Alfabeta - anno X - n. 106 - marzo 1988

Un viaggiofantasticoall'interno degli stimoli,delle sollecitazioni,delle provocazioni, delle apertureche i nuovi materiali- frutto della continuaevoluzio.netecnologica - esercitanosullafantasiaumana,sullacuriosità,sullastoriadell'uomo. 11ruolo centrale di Montedi- • son nella ricerca chimica e nello sviluppo tecnico-scientifico è tale che, fin dalla scoperta del polipropilene ad opera di Giulio Natta - Premio Nobel per la Chimica nel 1963 -, essa ha visto e vede· progressivamente nascere e perfezionarsi al suo interno, un sistema flessibile, mobile ed elastico di knowhow su materia e materiali, le cui caratteristiche comportamentali e funzionali sono in grado di creare nuova cultura progettuale, ma le cui potenzialità. creative non sono ancora state interamente sperimentate. L'avvento delle materie plastiche, infatti, e in particolare quello dei materiali sintetici dotati di specifiche proprietà, ha così profondamente mutato la concezione dei metodi di progettazione e di lavorazione fino a ieri utilizzati dai tecnologi e dai progettisti, che Ezio Manzir;,i, laureato in Ingegneria e in Architettura, ha sviluppato e diretto numerose ricerche riguardanti le implicazioni progettuali de/l'evoluzione tecnologica. È professore associato di Tecnologia dell'Architettura presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano ed è direttore della ricerca e docente alla Domus Academy (Scuola internazionale post-universitaria di design). Tiene inoltre dei corsi all'Eco/e Nationale Supérieure de Création Industrie/le di Parigi. tri Enti, oltre a nùmerosi designers. Il risultato è il volume; "La Materia dell'Invenzione" pubblicato da Arcadiçi Edizioni. È un prezioso contributo che mira a rendere più accessibili i nuovi campi del possibile, esaminando come la materia diventi "materiale", cioè come si rende disponibile ad es·sereintegrata . in un progetto e a diventare . infine pàrte di un prodotto. Il libro risponde adomande sulla qualità dell'ambiente quotidiano, sul quadro culturale che deriva dal nuovo rapporto con la materia, sulle possibilità tecniche che i nuovi materiali mettono in campo. Al suo interno vengono analizzati i criteri metodologici dello scenario tecnologico contemporaneo attraverso filoni progettuali di particolare interesse: come ottenere, per esempio, oggetti contemporaneamente più leggeri, più tranon poteva non modificare radicalmente anche il loro approccio ai nuovi.materiali e non richiedere soprattutto una sensibilità creativa interdisciplinare e sparenti, più morbidi, più resistenti, più sensibili o addirittura "quasi organici". Certo è che questo lavoro, in cui progetto e realizzazione, sto- -----~~ un linguaggio in grado di far comunicare il mondo della tecnologia con q ue1o1 de 1a1 progettazione. In questa prospettiva Montedison ha .promosso ·un accurato e approfon.dito lavoro di ricerca, cobrdi~ nàto da Ezio Manzini, e che ha coinvolto con diversi ruoli un ampio numero di tecnici, progettisti ed esperti appartenenti alle Società del Gruppo e ad alria e attuai ità, materiali e strategie si intrecciano, rappresenta la rispostapiù ade-. guata che Montedison ha saputo dare alle rivoluzionarie e molteplici implicazioni e interazioni tra scienza, tecn9- • logia e innovazione, ormai indispensabili alla ricerca innovativa in ogni campo. fl monTEOISDn SCIENZA RICERCA TECNOLOGIA

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