pagina 2 Le immagini di questo numero Alfa beta 105 onoréDaumier, odell'esse11ziale I l ruolo del disegno satirico è sempre oltre l'immaginabile della realtà, anche se alcuni elementi dell'immagine devono essere riconducibili ai codici degli interpreti. La comprensibilità di un'immagine che parla del presente attraverso citazioni, testi che sono già nel futuro, non è immediata e direttamente collegata al panorama iconografico già operante e funzionante nel mercato delle comunicazioni visive. Proprio in questo spazio non ancora segnato, non ancora delimitato né occupato dai linguaggi preesistenti, deve operare il disegno satirico, la caricatura, ovvero tutta quella serie di interpretazioni del mondo che parlano di un altro mondo, di un'altra società possibile. Nella tavola del disegnatore tutta questa tensione verso il contrario del principio di realtà, verso un nuovo codice etico e politico, si traduce in segni forme scritture che pur restando fondati nella storia del presente, parlano dello scandaloso occultamento della verità, della giustizia, dei grandi valori della solidarietà sociale. Interno ed esterno, visibile ed invisibile, desideri e intenzioni, ordine e disordine, sono alcune delle polarità presenti in ogni disegno che non si accontenti del puro e semplice rispecchiamento della realtà. Come scrive Ernst Gombrich nel suo saggio La maschera e la faccia, «questa funzione della nostra reazione corporea nella esperienza del/'equivalenza può anche servire a spiegare l'aspetto preminente della caricatura, la tendenza alla distorsione e ali'esagerazione: il senso interiore delle dimensioni, infatti, differisce radicalmente dalla perfezione visiva della proporzione. Il senso interiore esagera sempre. Tentate di muovere verso il basso la punta del naso; vi sembrerà di avere un naso diversissimo, mentre il movimento reale che avete compiuto è solo una frazione di centimetro. Nulla di strano quindi se il caricaturista e l'espressionista che si affida al suo senso interiore tenderà ad alterare la scala; gli è possibile farlo senza pregiudicare la sensazione di identità se riusciamo ad essere partecipi delle sue reazioni di fronte alla stessa immagine». Honoré Daumier, uno dei grandi della caricatura del secolo scorso, dagli anni trenta fino a metà degli anni sessanta è stato un testimone diretto della Francia e del- /' Europa e delle loro contraddizioni politiche e sociali. Luigi Filippo, la repubblica francese, la folla anonima della III classe, il fantasma della pace giocato per alimentare la guerra, il secondo impero di Napoleone III: questi e altri repertori storici costituiscono il filo conduttore della sua storia, dei suoi disegni, una parte dei quali è presente nella mostra Il ritorno dei barbari: europei e selvaggi nella caricatura, aperta presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli fino a metà marzo. La mostra, risultato di un'intesa fra Regione Campania, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli, è curata da André Stoll, autore insieme ad altri collaboratori anche del catalogo pubblicato da Mazzotta. Nell'introduzione di Stoll, giustamente si fa riferimento alla doppia realtà sempre presente nel disegno satirico, dove l'apparenza delle cose si trasforma nel suo contrario: «È partendo da figure in apparenza pacifiste di una moderna retorica politica che Daumier, con l'aiuto della sua arte e della sua tecnica di straniamento, si accinge a svelare le loro contraddizioni interne come tra pretesa armonia e realizzabilità, e tra uso del potere e impossibilità. Esasperando il disegno, egli spinge la parodia di questi personaggi della pace e di un'Europa armonica nel patologico e nel paradossale, a tal punto che la pretesa di idealità propagandata dai loro autori già si perde in un'estetica del brutto e dell'assurdo». La mitologia romana di Marte diventa, allora, per Daumier la riscoperta, dietro l'euforia di una società tecnologica e Sommario Design memorandum Dall'etica del progetto al progetto