Alfabeta - anno IX - n. 97 - giugno 1987

r-.... -. c:::! .s ~ c:i.. r-.... confronto con il classico i cui esiti non sono soltanto teatrali, ma implicano vaste conseguenze di carattere estetologico. Si tratta - com'è noto - di un dramma della responsabilità: tre scienziati, presunti pazzi, sono rinchiusi in una casa di cura di lusso; il clima è quello ovattato di quando la ricchezza concede che la follia si manifesti come un agio nascosto - e si tratta davvero, in questo caso, di un volontario esilio dal mondo, cui i tre fisici protagonisti di questo dramma aderiscono per motivazioni profondamente diverse. Così la follia (presunta) si trasforma in una riserva di senso, nel lusso di esercitare il gioco della responsabilità dinanzi al disincanto del mondo; le grandi paure degli anni sessanta, (e sono certo in gran parte ancora le nostre) la bomba atomica, l'eteronomia del sapere tecnico-scientifico, si riaffacciano su quel doppio del mondo che è la scena, che a sua volta si rivela come una grandiosa riserva di senso, un testo ambiguo, non esente da responsabilità. Su questa polarità, delineata tra la finzione della scena e la comunicatività delle parole che provengono da essa si gioca tutta la rappresentazione dei Fisici; e in questa ambiguità vengono convogliati - attraverso l'alto livello drammaturgico degli attori - anche gli aspetti più fragili, oratori o pamphlettistici del testo. È, del resto, quasi inevitabile che la responsabilità si faccia oratoria, e per rappresentarla è necessario-esaltare il carattere di doppio della scena, allontanare ulteriormente i suoi protagonisti dal pubblico - come avviene, con notevole efficacia drammatica, nella messa in scena façendo scendere una griglia che privi di peso le parole sulla responsabilità, e le restituisca diafane, ineffettuali. Come del resto è ineffettuale la scena sulla quale vengono pronunciate: che nel suo aprirsi è finalmente prigioniera di se stessa, di quella medesima griglia che vorrebbe svellere e oltrepassare. Però l'ineffettualità della scena (ma si potrebbe dire più in generale dell'apparenza)non comporta che sia impermeabile, impenetrabile - al contrario si permea dei fantasmi della memoria: le candide infermiere che accudivano i tre fisici e che questi avevano ucciso perché - innamorate di loro - stavano scoprendo cosa si celava dietro la presunta follia - si riaffacciano come revenants sulla scena, recando discreti i segni della violenza subita. Così la scena trattiene le ferite Bi lietti dg .. a VISila Al servizio si accede per abbonamento annuale. Da un minimo di 6 inserzioni a un massimo di 33 inserzioni. I moduli disponibili sono: semplice cm. 5,lxI,4 Lire 30.()()(), doppio cm. 5,Ix3 Lire 50.000. Per informazioni più dettagliate scrivere o telefonare a: Cooperativa Intrapresa, via Caposile 2, 20/37 Milano. Telefoni (02) 5451254 - 5451692. Ufficio Pubblicità, servizio Biglie/li da visita. Riviste mini la più piccola rivista del mondo a cura di Franco Beltrametti • scorribanda productions pobox 3 • 6826 Riva s.v. - Svizzera ~ ,__ ______________ ~ -. ----------------, C) ~ ~ ·5o r-.... O\ ~ c:::! ~ ..C) g Par?I n. 3 direttore N. Menetti Su il versante agun(ist)ico della critica: Bloom, Pozzati, Raimondi, Tagliaferri e altri su B. Pinto: Calabrese, Cerritelli, Vicinelli, Vetri (poesia), Mizzau (microracconti) e altri, L. 12.000 + sp. pos. • C.P. 223. BO c:::!~---"-------------,--,-,....,..