Alfabeta 1101111 mondo. L'impatto immediato fu reso possibile dalla compenetrazione strettissima tra immagine e scrittura, realizzata con tre differenti testi-collage rispettivamente in grassetto in corsivo e in tondo. Il suo spirito sottolinea la volontà di una critica creativa che conferisce importanza determinante al testo inteso non come un semplice commento, ma come un'esperienza completa e diretta dove le anomalie verbali sono spiegabili quanto le differenti infrazioni della resa figurativa. Vetta ed En De Re sono invece diversi nel formato e nella resa figurativa. «Visto dopo 10 anni - dice Mazzoli - fu uno snaturamento della collana, concepita con piccoli libri da portarsi quasi in tasca, e un poco mi dispiace.» Tesoro testimonia l'unica mostra organizzata con tutti e cinque gli artisti della transavanguardia in una galleria privata, un'operazione impegnativa per la quale vènne fatto anche un port-folio, mentre Diciannove disegni, raccoglie il lavoro fatto da Cucchi nella chiesa sconsacrata di Pubblichiamo alcuni estratti (scelti per cura redazionale di "Alfabeta") di una trasmissione messa in onda da Radiotre nell'aprile 1988 sul tema appunto delle occupazioni di Triennale a Milano e Biennale d'arte a Venezia nel 68 e sulle discussioni di teoria artistica e intellettuale del periodo. La trasmissione è stata organizzata da Gemma Vincenzini e particolarmente di Massimo Carboni, critico e teorico d'arte, collaboratore anche di «Alfabeta» e di «Aut Aut», con telefonate preparate e dirette con alcuni artisti e saggisti. Si configura così una testimonianza critica abbastanza approfondita su alcune situazioni di lavoro intellettuale attorno al 70. Radiotre: L'arte in questione, il 68 Speaker. È indubitabile che il vento del 68, che cominciò, com'è noto, a spirare negli Stati Uniti all'Università di Berkeley verso il 19641965, ha investito profondamente il mondo della cultura e dell'arte: ma in quale modo? attraverso quali linguaggi e quali comportamenti? Lo stacco musicale non poteva che essere Revolution, degli insuperabili e insuperati Beatles, il cui testo fu considerato, al tempo, poco meno che reazionario, ma che in realtà, già allora, metteva in gu<!r,qia contro gli schematismi ideologici e i facili entusiasmi. «We do want to see the pian», dicevano i Beatles ai sessantottini, «vorremmo vedere il progetto», ma il progetto forse non c'era. Nell'ambito della riflessione e della pratica letteraria, artistica e culturale in senso ampio, il problema fondamentale che emerge nel 68 è forse ql!ello del rapporto tra linguaggi espressivi e trasformazione sociale, tra arte da una parte e impegno politico e ideologico dall'altra. Gallignano vicino ad Ancona. «Cucchi è un uomo capace di far sognare il gallerista, che ha voglia di fare dei libri. I suoi libri sono tutti nati da un profondo stato di necessità.» Il testo che maggiormente sottolinea l'atmosfera carica di entusiasmo di quegli anni è Scultura andata, scultura storna. Sono le pagine di un diario e una documentazione fotografica che testimoniano le tappe di un lavoro nato dall'esigenza di Cucchi e di Chia di fare una scultura insieme: la fonderia d'arte a Pietrasanta in Toscana, Mazzoli, Cucchi e Chia con gli artigiani, il grande bronzo equestre che nasce pian piano nell'estate del 1982.. «Poi gli artisti hanno preso la loro strada - ricorda ancora Mazzoli. Oggi è impossibile fare contratti in esclusiva, perché non sono controllabili e non vengono