sultato è il cambiamento di una o più delle caratteristiche biologiche proprie di una determinata specie o del singolo individuo al suo interno; grazie all'isolamento di certi enzimi che agiscono su luoghi specifici della molecola di DNA, i cosiddetti enzimi restrittivi in grado di recidere i legami di uno specifico segmento della molecola stessa, e ad altri enzimi noti come ligasi che appunto legano o saldano i segmenti alla struttura molecolare, si possono «assemblare», per usare un termine proprio dell'ingegneria meccanica, frammenti di DNA di diversa origine. Dal punto di vista pratico ciò significa, per esempio, introdurre aliquote specifiche a struttura nota di materiale geneticamente attivo proveniente dalle cellule di mammiferi nel DNA di qualche specie batterica in modo che tali microrganismi aggiungano l'insulina ai prodotti del loro metabolismo. E poiché i batteri si riproducono con estrema rapidità- una cinquantina di generazioni nell'arco di 24 ore - la quantità di insulina presente e recuperabile nei terreni di coltura sarà considerevole e a costi molto ridotti rispetto a quella ottenuta per estrazione dei tessuti animali; la produzione su scala industriale è già da tempo avviata e non solo, naturalmente, per l'insulina. A questo e ad altri tipi di intervento in grado di modificare secondo un progetto definito al dettaglio il patrimonio genetico se ne aggiungono altri meno selettivi, come quello di sostituire frazioni del nucleo di una cellula propria di una specie animale con quelli provenienti dal nucleo cellulare di altre specie, dando vita ad ibridi cellulari di enorme valore per la conoscenza dei processi di differenziazione che portano a compimento un organismo vivente. Le tecniche di clonazione offrono poi la possibilità di riprodurre cellule discendenti da una sola cellula progenitrice e quindi portatrici degli stessi caratteri. Ma tralasciando un gran numero di altre operazioni attuabili dall'ingegneria genetica in via sperimentale o già divenute pratica industriale, quali sono le potenzialità di intervento sulla trasmissione ereditaria del genere umano? Esse possono essere divise in quattro livelli di diversa e crescente complessità: 1. Correzione dei difetti delle cellule somatiche di un paziente dovuti all'assenza congenita di certi enzimi o alla presenza di altri; le manifestazioni patologiche che ne seguono sono numerosissime, oltre 2800 secondo una recente catalogazione, e spesso gravi. 2. Correzione dei difetti della linea ereditaria; quando lo stesso intervento è condotto sui gameti in modo che il difetto sia eliminato non solo dal singolo paziente ma anche dalla sua discendenza. 3. Ampliamento di una caratteristica definita (Enhancement genetic engineering); per esempio della statura mediante l'inserimento di· un gene opportuno. Nel caso in questione, di quello che controlla la sintesi dell'ormone della crescita. 4. Il miglioramento di caratteristiche complesse controllate da un gran numero di geni (Eugenie genetic engineering) quali l'intelli- °' genza, la personalità o la forma- ~ zione di organi. <:::S .5 Dal punto di vista pratico solo la ~ prima di queste potenzialità sem- ::: brà attuabile nel futuro prossimo ~ in un numero limitato di casi; il ~ ~ tentativo compiuto su due malate ·t: di talassemia trasferendo un fram- §, mento di DNA nelle cellule del ~ midollo osseo non ha avuto risuls::! tati positivi; la grave forma anemi- ~ ca ereditaria, dovuta alla produ- l zione di un'emoglobina diversa da ~ quella umana normale, non è stata influenzata dalla correzione del gene anomalo che controlla la sintesi di tale proteina a motivo, tra l'altro, della mancanza di mezzi idonei a sopprimere le cellule abnormi. Per quanto riguarda la seconda potenzialità si è ancora in fase di aperta sperimentazione; in ambedue i casi si tratta comunque di forme di terapia che pongono problemi morali analoghi ad altri interventi terapeutici, sia pure con qualche maggiore complicazione nel secondo caso, e non vanno confusi né sul piano tecnico né su quello morale con interventi del genere «determinazione del sesso» del