pagina 2 Le immagini di questo numero I contorni incerti R appresentare il ves~ito~ntorno a un corpo e un operazione che richiede una doppia attenzione: da un lato è necessario evidenziare la flessuosità e i volumi dinamici del corpo senza con questo, dall'altro lato, appiattire le forme autonome del vestito sulla superficie di chi lo indossa. L'esaltazione di uno dei due elementi costituisce un limite alla rappresentazione, se l'intenzione è quella di far vivere concretamente il rapporto contenente-contenuto. La documentazione antropologica dei nostri comportamenti e dei significati che affidiamo ai segni che indossiamo, transita all'interno sia de/l'indumento-immagine sia dell'indumento-scritto: «Apro una rivista di moda: vedo che vi si trattano due indumenti diversi. Il primo è quello che mi viene presentato in fotografia o in disegno, è un indumento-immagine. Il secondo è ancora questo indumento, ma descritto, trasformato in linguaggio. Questo abito fotografato a destra, a sinistra diventa: cintura di cuoio al di sopra della vita con una rosa appuntata, su un abito morbido in shetland. Questo indumento è /'indumento scritto; questi due indumenti, benché rimandino alla stessa realtà, non hanno la stessa scrittura». Roland Barthes così distingue tra parola e immagine nel Sistema della Moda; le immagini che «Alfabeta» presenta in questo numero sono all'insegna sia de/- /'indumen'to-immagine sia di una rappresentazione fotografica dove corpo e vestito sono risolti in uno spazio e in un tempo con un unico valore comunicativo. La forma delle immagini di Paolo Roversi legge il percorso creativo di Romeo Gigli non sovrapponendosi allo specifico della professione e della sua progettualità, ma esaltando la corporeità risolta in questi straordinari contenitori che casualmente sembrano adagiati sulle modelle. Accanto alla rappresentazione visiva degli abiti di Romeo Gigli non compare mai una descrizione verbale: questo accade sia per cataloghi di collezione sia per la pubblicità sui quotidiani, dove, al massimo, il testo di presentazione è affidato a una serie di citazioni che, solo apparentemente, nulla ha a che fare con l'immagine. Alcuni esempi: «con frasi di lieta poesia, i fiumi e le foreste sono invitati ad applaudire» (/'«Osservatore Romano», 4 settembre 1988), oppure, «Di notte quando il pendolo dell'amore oscilla tra Sempre e Mai s'imbatte la tua parola nelle lune del cuore» (Paul Celan). Così sono anche le fotografie di Paolo Roversi: sono immagini aperte, particolari di vita vissuta, gesti inconsueti, visi e contorni parziali di corpi, volumi incerti, incerti dal punto di vista ottico sono, spesse volte, anche i contorni, gli occhi, le mani, le forme. 1 vestiti di Gigli vivono in questa atmosfera un'esistenza solo apparentemente effimera, perché ciò che rimane impresso nella mente non è tanto l'insieme dell'abito quanto la scioltezza e la fluidità delle forme degli indumenti. Dal punto di vista fotografico, ma soprattutto sul piano di una strategia comunicativa che non si esaurisce nella cronaca stagionale, la visibilità non totalmente referenziale delle fotografie di Paolo Roversi parla il linguaggio della continuità e della permanenza, proprio perché i particolari dei gesti e delle forme sono al di fuori del tempo; un linguaggio riconoSominario Cirò Sbailò Eleonora Fiorani Omar Galliani Patmos Alfabeta 113 Ottobre/Novembre 1988 L'ultima tentazione di Cristo e gli iconoclasti pagine 7-8 pagina 39 scibile rende possibile l'infrazione delle regole tradizionali per la presentazione di un prodotto, di un'opera. In un testo del 1938, dal titolo emblematico Le consolazioni della fotografia, così scriveva Man Ray a proposito del tremore del fotografo: « Fotografo, sorridi anche tu, ma se la mano ti trema troppo, lascia la tua macchina fotografica e prendi una matita. li tremito della mano passerà per eccesso di sensibilità. Per quanto tu possa fotografare la più bella donna del mondo o una patata, farai gli stessi gesti, e ci riuscirai se la macchina fotografica non tremerà nelle tue mani». Nel caso delle immagini di Paolo Roversi, la consapevolezza del tremore diventa linguaggio nel segno della riconoscibilità dell'autore delle opere, cioè di Romeo Gigli; anche l'uniformità nebbiosa dei toni di grigio, della cromaticità controllata fanno parte di una forte tensione progettuale, controllata professionalmente e razionalmente. li corpo emerge dalle fotografie di Paolo Roversi come bianco su toni grigi, blu-verdi, quasi a delineare la complementarietà tra le parti e il tutto, dove il tutto, in questo caAlfabeta 113 so, è costltulto dal vestito. L'imperfezione voluta (dal punto di vista tecnico) rappresenta un segno di identificazione, di chiarezza comunicativa perché non potrà mai esistere una totalità visiva in grado di mostrarci l'intero. Le parti, le particelle di moda che compaiono nelle immagini di Roversi sono l'unico linguaggio possibile per descrivere un itinerario progettuale fondato, il più delle volte, proprio su una professionalità che non grida, ma sussurra le sue qualità. Là dove, invece, è protagonista una forte presenza urlata, sia la fotografia sia l'oggetto