pagina 4 A più voci Alfabeta 1051 Taccuini Pounde la scienza As Dantef's/ mirage in le philosophe Come il miraggio di Dante nel filosofo, so in Il Circo spectre of the così sull'orbita celeste lo spettro della procession of the Gods (Plato) processione degli dei (Platone] yea theref's/ the image on a circle, that they traversed, eer we ascended unto this. sì c'è l'immagine sulla sfera che essi hanno attraversato, prima che noi vi ascendessimo. cioè il piano centrale curvo i.e. centrai curve piane della sfera, confrontato con il segme11to of sphere. cfd. to segment forth /rom center A che muove dal centro A And I this /esser wheel, yet mighty[;/ for the rast grew pale & nebulous we traversed the luminous, unstable - seeming firm. I am he, so loquitur the new, truth speaker, here that eer the rest gave forth the sign whereby ye & the Fiorentine do steer. Wehn[ce/ wrote thus the memory. Of what our souls erst saw in Company with God when looking down we far beheld the whirling that we deem true being, when the shell is ali our bond. Alle radici del «Paradiso» dei Cantos Maria Luisa Ardizzone Q uanto si tenta attraverso questi documenti è di segnalare un metodo e il suo percorso fatto di annessioni, di nuclei in dilatazione, di interazioni tra vari nuclei e che tocca, seppure problematicamente, il suo acme tra il finire degli anni venti e la ~rima metà degli anni quaranta. Acme propiziato dagli studi sul Cavalcanti e lo scavo teoretico strutturato cui costrinsero il poeta, che il progettato paradiso induceva intanto a ulteriore sintesi e chiarificazione. Di questo rimane cospicua testimonianza nell'epistolario, in parte inedito, avviato con il filosofo George Santayana dal 1939 e in alcune lettere già edite, a T.S. Eliot e Otto Bird della fine degli anni trenta. Seppure gli scritti giovanili, propri più alla preistoria che storia del poeta, permettano di stabilire una singolare coincidenza tra il primissimo e l'ultimo Pound. Su tale linea questi documenti segnalano la tensione verso un sistema che non dà un sistema; secondo l'esplicita dichiarazione di Pound contenuta in una lettera a SantaE io sono questa ruota più piccola ma potente; poi che la striscia divenne pallida e nebulosa noi attraversammo l'instabile luminoso che sembra fermo Io sono colui - così parla - il nuovo profeta, qui poiché prima degli altri ho tracciato il segno per cui tu e il Fiorentino siete guida. e così la memoria ha scritto di ciò che le nostre anime per prime videro in compagnia di Dio quando guardarono giù noi lontani contemplammo la rota che crediamo l'essere vero, quando il corpo è tutto il nostro limite. yana per cui, con il poeta, si potrà parlare di «disposizione» alla filosofia e di «bits», «frammenti» di filosofia. Il paradiso, quale si realizzerà nel poema, è nucleo aggregante e che anche motiva. Dove alcune pulsioni o predilezioni del poeta, individuabili sin dagli anni del College, trovano un significato che le supera, ma a cui ci si può rifare per riconoscerne la stratificazione. In tale prospettiva i primi tre documenti addotti segnalano in omogeneità l'importanza annessa alla natura e, in apertura, il fac-simile (I B], indica nel ragazzo raccoglitore di minerali e catalogatore una disposizione che prelude a un metodo: ...l'inventario, il particolare, il dettaglio, quello che in I Gather the Limbs of"Osiris (1911-1912) penetrerà come «the method of luminous detail». Il secondo [II] fa corrispondere alla interrogazione interiore lè risposte scritte nella natura. Non è la letteratura o Ovidio il fuoco di I Essay (1908(?]). Non il significato pure importante del mito di Dafne come risolto in The Tree (A lume spento, 1908), e su cui Pound ritornerà variamente, ancora nel XC con l'altro mito pure ovidiano di Bauci e Filemone. Non la natura come metamorfosi e divenire, bensì più fervido di risultati, rivelatore di una direzione I saw, up looking to the rea/m that Io ho visto, guardando in alto, verso il regno is true essence, tho they think we lie della verità, sebbene essi pensino che noi mentiamo noi che siamo della Sfera, that are of Bali, e del Tempo & temporality Lo Him ritieni you deem il maestro del gregge ihe master of flock he is the Fiorentine - him have ye transformed on the way to here egli è il Fiorentino - e tu lo hai trasformato but not far hence sulla via dell'al di qua ma non lontano da qui I bring the [?faith/ of our Graecian truth Io porto la fede della nostra verità greca The earlier pattern of the Son of God il più antico modello del Figlio di Dio this that is che esiste but of earth ma è terreno doth gather terribly terribilmente ci ricongiunge alla polvere che noi cantiamo to the slack we sing The earlier martyr for the truth ye see. Il più antico martire della verità vedete. That drank the hemlock so bold heartedly. Che bevve la cicuta così coraggiosamente. Jan. 19.08 19 gennaio 1908 ricca di sviluppi anche imprevedibili, che al dubbio dell'esistenza risponde la natura, che la risposta non è nell'astrazione ma nella concretezza, nella fisicità. E guardando gli esiti futuri emerge l'importanza di questi «flashes of cosmic consciousness» quando li si metta in relazione con, l'eletto da Pound, sistema confuciano, che unifica e pronuncia come processo della natura, anche la tensione etica, la vi~a delle emozioni. A sua volta [III B] («As Dante'[s] mirage», 1908) esplicitamente propone un programma che continua, ma per capovolgerlo, il percorso dantesco opponendo a eternità, temporalità, alla sfera celeste, «Bali» ed «earth». «Shell», la carcassa, il corporeo, è «il nostro limite» ma è quanto Pound si propone di esaltare. L'esplicita fonte platonica riconoscibile nel Fedro e alcuni versi centrali di ritorno nella prosa di The Spirit of Romance (1910) - lì dove inizia la lettura del Paradiso dantesco - ci aiutano a capire la direzione cui Pound guardava. Agli anni del College risale inoltre l'affermazione che il poeta deve lasciarsi limitare dal suo «medium» e «bounds». «As Dante'[s] mirage» è il documento precoce di una consapevolezza, preannuncia il Poema, dice di una continuità che diventa imperativo al capovolgimento. Nell'intervista rilasciata a D. Hall (1962) Pound farà arretrare l'idea del Poema al 1904-1905. Questa prova di poesia ci permette di assegnare al 1908 il progetto di una terrenità da cantare che sarà corporeità e fisica. È l'affrancamento da ciò che è ritenuto «bondage», perciò non più tale, che ci permette di riprendere alle radici il particolare umanesimo poundiano, indipendente dalle suggestioni degli anni londinesi. Il suo «Socrate» sarà Confucio, la sua Grecia sarà la Cina o ancora, con metafora dantesca negli Ur-Cantos, il suo Virgilio sarà la Cina. Dante è il modello a cui si guarda e da non ricalcare. Il percorso si farà dell'inversione di marcia. E quanto il poema per eccellenza del Medioevo tese alla metafisica, il poema del Novecento risponderà nel fisico, nel temporale, seppure egualmente forte sarà la carica e lo spessore etico. E il fisico verrà ricercato con la stessa ansia di assoluto, puntualità di riflessione, precisione con cui tradizionalmente era stato trattato quanto attiene alla metafisica. Tratto da: Maria Luisa Ardizzone, Ezra Pound e la scienza, Milano, Libri Scheiwiller, 1987.
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