dell'etica pagina 8 Renato Cristin Segnali sul sentiero Francesco Muzzioli Malerba, raccontare e correggere Alfabeta 105 Febbraio 1988 Yuri Soloviev Design e perestrojka pagina 8 Angelo Cortesi A cosa serve un Memorandum design pagina 9 Aldo Colonetti lnternità ed esternità nel design pagina 9 Alberto Cadioli Editoria culturale Le Monnier 150" pagina 10 Claudia Salaris (Segnavia, di M. Heidegger; Uber die Linie, di E. funger; La fine della modernità, di G. Vattimo) pagina 17 Alberto Tarozzi Hirschman e, sullo sfondo, Mozart (Le teorie dello sviluppo e il terzo mondo, di B. Hettne; L'economia politica come scienza morale e sociale, di A. O. Hirschman; I pionieri dello sviluppo, a cura di G.M. Meier e D. Seers) pagina 18 Cfr pagina 35 Prove d'artista Giovanni Giudici Stopper pagina 36 Enrico Rambaldi De Motu pagina 36 Paolo Pietroni Il sogno di volare pagina 37 Ivan Angelo Bar pagina 38 Ugo La Pietra sofisticata, di una pace fondata sull'industria bellica. Anche i gesti più privati, le cerimonie apparentemente meno significative, si trasformano, con la matita di Daumier, in spettacoli osceni, assurdi, dove l'unica logica da rispettare è quella del rispetto delle forme. Daumier collabora ad alcune riviste dell'epoca, soprattutto «Charivari», e «La caricature», dove l'ostilità àlla politica governativa di Luigi Filippo e di Napoleone III, si rivela non tanto nella crudeltà di un visivo che direttamente presenta i grandi problemi sociali non risolti, quanto nell'ironia intorno alla retorica e alla magnificenza del regime. Gli anni sessanta sono gli anni dell'Esposizione Universale di Parigi; Daumier illustra, per esempio, questa grande iniziativa propagandistica descrivendo la curiosità della borghesia come segno non d'intelligenza ma di interesse acritico a tutto ciò che la società industriale presenta. La liberalità si trasforma nel suo contrario; L'altalena politica, dedicata alla borsa come nuovo gioco di società; o il disegno dedicato proprio all'esposizione, nel quale l'Esposizione e la Pace conversano ali'interno di un rapporto d'improbabile uguaglianza. Anche il concetto di risparmio viene deriso da Daumier; Cassa di Risparmio, un'immagine uscita nel 1868 in Le Charivari, interpreta questa azione apparentemente nobile, come un'azione della quale approfittano solo i grandi centri del potere finanziario. Anche La mia bicicletta, dove la Pace monta una bicicletta realizzata con una bocca di cannone, ironizza sulla contraddizione di una politica di pace fondata sul/' aggressione militare e quindi sulla violenza verso nazioni più deboli. Il segno di Daumier è impietoso, realistico ma contemporaneamente forte di una volontà utopistica, perché il suo discorso va oltre il confine dei fatti, della cronaca per cercare di disegnare, non tanto una società futura quanto una realtà senza ipocrisie. La tenuta dei disegni di Daumier, proprio per questa ragione, è nel segno della contemporaneità, le sue immagini parlano parzialmente, anche dei nostri problemi politici e sociali. La satira utilizza un linguaggio universale; come scrive ancora Gombrich «la percezione ha sempre bisogno di universali, non potremmo percepire e riconoscere i nostri simili se non potessimo cogliere l'essenziale e separarlo dall'accidentale». Honoré Daumier ha sempre colto nei suoi disegni l'essenziale. Edizioni Caposile s.r.l. Aldo Colonetti Mensile di informazione culturale della cooperativa Alfabeta Redazione e amministrazione: via Caposile 2, 20137 Milano Telefono (02) 592684 Coordinatore tecnico Luigi Ferrari Pubbliche relazioni: Direzione: Nanni Balestrini, Omar Calabrese, Maria Corti, Gino Di Maggio, Umberto Eco, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Monica Palla Direttore responsabile: Leo Paolazzi Composizione: GDB fotocomposizione, via Tagliamento 4 20139Milano Telefono (02) 5392546 Stampa: Stem S.r.l. Via Feltre 30, Milano Distribuzione: A più voci Antonio Porta Chi autorizza chi I Taccuini di Marinetti pagina 11 Evidenziatore pagine 