviluppassero.

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