Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

332 Can uoue pe1;aute svizzero. Dopo questo rapido e sommario sguardo - dato ai nuovi materiali che, con leggere varianti fra loro, costituiscono ormai l'armamento deÌl' artiglieria campale llegli eserciti di tutte le nazioni, vien fatto di domandarci: fra i vari cannoni da campagna, il nost::o adottato nel 1906 e fornito çlalla casa Krupp, q ùale posto occupa come potenzialità e bontà intrinseca? E la domanda non è neppure i:10pportuna, perchè soltanto da poco è spenta l'eco di quella va:sta discussione- elle per molto tempo tenne l'animo nostro agitato e dubbioso, discussione che uscita dal campo sereno delle osservazioni e prove scie~tifiche, dilagò per le piazze d'Italia, nella quale troppi si mescolarono, intenditori e più non intenditori, portandovi passioni q.i parte, precon- · cetti e forse sentimenti estranei al bene del paese; diseussione che i~dusse in noi, e purtroppo ancbe negli stta.nieri, il timore che l'Italia avesse allegramente profuso diverse decine di milioni per tL-ovarsi, al momento· del bisogno, senza artiglieria. Ora fortuna-· tamente il sereno è ritornato; ·noi siamo rinsaviti; si sono cancellate fino le ultime ap·- prensioni; e, se aneora ve ne fosse bisogno, le recenti superbe prove fatte· dai nostri cannoni in Libia, stanno a oonvincere noi ed i nostri denigratori., che l'artiglieria ·italiana è fr,t le mig1iod d'Europa, non solo come -il)- te'.ligenza e capal'ità di personale (della qual cosa nessuno mai nè oggi nè in passato osò timidamente dubitare), ma altresì come ec• celle11te bontà di materiale. Resistentissimo e be·n congegnato in tutte le sue varie parti, esso è di facile e rapido impiego su qualunque terreno, piano o accidentato che sia; ciò non ostante è forse il meno _pesante fra i can• noni consimili, cosa questa non disprezzabile se si tiene conto della natura in gran pl-1.rte montagnosa e collinosa del nostro paese; ba strumenti di puntamento c_he allo stato attuale della scienza si :possono dire perfetti (e furono ideati e co.struiti da artiglieri italiani); spara con· la rapiriità di 30 colpi al minuto, mentre la. celerità di tiro dei cannoni francese, tedesco ed. austriaco non oltrepassa BibliotecaGino Bianco i 20 colpi· al minuto; lai.noia uno shrapnel contenente 360 pallette sino a 6000 m., men- · tre gli shrapnels delle suddette artiglierie straniere,· contenenti non più di 300 pallette, hanno la· gittàta massima di 5500 m.; lancia pure una granata carica di alto ·esplosivo e che si frantuma in circa·130 grosse scheggie, tino a1la distanza· di 6800 m., come quella .del cannone tedesco, mentre quella del cannone austri'aco non va. oltre i 6300 m. Vi è quindi di che esse~e totalmente tranquilli. Aggiunginmo che col materiale Krupp venne soltanto rinnovata metà delle nostre batterie; l' altrà rneUt verrà invece sostituita con un materiale assai più recente e che si _può dire l'ultima e. geniale espressione del1' artiglieria moderna. il materiale Deport, il quale sarà tutto fajbricato in Italia, e che una doverosa riservatezza ci vieta di descri"'.' vere. Diremo soltanto che il cannone D6port, pur avendo comune col Krupp gli stessi proietti per non creare un diverso munizioname~1to (assai pregiudizievo:e s.ul campo di battaglia), gli ~ di gran lunga. superiore per maggiore gittata, per più ampio settore verticale di tiro che oltt·epassa i 45 gradi e per potersi spostare cU 15 gradi a destra e 15 gradi• a sinistra. della sua.posizione norm·ale, senza_ per ciò muovere l'affusto, con che si ottiene il vantaggio di spn.rp~gliare i colpi su un ampio bersàglio con rapid tà fulminea. Ed allora, oltre che tranquilli, vi è 1·agione· di essere orgogli-osi della nostra artiglieria! Ma dopo aver parlato della qualità, vien fatto naturalmente di aoeennare anche alla quantità; non in senso assoluto poiebè differente è 1a complessiva forza numerica dei vari eserciti, ma invece in senso relativo, rapportando il numero dei cannoni alla stessa graude unità di guerrn. Co:1sider;amo perciò il col'po d'armata forte di tre divisioni; le propc•rzioni sono -le seguenti. Il numero dei fucili nei corpi d'armata italiano,· tedesco e francese è presso a poco lo stesso, 38,0ÒO; i caunoni da campagna 80no, in Italia 12'6, in Germania 21G, in Franeitt 156 (e si studia di portarli a 180); in Austi·ia il corpo d' armata è pitl 1iumeroso ed il suo quantitativo di fucili sale a 4:5,000 circa, con un numèro

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