- 366 - Le gole della Maritzà. tomani tra Adrianopoli e Ciorlù; infine una terza (Ila) agli ordini del generale I vanoff era destinata alle operazioni di investimento ed assedio di Adrianoscaglionate lungo le vie tra Salonicco e l'estremo della penisola tracica. Di fronte a queste forze - circà 350,000 combattenti - gli Ottomani Le Porte di Ferro alla frontiera turco-bulgara. opponevano quattro corpi di armata in prima linea ed alcune divisioni di Redif in riserva: complessivamente circa 200,000 combattenti al comando di Abdullah pascià, bene appoggiati a due fortezze di cospicuo valore quali potevano essere quelI e di Adrianopoli· e di Kirkilissè - o Lozengrad - come la chia1nano i Bulgari. La prin1a di queste fortezze, posta· alla confluenza tra Tungia, Arda e Maritza, rappresenta la chiave di volta dell'offensiva di un esercito verso Costantinopoli, poichè ivi si innestano le vie che procedono dal1' interno della penisola e poli. Un distaccamento di truppe - l'armata del Ròdope - doveva garantire le frontiere del regno, ed eventual1.nente opera:re contro le forze ottomane Biblioteca01no Bianco quelle che provengono dal 1nare. Epperciò giustamente ed in og·ni tempo, Adrianopoli venne considerata corno ii vestil;>olo di BisanziQ.
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