Alberto Melucci LIBERTÀCHE CAMBIA Una ecologia del quotidiano SCIENZA E IMMAGINAZIONE NELLACULTURAINGLESE DEL SETTECENTO a cura di Sergio Rossi prefazione di Giulio Giorello ECONOMIE E DISECONOMIE NELLA ATTIVITÀ DI SPONSORIZZAZIONE a cura di Marco Garofalo (in preparazione) Edizioni Unicopli via Verona, 9 - 20135 Milano tel. 02/5450089 Distributore Promeco via Carlo Torre, 29 20143 Milano tel. 02/8323518 EDIZIONI UNICOPLI Collana di poesia I Campi Magnetici IGINO CREATI "Via Donatello 23" L. 15.000 FABIO GALLI "Impura" L. 8.000 Collana Narrativa ALFONSO LENTINI "Trappole delicate" L. 10.000 Collana Azioni Parallele di saggistica LINA FERRANTE "La verità che scotta" postfazione di Umberto Piersanti L. 12.000 Collana Unjversi paralleli C. PAGETTI - B. D'EGIDIO F. MARRONI "Il nostro cammino tortuoso" (Conrad tra autobiografia e fiction) L. 15.000 Collana L'Albero cavo OSVALDO SALARGLI "Puzzle" L. 12.000 PASQUALINODELCIMMUTO "La lezione di Gide" L. 8.000 Per acquisti di copie richiedere la spedizione contras- • segno oppure inviare vaglia postale o assegno presso le Edizioni Tracce Via Vittorio Veneto, 47 65100 PESCARA Zeno-Svevo Mario Lavagetto ha curato un'edizione di Italo Svevo che raccoglie opere notissime e molte altre meno note e poco frequentate (da La coscienza di Zeno alla commedia La rigenerazione, dal Diario per la fidanzata ai racconti-palinsesto come Vino generoso) tutte calamitate intorno alla funzione-Zeno. Di fatto il volume è intitolato Zeno (è stampato nella Biblioteca dell'Orsa, Einaudi, pp. 942, lire 42.000). La prefazione di Lavagetto pone con forza persuasiva la propria candidatura a restare come uno degli scritti fondamentali su Svevo. Ne ricaviamo qui un parallelismo_tra i più attuali, quello tra Svevo e Beckett. Scriveva Svevo il 4 aprile 1928 (l'anno della morte, avvenuta il 12 settembre): «... La vita sarà letteraturizzata. ,Metà dell'umanità sarà dedicata a leggere e studiare quello che l'altra metà avrà annotato. E il raccoglimento occuperà il massimo tempo che così sarà sottratto alla vita orrida vera. E se una parte dell'umanità si ribellerà e rifiuterà di leggere le elucubrazioni dell'altra, tanto meglio. Ognuno leggerà se stesso. E la propria vita risulterà più chiara o più oscura, ma si ripeterà, si correggerà, si cristallizzerà. Almeno non resterà quale è priva di rilievo, sepolta non appena nata, con quei giorni che vanno via e s'accumulano uno eguale all'altro a formare gli anni, i decenni, la vita tanto vuota, capace soltanto di figurare quale un numero di una tabella statistica del movimento demografico. Io voglio scrivere ancora». E Beckett: «.. .il faut dire des mots, tant qu'il y en a, il faut les dire, jusqu'à ce qu'ils me trouvent, jusqu'à ce qu'ils me disent [... ] il faut continuer, je vais continuer». Pare di notare un'accentuazione volontaristica, quasi precettistica, nel passo di Beckett, mentre la decisione di Svevo risulta fondata su una grandiosa visione paranoica, un'esplosione molto più radicale e nuova rispetto al famoso topos narrativo del finale della CoscienCfr/evidenziatore za. Se Beckett ha una fisionomia da rapace quella di Italo Svevo si avvicina molto a quella di un orso burlone, capace di giocare sul serio. A chi la nostra preferenza? Antonio Porta Mario Lunetta Anzitutto: come Lunetta ha disposto all'avvio, su palcoscenico beckettiano, la sua propria ideazione e logorrea? A più voci uniche, tre, riunite in una sola. E che sono: «questo bel grugno che vi parla al registratore», giornalista fallito figlio di scrittore indegno di nome Lunetta che viene involto in un fattaccio corruttivo disastroso incestuoso di tipo faulkneriano o film di Polanski; «questo aggeggio derisorio che muove le sue bobine come fossero due emisferi»; un pappagallo che «gracchia, scaracchia, gridacchia sulla scranna», esattamente come gli altri due. Invenzione bellissima. E ciò permette, oltre che i tre puntini alla Céline col loro volo straziante, alcune novità linguistiche assolute e insieme leggibili che vanno qui elencate, col loro sberleffo alla pratica riduttiva dell'oggi: 1) il timbro maledetto e insieme cafone, colla sua sfrenata linguaccia alta-bassa, colta-becera; 2) giochi inediti su una balbuzie del narrante che somiglia al ventriloquio del pappa e agli schizzetti del registratore; esempi: «ing. ingozzo», «andò via sci, scivolando sui tappeti», «ca ... capisco», ecc. ecc. E ancora 3), come ho detto: l'evoluzione graduale, simpatetica, rigurgitante, di un intreccio o vicenda con aria di sfida ai narratori giovani, in un proprio romanzo