pagina 46 Prove d'artista Alf abeta I 03 GianfrancoCiabatti GiuseppeGoffredo GiorgioCrisafi Umberto Bellintani Alla sua compagna A tutti i passeri che ci girano Lamento d'Africa Il rischio non è che tu rompa con me. C'è il caso che tu te· ne vada intorno bisogna dare da mangiare. Se la neve ricomincia vuol dire dobbiamo morire, vuol dire vuoteremo ogni vita ogni presupposto che ci appartiene e noi che speriamo. Sbatte il portone come saluto Arrivederci o addio Com'era gigantesco e tremendo il gorilla nella collera! e come il bufalo mugghiava verso il cielo guardando la mia schiena diminuire lenta, e indietro tu ritorni per ripassare il limite che varcò il nostro amore. - studio la differenza Quel suono brusco e l'elefante barriva lungo i fiumi incantati del Congo. Com'era lugubre e gigantesco il grido alla luna delle iene. Più difficile è prendere con te Delirante ritorno e andare. Il tempo dei giganti è trascorso. gioia più ardente o più fredda coscienza e così provveduta lasciarti alle spalle quel limite che è il nostro amore, Chiudete le porte di casa. I passeri se li mangi il tempo! si sciolgano con la neve, marciscano con i fiori e l'attesa di maggio sigla di finale di commedia senza applausi fragorosi spegnersi di luci ringraziamenti Ora non restano che i nostri gridi pallidi; e se tu erri per l'Africa, nemmeno il formichiere pavido trovi a zonzo per le lande 1 e me con lui. Tre, due, uno Se sono tre le utopie, la realtà, il reale il divenire la trasformazione, io preferisco la trasformazione, e l'attesa dei frutti e l'attesa del niente che snerva. Tacita e decisa come uno sguardo infangato e turgido che esala dalla bocca indigesta suburra sanguigna. Mi aggiro intorno casa tra i fumi deliquenti del bosco malato del mio male mentale, mentre La tua uscita fà dell'esistenza di una sveglia un altro mistero presente e inquieto in uguali diciassette secondi assolate e !'ombrose foreste. M'hanno divelta la voce, fatta muta. E se di me un ~uperstite ululato ancora è in eco,.condotto è nei serragli dove se geme è un lamento di gazzella ed il guardiano è poi sempre un mio negro. se feroce il reale se feroce il divenire se feroce la trasformazione. la neve battezza miracolosa la bocca al nulla. Adesso Fra stretti passi bui di un'ombra mal disegnata sulla terra d'infanzia ritrovo il filo della vita Non posso dire Com'era libera l'ala degli acquatici uccelli, e come alta la giraffa monolito di silenzio era grandiosa solitudine e l'alce errava l'occhio stupendo nel giro del sole sulle erbe. Se sono due le utopie, le realtà, (dato che il divenire è il moto reiterato del reale), io grido all'inganno. Fusto frustato, ribelle. Non uccidetemi. Non passate di qui assassini. Non mostratemi la lama giudicante e assassina. quanto mi dispiaccia O mio negro. O sangue mio negro rullavi nelle vene come il tamburo della guerra. io preferisco la trasformazione, se feroce il reale, se feroce la sua negazione. Epitaffio per una sconosciuta Ora giaci radiosa della tua sofferenza conclusa Gli anni che tu vivesti nella nostra ignoranza I dolori sofferti senza la nostra consolazione L'amore che ti dovemmo incuranti di adempierlo Ora il tuo viso glorioso non ha bisogno del nostro amore Premio «Pasolini di poesia» VII edizione Giuria: Attilio Bertolucci, Laura Betti, Ottavio Cecchi, Franco Fortini, Francesco Leonetti, Mario Luzi, Nico Naldini, Silvana Ottieri, Antonio Porta, Giovanni Raboni, Jaqueline Risset, Enzo Siciliano, Paolo Volponi, Andrea Zanzotto. Poeti presenti a Bologna Amedeo Giacomini (presentato da Antonio Porta), Ercole Bellucci (presentato da Paolo Volponi), Angela Scarparo (presentata da Silvana Ottieri), Elio Fiore (presentato da Mario Luzi), Sandra Mangiai (presentata da Francesco Leonetti), Gianfranco Ciabatti (proposto da Franco Fortini), Giuseppe Goffredo (proposto da Giovanni Raboni e presentato da essere corso fin qui Ed ora coli tremante dal mio petto squarciato, e non un negro che resti atterrito se il vulcano fragoroso erutta il mio respiro con una penna in mano Le voci si attenuano, le voci se ne vanno. Aprono e chiudono la porta. Si prova se i motori funzionano. Se partono i convogli. Se il