pagina 2 Le immagini di questo numero Alfabeto 112 I buratti11i di Otello Sarzi Q ualsiasi rappresentazione della realtà non può fare a meno di un suo linguaggio che in piena autonomia estetica e semantica costruisce un palcoscenico dove gli attori recitano alcune storie che hanno un loro sviluppo ma soprattutto una loro forma espressiva. Non tutte le forme dell'espressione possiedono la medesima forza comunicativa; esiste soprattutto una sorta di discriminante linguistica dove il segno della differenza è costituito dalla tridimensionalità e dal movimento. Il teatro ma, in particolare, il mondo dei burattini, presenta questa magia simbolica per cui, nonostante il gioco interpretativo sia chiaramente scoperto, l'effetto finale è sempre di grande sorpresa e di indubitabile coinvolgimento emotivo. Le maschere dei burattini sono certamente rappresentazioni della realtà senza, con questo, perdere la propria autonomia espressiva, le proprie caratteristiche disciplinari; il vero e il falso, la realtàe il segno sono contemporaneamente presenti nei nostri sentimenti di interpreti, anche se è difficile separare nettamente queste polarità e individuare l'essenza della funzione rappresentativa. Come scrive Ernst Gombrich, a proposito del rapporto tra la maschera e la faccia, «la maschera rappresenta le distinzioni immediate, le deviazioni dalla norma che distinguono una persona dalle altre. Ognuna di queste deviazioni che attragga la nostra attenzione può servirci come segno di riconoscimento· e promette di risparmiarci lo sforzo di una indagine minuziosa; perché non è la percezione della somiglianza ciò per cui siamo originariamente programmati, ma per cogliere la dissimiglianza, la devianza rispetto alla norma che fa spicco e si imprime nella mente». Ecco, le immagini di burattini che «Alfabeta» presenta in questo numero sono nel segno della dissimiglianza, perché ci parlano della realtà attraverso alcune maschere che, più che nasconderla, ne sottolineano gli aspetti semantici, funzionali a un racconto particolare. Otello Sarzi e il Suo Teatro il Setaccio Burattini e Marionette di Reggio Emilia costituiscono, da questo punto di vista, l'esperienza più interessante, non solo in ltaLia, in un settore della rappresentazione dove, spesse volte, domina ancora l'improvvisazione e una certa vena di nai'f Otello Sarzi è un autentico uomo di teatro, figlio e nipote di burattinai, che ha scelto questo particolare settore de~'espressione artistica perché, come scrive Dario Fo nel catalogo L'occhio si è fermato sul burattino dedicato alle sue opere, «le maschere di Otello hanno il quid e il tabù; potreste. vederle esplodere, grondare lacrime, urlare e singhiozzare da sole e al fine sciogliersi sprigionando fumo giallo e nero. Insomma vivono ed esistono da sole» Il movimento è dentro ogni burattino, l'espressione è mobile nonostante la fissità materiale del volto: questa è la magia di Otello Sarzi. In particolare, le immagini di questi burattini sono state realizzate da tre fotografi, Alfonso Zirpoli, Ivano Bolondi e Vasco Ascolini, in occasione di una serie di spettacoli dove protagonisti erano gli attori di Sarzi; il risultato visivo è straordinario perché le facce, i corpi disarticolati dei burattini, le loro maschere, il loro essere nello stesso tempo se stessi Sommario I pacchetti di Alf abeta Paolo Spedicato Dora Bienaimé Saggi Alfabeta 112 settembre 1988 In cerca di New York Kart-Otto Apel Idee regolative ma anche altro, tutto questo rende ambiguo il lavoro semantico della comunicazione, conservando però una funzione estetica inaspettata e imprevedibile che ogni spettacolo dovrebbe avere. La flessibilità della maschera rende possibile qualsiasi interpretazione: Colombina, Il Teatrino di San Cristobal di Federico Garcia Lorca, la musica di Giorgio Gaber, ma anche quella di Hqndel, La pace di Aristofane, l'opera lirica La Mavra di Igor Stravin-• skij, il silenzio di Samuel Beckett, e altre ancora. L'universalità dei risultati ottenuti dalle marionette di Otello Sarzi sta a indicare che non esistono gerarchie tra le arti se non di tipo classificatorio e organizzativo: la finalità di ogni intervento creativo è tutta all'interno del singolo linguaggio, per cui è sempre necessario misurare l'efficacia pratica ma anche il valore artistico del gesto e dell'oggetto come se intorno ci fosse il deserto. Il deserto nel senso ·di altriparadigmi interpretativi, assunti come modello di riferimento: i burattini di Otello Sarzi, pur nascendo molte volte su stimoli di testi preesistenti, rappresentano una lettura del mondo, indipendente e autonoma sul piano dell'autorevolezza espressiva, da ogni altra scrittura. Nel caso, poi, specifico del Teatro il Setaccio Burattini e Marionette di Reggio Emilia, siamo di fronte a un'esperienza particolare e unica nella quale la conoscenza del mestiere, l'utilizzazione inventiva dei materiali, la lettura creativa e per nulla scolastica dei testi, la collaborazione con altre discipline artistiche; tutto questo ha reso possibile un prodotto artistico che deve essere giudicato da una critica contemporanea in grado di