nascituro, essendo questo un procedimento che non tocca il genoma ma seleziona gli spermatozoi che feconderanno l'uovo. È infatti noto che questi sono di due tipi: uno provvisto di cromosoma X, l'altro di cromosoma Y; se nell'uovo,• che contiene un cromosoma X, entra uno spermatozoo del 1-A <... e_ __ versa dalle precedenti sia sotto l'aspetto tecnico-scientifico che sotto l'aspetto morale; non si tratta più di correggere difetti genetici ma di intervenire su un individuo normale, inserendovi un gene addì-' zionale; per riprendere l'esempio appena fatto, quello che controlla la sintesi dell'ormone della crescita in modo da ottenere nel bambino un accrescimento corporeo più intenso e produrre un adulto di statura superiore a quella cui sarebbe naturalmente pervenuto. Va subito detto, al di fuori del sensazionalismo futurologico, che la cosa è ben più complicata di quanto possa apparire a prima vista. Innanzitutto già il passaggio dai batteri agli organismi pluricellulari come materiale per 1<1.sperimentazione genetica comporta attualmente un marcato calo nella precisione dell'intervento; nei primi, che sono unicellulari e procarioti, non posseggono cioè un nucleo ben definito dotato di memcostituire una cellula vivente non sono ipotizzabili a partire dal controllo del DNA sulla sintesi delle proteine. Sono, per usare la terminologia della teoria delle informazioni, modalità che costituiscono la «scatola nera»; detto in altri termini il passaggio dalie proteine - l'input o afferente - alle strutture e alle funzioni cellulari, e a maggior ragione ai livelli più complessi di organizzazione- l'output o efferente - è un processo nel quale la corrispondenza tra DNA e proteine dice ancora poco; la sua descrizione I spiegazione deve avvalersi di altri elementi, espressa in un altro linguaggio, all'interno di altre teorie. Ciò significa che l'introduzione di un gene addizionale può determinare conseguenze imprevedibili nel metabolismo e nelle caratteristiche generali dell'organismo; fatto che ovviamente non vale solo per l'uomo ma per tutti gli organismi pluricellulari e in misura erec.~ast Si ber i à h gea, Nakasone, ®David Levine (1983) Courtesy Studio Marconi tipo X, il nascituro sarà di sesso femminile; se uno spermatozoo di tipo Y, di sesso maschile. E poiché i due tipi di spermatozoi presentano alcune caratteristiche diverse è possibile procedere in laboratorio alla loro separazione e quindi alla fecondazione (artificiale) dell'uovo; si tratta di una pratica corrente negli allevamenti, per esempio di pesci, al fine di ottenere determinati risultati come un rapporto numerico controllato tra i due sessi o la qualità e la quantità delle carni. Che applicare all'uomo questo procedimento sollevi interrogativi di carattere morale, sia in modo diretto che mediato attraverso considerazioni di ordine sociale, è fuor di dubbio e lo si è visto nel caso recente della bambina il cui sesso era stato determinato nel modo descritto. L'animale etico La terza potenzialità è molto dibrana e cromosomi multipli come gli organismi più complessi (eucarioti), si può procedere a operazioni progettate nel particolare e ottenere i risultati previsti; negli altri la necessità di procedimenti operativi assai più raffinati di quelli disponibili si coniuga con la crescita delle difficoltà predittive. Inoltre, senza mettere in discussione il già ricordato assioma «un gene, una proteina», bisogna tener conto che risalire da una proteina fatta in un certo modo, dunque con certe proprietà chimiche e biologiche, ad una cellula, poi a un tessuto, quindi a un organo e infine a un organismo, il cammino è incommensurabilmente lungo. Le modalità con cui le proteine si aggregano, si dispongono in strutture endocellulari specializzate, interagiscono momentaneamente o stabilmente con altre sostanze presenti (sali minerali, acidi organici, zuccheri e grassi) in modo da scente con la loro complessità. La vacca che produce un quintale di latte al giorno restando qual è adesso è, insomma, un prodotto della fantascienza, non un'anticipazione della ricerca biologica. Se dal punto di vista