Nei personaggi di Aspettando Godot, del resto, qualcosa fa sì che essi appaiano maschili quasi per necessità scenica di dar loro un genere: il nulla (e troppo) del loro vivere-non-vivere implica in pari misura il maschile e il femminile, ponendo la vicenda drammatica al di là dei generi. Non caratterizzati strettamente al maschile, non è alla loro maschilità che guarda Becke(t ma alla specie cui appartengono. E dunque l'interpretazione di Michele Perriera, calando per virtù del femminile la vicenda drammatica nel suo presente e nel suo primordiale, rappresenta vicende di specie e non di genere. E lo fa con una tensione come scaturita nella realtà attraverso un filtro onirico, e conferendo alla cadenza senza sbavature di quel sincopato inarrestabile e armonioso che è il ritmo dialogico e gestuale di Beckett una valenza femminile che non effemina i personaggi ma li rende a un tempo maschili e femminili, perché non è determinante che essi siano maschi o femmine ma che siano persone nella loro più profonda complessità e che il femminile dell'interpretazione sia guida a meglio rivelare lo spessore della vicenda drammatica, poetico strumento di interpretazione e realizzazione scenica. Ma il pubblico, che aspettava tale recitazione, l'ha attesa invano, anch'esso segnato da deluse attese. Aspettando Godot, nella regia di Michele Perriera e nella recitazione delle attrici del Teatro Teatés, non si può dare. Non si è dato e non si darà. A noi pochi presenti alla prova generale non rimane che riferire la gioia che ne abbiamo tratta. Ma in fatto di Teatro è troppo poco. Una messa in scena non è riferibile, è guardabile e ascoltabile: solo vivibile. Prova generale di AspettandoGodot di Samuel Beckett, atto primo, regia di Michele Perriera, con Ester Cucinotti (Estragone), Gloria Liberati (Vladimiro), Giovanna Cossu (Pozzo) e Giuditta Perriera (Lucky), scena di Toti Giambertone, luci di Marcello d'Agostino, Roma, Metateatro. La svoltacinese Luigi Gravagnuolo li rimandi ad un'ampia e documentata bibliografia a beneficio di chi volesse approfondire singole tematiche. Il volume è composto di sei capitoli attraverso i quali si segue l'evoluzione della vicenda rivoluzionaria cinese da / primi difficili anni della Repubblica al Dopo Mao. Un ruolo centrale nella struttura del testo e nell'economia dell'opera hanno i capitoli terzo e quarto, dedicati alla Rivoluzione culturale, a proposito della quale l'autore offre una attendibile ricostruzione nell'ambito di una valutazione sostanzialmente critica e negativa. Pignataro, difatti, come già nel precedente lavoro, non nasconde le sue simpatie per il pragmatismo di Deng Xiaoping (ma si avverte anche dalla lettura complessiva del testo una certa alea tardohegeliana di «giustificazionismo storico»). Della nuova dirigenza l'autore sottolinea, oltre che la duttilità politica, anche le superiori potenzialità democratiche, -in. particolare in riferimento al ripristino di una sia pur incompleta «certezza del diritto», che, anche in una società socialista, non può non costituire la precondizione per un ordinato ed armonico sviluppo della società civile. Luciano Pignataro La Cina contemporanea Napoli, Liguori Editore, 1986 pp. 156, lire 14.000 Uno studioper Fichte Alberto G. Biuso Nel 1965uscì di Aldo Masullo La comunità come fondamento, uno studio dedicato a Fichte, Husserl, Sartre e all'intersoggettività come chiave di volta della filosofia critica. Ora l'autore ha ripreso, rielaborato e ampliato la parte di quel volume dedicata a Fichte. L'opportunità di tale iniziativa deriva da due fattori: quel libro ha rivelato nel corso degli anni una notevo- .le fecondità ermeneutica nell'am- ·bito degli studi, italiani e non, su Fichte, tanto che la sua linea di fondo è stata ribadita e confermata più volte; in secondo luogo, il presente lavoro si inserisce in quell'intersecarsi di tematiche metafisico-speculative e riflessi eticopolitici che probabilmente costitersoggettiva. Riguardo alla prima questione è deci~ivo che per Fichte l'io non rappresenti soltanto una condizione formale dell'esperienza ma sia azione determinata, agire intrinsecamente relazionale. In quanto tale, l'individualità si costituisce come autolimitazione, finitudine, urto (Anstoss) fra l'autocoscienza e i suoi prodotti. L'io insomma «è essenzialmente esistenza» (p. 67) e dunque continuo confronto con la