Alfabeta - anno X - n. 107 - aprile 1988

pagina 2 Le immagini di questo numero Alfabeto 107 Nuova e Sovietica L a ricerca artistica, in un paese che per ragioni politiche ha difficoltà di scambi culturali, è sempre l'espressione, più che di alcuni movimenti e di alcune tendenze, della singolarità di ciascuno degli artisti più rappresentativi; l'arte, così, diventa un insieme di esperienze che non è sempre facile ricondurre a poetiche comuni. ln questi ultimi anni l'arte sovietica è stata in Occidente al centro di alcune mostre che hanno avuto un loro riferimento forte (per quanto riguarda una prospettiva non ufficiale) nella Biennale di Venezia del 1977, in occasione di una serie di avvenimenti dedicati alla Nuova Arte Sovietica. Così scriveva nel catalogo uno dei curatori, Enrico Crispolti: «Nel/'ambito della situazione artistica, si è verificata in URSS una esiziale saldatura fra interessi di conservazione accademica e autodifesa del corpo burocratico, e lo spazio alla ricerca nuova e libera è estremamente ridotto, da conquistarsi con operazioni alternative, quasi di frodo, con ingegnosi stratagemmi. Dopo 1I anni la realtàsi è fortemente trasformata : il 26 aprile si apre allo studio Marconi di Milano una mostra dedicata ad artisti sovietici contemporanei, e il mese successivo, a Mosca, si inaugura al Palazzo dell'arte una esposizione di artisti contemporanei italiani; il tutto avviene su invito ufficiale del Segretario Generale del- /' Unione dei Pittori dell'URSS. La novità sta nel fatto che questa è la prima volta che un gruppo di artisti italiani contemporanei esporrà in un museo sovietico, così come sarà la prima volta che una galleria d'arte occidentale espone alcuni pittori sovietici. Gli artisti sovietici presenti allo Studio Marconi sono: Bulatov, Vasiliev, Gadaev, Dibsky, Kantor, Lubennikov, Lysiakov, Tabenkin, Shutov, Cicerina, Zykalov; gli artisti italiani saranno Fontana, Fabbri, Rotella, Baj, A. Pomodoro, Adami, Del Pezzo, Hsiao, Pardi, Todini, Schifano, Colombo, Paolini, Vaccari, Benati, Esposito, Ceccobelli, Maraniello, Spoldi, Mazzucconi. Le tendenze presenti a Mosca sono già chiare nei nomi qui indicati: costituiscono un sintetico excursus di ciò che è avvenuto in Italia in questi ultimi 20 anni, con alcune eccezioni di grandi vecchi. Altro è il discorso intorno alle qualità e alle tendenze di ricerca presenti nelle opere dei sovietici che «Alfabeto» presenta in questo numero. Anche in URSS sembra dominare, in questi anni, una pluralità di linguaggi: l'astratto, un concettuale moderato, una ripresa del figurativo in chiave post-espressionistica, una serie di citazioni visive che provengono da altri mezzi di comunicazione. Insomma il terreno è incerto dal punto di vista del futuro, del dove va l'arte; anche se in questo caso l'incertezza è sinonimo di un'altra situazione, di un'altra realtà storica e ideologica. Rappresenta il segno di un'apertura ufficiale verso lo scambio di esperienze di linguaggi; Erik Bulatov, un artista che riutilizza l'immagine di derivazione fotografica insieme a una serie di figure e di forme tipiche del paesaggio urbano ma anche del linguaggio pubblicitario, era già presente, per esempio, alla Biennale di Venezia del 1977, anche se in questo caso assume un rienza già conosciuta in Occidente come quella di Oleg Vasiliev: la figura umana si dematerializza, si soggettivizza. Al di là delle qualità più propriamente espressive, ciò che è fondamentale è il contesto nel quale sta avvenendo questo tipo di ricerca: le ragioni estetiOleg Vasiliev, Verticale e orizzontale, 1987; olio su tela, cm 116 x 116 altro ruolo come testimonianza «ufficiale» che la rappresentazione può avere un linguaggio diverso da quello della cosiddetta realtà. Così anche per un'altra espeche, in questo caso, vengono dopo il significato politico del/'operazione: è il contesto che conta. Come scriveva Theodor Adorno in Parva Aesthetica, «la negatività del concetto d'arte concerne Sommario Alfabeta 107 Aprile 1988 Paolo Valesio Il «New Yorker» racconta pagina 8 Toni Robertini Michael Jackson e Miles Davis Saggi Sergio Finzi Paolo Fabbri «C'è ancora una macchia qui». I colori e la guerra l'arte nella sostanza. Ciò che impedisce di definirla è la sua natura stessa, non l'impotenza dei pensieri che la riguardano: il suo principio più intrinseco - il principio utopico - si ribella al principio di dominio della natura implicito nella definizione». Ecco, potremmo interpretare questo panorama dell'arte sovietica contemporanea come un'esplicita e ufficiale manifestazione del principio utopico; cioè che l'arte è sempre al di là del principio di realtà, in una società dove fino a pochi anni fa arte doveva coincidere con lo stesso principio di realtà o, per meglio dire, con il significato che al termine realtà veniva dato dal potere politico. Questo credo che debba essere il primo significato