pagina 20 Per la prima volta dall'Anschlu/3, dall'annessione dell'Austria al Reich tedesco di Hitler, si è tentata un'elaborazione scientifica dell'emigrazione intellettuale nel convegno Vertriebe-. ne Vernunft - Emigration osterreichischer Wissenschaft (Ragione messa al bando - L'emigrazione della scienza austriaca) organizzato a Vienna (19-23 ottobre 1987) dal Ludwig Boltzmann-Institut e dall'Institut fiir Wissenschaft und Kunst, in collaborazione con i ministeri della Pubblica Istruzione e della Ricerca Scientifica. «La maggior parte di noi ha sì condotto una vita accettabile nell'emigrazione e tuttavia non si supera mai il trauma, lo shock di essere stati scacciati». Lo psicoanalista Bruno Bettelheim ha così formulato qualcosa che vale anche per molti dei circa 1700 intellettuali che, di fronte al nazionalsocialismo dovettero fuggire dal- !'Austria. Complessivamente 150.000 austriaci - in prevalenza ebrei - furono costretti ad abbandonare il proprio paese dal 1934, a causa del fascismo dominante. Sulle difficoltà di ricominciare tutto da capo nell'emigrazione si sono espressi fra gli altri Alexandra Adler, esponente - come suo padre Alfred Adler - della psicologia individuale; gli psicoanalisti Rudolf Ekstein ed Else Pappenheim, l'architetto Grete Schiitte-Lihotzky, il germanista Egon Schwarz, il fisico Viktor F. Weisskopf. Nel suo intervento sugli effetti dell'emigrazione degli psicoanalisti viennesi negli Stati Uniti, Bruno Bettelheim ha sottolineato che la psicoan~lisi mostrerebbe oggi un aspetto diverso se avesse mantenuto la sua sede omogenea a Vienna. L'appiattimento, la banalizzazione e l'accentuata frammentazione diagnosticati in questa disciplina possono essere ascritti anche ad altri settori della scienza: è il caso appunto delle nuove tendenze positivistiche nella riflessione scientifica, come quelle del «Circolo di Vienna»; esse colpirono, nondimeno, in forma particolarmente aspra la psicoanalisi, dal momento che quasi tutti i membri dell'Associazione Psicoanalitica di Vienna avevano lasciato entro il 1939 !'(ex) capitale, cosicché venne per lungo tempo a mancare un centro organizzativo. Era opinione diffusa che la teoria di Freud fosse dovuta scendere spesso a grandi compromessi con la ricerca negli Stati Uniti, non raggiungendo così, sino ad oggi, il proprio autentico sviluppo. In tutte le discipline affrontate vi è stata, durante il convegno, Ida Travi VIENNA pag. 90 Lit. 8.000 una costante integrazione fra il racconto del singolo destino e la diagnosi scientifica, esposta con distacco analitico. L'incontro si è articolato in forme differenziate: l'inaugurazione è stata affidata al- ,, )!fokr" ,x~.. < l'ex-cancelliere Bruno Kreisky, che ha affrontato il tema: Austriaci in esilio - L'Austria e il suo esilio, e alla storica Erika Weinzierl, che ha illustrato i rapporti fra Scienza e nazionalsocialismo. Secondo la studiosa, lo stato clerico-fascista preparò decisamente la Una donna vive l'esperienza della maternità. In questo 'tempo', cose e luoghi si animano dei sentimenti, suggestioni,desideri che portano con sé un nome: attesa, come humus dell'universo simbolicofemminile.Questa e la"geografianominale" che la scrittrice percorre attraverso la preveggenza di Vienna. Una scrittura dai vari registri e linguaggiche, come successivestratificazioni geologiche, si depositano sul persorso narrativo con sapienza e fascino. CORPOl0 ViaMaroncelli, 12 Milano Te!. 02/654019 Cfr Margit Knapp Cazzo/a strada al nazionalsocialismo in vista dell'espulsione di scienziati sgraditi, perché? eccessivamente critici o addirittura ebrei. Significativo di una paradossale situazione di (pre-) adeguamento oppor- .Di1ter1i utV1 C • I