~ I I della memoria; e il classico, il ristabilirsi di una continuità comunicativa interrotta, può rinnovare le sue pretese solo in quanto è costantemente volto a trascendere se stesso. Le pretese di trasparenza e di intangibilità accampate dal classico sono indisgiungibili dai frammenti della memoria che le distorcono con un gesto crudele, ma che infine gli rendono giustizia. E l'intangibilità si rivela come un paranoico monologo interiore, in cui si celano tutti i pericoli svelati dal cieco incontrollato divenire della tecnica; e al candore delle infermiere si contrappone l'atroce verginità della padrona della clinica, che insegue il sogno di un iperbolico, paranoico dominio. Ma dietro di lei è ancora una figura in bianco che reca i segni delle ferite subite, e accenna al di là della scena, come a dire che ogni classicità per affermarsi deve farsi postclassica. Friedrich Diirrenmatt I fisici Palermo, Teatro Europa 16-18 aprile 1987 vello di surface rimandare ad altro. Alle «parole in libertà» di futurista fattura, alle città evocate dalle sigle suddette o più tipicamente al luogo triangolare che esse comprendono. Il triangolo industriale che da sempre ha marcato un'area geografica, per il significato di produttività ad essa connesso, viene per la prima volta usato in chiave estetica, per connotare l'analogo efficientismo in arte. Fenomeni sempre più tipicamente sociologici racchiudono fenomeni estetici, dal «graffitismo in poi». Ma anche qui non è bene dimenticarsi del «futurismo», antesignano e inventore di tale collegamento, e di uno spirito qiverso che anima la pittura in epoca industriale. CE.MI. TO! è una mostra d'arte, ma anche qualcosa di più rispetto alle «squadre» che la critica più o meno militante ci ha sciorinato in questo scorcio di anni ottanta. Ed è sempre più difficile credere, oggi, alla buona fede di chi HEMINGWAV ILGIARDINO DELL!EDEN traduzione di Maso lino d'Amico Romanzo postumo, best-seller negli USA, è certamente uno dei più importanti rubblicati dopo la sua morte. Una storia d'amore che rivela un Hemingway introverso, intimista, attualissimo. Cfr. Mostre d'arte GE.MI.TO. M.G. Torri Usare tre sigle automobilistiche per intitolare una mostra può indubbiamente far gioco. Ma può sotterraneamente, e non solo a liIl piccolo Hans diretto da Sergio Finzi L'etica delle forme Misurazione, calco e originale in un caso di psicosi infantile. Lei/ere vive in poesia. Vocali. V. Finzi Ghisi, S. Finzi, Ivan F6nagy, G. Gabetta, I. Viola, M. Spinella, G. Gramigna, E. Krumm, A. Prete Anno XIV, N° 53, pp. 240, L. 10.000 Electronic mass media AGE mensile per il media people delle agenzie e degli utenti di pubblicità. Systems editoriale, V.le Famagosta, 75 - 20142 Milano aut aut 217-218 Gennaio-Aprile 1987 Margini dell'Ermeneutica Vattimo • Ermeneutica come koiné Gadamer • Sul circolo ermeneutico Habermas • Urbanizzazione della provincia heideggeriana Gadamer • Testo e interpretazione Ricoeur - «Logica ermeneutica»? Rorty - Di là dal realismo e anti-realismo Fish • Anri-professionismo Geertz - « Thick description" Derrida - Firma evento contesto Searle • Reiterando le differenze Vattimo - Ermeneutica e società della comunicazione Dal Lago - Ermeneutica e scienze umane Ferraris - Ermeneutica e epistemologia a cura di Maurizio Ferraris Strategia Quindicinale della comunicazione pubblicitaria/Agenzie/ Utenti/Mezzi . Abbonamento annuo L. 55.000 Pola Editrice vuole presentarci l'ultima pattuglia vincente in fatto di pittura. La mostra tenutasi alla «Promotrice delle Belle Arti di Torino», uno spazio accattivante per la sua bianca austerità, tra le meraviglie ottocentesche del Valentino, (passerà poi a Milano e a Genova) ci vuole convincere che, per presentare l'arte del nostro tempo, occorrono ben altri ingredienti e composizioni che il protagonismo dei critici e la pedanteria quasi calcistica delle «squadre». Ancora una volta si presenta il «nuovo», ma non un nuovo falsaA N T E R E M Rivista di ricerca leueraria direi/a da Flavio