q "' .,, r::: .1011\ 'L. HEILBRO\ I DILE'.\1'11UI '.\IA\ PL.\\(K l'orta, o<·<·dt'lla S('it'nza tt·dt'S('a La carriera scientifica di Max Planck sullo sfondo di una storia della fisica e delle vicende tedesche tra il 1880 e il 1950. Saggi scientifici 222 pp 16 tavv. L. 29 000 ".\HL\ "IUIEL.\ S\SSI L\ SCIE\Z.-\ DELl,'L0'.\10 \ELL.\ CRECL\ .\\TIC.\ La differenza fra uomini e donne, fra liberi e schiavi, fra greci e barbari, vista con gli occhi del greco maschio e libero, dal quinto secolo a.e. alla tarda antichità. Nuova Cultura 250 pp. 22 ili. L. 32 000 .1011\ Z.) Ol\C I FILOSOFI E IL CER\"ELLO Un ponte tra filosofia e biologia: da uno dei moderni padri delle ricerche sul cervello e sul sistema nervoso, il punto sull'antico problema dei rapporti tra mente e corpo. Saggi scientifici 264 pp L. 30 000 \ICOS \ICOL.\°il>IS L,\ RAPPRESE\TAZIO:\E Dall'oggt'tto rt·frn·nlt' alla rapprt·s1·ntazion<· simlJOli('a I processi individuali di maturazione sessuale e l'evoluzione psicoantropologica nel mito, nell'arte, nel linguaggio e nella scrittura. Progr!'lmma di Psicologia 169 pp L. 25 000 K.\Zl~IIERZ T\\ ARDO\\ SKI CONTENUTO EOGGETTO Un'opera di rilevanza storica nell'ambito degli studi fenomenologici, logici e di psicologia descrittiva. Lectio 172 pp. L. 30 000 MARl:\A MIZZAU ECOE NARCISO Parole e silenzi nel C'onflitto uomo-donna Nel microcosmo della coppia, la difficile presa di coscienza femminile in cui la parola della donna è opposizione e ironia. Saggi 160 pp. L. 22 000 LAURA MALVANO FASCISMO E POLITICA DELL'IMMAGINE Durante il periodo fascista l'universo italiano della comunicazione visiva (dalla pittura al cinema, dalla fotografia alla pubblicità) è chiamato per la prima volta a misurarsi con le sollecitazioni di una società di massa. Temi 199 pp. 116 ili. L. 20 000 . Bollati Boringhieri , pagina 26 espressionista, si ha modo di osservare opere piene di materia: è il caso di Longobardi e Durante . Dalle osservazioni fatte fin qui si sarà capito che questa prima Biennale del Sud, più che puntare su un quadro della situazione artistica meridionale in termini omogenei per linee operative o per affinità di stile, ha preferito presentare le forze in campo, sia pure non tenendo fino in fondo conto di tutte le forze realmente esistenti, ma affidandosi a un lavoro di ricognizione che non creasse dei momenti di forte novità o di clamorosa scoperta. In tal modo si è mirato a offrire un panorama, sì, vario e composito, ma privo, tutto some Emilio Mazzoli gallerista, editore, collezionista: un catalogo raro Lucilla Saccà V ita di Mazzoli: è stato in questi anni il riferimento della Transavanguardia, un esplosivo avvenimento dell'arte contemporanea italiana, e ha una lunga vicenda. Poco più che ventenne, inizia la sua storia a Modena e poi a Roma; era l'epoca dei giovani Schifano, Festa e Turcato, oltre a quella di Tacchi e di Mattiacci, di Angeli e di Lombardo. A Modena non c'era stato fino a quel momento chi proponesse un vero collezionismo e a Roma il mercato languiva; gli studi erano pieni di opere che non circolavano. «Avevo 27 anni, ricorda Mazzoli, quando Tano Festa mi presentò Sandro Penna. Insieme andavamo a comprare i quadri negli studi e conservo ancora oggi l'edizione prima di tutte le sue poesie, pubblicate da Garzanti, con la dedica che lui mi scrisse di suo pugno.» Ancora dice: «Non voglio impadronirmi. degli artisti e per questo non voglio possedere i loro quadri; ho soltanto qualche pezzo al quale sono particolarmente affezionato. Con i libri invece ho un rapporto completamente opposto, vorrei comprarli tutti e ho sempre desiderato avere una biblioteca ben fornita». La sua è una biblioteca di oltre 10.000 libri con un repertorio vastissimo di quanto è stato pubblicato negli ultimi 20 anni. Molte sono le opere prime tra cui l'edizione su Kokoschka di Westheim pubblicata da Cassirer nel 1925, gli Inediti di Campana e i Canti Orfici da lui stesso stampati a Marradi nel 1914, la Democrazia Futurista di Marinetti del 1919, la monografia di Baud su Kiinger pubblicata da Schumann's nel 1912, la Gerusalemme Liberata con le incisioni del Piazzetta, uno dei più bei libri del Settecento e la collezione completa dei primi due anni di Verve con gli scritti di Hemingway, Garcfa Lorca e le foto di Cartier Bresson. Bibliofilo e mercante illuminato fin dagli inizi della propria attività, nel 1969 Mazzoli apre Futura la prima galleria d'avanguardia a Modena, con una grande mostra di Turcato. Sono gli anni fecondi del concettuale, dell'arte povera, Cfr mato, di grossi scarti, di tensioni, di punte acuminate. È solo sotto tale profilo che va fatto il discorso delle esclusioni. I nomi, certo, erano dell'ordine di svariate centinaia: si sarebbe rischiata, autolesionisticamente, la babeÌe, appunto. Ma occorreva, d'altra parte, un maggiore, più paziente e vigile lavoro di esplorazione negli studi degli artisti, soprattutto dei giovani, al fine di individuare - senza, beninteso, la pia illusione di effettuare una qualsiasi pesca