il Mulino Ernst Junger Cari Schmitt Il nodo di Gordio Oriente e Occidente nella storia del mondo: due grandi voci della cultura tedesca a confronto Jean Delumeau Il peccato e la paura L'idea di colpa in Occidente dal Xliial XVIIsIecolo Roman Jakobson Autoritratto di un linguista Ilbilanciodi una vita di ricerca sul linguaggio, iltestamento ideé!le di uno dei maggiori linguistidel secolo Enrico De Angelis Simbolismo e decadentismo nella letteratura tedesca Tra Hofmannsthale Rilke, Manne Schnitzler, la via tedesca al simbolismo e al decadentismo Via dei Liburni, 14 • 00185 Roma Te!. (06) 4955207 I PARTITI ITALIANI TRA DECLINO E RIFORMA a cura di Carlo Va/lauri tre volumi per complessive 1600 pagine, L. 150.000 La ricerca complessiva si è estesa ai seguenti partiti e movimenti: Democrazia Cristiana, Movimento Comunità, Movimento Sociale Italiano, Partito Comunista Italiano, Partito di Unità Proletaria per il Comunismo, Partito Liberale Italiano, Partiti e Movimenti Monarchici, Partito d'Azione, Partito Repubblicano Italiano, Partito Sardo d'Azione, Partito Socialista Democratico Italiano, Partito Socialista Italiano, Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, Unione dei Comunisti, Partito Radicale, Sudtiroler Volkspartei, A.C.P.O.L. e M.P.L., Federazione Anarchica Italiana, Lotta Continua, Democrazia Proletaria, Federazione Giovanile Comunista Italiana, Federazione Giovanile Socialista, Avanguardia Operaia, Potere Operaio, Comunione e Liberazione, Movimento Popolare, Movimento federativo Democratico, Unità Popolare, Union Valdotaine, nonché gruppi femminsiti L'opera completa si compone, oltre ai volumi su citati: LA RICOSTITUZIONE DEI PARTITI DEMOCRATICI ~ tre volumi per complessive 1758 pagine, L. 150.000 L'ARCIPELAGO DEMOCRATICO due volumi per complessive 1070 pagine, L. 90.000 Nelle librerie oppure direttamente presso la nostra casa editrice l'Internazionale Situazionista) è stato uno dei fondatori. Si tratta del testo lette, al convegno tenutosi ad Alba in occasione della grossa mostra dedicata a Pinot Gallizio (e in materia di mostre occorre ricordare quella, antologica, di Simondo organizzata dalla Libreria Sileno). È infine annunciato un opuscolo sul marmo della Valpolcevera, ad opera di un bizzarro artista genovese, Giovanni Bignone. Collana «Opuscola» Libreria Sileno Galleria Mazzini 13r 16121 Genova lire 2.500 l'uno. Basilico: un occhio filosofico Aldo Colonetti Anche la cultura verbale, che ha come strumenti fondamentali le parole attraverso le quali analizza e classifica ogni comportamento del mondo storico e del mondo naturale, deve fare i conti con chi, intellettuale non delle parole, osserva la realtà con un mezzo meccanico, una macchina fotografica in questo caso, e ricava da questa analisi straordinari risultati che vanno al di là della necessità di documentazione. L'occhio fotografico è quello dell'architetto e, perché no, filosofo, Gabriele Basilico; così infatti lo definisce, nella prefazione al suo ultimo libro, Francia&Italia, Carlo Bertelli: «La sua è una visione antinaturalistica della fotografia; egli infatti è un filosofo-fotografo». L'antinaturalismo, in fotografia, significa cogliere dell'oggetto, dell'architettura per Basilico, le sue strutture fondamentali, che permangono oltre la cronaca perché segni del pensiero dell'uomo che li ha prodotti. L'attimo in cui è stato registrato l'evento non è mai il risulta- .to di una casualità temporale e spaziale: Basilico sceglie per giorni e giorni, l'ora e la situazione climatica più adatte per fotografare perché, solo così, natura e architettura, mare e terra, luci e ombre, diventano la proiezione di un pensiero cosciente, e quindi controllabile dall'interprete. La ricerca dell'inquadratura, nel lavoro di questo fotografo, è molto simile alla ricerca dell'espressione verbale da parte dello scrittore, del poeta: è l'immagine nella sua totalità, come è l'opera letteraria nel suo sviluppo totale e non solo in qualche frammento, che trasforma la documentazione del paesaggio in un racconto intorno al paesaggio. Quest'ultimo libro di Basilico, Jtalia&Francia, raccoglie, soprattutto, una parte del lavoro commissionato nel 1983 dalla Mission PhotographiquedelaD .A. T.A.R., su incarico del governo francese; l'incarico consisteva nel documentare una parte delle coste francesi, da Dunkerque fino a Mont-St. Miche!. La sequenza delle immagini, oltre ad essere tecnicamente perfetta dal punto di vista della cultura fotografica, cost1tmsce un esempio di come si dovrebbe registrare, non per la cronaca ma per una memorizzazione storica del paesaggio, l'architettura e il suo rapporto con gli spazi aperti: le «cose» di Basilico sono sempre riprodotte in bianco e nero, e intorno o dentro di esse non appaiono quasi mai gli uomini, ma i prodotti del loro lavoro. È vero, neppure un attentissimo regista come questo architetto-fotografo può impedire, qua e là, la presenza accidentale del vento, della polvere, della sabbia, dell'acqua: c'è una fotografia molto importante per questo tipo di problema rappresentativo, la spiaggia, il mare, le case e la strada in mezzo, di MerlimontPlage. Un altro elemento della sua poetica, sono