- 835 - Cannone da campagna spagnuolo. Il cannone per ottenere grande effiracia di tiro, anc·he a notevoli di::;tanz", senz;a rin un• ciare alfa. necessar'a caratterisf-jca della mobilità, ha dovuto d.ue al pr.oietto una fortissima velocità e ciò ha portato a traettorie molto tese; donde la difffooltà di colpn-e truppe nascoste dietro ai ripari e pnr le quali abbisogna in\·ece un tiro curvo, quasi ficcante· perchè i proietti cadano dall'alto verso il basso piuttosto verticalmente (ved . .fig. C). Così pure la mobilità e quindi la leggerezza del cannone, ha limitato il peso dei proietti, i quali perciò non hanno grandissima forza d'urto nel tiro di smonto o di demolizione, sia contro la corazzatura di artigliehe avversarie, sia contro ostacoli o ricoverid'una certa consistenza. Sorse allora l'idea di trasportare sul campo di battaglia bocche a fuoco, che prima erano soltanto nell' artiglieria d'assedio e da fortezza, dotate di maggior potenza balistica e capaci di eseguire tiri cnrvi. Si affiancarono così ai cannoni esaminati finora, gli obici(!) di maggiore o minor calibro (una discussi on~ su q nesto argomento sarebbe fuori luogo) che tutte le nazioni ha.nno decisamente adottato ed altri cannoni più potenti e perciò più pesanti, adottati sofamente da qualche nazione (fra queste l'Italia). Tali bocche ~ fuoco·, assai più potenti che (1) Usualmente· rrli orecchianti di cose d'artiglieria traducono fa parola obus francese, che significa granata ed anche in senso più la.to, proietto d'artiglieria, per obice, cosicchè va.rie volte con questo nome vengono erroneamente chiama.ti i proietti che lanciano le bocéhe a fuoco, mentre a, molti sfu~ge che in francese, &d obice corrisponde ob'Usier, - • • , ,_ ..J,_, CO non le c:1mpn.li, lanciano sino ad 8 km di dista.nza shrapne's è grnn,lte esplo!»h'e di peso dopp!O, aventi azione d:struttiva sopra vaste zone, e sono perciò ('hiamate specialmente a battere truppe annidate nelle pieghe del terreno o dietro robusti ripari, ad eseguil·e tiri sfondanti contro ricoveri, producendo rovine nei ca5eggiati apparecchiati a difesa, acl iniziare là lotta efficace a maggiore distauza, a ,controbattere con successo. le artiglierie eampali scudate dell'avversario, ad accompagnat·e col fuoco sino all'ultimo, sulle posizioni nem'che, la nostra fanteria, senza pericolo di colpirla alle spalle, grazie alla •forte curva.tura della, traettoria. . Naturalmente, dato il non indifferente peso, la mobilità di queste artiglierie non uguaglia quella delle artiglierie campali propriamente dette; essa è però più che sufficiente per adattarsi alle svariatissime forme del terreno e per seguire la fante-ria nelle sue diverse formazioni; così pure (sempre a cagione del peso) il nume1·0 dei proietti disponibili è minore ed infine è pure minore la celei-ità di tiro che trova compenso nella più gra.nde efficacia e che è ancora abbastanza rilevante per le ordinarie necess;ità. del combattimento. A questo proposito basterà ricordare che, caduto Port-Arthur, i giapponesi non esitarono (e pochi anni prima sarebbe parso follia) a· portare le loro più gi;asse artiglierie d' g,ssedio attraverso i de· solati campi mancesi;tprivi di buone rotabili e sconvolti dalle pioggie, fin contro Mukden, facendole utilmente intervenire in quella smisurata battaglia di sette giorni che segnò la fine della egemonia russa nell' e::;tremo oriente,
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