mai rispettati. Oltretutto, a differenza di quanto avveniva all'inizio del secolo quando esisteva una sorta di mito della galleria, con il sistema fiscale che abbiamo non è facile lavorare in Italia riCfr spetto a tutti gli altri paesi del mondo che hanno una legislazione più semplice. Attualmente ho dei rapporti di fiducia con alcune gallerie estere, una che mi interessa molto è la galleria Fahnemann di Berlino.» Dopo questi intensi momenti, l'avvicinarsi degli anni novanta costituisce un 'epoca di attese e di ricerche. Mazzoli si rivolge al suo antico interesse per la natura, presente fin dagli anni romani e fin dall'amicizia con Penna e nascono le mostre e i libri, tutto colore dedicati a Tannert, a Brandi e a Damisch. La favola cosmica di Damisch e la visione romantica di Tannert si contrappongono a Brandi nell'idea sua di una natura tutt'altro che rassicurante. Catalogo fin qui mancante «a stampa» Collana «Con-Arte» a cura di Achille Bonito Oliva comprendente le seguenti edizioni: T_reo quattro artisti secchi, in col. con Sandro Chia ed Enzo Cucchi, 1987, cm. 17,5 x 12, pp. 65, tav. col. 15, tav. b/n 37, lire 5.000. Esaurito. Canzone, in coli. con Enzo Cucchi, 1979, cm. 17,5 x 12, pp. 48, tav. col. 16, tav. b/n 27, lire 12.000. Esaurito. Mattinata all'opera, in coli. con Sandro Chia, 1979, pp. 76, cm. 17,5 + 12, tav. col. 25, tav. b/n 28, lire 12.000. Vetta, in coli. con Francesco Clemente, 1979, pp. 34, cm. 24 x 13, tav. col. 8, tav. b/n 22. Esaurito. En De Re, in coli. con Mimmo Paladino, 1980, pp. 50, cm. 20 x 12, tav. col. 17, tav. b/n 3, lire 12.000. Esaurito. Tesoro, in coli. con S. Chia, F. Clemente, E. Cucchi, N. De Maria, M. Paladino, 1981, pp. 79, cm. 15 x 10,5, tav. col. 6, tav. b/n 5, lire 10.000. Edizioni fuori collana: Achille Bonito Oliva, Laboratorio umano e pittura, in coli. con Mario Schifano, 1980, pp. 39, cm. 39,5 x 23,5, tav. col. 62, lire 35.000. Enzo Cucchi, Diciannove disegni, 1980, pp. 53, tav. col. 1, tav. b/n 22, lire 35.000. Achille Bonito Oliva, Intuizione ... oltre lo spettro, in coli. con Giulio Turcato, 1981, pp. 50, cm. 20,5 x 13,5, tav. col. 14, lire 10.000. Giosetta Fioroni, Enzo Golino, In ombre, 1982, pp. 50, cm. 19,5 x 12, tav. col. 5, tav, b/n, 18, lire 10.000. e adio Come si pone, secondo Leonetti, il delicato rapporto tra avanguardia artistica e trasformazione sociale rivoluzionaria? Leonetti. Prima di fare degli esempi precisi, ricordo che la stessa interpretazione dei testi marxengelsiani è divisa in due sensi: un senso porta a Lukacs, che è critico l'intento di porre l'opera come testo che in qualche modo vuole avere un'incidenza o fornisce una risposta, o come dice Adorno, addirittura vuole intervenire nel contesto, è una posizione dove l'attenzione agli eventi sociali e la ricerca artistica sono di stimolo l'un l'altro e non sono differenziati. «L'idolo», 1900 ca delle avanguardie, un altro porta Novelli, Perilli, e poi tutto il grupinvece a Benjamin che ha connes- po di «Continuità» come già le so materialismo e ricerca d'avan- correnti che nel dopoguerra si guardia degli anni venti e trenta. espressero contro il «realismo» = Nella stessa tradizione marx-en- .,, malinteso guttusiano, praticavano_ gelsiana e poi benjaminiana vige questo tipo di operazione: la foruna nozione dell'opera artistica e malizzazione avanzata tenendo letteraria, come continua mobilità conto del contesto. rispetto a un contesto; e allora Speaker. Vogliamo allora raccontare