Alfabeta 106 Oltre la pace Ignazio Romeo I 1 tema della pace e della guerra si impone con violenza assoluta alla attuale analisi politica. Non solo perché è il nodo che tutte le questioni - dall'escalation tecnologico-militare, al sistema mondiale dei poteri, all'ambiguo rapporto fra dissuasione e minaccia nell'equilibrio nucleare - attraversano; ma ancor più perché la prospettiva della distruzione totale, sfondo teorico inevitabile per ogni esame della situazione nucleare, sembra mutare radicalmente tutte le regole del gioco, annullando quella commensurabilità fra obiettivo politico e azione militare che è il presupposto di ogni studio politico della guerra. Si affaccia allora l'interrogativo se una serie di mosse razionali, storicamente determinate, non abbiano finito per generare una condizione totalmente irrazionale. Ci si chiede se l'analisi critica, dopo aver lucidamente disvelato i meccanismi che portano, ad Est come ad Ovest, a un tendenziale prevalere del militare sul politico, non sia coerentemente giunta a disvelare anche il proprio irreparabile scacco. Lo sgomento teorico dinanzi a questa prospettiva apocalittica, tuttavia, può generare una tensione opposta, utopica, che· legga - della apocalisse - l'ambivalenza: questa soglia catastrofica può, per la sua stessa ineludibile minacciosità, produrre un'apocalisse di segno inverso, uno sconvolgimento delle coscienze, una «profonda mutazione antropologica» che, insieme alla «pace perpetua», dia luogo a «un mondo senza dominio». A questo articolato campo teorico sono dedicati i 14 saggi - tutti inediti in italiano, frutto di una composita collaborazione internazionale, con interventi di studiosi italiani, greci, olandesi, francesi, canadesi, statunitensi - che compongono la raccolta Oltre la pace. Saggi di critica al complesso politico-militare, curata da Fabio Magni e Salvo Vaccaro per l'editore Franco Angeli. Il lavoro si articola essenzialmente in due momenti: da un lato, l'analisi, acuta e documentata, delle concrete questioni storico-politiche (il prevalere, alla guida dell'URSS, di una «società militare» separata che tende a sostituire il partito, in Castoriadis; la politica di dominio mondiale degli USA dal dopoguerra ad oggi, in Chomsky; il rilancio dell'economia capitalistica negli anni ottanta grazie all'intervento statale nel militare, in Magni) o dei problemi sottesi alle strategie di riarmo (nella sottile costruzione semiologica di Joxe - con Dobry e Fabbri - di un sistema di dissuasione non nucleare); dall'altro I'«interrogativo penetrante» su quella nozione della pace che è solidale alla logica del dominio e, conseguentemente, della guerra stessa. Per Franco Riccio «la questione della pace si riduce a uno pseudoproblema» (p. 180), dal momento che pace e guerra sono «figure diverse del medesimo gioco di dominazione» (p. 169); «la Cfr Cfr/ tri-libri pace va decifrata [...) non come una continuazione della guerra, ma come 'episodi, frammentazioni, spostamenti della guerra stessa» (p. 171). «La pace è dunque la sublimazione della violenza» (p. 180). Ed allora «l'unico discorso vero» potrà essere «un tentativo effettivo di cambiamento qualitativo dell'esistente» (p. 179). Per Salvo Vaccaro, guerra e politica non sono che le due complici modalità strategiche in cui può articolarsi quell'unica «forza d.ecisiva» che si cela nella fondazione di Relazione e rapporto in psicoanalisi .. Maria Rosaria Visco S oggetto relazione e trasformazione è il primo contributo di un gruppo di psicoanalisti animati da un particolare interesse per i problemi metodologici (il nome del gruppo, infatti, è Methodos): lo scopo è riformulare alcuni concetti della metapsicologia freudiana servendosi di strumenti concettuali desunti dall'epistemologia contempia paziente-analista, al punto che si perde a tratti la nozione di chi sia a parlare. Difatti ipotesi comune ai vari contributi è l'esistenza tra paziente e analista di un_arelazione attinente a livelli poco strutturati, sintetizzabile spazialmente come un'area indivisa che si collocherebbe alla base del rapporto relativo invece a livelli più strutturati e a due individualità distinte (Muratori). A livello clinico le due figure classiche paziente-analista cedono il posto all'idea di un polo analizAnonimo, Paul Claudel, Bibliothèque littéraire Jacques Doucet, Parigi ogni ·società statuale. Ma la crisi del sistema guerra-politica innescata dalla escalation nucleare può aprire la via per una «riformazione della pace» in una società finalmente affrancata dalla «forza decisiva», nella cui utopia si dispieghino liberamente e orizzontalmente tutte le possibili differenze. Oltre la pace. Saggi di critica àl complesso politico-militare A cura di Fabio Magni e Salvo Vaccaro Milano, Franco Angeli, 1987 pp. 282, lire 25.000 poranea e dalle discipline filosofiche e scientifiche odierne. Al libro, curato da Carlo Traversa, hanno collaborato Domenico Chianese, Giovanni De Renzis, Lucrezia Giordanelli, Gilberto Maccari, Anna Maria Muratori, Olga Pozzi, Adamo Vergine: questa ricerca teorica molto complessa ed elaborata affonda le sue radici in un'esperienza clinica che si offre al lettore nella densità immediata di contenuti emotivi, inseriti in una complessa trama di interpretazioni e riflessioni che circolarmente si dispiegano nella copzante e un polo paziente localizzati entrambi sia nel paziente che nell'analista: poli che si accendono nella relazione tra i due vista come «luogo terzo» nel cui ambito avviene la trasfòrmazione (Traver·- sa). La relazione è considerata dai più una struttura sistemica in trasformazione (Muratori, Chianese), da altri come energia (Maccari). Il soggetto cui gli autori si riferiscono è prevalentemente inconscio e si contrappone da una parte all'oggetto dall'altra alla relazione; connessi al soggetto appaiono pagina 23 essere sia il desiderio, sia l'organizzazione e la strutturazione e quindi il rapporto. mentre la relazione sembra portare in sé i germi della destrutturazione. La trasformazione legata all'invarianzacambiamento utilizza meccanismi di scissione-integrazione, meccanismi a loro .volta dipendenti sia dalla struttura dei sistemi interagenti sia da evenienze probabilistiche. Le polarità che gli autori evidenziano sono: 1. relazione e rapporto, 2. soggetto-oggetto; 3. invarianza-cambiamento. Passiamo ora ad esaminare brevemente i singoli contributi: Muratori, utilizzàndo la descrizione di un caso clinico, ipotizza una struttura articolata in funzioni diverse riferibili schematicamente ai due siste~i relazione-rapporto e dà una rappresentazione grafica del campo relazionale. Chianese a partire dall'ipotesi che la relazione sia un continuum temporale, area della simmetria in cui non valgono le regole della comunicazione digitalica .e il rapporto, invece, l'area della simmetria e della parola, descrive il materiale cliòico nei termini di una combinatoria relazione-rapporto. Per Maccari la relazione è il luogo atemporale in cui non sono distinti i desideri dei due componenti )a coppia che sono quasi come cariche energetiche mentre l'area del rapporto è quella in cui i desideri emergono come tali radicandosi in ognuno dei due membri della coppia. Giordanelli sottolinea l'importanza e il valore positivo delle scissioni nella relazione analitica e nella trasformazione: •Sc1ss10ni complementari permettono lo stabilirsi di un'area comune tra analista e analizzato e rendono possibili successive e nuove integrazioni in entrambi: l'interpretazione nasce dai nuovi significati che emergono man mano dal vissuto relazionale. De Renzis riporta l'attenzione sul soggetto particolare che «si produce in una specifica relazione nel mentre la produce»: il suo contributo molto stimolante mette in crisi per certi aspetti l'ordito teorico degli scritti precedenti. Olga Pozzi introduce il tema della seduzione come desiderio di attrarre l'altro nella propria area di appartenenza e come accettazione di un analogo desiderio nell'altro. La diversità delle posizioni dei vari autori è evidente e il resoconto del dibattito costituisce uno degli aspetti più interessanti del libro: dalla discussione emergono anche concetti nuovi che integrano posizioni diverse per cui pare veramente di assistere a un work in progress. Peraltro lo stimolo critico reciproco è la cosa più notevole e ricca di speranze per il futuro del gruppo. Infine, una altra caratteristica del libro è che esso stesso è il frutto di una relazione-rapporto tra gli autori membri del gruppo a cui siamo chiamati ad assistere dal vivo. Soggetto relazione trasformazione A cura di Carlo Traversa Roma, Boria, 1987 pp. 133, lire 14.000
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