della mostra delle immagini di «Alfabeta», di tutta l'operazione culturale che sostiene questo scambio di artisti tra l' Italia e l'URSS. Come sempre, per interpretare un'esperienza artistica, è necessario prima storicizzare e poi leggere l'opera, cioè le sedimentazioni formali e cromatiche che l'artista ha depositato nei suoi prodotti. I segni, i gesti, le forme di questi artisti sovietici acquistano un significato, un valore al di là della cronaca, proprio se coniugati con la storia del loro paese, con gli stimoli delle tensioni creative che ora circolano all'esterno degli studi e non più attraverso una diffusione sotterranea e marginale. Edizioni Caposile s.r.l. Aldo Colonetti Il testo ventriloquo pagina 9 (Bad, di M. Jackson; Tutu, di M. Davis) pagina 15 Cfr in psicoanalisi pagine 30-32 Mensile di informazione culturale della cooperativa Alfabeta Redazione e amministrazione: via Caposile 2, 20137 Milano Telefono (02) 592684 Coordinatore tecnico Luigi Ferrari Pubbliche relazioni: A più voci Antonio Porta La rissa «culturale» pagina 3 Simone Weil Poesie pagina 4 Uvinas: Heidegger e il nazismo Intervista a cura di Thijs Berman pagine 5-6 Mario Vegetti Alpha e Omega pagina 7 Renato 8arilli Torna Robbe-Grillet pagina 7 Avriso al collaboratori Le collaborazioni devono presentare i seguenti requisiti: a) gli articoli non devono superare i limiti di lunghezza indicati per le singole sezioni (3-4 cartelle per A più voci; 5 cartelle per/ pacchetti di Alfabeto; 2-3 cartelle per Cfr; 10-15 Lamberto Pignotti Si avviano progetti pagina 9 1 pacchetti di Alfabeta Gianni De Martino Lettura di un corpo (Le visiteur de hasard, di P. Devret; I ragazzi terribili, di J. Cocteau; Carmide, di Platone) pagina 11 Rocco De Biasi Gregory Bateson (Gregory Bateson. The Legacy of a Scientist, di D. Lipset; Gregory Bateson. li maestro dell'ecologia della mente, a cura di P. Tamburini) pagina 12 Edoardo Greblo La filosofia pratica (L'etica fra felicità e dovere, di A. Da Re; La riabilitazione della filosofia pratica e il suo senso nella crisi della modernità, di F. Volpi; Le vie della ragione, di E. Berti) pagina 13 cartelle per Saggi; le cartelle si intendono da 2000 battute) in caso contrario saremo costretti a procedere a tagli; b) gli articoli delle sezioni recensive devono essere corredati da precisi e dettagliati riferimenti ai libri e/o agli eventi recensiti; nel caso dei liCfr/Rassegne pagine 17-19 Cfr/da New York pagina 19 Evidenziatore pagine 20-21 La classifica di Folco Portinari Giovanni Raboni pagina 20 Cfr/Mostre pagina 21 Cfr/11lavoro delle riviste pagina 22 Cfr/Spettacoli pagina 22 Cfr/Convegni pagina 23 Cfr/Altri libri pagina 23 Cfr/Recensionl pagine 25-29 bri occorre indicare: autore, titolo, editore (con città e data), numero di pagine e prezzo; c) tutti gli articoli devono essere inviati in triplice copia ed è richiesta l'indicazionedel domiciliodel collaboratore. Tutti gli articoli inviati alla redazioAldo Tagliaferri Il sacro di Beckett pagine 32-33 Prove d'artista Mario Maffi New Orleans pagine 35-37 Mario La Cava Prose pagina 38 Prova d'artista grafica Giovanni Carta pagina 39 Le immagini di questo numero Nuova Arte Sovietica di Aldo Colonetti In copertina disegno di Andrea Pedrazzini ne vengono esaminati, ma la rivista si compone prevalentemente di collaborazioni su commissione. Occorre in fine tenere conto che il criterio indispensabiledel lavoro intellettuale per «Alfabeta,. è l'esposizione degli argomenti - e, negli scritti recensivi, dei temi dei libri - Direzione: Nanni Balestrini, Omar Calabrese, Maria Corti, Gino Di Maggio, Umberto Eco, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti, Gianni Sassi, Mario Spinella Redazione: Aldo Colonetti, Alessandro Dal Lago, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti Art direction e produzione: Gianni Sassi Cooperativa Nuova Intrapresa Grafica: Ancilla Tagliaferri Antonella Baccarin Editing: Luisa Cortese in termini utili e evidenti per il lettore giovane o di livello universitario iniziale, di preparazione culturale media e non specialista. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono, «Alfabeta» respinge lettere e pacchi inviati per corriere, salvo che non siano Monica Palla Direttore responsabile: Leo Paolazzi Composizione: GDB fotocomposizione, via Tagliamento 4 20139 Milano Telefono (02) 5392546 Stampa: Stem S.r.l. Via Feltre 30, Milano Distribuzione: Messaggerie Periodici Abbonamento annuo Lire 60.000 Estero Lire 80.000 (posta ordinaria) Lire 100.000 (posta aerea) Numeri arretrati Lire 10.000 Inviare l'importo a: Caposile srl Piazzale Ferdinando Martini, 3 20137 Milano Telefono (02) 592684 Conto Corrente Postale 57147209 Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati espressamente richiesti con tale urgenza dalla direzione. Il Comitato direttivo

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