un aneddoto vero, che risale a una settantina di anni fa e che servirà forse da stimolo per i nostri interlocutori. Alcune militanti, alcune compagne, pochi anni dopo la rivoluzione d'ottobre, si lamentarono con Lenin che la loro azione di propaganda tra le casalinghe russe segnasse il passo. Lenin rispose: voi non vi siete accorte che forse nelle case ci sono alcuni piatti da lavare? Dopo farete i vostri discorsi. Ecco: Filippini, gli intellettuali, gli artisti, nel 68 si misero a lavare i piatti? Filippini. In un senso così generale penso che si possa dire che uné!- pagina 27 Sandro Chia, Enzo Cucchi, Scultura andata scultura storna, 1982, pp. 85, cm. 33,5 x 24,5, tav. col. 11, tav, b/n 68, lire 35.000. Achille Bonito Oliva, Giardino chiusa', in coli. con Mimmo Paladino, 1983, pp. 42, cm. 31 x 25,5, tav. col. 8, tav. b/n 12, lire 35.000. Achille Bonito Oliva, Wainer Vaccari, Immagini pompose profonde seriose, 1983, pp. 48, cm. 34,5 x 24,5, tav. col. 19, tav. b/n 12, lire 35.000. Achille Bonito Oliva, Jeannot Simmen, Volker Tannert, Se le montagne dipingessero dipingerebbero come me, 1984, pp. 60, cm. 25 x 30, tav. col. 14, tav. b/n 7, lire 35.000. Sandro Chia, Venator intrepidus, 1984, pp. 30, cm. 27,5 x 21,5, tav. col. 25, lire 25.000. Nicola De Maria, Sorridi faccia, 1985, pp. 224, cm. 26 x 30, tav. b/n 99, lire 90.000. Giovanni Testori, Ha Ha Ha HB, Herbert Brandi, 1985, pp. 80, cm. 32 x 30,5, tav. col. 40, tav. b/n ~. lire 60.000. Giovanni Testori, Gunter Damisch, I colori della gioia, 1987, pp. 91, tav. col. 53, tav. b/n 10, lire 36.000. Giovanni Testori, Enzo Cucchi, Fontana Vista, 1987, pp. 96, tav. col. 4., tav. b/n 30, lire 35.000. parte degli intellettuali si misero a lavare i piatti. Ci furono delle diaspore, ci fu gente che si impegnò nei manicomi, negli ospedali, oppure anche nei servizi sociali più elementari. Però, tutto sommato non furono poi molti. In alcuni, il 68 rappresentò un'istanza così radicale, da indurli addirittura a cambiare mestiere. Voglio premettere però una cosa: il 68 era teso, nel senso che nella cultura degli anni sessanta maturavano dei veleni e delle tensioni che non potevano non portare a un'esplosione abbastanza drastica. Voglio fare soltanto un esempio, io mi ricordo che quando gli studenti occuparono a Torino Palazzo Campana, io ci andai spontaneamente; lavoravo nell'editoria, dirigevo un settore della Feltrinelli, e a Torino, a Palazzo Campana trovai il mio amico Elvio Fachinelli che era uno psicanalista, che è uno psicanalista, che spontaneamente era andato a Torino a vedere che cosa succedeva. Dunque il 68 era un forte temporale, molto atteso e molto annunciato. L'aria era satura di elettricità. Speaker. Il percorso e le scelte di Gilardi cadono proprio all'interno del significato di quell'aneddoto su Lenin; ecco, Gilardi, lei cosa ne pensa? Gilardi. Veramente mi è piaciuto molto questo aneddoto, è proprio quello che ho fatto a un certo punto staccandqmi dai miei compagni di strada, Pistoletto, Merz, Zorio e altri che come me hanno lavorato alla fine degli anni sessanta, e che poi, posti di fronte al tradurre in pratica questo pqrtare l'arte nel cuore della vita, hanno preferito rimanere nell'ambito della metafora. Io invece a un certo punto ho proprio sentito il bisogno di immergermi fino in fondo dentro questa esperienza. La prima cosa che ho fatto è stata quella di scoprire la creatività del comporta-
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