Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

- 361 - del Tarabosc per operare contro Scutari da nord-ovest. Il 9 ottobre principiarono le operazioni militari contro i fortini turchi di frontiera (kule) lungo il confine nel circondario di Tuzi: successivamente caddero in 1nano dei Montenegrini le opere di Pla vinitza, di Rogarne, di Descik e di Scipscianik, sicchè la via verso Scutari era aperta ai battaglioni del :Montenegro. Nello stesso tempo, il distaccamento del generale Vukotic nel sangiaccato di Novi riportava altri successi a Berana ed a Bjelopolie. Nessun preludio di campagna di guerra poteva presentarsi sotto auspicii più onorevoli e prom.ettenti per le anni vittoriose del Re Nicola. Anche lungo . le falde calve e rocciose del. Tarabosc, le truppe guidate dal generale Martinovic compivano audaci passi in avanti, allo scopo di impossessarsi di quel grup.po montuoso da cui si domina l'intera città di Scutan: con grande sfotzo, ;i cannonieri montenegrini era.no riusciti a spingere grosse artiglierie contro i fortilizi turchi che guarniscono la vetta del Tara b o s c, ed a batterli con foga e successo. Oltrepass~ta la Bojana, gruppi di fanti n1ontenegrini si spingevano infine a contornare la città di Scutari da 1n0zzodì, - tagliandola fuori dalla via del Drin e dal porto di San Giovanni di :Medua. III. - L' inizio della guerra in Mac ed on ì a. - Un avversari il benefizio della posizione centrale di cui godevano; e tale manovra era ostacolata dalla scarsezza delle comunicazioni, dal maltempo e dalle alluvioni che, su quello scorcio di autunno, avevano già principiato a danneggiare le sca:·se e rnalandate strade Cavalleria turca. della zona.L'esercito turco del Vardar - o dell'Ovest - al comando di Zekì pascià, constava del V, VI e VII corpo di arnrn,ta, più di alcune divisioni di Redif dell'Anatolia, e tutte queste truppe raccoltesi nella conca di U scùb si proponevano di sviluppare, all' appoggio di quella città, una difesa attiva, manovrata, secondo i buoni precetti de]la difesa alpina professati dal generale l(uhn, il difensore del Tirolo contro i volontari di Giuseppe Garibaldi. ,. . ·," \. ! ', .. , ..\ . ,:;..~/ ,;,;, ·\.~( . cò1npito strategico non lieve nè semplice spettava intanto alle truppe alleate di Serbia. :Fanteria turca. In tale situazione di fatto, l' esercito serbo doveva agire con decisione, moltiplicare le p r o p r i e colonne co1ne era imposto dalle difficoltà della zona alpestre, trarre in inganno gli Ottomani, per colpirli poi all' improvviso nella situazioEsse dovevano operare infatti nello scacchiere montnoso di Macedonia, con rapidità e forze tali da togliere agli 81011otecGa ino Bianco ne e tempo p1u vantaggiosi per sè e sfavorevoli all'avversario. Le truppe serùe si suddivisero quindi in quattro

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