19-20 Prova d'artista grafica pagina 39 Francesco Leonetti, Antonio Porta, Messaggerie Periodici Abbonamento annuo Lire 60.000 Storia letteraria e divulgazione pagina 3 Pound e la scienza Poesie pagina 4 Maria Luisa Ardizzone Alla radice del «Paradiso» dei Cantos pagina 4 L'arte come lavoro sulla percezione Intervista a Giulio Carlo Argan a cura di Francesco Leonetti pagina 5 Alesundro Dal Lago Fine della politica? pagine 6-7 Umberto Curi Destra/sinistra pagina 7 Amao ai collaboratori Le collaborazioni devono presentare i seguenti requisiti: a) gli articoli non devono superare i limiti di lungheua indicati per le singole sezioni (3-4 cartelle per A più voci; 5 cartelle per/ pacchetti di Alfabeta; 2-3 cartelle per Cfr; 10-15 cartelle per Saggi; le cartelle si intendono da 2000 battute) in caso contrario saremo costretti a proceMario Vegetti Meravigliose antichità pagina 12 1pacchetti di Alfabeta Sandra Teroni Proust. Genesi del testo (A la recherche du temps perdu, 1. di M. Proust; La naissance du texte, Colloque international; Leçons d'écriture, a cura di A. Grésillon e M. Werner; Le manuscrit inachevé) pagine 14-15 Federico VerceUone Valéry e Prçust Origine e trasmissione del senso (L'ermeneutica di • Proust, di M. Ferraris; li mito di Leonardo, di E. Franzini) pagine 15-16 dere a tagli; b) gli articoli delle sezioni recensive devono essere corredati da precisi e dettagliati riferimenti ai libri e/o agli eventi recensiti; nel caso dei libri occorre indicare: autore, titolo, editore (con città e data), numero di pagine e prezzo; c) tutti gli articoli devono essere inviati in triplice copia ed è richiesta l'indiqwone del domicilio del collaLa classifica di Pier Aldo Rovatti Alessandro Dal Lago Gillo Dorfles Aldo Colonetti pagina 19 Cfr/Mostre pagine 20-21 Cfr/Altri libri pagina 21 Cfr/Convegni pagina 22 Cfr/Recensioni pagine 22-23 Cfr/Campi e discipline pagine 29-31 Saggi Paolo Vineis Sul rischio pagine 33-34 boratore. Tutti gli articoli inviati alla redazione vengono esaminati, ma la rivista si compone prevalentemente di collaborazioni su commissione. Occorre in fine tenere conto che il criterio indispensabile del lavoro intellettuale per «AHabeta» è l'esposizione degli argomenti - e, negli scritti recensivi, dei temi dei libri - in termini utili e evidenti per il JetLe immagini di questo numero Honoré Daumier, o dell'essenziale di Aldo Colonetti In copertina: «La mia bicicletta!» «Le Charivari», 17 settembre 1967 tore giovane o di livello universitario iniziale, di preparazione culturale media e non specialista. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono, «Alfabeta» respinge lettere e pacchi inviati per corriere, salvo che non siano espressamente richiesti con tale urgenza dalla direzione. Il Comitato direttivo Pier Aldo Rovatti, Gianni Sassi, Mario Spinella Paolo Volponi Redazione: Aldo Colonetti, Alessandro Dal Lago, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti Art direction e produzione: Gianni Sassi Cooperativa Nuova Intrapresa Grafica: Ancilla Tagliaferri Antonella Baccarin Editing: Studio Asterisco Luisa Cortese Alfabeta servizio abbonati Con nostro estremo rincrescimento, siamo tenuti ad informarVi che per gravi disservizi postali, le copie di «Alfabeta» 100 e 101, consegnate da noi regolarmente rispettivamente in data 15 settembre e 18 ottobre, non sono ancora pervenute agli abbonati. In data 9 noEstero Lire 80.000 (posta ordinaria) Lire 100.000 (posta aerea) Numeri arretrati Lire 10.000 Inviare l'importo a: Caposile srl Piazzale Ferdinando Martini, 3 20137 Milano Telefono (02) 592684 Conto Corrente Postale 57147209 Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati vembre 1987 ci è staia data assicurazione dall'Amministrazione delle Poste Italiane, che tale grave ritardo di spedizione verrà risolto al più presto. Certi della Vostra comprensione, cogliamo l'occasione per porgervi cordiali saluti. Il responsabile Francesco D'Abramo
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