contingenza e il limite di ogni vivere reale. Nel suo porre gli oggetti l'io si accorge che non li sta ponendo da solo, che presupposto di ogni suo agire e pensare è la relazione con una comunità che, dal passato e dal presente, detta all'io le condizioni, le regole dell'azione, se l'azione ha una qualche effettività oggettiva: Il Diavoloe l'Amore, Incisione su legno, /478 «A prescindere da questa o quella particolare persona di fatto, dalla determinazione empirica di ciascuna persona, l'io ragione, l'iità, l'azione, non vive se non nella relazione tra gl'io persone. L'intersoggettività è la stessa interna struttura della ragione» (p. 92). Che il mondo oggettivo dei significati e dei valori venga generato dall'uomo ha un senso solo se si comprende tale origine comunitaria dell'umano. Pertanto il cammino della filosofia di Fichte, nella ricostruzione di Masullo, parte dalla soluzione del problema solipsistico; subisce una svolta decisiva nella deduzione degli altri in sede trascendentale - e non più soltanto conativa - mediante la A due armi dalla pubblicazione di un suo primo lavoro sul comunismo cinese (Dopo la Rivoluzione r••••••••••~••••••••••••· culturale, la svolta cinese. 1976- D I tt I 1980, La Nuova Italia, 1984) Lu- I uee erie I tuale salemitano formatosi nella perde infine nella visione alienata della comunità mondana effettiva alla quale sostituisce il sogno di una comunità ontologioa posta in una mitica astoricità. Al di là di Kant, Fichte aveva scoperto - nella tensione fra individualismo illuministico e organicismo romantico - che «l'originario non è l'io, ma la relazione tra gl'io, cioè gl'io in relazione reciproca» perché l'«altro», nella deduzione trascendentale, «non è un generato, ma un co-generante» (p. 178). L'originarietà della forma intersoggettiva si dà nella connessione dialettica di individualità e pluralità, le quali sono mere astrazioni se assunte separatamente e diventano reali solo nell'idea di comunità. La finale ricaduta nella visione ontologica dell'io e della comunità è dovuta pertanto ancora all'influenza di Kant e del suo concetto dell'io come universalità generica che riduce a sé la comunità. Il senso di questa lettura, che qui si è riassunta con l'inevitabile schematicità che fa torto alla ricchezza del libro, è per lo meno duplice. In primo luogo c'è in Masullo la chiara e documentata convinzione che Jtichte abbia tentato il superamento del solipsismo in chiave non solo etica ma anche speculativa: l'intersoggettività, cioè, non costituisce soltanto una specie di terzo postulato della ragion pratica ma l'originario della teoresi. Inoltre, ed esplicitamente, il libro vuole indicare delle strade percorribili per la comprensione dei problemi contemporanei della convivenza e della solidarietà etico-politica. «Nella situazione limite di minaccia incombente ormai sull'esistenza stessa dell'umano» (p. 8) comprendere che il mondo si genera da una indivisibilecomunione di io e tu può essere un contributo importante alla lucidità dell'agire e del pensare. A proposito di quest'ultima va sottolineato che la dinamica della riflessione è in queste pagine del tutto adeguata alla complessità dell'oggetto e la parola della speculazione ha sempre lo spessore corposo di un'indagine su dei fatti essenziali. Aldo Masullo Fichte l'intersoggettività e l'originario Napoli, Guida, 1986 pp. 188, lire 18.000 Indagine sui linguaggi poetici Gianna Sarra ciano Pignataro, giovane irit'ellet- 1 ■ Il grande officinadel Sessantotto, ri- I d d • I Proponendosi come un'indagine torna ora sulle vicende cinesi - e, ■ 1 aspe·1rie =· sui linguaggi poetici, piuttosto che inevitabilmente, sul luogo più si- come una rassegna di poeti, quegnificativo della storia culturale sto elegante convegno napoletano sua e di una generazione - con una I t t - organizzato dalla neonata assoagile ed esauriente sintesi della •■ a es -esso ■ 1 dazione culturale «Araba felice»- storia della Repubblica Popolare ha raggiunto il suo punto di magdalla sua fondazione ad oggi. I gior interesse nel vivo del dibattito Il testo segna, rispetto alla pre- I - 1.C,.L-4-- ■ 1 fra i critici, al momento in cui la cedente fatica, una notevole matu- ~ tensione teorica sul senso e i vari razione. A parte l'oggetto più va- I Mensile di informazione culturale I possibili approcci ai «sensi» della sto, sono il taglio diverso (quello I I poesia è andata a urtare contro documentaristico-compilativo, I I «l'oggetto semilavorato» - la defiquesto espositivo-divulgativo)e la . 