dimostrare che, come scrive Giulio Carlo Argan, «ciò che viene fatto come arte è veramente arte e che, essendo arte, si salda organicamente ad altre attività, non artistiche e perfino non estetiche, inserendosi nel sistema generale della cultura». I burattini di Sarzi s'inseriscono nel sistema generale della cultura perché si saldano organicamente con la prima e fondamentale attività dell'uomo: la rappresentazione simbolica della propria internità, della propria irrinunciabile libertà creativa. Aldo Colonetti Redazione e amministrazione: via Caposile 2, 20137 Milano Telefono (02) 592684 Coordinatore tecnico Luigi Ferrari (New York Intellect: a History of Intellectual Life in New York City, di T. Render; In Search of New York, in «Dissent», fall 1987) Carteggio Paulhan-Ponge (Correspondence [/923-1968], di J. Paulhan-F. Ponge; Choix de lettres [1917-1936], di J. Paulhan) pagina 16 o evento del senso? pagine 34-36 Prove d'artista Mensiie di informazione culturale della cooperativa Alfa beta Pubbliche relazioni: Monica Palla Direttore responsabile: A più voci Viva i sessantenni a Venezia pagine 3-5 AntonioChiottbi La lotta armata pagine 5-6 Toni Robertini Rock e politica pagine 6-7 Il linguaaio non è una cosa diversa dalla vita Mauro Ceruti Maurizio Ferraris Aldo Gargani Antonio Porta Pier Aldo Rovatti pagine 7-9 A mso al collaboratori Le collaborazioni devono presentare i seguenti requisiti: a) gli articoli non devono superare i limiti di lunghezza indicati per le singole sezioni (3-4 cartelle per A più voci; 5 cartelle per/ pacchetti di Alfabeta; 2-3 cartelle per Cfr; 10-15 pagina 11 Giorgio Patrizi • Torquato Accetto (Dal «Cortegiano» all'uomo di mondo, di C. Ossola; Della dissimulazione onesta e Rime amorose, di T. Accetto; Elogio della dissimulazione, di R. Vi/lari) pagina 12 Gianni De Martino Rimbaud in Africa (Rimbaud en Abyssinie, di A. Borer; Lettere dall'Abissinia e Opere, di A. Rimbaud; Testori in exitu, in «Leggere», n. 1, 1988) pagina 13 Giovanna Bruno Oggi Kafka (Kafka oggi, a cura di G. Farese; Due. La passione del legame in Kafka, di N. Fusini) pagina 14 Catherine Maubon In URSS Gide (Viaggio f!l Congo. Ritorno dal Ciad e Ritorno dal/' URSS, seguito da Postille al mio Ritorno dall'URSS, di A. Gide) pagina 15 cartelle per Saggi; le cartelle si intendono da 2000 battute) in caso contrario saremo costretti a proce- • dere a tagli; b) gli articoli delle sezioni recensive devono essere corredati da precisi e dettagliati riferimenti ai libri e/o agli eventi recensiti; nel caso dei liCfr Cfr/da New York pagina 17 Cfr/Poesia pagine 17-19 Cfr/Mostre pagine 19-21 Cfr/Spettacoli pagine 21-23 Cfr/Altri libri pagine 23-24 Cfr/D lavoro delle riviste pagine 24-25 Cfr/ Recensioni pagine 27-29 Laboratorio italiano 88 Letteratura Patrizia Vicinelli Il tempo di Saturffo pagina 30 Laboratorio italiano 88 Saggistica Umberto Curi La politica sommersa pagina 31 bri occorre indicare: autore, titolo, editore (con città e data), numero di pagine e prezzo; c) tutti gli articoli devono essere inviati in triplice copia ed è richiesta l'indicazione del domicilio del collaboratore. Tutti gli articoli inviati alla redazioI nostri amici romeni Mario Sorescu pagine 37-38 Prova d'artista grafica Aldo Mondino pagina 39 Le immagini di questo numero I burattini di Otello Sarzi di Aldo Colonetti Alfa bis. 3 1968-1978:la legge 180 e i problemi di oggi In copertina: disegno di Andrea Pedrazzini ne vengono esaminati, ma la rivista si compone prevalentemente di collaborazioni su commissione. Occorre in fine tenere conto che il criterio indispensabile del lavoro intellettuale per «Alfabeta,. è l'esposizione ·degli argomenti - e, negli scritti recensivi, dei temi dei libri - Direzione: Nanni Balestrini, Omar Calabrese, Maria Corti, Gino Di Maggio, Umberto Eco, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti, Gianni Sassi, Mario Spinella Paolo Volponi Redazione: Aldo Colonetti, Alessandro Dal Lago, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti Art direction e produzione: Gianni Sassi Cooperativa Nuova Intrapresa Grafica: Marco Santini Antonella Baccarin Editing: Luisa Cortese Edizioni Caposile s.r.l. in termini utili e evidenti per il lettore giovane o di livello universitario iniziale, di preparazione culturale media e non specialista. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono, «Alfabeta,. respinge lettere e pacchi inviati per corriere, salvo che non siano Leo Paolazzi Composizione: GDB fotocomposizione, via Tagliamento 4 20139Milano Telefono (02) 5392546 Stampa: Stem S.r.l. Via Feltre 30, Milano Distribuzione: Messaggerie Periodici S.p.A. V.le Famagosta 75 20142Milano Telefono (02) 8467545 Abbonamento annuo Lire 60.000 Estero Lire 80.000 (posta ordinaria) Lire 100.000 (posta aerea) Numeri a"etrati Lire 10.000 Inviare l'importo a: Caposile srl Piazzale Ferdinando Martini, 3 20137 Milano Telefono (02) 592684 Conto Corrente Postale 57147209 Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati espressamente richiesti con tale urgenza dalla direzione. Il Comitato direttivo
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