mondo gira, si prova e aver perduto di me stesso la rima ultimo dell'ora che s'accosta d~lla morte. Uno spazio :nella libreria è vuoto O lo zulu che erraya guerriero per la giungla, perché non s'alza dal letargo e ulula tremendo? O destatevi, miei negri. Morte, Morte, infrangi le catene e che il gigante gÒrilla ritorni alla foresta se gli elicotteri possano portare cibo agli uccelli bloccati nella neve, mentre gli alberi crescono, ingrossano, vomitano. più di un libro rischia l'equilibrio Dalla feritoia l'occhio precipita si perde ancora e il bufalo strepitante cozzi contro il vento e la tenebrosa selva odori di quell'arcano profumo e sia ancora regina. Avvenga il miracolo. Tremendi pettirossi. Tremendo male. Tremendo inferno è tra calcolo e memoria Ma non sarà. Non sarà. Ma come lo spolpato scheletro del bianco che fermai collo sguardo d'un mio serpente il vivere e il sacco nascosto del vivere. Nei veleni dei cani crudi, nei crudi veleni dei cani spaccati sotto la neve nei tremendi mali. La morte e il banale ricuciono tutto e chiudono gli stomaci quando niente più c'è da fare. Oltre le colline viveva mio padre e coltivava i suoi mandorli e preparava la primavera. Nico Naldini), Giorgio Crisafi (presentato da Enzo Siciliano). L'opera di Umberto Bellintani, assente, è stata presentata da Andrea Zanzotto, che ha partecipato ai lavori solo nella prima giornata. Coordinatore delle due serate: Giovanni Raboni. Corte di poesia La manifestazione per la consegna dei Premi Pier Paolo Pasolini consiste, quest'anno, in un tentativo insolito di affrontare un discorso approfondito sulla poesia. Il «Pasolini di Poesia» infatti si svolgerà in modo aperto, con dibattito e chiarimento pubblico. A tutti i lavori del premio, destinato ad un poeta di lingua italiana, potrà assistere la gente, la base, i lettori e i curiosi di poesia, nel corso di due pomeriggi-sere dalle ore 19 alle ore 22. Che cosa avviene propriamente? Ciascuno dei giurati ha proposto alla direzione del «Fondo Pasolini» il proprio candidato, il quale è stato successivamente invitato a partecipare. Alcuni dei suoi testi, editi o inediti, saranno distribuiti..al pubblico in sala e a tutti i componenti della giuria che ne verranno quindi a conoscenza solo al momento dell'inizio dei lavori. Nell'ordine e secondo i tempi che il Presidente avrà deciso, ogni giurato presenterà criticamente il proprio candidato. Ne seguirà un dibattito esplicito e i candidati potranno leggere personalmente i loro testi nonché rispondere ad interrogativi e questioni dei giurati e del pubblico circa l'interpretazione e le scelte. Quindi una prima votazione selettiva, per riaprire allora che temerario il suo piede pose nel mio regno e negli abissi del Sahara affondai urlando ai camellieri ... ecco io resterò ... poi il dibattito nel secondo pomeriggio e procedere alla votazione conclusiva ed_alla consegna della totalità dei «Premi Pier Paolo Pasolini 1987». Lo scopo della nuova iniziativa della nostra As·sociazione, non è quello di stabilire i valori della poesia oggi, ma di avviare, proprio sulla base delle varie tendenze che si saranno rivelate nel corso delle discussioni, la ricerca di un comun denominatore che travalichi e si renda, in tutta umiltà, necessario al fine comune del «fare poesia». Non si vuole dare un premio a un giovane in quanto tale, né ad un onorevole vecchio; non lo si vuole dare per la sola innovazione, né per la lunga attività. È noto infatti che il «Pasolini di Poesia» tende ad evidenziare un nesso tra l'alta qualità poetica e l'atteggiamento autentico, per lo più out, o . radicalizzato in modo proprio, con grande provocazione o scoperta o recupero dj un nuovo modo di essere umani. Associazione «Fondo Pier Paolo Pasolini» La Direzione Nota Nel corso della serata del 17_settembre sono stati consegnati i premi «Tesi di laurea Pier Paolo Pasolini», VIII edizione, ai due vincitori ex-aequo: Stefano Casi (Pasolini e il teatro) e Russe! Williains (Pasolini saggista), tesi rispettivamente presentate al DAMS - Facoltà di Lettere di Bologna e al Department of ltalian University of Warwick (Inghilterra).
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