Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

353 - 800 uomini, ma nel 18i5. mrrcè Ié cure del Ministro della Guerra generale di San Marzano, era portato a 1200 uomini, con 100 ufciali; esso incontrò fi'n dal suo nascere le simpatie delle popolazioni e quelle del Re, _ e si pensò a renderne perciò più salda la costituzione, od infatti con Regie pa.tenti del 15 ottobre 1816 fu ordinato in 6 di visioni con sede in Savoia, rrorino, Cuneo, Novara, Alessandria, Nizza e Genova, suddivise in 19 comp.,gnie, 33 luogotenenze e 355 stazioni con mm forza complessi, a, compresi gli ufficiali, di 2068 uomini. Da questo punto può afferma•·si che il Corpo as:mmesse quella fisonomia tutta sua speciale, che conserva ancora, nonostante il volger dei tempi. . Intanto succedevano i moti del 1821, i carabinieri reali dettero prova in quella sciagurata circostanza della loro fedeltà e del loro attaccamento al Sovrano, che giustamente li rimeritava con onorificenze e promozioni speciali. Con Re_qie patenti del 16 ottobre 1822, il Corpo fu aumentato di num..-ro, e furono incorporati in esso i Cacciatori Reali di Sardf'gna; furono istituite due divisioni del Corpo nell'isola; fu promulgato un nuovo regolamento generale di servizio; un decreto organico stabiliva le attribuzioni speci:lli, e le. prerogative del Corpo, desunte per la massima parte dai de3reti dell'Assemblea costi~ tm:mte francese del 1790, 1791 e 1'i98, che costituivano e disciplinavano la gendarmeria france.::;e, che servì appunto di modello ai carabinieri nostri. Qu1-'ste del 1822 furono le solide basiche ebbe il Corpo, basiche lo fecern resistere nel volger dei tempi a ogni scossa, e che servirono a renderlo forte e disciplinato; esso fu portato a 3100 uomini e a 100 ufficiali. Ispetto1:e Generale dell'arma fu nominato il generale D' Oncieux d~ la Bathie. Il 31 maggio 1836 venivano introdotte alcune lievi modificazioni al regolamento generale di servizio, e la forza dell'arma fissata a 2258 uomini e G95 cavalli. In quest'anno infierì in Piemonte il colera, e i 0arabinieri si distinsero per lo spirito d'abnegazione e di ·sacrificio nel soccorrere le popolazioni colpite dtL 8Ì tremtndo tlagello. Nel 183·7 con R. Viglietto 27 novembre furono istituiti nel Corpo i Ca1·abinie1'i vete1·ani; ma questa disposizione non ebbe la sua esecuzione che nel 1842; furon-o formate tre compagnie di c.1rt,binieri veterani e dislocate in Sardegna, compagnie che furono poi sciolte l' 11 giugno 1852. Intanto gravi tempi si .avanzavano. Milano inso1·geva contro gli austriaci e so8teneva con eroico slancio il loro urto cacciandoli dopo c.1tque giorni dalla città. Carlo Alberto desideroso cti liberare l' Italia dall'odiato giogo straniero, e di portare al tempo stesso niuto ,llla generosa Mila.110, dichiarava guerrn. all'Austria il 23 n•1n·zo 1848. Dei Carabinieri Reali, che per loro istituto banno la prerogat.iva di scortare e di vigilare alla sicurezza della persona del Re e dei membri della R. Famiglia, furono formati tre s<.1ua 1roni a cavallo, per la scorta personale di 8. M. Carlo Alberto, e furono scelti fra i L migiioti di tutte le compagnie dt-'llo Sìta.to, BibliotecaGino Bianco e ne fu affida.te il co~a.ndo al ma.ggiot·e conta Negri di Saint Front. ]'urono a capo dei tre squadroni i ('apit.\.ni conte Brunetra D'Us• seaux, cav. Incisa di Cnmerana e cav. Morelli di Popolo; comandanti di plotone i tenenti cav. Trotti, conte Morozzo, Cavagna, Massiera, Sannazaro di Giarole ed i sottotenenti Bardizio e cav. Torrini; funzionava da aiutante maggiore il · sottotenente Pelissa. Questi squadroni sommavano a 250 uomini e salvarono la vita al Ile Carlo Alberto, carica.ndo valorosamente gli austriaci a Pa- ~trengo e po11endoli in fuga. E non solo in questo fatto d'anni, ma in molti altri durante la campagna del 1848 si distinsero e dettero prova del loro strenuo valo.re i prodi narabinieri Reali, a Verona il 6 maggio, il 24:, 25 e 27 luglio a Staffalo e Somm_acampagna, il 4 agosto so:to le porte di Milano e quindi all'assedio di Peschiera, guadagnandosi due menzioni onorev.oli al va.lor militare, cambiate poi in due medaglie di bronzo, che decorano la bandiera deWarma, come vedremo più avanti. Durante la suqcessiva campagna del 18¾9, che ebbe il .suo triste epilogo a No vara, soli 60 carabinieri furono comandati di scorta al1' augusta persona dello sventurato Re Carlo Alberto sotto gli· ordini del capitano cav. De Magistris, e altri drappelli furono destinati alle divisioni mobilitate. Anche iu questa breve e sfortunata campagna rifulsero le belle doli dei bravi e valorosi militi del corpo, e fra i molti che si distinsero rieorderò qui il carabiniere Giovanni Battista Ruffo, che incaricato di consegnare un dispaccio al quartier generale adempì fedelmente al mandato ricevuto, nonostante che egli fosse assalito e cir,.'ondato dagli austriaci, fatto segno a continue scariche di fucile e fer:to. Il 21 aprile 1853 i Cavalleggeri di Sardegna assunsero per decreto reale il nome di Cara• biuieri Reali di Sardegna, conservando la loro uniforme speciale. Nella gloriosa spedizione di CrimPa, alla quale Cavour volle e fortemente volle che .prendesse parte l; esercito piemoutesE->, i C::irabinieri Beali seguirono le truppe mobilitate divisi in tre sezioni, della forza complessiva di 51 uomini fra graduati e truppa e che furono assegnate alla 1a e 2a divisione e alla brigata di riserva. Queste sezioni eran comandate dai tenenti Ceva di Nocito e Gustavo Ricco e dal sottotenente Valentino Muratore: d1pendevano tutti dal capitano cav. Emanuele Trotti addetto al quartiere generale. Ottimi servizi furono re::;i dal corpo durante la. spedizione d'Oriente, ed anche in quelle lontane regioni i prodi discendenti dell'eroico Scapaccino mantennero alto il nome e il prestigio dell'arma benemerita. Il rav. Trotti dalla nazione francese fu fregiato della Croce di cava. li ere della Legione d'onore, per gli splendidi servizi prestati dai milili, dei quali era a capo, durante la eampagnn. predetta. Intanto nel 1859 scoppiava la gnerra con· l'Austria e drappelli e squadroni dell'arma preudevan parte alla gloriosa campagna addetti alla persona del Re e ai vari comandi di ,nrpo d' a:rma.tR. P-di divisione, sotto il co23

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