Alfabeta - anno X - n. 114 - dicembre 1988

pagina 38 Prove d'artista Alfa beta 114 ~-:-nmondo dimerendine Minstrell'iam girandolini giri-giri-giri, e tutt'insieme! andiam vedere! e-b-auff. Ci sbriossavam e inquì e inlà, diceam buondì a mammà, et al bambin·o-ghiro-ghiro. Oh ci croissand'e tutt'insieme! andiam sedere! la vita è bela! e tutt'in giù-petera! E ahò. Giròtola giré. Regalino per te, bambino. Per te altro regalino. - Marni mi compii melendina? - Ettié-ah (mollato un bel ceffone). E snort. (Lucciconi). El merender- Miguel stomba e si dressa, urrah! Farcito, si sbrisola qua-e-là! - Mica di buona qualità. - Ciomp-ciòmpami lo stesso, nino-pampino: che mì son siempre mì. Dise-niente-à-mimmì. Allenta il tuo pancino ... - Marni, marni, m'è saltato nella pancia uuhhh!. .. Slash, (ceffone al bimbo). - Me ròde, marni, ci-hò un buco nella pancia uh-uuhhh!. .. - Slash! Giovin Tintin ne la giungla merendéria circospetto vé s'avanza. Passo su passo, il guardo dal Milou-fido al Capitan-Hàddòck-sparito e spazia. Perduto s'è Tintin tra le montagne delle offerte? - Erte, erte. - La via smarrita de gl'intrichi punti-premio? - Vinceremo, remo, remo. Bambino, tu stà attento al pancino ... Va', mamma, ad accattarmi merenda-magna... Sàiwaci al vanigliante al colorante al coccolante tu, serbaci al conservante tu, in ventre-vacuo-meo, oh Merendero marameo ... E urrah!. .. levarsi... odt per praterìe più ciocorie ... di voli in voli ... nella pancia delle pance ... e urrah! lion' odi in barreplasir-ruggian ... tònitrui mars di volo in pancia ... di caramelli ... in Tommaso Ottonieri picchiata involti spazi... remote nacchere ... addentarli densi alvolo, al volo ... odi sbattersi ... augh indii-girelli, su carovane farciture ... e poi in selvaggi caroselli ... Aug! noi sàiwa tu augh! prego gran'dero Capo Mero ... - El Merende-e-roo!. .. Bliossa melendina, gualdi la tivù. Fulgono le sigle... danno il tuo cartoon... Video-noleggi, stereo-visioni, di-mostrazioni (prego al reparto adiacente ... ): l'offerta magica cogli anche tu. -Si spengono le luci, si rianima il cartone e tu non sei più - bambina! - Tintinna lo scafale, scodinzola il Milou: in bocca la sua oferta, nutella spalma - e giù. - Prigionieri d'un sogno: - bene, l'agguerrita tribù dei Merendioux già ha circondato ululando il giovin eroe, ben determinato a sottrarre il simpatico capitano Haddock alle li si.grinfie appicci- ~ lo· cose, ai campi marmellari, alle famose tende di pastafoglia, - dove lo sa recluso, probabile vittima dell'ormai prossima merenda delle cinque, - quand'ecco che «splash splash» - colpito!. .. Tintin giace sepolto in una selva di frecce farcitorie, pasticciose: ora nugato nel cooky-mar dei suoi sogni più golosi, glassato a guarnizione di suoi cioccolosi strati; spiaccicato sulla crema prono, se ne imbottisce se ne infarcisce, che se ne sforma, che a piena bocca, che schifo ... - Milou babau che lecca; Merendioux che fanno aù-aù-augh; misera scena! oh infausto di! (Miguel son siempre mì). Prigioniero, prigionieri. Sogno, sogni. Rapinosi al fondo caramello dei tuoi sogni di piccolo; maramao!. .. tu leccaci al fondale dei tuoi sogni, bambino, leccaci, noi siamo i tuoi sogni - ... hop, il meriggio, fa quiete del meriggio - hip, sto allo scafale degli snacks, però non m'imp'iastriccio - hop, epperché no, sono le cinque, prendi spuntino Gigio - ... E chi sei tu!. .. - ... Io son la Fata Merendina ... Prova questo, salta-giù ... - «Mmmmh» - E ... - Per mille miliardi di mille sabordi!, tuona indigesto il capitan tenace - E il prode Tintin, riassunta conoscenza: - .Ahia che male, mi azzanni braccia e pa nei... ahhh - E il bimbo ingerito LW ch'or riaddenta: - Ahia che ròsica, marni, ahi che mi buca nella panci... ahhh - E slash - Slash - Slash - Slash.. . ... su, su... tesoro, non è niente... non è niente... Di lagrime rinvenga e di suo sonno il picciol nemo. - Ma come ... pur di laggiù... di guerra senti un grido ... -Merendere-e-moo !... Il tempo «Perché la poesia nel tempo della povertà ... ». Ma è poi questo il tempo della povertà? E ci sono altri tempi-possibili? _È sempre tempo di povertà? Certo, se l'uomo non produce la propria ricchezza. L'uomo non si ·manifesta mostrando le sue tecniche? :Ma l'uomo produce sÒlo moneta e scambio, cartà da spendere sopra uno. sfondo d'oro, ,per quèsto· è povero? L'orizzonte si chiude sul petto, manca il respiro. Basta un utensile, allora per dare ricchezza? Un pedale, una leva? Tessere, intagliare? Ora invece l'uomo compra se stesso senza neppure guardarsi. Ancora mi dici, amico, che sono cose troppo note', risapute? Non sono così sicuro, non sono sicuro per niente. Per questo vi offro «poesia senza versi» nel tempo dei tutti poveri. Vedi, lì dentro la Cattedrale si conserva il.rica,mo di una Regina antica sollecita a produrre ricchezza • con le sue mani di bambina. Ma quale ricchezza puoi scavare , dalla povertà di una poesia? ·Perché mai una poesia . deve essere tanto povera? Ricèhezza nascosta nel linguaggiÒ senza invenzioni luccicanti, senza fuochi d'artificio, senza sacrificio, né meretricio, arrivare alla nudità assoluta mente sola 9i fronJ:e a se stessa sgusciata, presa con delicatezza oppure lama per incidere a fondo il corpo della Regina bambina oggi su tutti gli altari. Mettersi nudi sull'erba dell'abbondanza è questa la poesia senza prezzo senza. cartellino : senza metrica in vetrina. Congedo All'improvviso lo _vedi il sole si adagia sulla terra intimo aderisce ,alla sua curva più estesa spegnendosi va persuadendo il sonno degli umani. Chi vi scrive ·st~ seduto su una panchina queste ultime righe di fronte resta sen.za pe,nsiero_ appagato perché scrive • il sole che si adagia sulla terra. çoda Il silenzio prende .forma di c~poÌa concavo specchio della n9tte _· riflette il lingw~ggioche lo aggredisce. illuminato dall'interno • diventa una costellazione in questa sera la poesia ha forma di pesce guizzante fuori dallo specchio. 5.12.1988, finito di-scrivere ..(

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