i pieni e vuoti, le linee verticali e orizzontali, l'orizzonte, segni visivamente sempre concreti e mai citati solo concettualmente. Il filosofo non emargina la necessità della chiarezza informativa; ma la funzione documentaria è sempre filtrata da un modello interpretativo che ci fa subito riconoscere un'immagine di Basilico tra le mille altre dello stesso soggetto. piccoli festival di provincia può capitare di avvertire l'improvvisa sensazione di vuoto allo stomaco - sgomento panico ilarità - che si produce, tra incredibili e vertiginosi alti e bassi, sulle montagne russe: ci si domanda poi come stanno, come si sentono Edoardo Cacciatore, Francesco Leonetti, Elio Pagliarani, Gianni Toti in compagnia di personaggi quasi del tutto sconosciuti - e passi - ma il più delle volte inermi e sprovvedupossono trovare divertenti sorprese, fra i cosiddetti giovani, come questa, che abbiamo appena citato, badi Mariotti, che si autodefinisce allieva della Vicinelli ed ha il coraggio - questo sì, veramente femminista - di elencare in bibliografia, tra racconti e libri di versi, «Alice Rosa, figlia femmina, nata a Bologna il...»; o Giuseppe Caliceti, che ha già pubblicato con «Tam-Tam» ed è inserito da Spatola in un'antologia edita per con1---------------+---------------1 to del «Cervo Volante» («un bel PierAldo Rovatti LA POSTA IN GIOCO H eidegger,Husserl il soggetto Unapprofondimentodei temi del pensiero deboleattraverso un originaleconfronto tra i duemaggiorifilosofi contemporanei. ·s • sg ~ o ~ -~ ] e/'). respiro, un bel respiro!» commentava alla sua lettura Pagliarani); o il cabarettista ricchissimo di trovate Francesco Carfagna; infine lo • stesso Federico Castelli, performer sempre molto sorprendente. Buona anche l'iniziativa di offrire uno spazio alle nuove case editrici, che presentano direttamente i loro autori, affiancati da critici e curatori di collane; così la Piero Manni di Lecce propone il racconto della propria nascita, evoluzione e storia nella persona dell'editore stesso, e affida a Filippo Bettini la preziosa ristampa dei Graduali di Edoardo Cacciatore (già usciti in parte su «Botteghe Oscure» nel 1953-1954)mentre di Francesco Leonetti è la novità Palla di filo; per la cooperativa «Aelia Lelia» Daniela Rossi si fa garante di Enzo Crosio con Ferlinghetti bar; Romano Luperini illustra i motivi della scelta di pubblicare Raccor1------------------T----------------1 do anulare, di Sandra Mangini, In un breve scritto dedicato alla· scultura, intitolato, L'arte e lo spazio, Martin Heidegger si chiede se «il corpo scolpito incorpora qualcosa. Lo spazio? La scultura è una presa di possesso d'elio spazio? Una sorta di dominio dello spazio? la scultura corrisponde con ciò alla conquista tecnico-scientifica dello spazio?» La risposta che dà Heidegger è la seguente: «La scultura: il farsi corpo della verità dell'Essere nella sua opera instaurante luoghi». C'è una certa analogia con la cultura visiva di Basilico, il quale per mezzo della fotografia ridà verità all'architettura, inserendola, instaurandola in luoghi che sono i suoi, ma che non sempre appaiono chiari ed espliciti agli occhi del passante, sia esso turista ma anche storico o geografo. Questo è un lavoro che deve far meditare, da un lato, sui limiti della rappresentazione verbale, e dall'altra, sull'eccessiva fiducia che viene concessa alla cosiddetta documentazione visiva. La realtà è più complessa di quanto appaia; il soggetto la ricostruisce sempre, in questo caso la ricostruzione di Basilico ci mostra una parte della realtà architettonica che non conoscevamo. Gabriele Basilico Italia&Francia Milano, Jaca Book, 1986 pp. 160, lire 75.000. Quel che avviene (sempre) nelle letture di poesia Gianna Sarra All'imprudente cronista che si lasci sedurre dalla «chimera» dei ti di fronte alla chimera/parola (anche se il demenziale è un genere e proprio come tale ha le sue ferree regole!). Stiamo parlando del festival di poesia Confluenze (Arezzo, 27-30 novembre 1986) che i redattori della rivistina «Chimera», Federico Castaldi e Fabio Ciriachi, si ostinano a proporre - con incredibile sprezzo del pericolo - ormai da quattro anni, senza alcun aiuto dal pubblico, puntando tutto sulle personali amicizie e sulle sponsorizzazioni dei privati che infiorano di pubblicità il fresco catalogo. E tuttavia ... «Figlia mia, anima, mia sì bella che soffri sempre tanto, o/buttati sull'intellettuale, perché tu non hai un gran fisico» ... si per le edizioni Chimera. Tra i «vecchi leoni», Pagliarani ha fatto una travolgente lettura da Lezione di fisica (lezione sempre attualissima), Toti una lettura ·composta e intensa dei suoi recenti «scientipoemetti» (Strani Attrattori, edizioni Empiria). Se un consiglio si può dare, pur apprezzando la buona volontà, ai limiti dello spirito d'avventura, è quello di tentare una selezione più rigorosa - il che non vuol dire togliere spazio al nuovo - stringendo magari i tempi in due serate o una sola invece di quattro. Confluenze Rassegna nazionale di poesia Arezzo, 27-30 novembre 1986 Adriano Panatta ®David Levine (1976) Courtesy Studio Marconi ·- ---" - - ~
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==