tunistico è il destino del teorico dello Stato corporativo Othmar Spano: venne arrestato il giorno dell'invasione, nel momento in cui brindava felice al più bel giorno della sua vita. La suddivisione per ambiti scientifici - psicoanalisi, psicologia, filosofia, sociologia, musicologia, scienze della letteratura e del teatro, scienze naturali e della storia, economia, giurisprudenza, architettura, tecnica e medicina - ha riservato poco spazio a questioP • i ,;®. .Ji J • ~ , .. ~ ffi ..... i ~u• A r ni specifiche, ma ha offerto in cambio un'ampia panoramica. Oltre ai «testimoni del tempo», che hanno parlato delle proprie esperienze durante l'emigrazione, giovani ricercatori hanno affrontato i destini e l'opera di emigrati austriaci in relazioni incentrate sullo Alfabeta 104 studio del caso singolo. Si tratta di indagini impegnate e informative sui filosofi Otto Neurath e Rudolf Carnap, sulla sociologa Marie Jahoda (la cui ricerca «sociografica» sui disoccupati di Marienthal - condotta con P.F. Lazarsfeld e H. Zeisel - è stata di recente pùbblicata in Italia), sugli scrittori Robert Musi!, Jean Améry, Hemann Broch e Manés Sperber, sul compositore Arnold Schonberg. Discussioni e Workshops sui singoli paesi di emigrazione e di insediamento hanno offerto al pubblico la possibilità, accolta favorevolmente, di una partecipazione attiva. Infatti, per quei settori dell'opinione pubblica austriaca che oggi sempre più si chiudono alla critica proveniente dall'estero o dal paese stesso è nuovamente d'attualità sentirsi ricordare le probabili conseguenze di una minimizzazione di verità e menzogna e sentire altresì discutere di un certo provincialismo e delle relative conseguenze. Incredulità e rifiuto di prendere atto della situazione erano assolutamente diffusi negli anni tenta nei circoli intellettuali ebraici di Vienna. Sigmund Freud, per esempio, si trasferì con la famiglia in Inghilterra solo nel 1938, dopo l'arresto temporaneo di Anna Freud da parte della Gestapo. Una questione dipendente più da decisioni politiche che personali è rimasta aperta: perché poi la Seconda Repubblica austriaca trascurò di richiamare in patria gli scienziati emigrati? (Solo uno scarso venti per cento fece ritorno dopo il 1945.) In che misura si trattava di riguardo verso una mentalità che il 1945 non aveva ancora del tutto eliminato? Nel 1988 l'Austria commemorerà i cinquant'anni dall'Anschluj3 e, in tale occasione, circoleranno più volte queste domande. Politik der Gefuhle (Politica dei sentimenti) si intitola il Saggio sull'Austria di Josef Haslinger (Luchterhand, 1987), che cerca di analizzare la sfera pubblica postbellica e la politica dei partiti e di trovare risposte all'attuale domanda austriaca, direttamente legata alla mentalità del dopoguerra: che aspetto ha la sfera pubblica in cui Kurt Waldheim è stato eletto Presidente della Repubblica? Sul tema emigrazione è appena uscito il volume collettivo, ricco di informazioni e testimonianze, Vertriebene Vernunft I. Emigration und Exil osterreichischer Wissenschaft 1930-1940. (Ragione messa al bando, I. L'emigrazione e l'esilio della scienza austriaca 1930-1940), a cura di Friedrich Stadler. Cartelloni a Roma, l'osteria A La Biche sta chiudendo ora la sua doppia porta, molti cadaveri rimasero a terra dopo la battaglia di Tenne!, io non c'ero. L'ar co rampante della chiesa di San Severino é forse tagliato a me ta dall'ombra delle tre, cartelli stradali in Pride Street, ad Alicante in Spagna gli uomini si truccano per i veglioni. Il New Mexico é pieno di nuvole, fili elettrici son sospesi un po' ovunque, sul sahara algerino scende la sera, dunque si cena.
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