miracolosa!:-- quelle opere con qualcosa in più che, comunque, sono fermamente convinto che esistono e che bisogna assolutamente fare uscire fuori. Mi chiedo, a questo punto, come mai non si è tenuto conto di uno scultore di notevole forza inventiva e originalità come Natalino Zullo che da anni va conducendo una ricerca molto interessante sul problema dell'attraversamento del volume, della trasparenza della forma mediante la vetroresina. Ma, a parte questi rilievi, c'è da dire che questo è il primo importante atto di un lungo e non facile cammino verso quell'ambizioso progetto di una Biennale del Sud, aperta, con respiro internazionale, agli artisti del Mediterraneo. Per ora, va apprezzato vivamente questo risultato, reso passi bile grazie ali' Associazione «Amici dell'Accademia Alfabeta 1101111 di Belle Arti di Napoli», alla Regione Campania, agli Assessorati alla cultura e al turismo del Comune di Napoli, all'Istituto Suor Orsola Benincasa, alla «Nuova Domitia SPA Pozzuoli», alla Direzione Area Lancia e concessionari di Napoli, alle Edizioni Scientifiche Italiane che hanno pubblicato un catalogo di ottima fattura, ricco di fotografie a colori e corredato degli scritti introduttivi dei critici che hanno fatto parte della Commissione selezionatrice. Biennale del Sud Rassegna d'arte contemporanea Napoli, Accademia di Belle Arti 27 maggio-30 luglio 1988 ~ditorid'arte della body art, durante la rassegna Arte e Critica Mazzoli presenta l'Italia di piombo di Fabro. A una situazione artistica propositiva che vuole movimenti sempre più raffinati e sempre più difficili si contrappone, tra il 1970 e il 1980, la crisi del mercato. Tutte le gallerie che non sono suffragate da altre entrate finanziarie incontrano Agnetti, Castellani, ancora Castellani e Agnetti con una mostra a due, poi Calzolari, Anselmo, Zorio e Schifano. La situazione artistica è complessa: di fronte alle tendenze concettuali divenute stanche si sente l'esigenza di ricercare un'espressione artistica nuova, che sappia ritrovare piuttosto alcune caratteristiche maggior- «Fantasmi», 1900 ca grosse difficoltà. Di fronte a un tipo di espressione che non propone certo prodotti godibìli esteticamente come tali, la situazione è sempre più critica soprattutto in provincia: Mazzoli chiude Futura e ricomincia il lavoro di mercante privato. Nel 1977 riapre la galleria che ora si chiama Mazzoli e inizia con mente legate a un ritorno alla pittura. Mazzoli conosceva Chia già da diversi anni e fu lui a presentargli Cucchi; nel novembre del 1978, insieme ad Achille Bonito Oliva, pubblica Tre o quattro artisti secchi e inaugura contemporaneamente la mostra dei due artisti . Contro il rarefatto intellettualismo dell'ultimo concettuale si propongono quadri con emozioni e un turbinoso riferimento a un vario passato. Se la mostra non ha all'inizio un grande consenso, totalmente opposta è la storia del libro che si diffonde rapidamente. Cominciano ad arrivare lettere e telegrammi da tutto il mondo. «Se avevamo sperato in un successo fu molto di più, un vero trionfo e mi venne una grandissima gioia di vivere. Non ho mai stipulato contratti in esclusiva con nessun artista; l'esclusiva con gli artisti della transavanguardia l'ho avuta di fatto perché ero l'unico ad averli e i collezionisti e i mercanti di tutto il mondo, a differenza di quanto è avvenuto all'inizio in Italia, si rivolsero a me.» Tutti risposero con entusiasmo; i direttori di Musei come Jean Cristophe Ammann della Kunsthalle di Basilea, Felix del museo di Essen, De Wilde dello Stedelijk di Amsterdam, Norman Rosenthal della Royal Academy di Londra, i mercanti come Paul Maenz di Colonia, Bruno Bischofbergen di Zurigo, Annina Nosei in America e Templon in Francia. In questo periodo si intensifica e si precisa anche l'attività di editore creativo e appassionato in stretto rapporto con gli artisti e col critico che continua ancora adesso. «Oggi ci sono molti critici che non fanno solo il loro mestiere; sono ex pittori, professori, critici che hanno scritto troppi libri e critici che ne hanno scritti troppo pochi. Altri invece sanno fare il loro mestiere: con Bonito Oliva abbiamo avuto e abbiamo un ottimo rapporto, abbiamo fatto un buon lavoro che risulta anche dai libri che abbiamo pubblicato insieme. Il tempo ci ha dato ragione.» Tutti i libri pubblicati da Mazzoli e soprattutto i primi 6 della collana Con-Arte sono nati sotto una spinta passionale e in collaborazione stretta tra editore, critico e artisti. «Insieme - ricorda Mazzoli riferendosi a Tre o quattro artisti secchi - abbiamo contribuito alla realizzazione di un prodotto compatto e complesso, al di fuori di ogni logica tradizionale. Abbiamo intuito che c'erano delle nuove possibilità. nel campo dell'arte e insieme abbiamo cominciato quest'avventura.» Realizzato da Bonito Oliva con la collaborazione di Cucchi e di Chia, questo libro, benché scritto solo in italiano, ha portato il suo messaggio in tutto il
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