rappresentato si confondono con il flusso indifferenziato delle immagini pubblicitarie: il binomio Romeo Gigli e Paolo Roversi è invece legato a una tradizione culturale in cui parole e immagini hanno ancora un loro preciso significato, al di là della stretta referenzialità, entro la quale il sistema della moda acquista un valore puramente economico. Aldo Colonetti Redazione e amministrazione: via Caposile 2, 20137 Milano Telefono (02) 592684 Coordinatore tecnico Luigi Ferrari Piero Del Giudice Come funziona oggi la 180 pagine 8-9 La disciplina dell'ecologia (Histoire de l'écologie, di P. Acot; Le choc du future, di A. Toffler; Verso una teoria geografica della complessità, di A. Turco) Le immagini di questo numero I contorni incerti di Aldo Colonetti Mensile di informazione culturale Pubbliche relazioni: Monica Palla A più voci Franco Rella La cosa è la marca pagina 3 Franco Mendico Le storie vere a prezzo Fiat pagina 3 Maurizio Ferraris Disincanto come tragedia pagine 4 Stefano Rosso La polemica su de Man giovane pagine 5-6 Romano Madera In onore della sconfitta pagine 6-7 Avviso ai collaboratori Le collaborazioni devono presentare i seguenti requisiti: a) gli articoli non devono superare i limiti di lunghezza indicati per le singole sezioni (3-4 cartelle per A più voci; 5 cartelle per/ paccheui di Alfabeta; 2-3 cartelle per Cfr; 10-15 I pacchetti di Alfàbeta Renato Barilli Stroncatura di Bufalino e Loy (Le menzogne della notte, di G. Bufalino; Le strade di polvere, di R. Loy) pagina 11 Roberto Esposito Alexis de Tocqueville (Viaggio in lnghilterra del 1833, di A. de Tocqueville; Tempo di democrazia, di F.M. De Sanctis; Tocqueville. Un tentativo di sintesi, di A.M. Battista) pagine 12-13 Francesco Fistetti La responsabilità politica del filosofo tedesco (L'autoaffermazione del!'Università tedesca, di M. Heidegger; Heideggers politische Selbstverstiindnis, di O. Poggeler; L'infiltrazione della critica della metafisica nel razionalismo occidentale, di J. Habermas; La trascendance finit dans la politique, di Ph. LacoueLabarthe) pagine 13-14 cartelle per Saggi; le cartelle si intendono da 2000 battute) in caso contrario saremo costretti a procedere a tagli; b) gli articoli delle sezioni recensive devono essere corredati da precisi e dettagliati riferimenti ai •libri e/o agli eventi recensiti; nel caso dei lipagine 14-15 Cfr Cfr/da Parigi pagine 17-18 Cfr/da Berlino pagine 18-19 Cfr/Mostre pagina 19 Cfr/Poesia pagine 21-22 Cfr/Altri libri pagine 22-23 Cfr/Recensioni pagine 23-30 Saggi Tomas Maldonado Heidegger nel suo contesto pagine 31-33 Giorgio De Marchis., Il futurismo è tutto da ripensare pagine 34-35 Prove d'artista Francesco Leonetti Le cose del cielo pagine 36-37 bri occorre indicare: autore, titolo, editore (con città e data), numero di pagine e prezzo; c) tutti gli articoli devono essere inviati in triplice copia ed è richiesta l'indicazione del domicilio del collaboratore. Tutti gli articoli inviati alla .redazioIn copertina: disegno di Andrea Pedrazzini Errata corrige Nel numero 110/111 nella poesia di Piero Bigongiari sono sfuggiti tre refusi: in luogo di «in un minuto gocciolio di piante» bisogna leggere «... di pianto»; in luogo di «luce viola giù nell'ombra andare»« ... già nell'ombra andare» e in luogo di «mentre che la versava andava incontro» «... chi la versava ... ». Ce ne scusiamo con l'autore e i lettori. ne vengono esaminati, ma la rivista si compone prevalentemente di collaborazioni su commissione. Occorre in fine tenere conto che il criterio indispensabile del lavoro intellettuale per «Alfabeta» è l'esposizione degli argomenti - e, negli scritti recensivi, dei temi dei libri - della cooperativa Alfabeta Direzione: Nanni Balestrini, Omar Calabrese, Maria Corti, Gino Di Maggio, Umberto Eco, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti, Gianni Sassi, Mario Spinella Paolo Volponi • Redazione: Aldo Colonetti, Alessandro Dal Lago, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti Art direction e produzione: Gianni Sassi Cooperativa Nuova Intrapresa Grafica: Marco Santini Antonella Baccarin Editing: Luisa Cortese Edizioni Cooperativa Nuova Intrapresa in termini utili e evidenti per il lettore giovane o di livello universitario iniziale, di preparazione culturale media e non specialista. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono, «Alfabeta» respinge lettere e pacchi inviati per corriere, salvo che non siano Direttore responsabile: Leo Paolazzi Composizione: GDB fotocomposizione, via Tagliamento 4 20139 Milano Telefono (02) 5392546 Stampa: Arti Grafiche Brugora Via Reggio Emilia, 27 20090 Segrate Distribuzione: Messaggerie Periodici S.p.A. V.le Famagosta 75 20142 Milano Telefono (02) 8467545 Abbonamento annuo Lire 60.000 Estero Lire 80.000 (posta ordinaria) Lire 100.000 (posta àerea) Numeri arretrati Lire 10.000 Inviare l'importo a: Caposile srl Piazzale Ferdinando Martini, 3 20137 Milano Telefono (02) 592684 Conto Corrente Postale 57147209 Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati espressamente richiesti con tale urgenza dalla direzione. Il Comitato direuivo
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