1 1 I nizione è di Gianni Toti - di alcuqualità «letteraria» a fare la diffe- I ne discutibili, anche se interessan1 Abbonamento per un anno (11 numeri) Lire 50.000 I renza tra i due lavori. Questa volta Inviare l'importo a Cooperativa Intrapresa ti, opere in mostra (ad esempio Pignataro, superate alcune ruvi- I Via Caposile 2, 20137Milano I Murale di Fabio Ciriachi, sorta di dezze stilistiche e metodologiche I Conto Corrente Postale 15431208 I performance o pastiche di videoche, nel precedente libro, denun- ·•••••Campagna abbonamenti1987 ••••• +teatro+mimo+poesia). ciavano una troppo recente espe- Qualcuno dice: «Attenzione, t'r) ""-4 rienza storiografica, dimostra di tuisce il senso e la giustificazione dialettica io-tu, e la formulazione evitiamo di trasformare la poesia ~ .s saper governare agilmente l'argo- del notevole risveglio di interesse, del carattere reciproco e comuni- in una prostituta, che s'accoppia ~ mento, tanto da riuscire a render- anche in ambito editoriale, per la tario dell'io, per cui esso «nella con tutti» (Maurizio Grande); ::: lo piacevolmente accessibileanche filosofia. sua profonda struttura, è l'esisten- qualcun altro invece ricorda che, ~ ai profani di sinologia. Anzi è pro- Analizzando l'eredità kantiana, zializzazione di una totalità ideale già per Baudelaire, fra la poesia e ""-4 .si prio a questi che segnaliamo que- alla quale Fichte fu sensibilissimo, che non si perde nella particolarità le altre arti c'è sempre stato un ~ sto testo per la possibilità che offre Masullo osserva che in essa due del suo esistenzializzarsi, ma pro- profondo legame, un rapporto, l di acquisire rapidamente, e senza grandi problemi rimanevano irri- prio attraverso questo, e come suo anzi, «fraterne!» (Enza Palamavuoti di informazioni, in una chia- solti: fronteggiare il pericolo soli- interno telos nella forma del dove- ra). A voler tenere presente la de- ~ ve scolastica diremmo, gli elemen- psistico insito nella deduzione de- re, tende a farsi totalità reale, e finizione di Maurizio Grande nel BULZONI VIA DEI LIBURNI 14 •TEL.(06l•955207-00185ROMA EDITORE EXPRESSIONISMUS Unaenciclopedia interdisciplinare a cura di PAOLOCHIARINI, ANTONELLAGARGANO, ,, ROMANVLAD un volumedi pp. XL + 600 + 16ta• vole sinottiche • legato in tela con sovraccoperta•L. 90.000 BALDASSARCASTIGLIONE IL LIBRODEL CORTEGIANO VeneziaAldo 1528 edizionein tac-simile 246 pagine • formato cm. 20,5x30• legatoin tela• L. 100.000 ANGELOBRELICH IL CAMMINODELLA CIVILTÀ In questo volume si racconta l'avventuraumana, la cui drammaticità si manifesta soprattutto oggi in ciò che chiamiamo crisi della civiltà _contemporanea 230pagine• L. 14.000 Per la narrativa,nella collana «Narrator»segnaliamo AUGUSTOFRASSINETI IL GIORNOPRIMA NONC'ERA 110pagine· L. 10.000 LUIGIFONTANELLA HOTDOG 160pagine· L. 15.000 Nelle librerie o direttamente dall'editore 00185 Roma• Via dei Liburni, 14 Hans Georg Gadamer L'attualitàdel bello Studi di estetica ermeneutica Attualità dell'opera d'arte. Lo statuto del 'bello' nell'epoca contemporanea. « Filosofia » Pagine 208, lire 28.500 Reinhart Koselleck Futuro passato Per una semanticadei tempi storici Il rapporto variabile e creativo del passato con il futuro. I contributi fondamentali. •Filosofia• Pagine 336, lire 43.500 M. Ravera, T. Griffero, F. Vercellone,M. Ferraris Il pensieroermeneutico. Testi e materiali Presentazione di Gianni Vattimo Il panorama storico dell'ermeneutica. Uno strumento unico. «Minima» Pagine 284, lire 24.500 Gershom Scholem Concetti fondamentali dell'ebraismo Dio, creazione, rivelazione, tradizione e redenzione nella Cabbala. Un contributo eccezionale. «Radici; Pagine 158, lire 24.000 t: ti base della recente storia cinese. gli enti razionali finiti dalla sola quindi comunità» (p. 132), (tale chiarire la differenza tra «la poeti- ~ Va precisato anche che lo sforzo autocoscienza e la fondazione cri- risultato è raggiunto in particolare cità» e «il poetico», che la poesia .e ~ L~d~e~ll~a~s~in~t~es~i~s~i~co~n~i~u!ga~co~n~p~u~n~tu~a~--- Ln~·ca~~d~e~l co::n~ce~t~to~d~i~co~m~u~n~i~ta~'~i~n~-j_~n~e~l~D~i:·n~·tt~o~n~a~tu~r~a~/e~d~e~l~l~7:96~)~;~s~ij~s:ia~d~a~n~·c~e:rc~a~r~e~in~c1~ .. . .
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