morale simili procedimenti sull'uomo possono essere immaginati nel futuro solo nell'ambito della medicina preventiva - un gene addizionale negli individui normali per moltiplicare, ad esempio, i recettori delle lipoproteine a bassa densità, al fine di prevenire l'arteriosclerosi - anche gli interventi su altre specie ripropongono un problema morale di non secondaria importanza: quello della responsabilità verso le generazioni future alle quali non può essere consegnato, per ignoranza e stupidità, un mondo ancor più aleatorio e pericoloso del presente a causa delle alterazioni prodotte sulla fauna e sulla flora. In quanto all'ultima potenzialità ricordata, l'ingegneria eugenica, essa non può essere per il momento materia di discussione scientifica per il fatto che mancano le conoscenze necessarie; discutere tuttavia sulle sue implicazioni etiche può essere un modo utile per non trovarsi impreparati di fronte al futuro. Per questa via si ritorna a interrogativi sui quali da tempo si riflette: che cosa ci rende umani, perché siamo come siamo, se e quali geni possono essere considerati «umani» nel senso più profondo del termine. Si tratta dunque di temi ugualmente pertinenti al sapere biologico e alle scienze umane e quando Giorgio Prodi, biologo le cui idee possono essere accettate o respinte in tutto o in parte ma che vale assolutamente la pena di discutere, afferma che il prossimo è assai più reale nella biologia dell'uomo che nei suoi sistemi di idee, sono propenso a credere abbia in gran parte regione. La bioetica viene così a configurarsi come indagine e giudizio sulle finalità di salvaguardia dell'individuo, del genere, del suo ambiente e sui modi di attuarle. In questo senso si può dire che non cerca di fondare una morale su basi naturalistiche, né a confondersi con l'etologia, ma mira a tenere nel giusto conto i limiti biologici entro i quali parlare di morale non è una burla; e primo fra tutti quello della pienezza delle facoltà dell'uomo; che non pensa a una morale scientifica ma a quella che si può ricavare dal triplice rapporto tra individuo ·e genere e società, in cui si sostanzia la vita dell'uomo; che non intende riproporre alcun nuovo disegno di unità del sapere ma nemmeno accettare," per il punto di vista che le compete, la disgregazione istituzionalizzata dell'essere umano nelle frammentarie opzioni di cento discipline diverse; che non ha la pretesa di definire il summum bonum ma la speranza di trovare un codice minimo il cui rispetto comporti una più dignitosa qualità della vita in ogni circostanza, e la sopravvivenza della biosfera nel suo insieme. Diversamente dagli animali, l'uomo è in grado di andare ben oltre il modo puramente organismico di gestione della propria corporeità e di dominio dell'ambiente; ma questo è stato possibile perché la sua natura era adeguata, per così dire, a procedere oltre se stessa, al di là del biologico, grazie alle funzioni uniche dei suoi sistemi sensoriale, nervoso e di espressione. L' «animale etico», come l'ha chiamato Waddington, è stato in grado di mutare la natura circostante in un campo ambientale utile a se stesso, di pensare l'assoluto, di riflettere sul proprio pensiero, di creare una tradizione e una storia divenute forze direttrici della sua esistenza. Dire poi che in tale cammino ha compiuto una serie infinita di errori compresi tra la stolidità, la ferocia e la presunzione, è semplicemente riassumere un'ovvietà in una formula breve ed eufemistica. Pascal che di dignità e miseria dell'uomo se ne intendeva, annotò nelle Pensées: «La vera morale se ne infischia della morale»; sappiamo tutti che aveva perfettamente ragione, solo che nemmeno i «Giusti» della tradizione ebraica, come è noto, sapevano di possedere e di incarnare la «vera morale» prima dell'estrema testimonianza. A noi, privi di tale investitura, non resta dunque che la fatica di procedere alla costruzione di quel particolare sapere che si chiama bioetica e di farne prevalere qualche soluzione; poco più di una docta spes per una posta di estrema importanza.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==