Ermini e Silvano Martini via Cantarane IO, 37129Verona Babilonia Mensile di cultura e seduzione gay, in edicola a L. 3.500 Babilonia Edizioni flash Art La Prima Rivista d'Ane d'Europa Ogni copia Lire 5.000 Abbonamento per 8 numeri Lire 30.000 Giancarlo Politi Editore Il Cobold 16 diretto da Ettore Bonessio di Terzet C.P. 707 - 16100 GENOVA Abbonamento annuo lire 20.000 Coboldprima: Bonessio & Perrotta Coboldoccasione: Agosti, Bonessio, Perrotta Coboldimpero: Belleli, Frisa, poeti brasiliani Coboldarte: Beckman, Menegon Ibis: Bonessio, Collins, Cavallo, Consoli Milazzo, Perrotta Volontà n. 3/86 40 anni allo specchio Articoli di: Nico Berti, Luciano Lanza. Marianne Enckell, Tiziana Ferrero, Pier Carlo Masini, Roberto Guiducci, Lueiano Pellicani, Paolo Flores d'Arcais, Enzo Santarelli, Robert Newmann, Le Scimmie Una copia L. 5.000. Abbonamento L. 18.000. c.c.p. 17783200 i111estatoa Edizioni Volontà • CP 10667 20100 Milano mente democratico ed assolutamente «nuovista», bensì un nuovo meditato, e in qualche modo digerito, alle soglie di un crepuscolo ormai raggiunto. È incredibile, tra l'altro, il candore con cui i curatori, Enzo Cirone ed Èdoardo Di Mauro osano riproporre questo termine, talmente usurato e vilipeso e ormai quasi insopportabile per orecchie sufficientemente scafate ed use a un simile suono. Eppure nell'ambito di tale rassegna, il «Nuovo» uscendo dalle secche dell'usura, riacquista quel carattere provocatorio ed irrinunciabile, che da sempre si addice alla vera arte. I curatori rivalutano gli anni ottanta, per quella capacità che hanno avuto di liberare l'immagine, di «dar la stura» al corso frenetico di un fiume di colore, di tattilismo, di amore ritrovato per la superficie. Gli anni ottanta quindi, hanno avuto il pregio di sposare definitivamente l'arte con il suo habitat, con l'universo tecnologico a lei contemporaneo. È naturale perciò che le città del triangolo industriale divengano archetipi della geografia estetica presentata, una sorta di vetrine dell'operare artistico più recente, che stacca con l'altro, quello della prima metà del decennio, ormai abbondantemente codificato. Così, se il primo lustro di un decennio serve a manifestare l'artisticità diffusa e progrediente, gli ultimi cinque anni vanno a sviluppare le linee di forza del decennio successivo, magari in modo non perfetto e ancora tumultuoso. La mostra si pone come una sorta di meteosat degli anni novanta nella sua proposizione di nuovi «stati d'animo», come dice Edoardo Di Mauro. Ma c'è anche una specie di «ritorno ali' ordine» che rilancia un criterio selettivo in mezzo alla giungla diffusa del talento. In clima di edonismo «A.B.O.iano» era impossibile continuare a illudersi che solo tappezzando i muri si sarebbe diventati artisti! Le tendenze presentate alla «Promotrice» potrebbero sintetizzarsi sotto una parola chiave, il binomio «Concetto & Decoro». La progettualità del concettualismo si sposa in queste opere con la gioia dell'occhio, l'idea scende a patti con l'ironia dell'idea costruita a colpi di pennello. Oggi si fa il concettuale con la pittura. Il vecchio concettuale l'ha fatta uscire dalla porta e la pittura rientra dalla finestra. E non è più una posizione ideologizzante, tirata per i capelli dal mercato dell'arte, ma una riflessione diversa sul fare ar-· tistico, un'ibridazione assai strana «HM» laboratorio poesia (illustrazione e applicazione di tecniche poetiche contemporanee) con Franco Beltrametti, Corrado costa, Rita degli Esposti, John Gian, Armando Paialicb e Tom Raw.orth. a Cusighe di Belluno: 18-27 agosto a Venezia: 1-10senembre per informazioni: Pozzi, Cannaregio, 4975 3QI21Venezia, tel. -041/89385 fine iscrizioni 30 aprile 1986 Sottotraccia arti visive, nuova danza, nuova scena trimestrale diretto da Marco Jannuzzi Abb. a 4 numeri L. 20.000, ccp 54692009 V.le Carlo Felice 95 00185 Roma Fogli di informazione Documenti e ricercheper l'elaborazione di pratiche alternative in campo psichiatrico e istituzionale Nuova Serie n° 116 Abbonamento annuo L. 25.000; abbonamento sostenitore L. 50.000; abbonamento enti, associazioni, estero L. 35.000, da versare sul ccp 12386512 intestato alla Cooperativa Centro di Documentazione, c.p. 347 51100 Pistoia. Libri Jean François Lyotard Il muro del Pacifico traduzione di Nanni Balestrini Multhipla Edizioni in cui due poli opposti vengono a congiungersi. Da tale mescolanza nasce la nuova chiave di lettura che dà anche la misura nuova degli anni a venire, degli anni novanta. Le tendenze che si coagulano attorno a questo centro non sono omogenee, ma al contrario denotano la più inattesa varietà, una polisemia che, in ogni caso, non può disorientare il critico intelligente, il quale, sulla scorta della esperienza americana, (più disinvolta e progressista in questo senso) deve accettare lo stato apparente di caos e guidarlo all'ordine, senza forzature di sorta. La rassegna torinese raggruppa infatti gli artisti in tre grosse schiere. La prima riguarda coloro che pur senza rinunciare alla gioia ritrovata dell'espressione la arricchiscono di connotazioni più fredde, aggiungendo elementi di «turbamento» e di interrogazione autoriflessiva. Si succedono allora: Benetti, Bertinetti, Borelli, Ferrazzi, Lampo, Marucci, Barna, David, Damioli, De Luca, Barenco. La seconda schiera incarna il rinnovato amore per il concetto, agisce • ricorrendo indifferentemente all'istallazione o alla pittura e talvolta miscela entrambi gli ingredienti in un tutto disomogeneo e singolare. Tra i suoi rappresentanti ricordiamo: Vetrugno, Pusole, Zanichelli, Golba, Sacchi, Garbelli, Cavenago, Aschieri, Rinaldi, Mazzucconi, Della Vedova, Arienti, Porcelli, Pavone, Crosa, Campi. La terza ed ultima delle tendenze rappresentate riunisce coloro che, pur non rinunciando all'uso del pennello, azzerano l'espressione alle sue componeqti minimali. La sintesi finale è una geometria pura che sdrammatizza totalmente il colore usandolo nella sua essenzialità, come campitura, spazio da ricoprire o da distinguere. Si tratta di un'estetica algebrica, quasi computerizzata, che non concede spazi a nessun tipo di estasi lirica o espressionistica. «Nulla è più tempestoso, turbato nel profondo, dell'espressione che si nega» dice Di Mauro nella introduzione al catalogo e annovera tra gli azzeratori: Sacchetto, Lavagetto, Bertasa, Cingolani, Maffei, Mazzoni, Moschini. E con essi 1'- Hortus della mostra risulta egregiamente eone/usus. GE.MI.TO.! A cura di Enzo Cirone ed Edoardo Di Mauro Torino, «Promotrice delle Belle Arti» marzo, 1987 Corpo 10 Raccoglie alcune tra le più significative esperienze della scrittura contemporanea Via Maroncelli 12, 20154 Milano Telefono 654019 Ferdinando Grossetti Contra-Cantica (poésie, sujet, écriture) con epistola di Emilio Villa Lire 14.500 • Inform. Tel. (081} 8987680 Varie t·rakUi t·ormat• • architellure sonore - Musica per ambienti, sculture sonore, sonorizzazioni di tutti i tipi, design acustico. Interveniamo su: giardini e parchi. spazi urbani. feste, mostre, sfilate. ambienti e cose. Progettazioni acustiche di oggetti d'uso comune. FrakUi Formai s.a.s. via Mass.iia 4, 50134 Firenze, 0'i'i/484837 L'eco della stampa dal 1901 legge e ritaglia giornali e riviste per documentare artisti e scrittori sulla loro attività per informazioni: Telefono (02) 710181-7423333 . L'eco della stampa Via Compagnoni, 28 - 20129 Milano

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