d'appendice che ha la linguisticità antiromarizesca. Matura e virtuosa, costruita e virtuosistica, cerebrale e improvvisativa, questa enfasi vuota di Lunetta ci insegna che tutto è verofalso e che l'artista è oggi soprattutto un mistificatorio stile che ha la propria autenticità nei rimbalzi interni, negli interstizi, nei buchi, nelle follie, negli eccessi e negli Joe Jones /accessi di tosse. Ci sono pure sorprese nella vicenda: l'incesto di chi è? il killeraggio perché si fa? come le poesie si lanciano? Non riveliamo tutto ciò. In una certa pagina ci sono 18 righe di nomi del diavolo. E c'è una prefazione acutissima al libro (ed. Manni, Lecce, 1987, pp. 95, lire 18.000) di Francesco Muzzioli. Il titolo di lotta, decadimento, -finzione, sparizione, è Guerriero Cheyenne Francesco Leonetti Il sublime è di moda Dal 9 al 13 dicembre si è svolto a Pavia, organizzato dall'Università, e per la cura particolare di Tomaso Kemeni, un ricco e articolato «simposio» internazionale sul tema «dicibilità del sublime». Già nella scelta di questo titolo era evidente la presa di posizione nei confronti delle tesi sulla «ineffabilità» del sublime - e di altro - spesso ricorrenti. A Pavia, al contr:irio, come sottolineava la presentazione del simposio, si sono voluti citare e analizzare passi «sublimi» di testi letterari, figurativi e musicali attinenti alle più varie cultur:e; e in pari tempo ci si è soffermati sui momenti forti della tradizione filosofica e degli strumenti critici apprestati dalla retorica nuova e antica, dalla stilistica, dalla psicoanalisi. .. Questo incontro pavese testimonia ulteriormente del rinnovato interesse, anche in Italia, per la tematica del sublime; un interesse in larga parte riattivato dagli studi di Harold Bloom, e particolarmente dal suo Agon, pubblicato negli Stati Uniti nel 1982, e tradotto, in Italia, nel 1985. Intorno a Bloom ruotava già il convegno su Il sublime: creazione e catastrofe nella poesia, tenutosi a Bologna nel 1984 (gli atti sono pubblicati nella rivista «Studi di estetica», 1984); mentre il seminario Da Longino a Longino, tenutosi a Palermo nell'aprile di quest'anno per _iniziativa del Centro Internazionale Studi di Estetica (gli atti: Da Longino a Longino. I luoghi del Sublime, Palermo, Aesthetica, 1987, a cura di Luigi Russo). La stessa casa editrice ha ripubblicato, sempre quest'anno, Il Sublime dello Pseudo Longino, a cura di Giovanni Lombardo, con una postfazio~e di Harold Bloom e una aggiornatissima bibliografia. Vi è da chiedersi quali possano essere - al di là della suggestione offerta dal lavoro del critico statunitense - le ragioni di tanto fervore intorno alla categoria del sublime, sia sul versante filosofico-teoretico, che su quello di una rinnovata lettura degli autori - soprattutto inglesi e americani- le cui opere si possono far rientrare in questa tradizione. Una risposta che non sia ampiamente argomentata non può certo risultare perspicua. Si può tuttavia - azzardare l'ipotesi che intorno al sublime si incontrano e si raggrumano tendenze e istanze di carattere «neo-romantico», non casualmente intrecciantesi con il cosiddetto «post-moderno». Sullo sfondo, per opinione di chi scrive queste righe, la «crisi della ragione» che sembra connotare gli anni più recenti. Una «crisi» forse epocale, che sottolinea probabilmente il disordine ideale e sociale entro cui il nostro secolo sembra doversi concludere. Mario Spinella Nanni Balestrini Il ritorno della signorina Richmond commentovisivodi GianfrancoBaruchello ··!/ritornoin Italia dellasignorinaRirh11101a1rdrime ne/testate1984,ecoincide ra.wa/111mrtoenquellodel .ruobiografo in rmi. rhedopocinqueanni di esilio i11 terraprormza/e erastato dalla giu.rtizit1 italiana amabilmentedithiarat/1 i1111orednetiepiù gral'iatti di terrori.rm/1 politico·. Goffredo Parise Arsenico conun .raggiodi AndreaZanzotto ... ··11·.rtiovelatoreS. iaperi te11t1oimiti. .rit1 per il ronti11uionrre.rpard.reildettato 11dti11ralzardeella .ri11tt1.r.ri e ne/timpennaturadel /e.r.ri.r.oriaperfaforza di un fl11.rsoatrabiliare rhe investefin daltinizio /'elaborazionseti/i.rtim.e.r.ro ·.rlponein una zonarontig11acerte .ri.r11o1grafiegaddianeoaddiritturaa Cé/ine,. .. Edizioni Bccrn Giallo Via Garibaldi 31026Oderzo (TV) Te!. (o/422) 712•i72 edizioni Libreria Sapere Pallonetto S. Chiara. 15 80134 Napoli Telefono: 201967/223948 A. Arcomanno. Pedagogia, educazione e istruzione nell'Italia unita (1860-1877) pp. 280, L. 30.000 L. Terreni. La prosa di Paul Celan pp. 173. L. 15.000 E. Fiandra. Stifter e i suoi lettori. Storia critica del « Witiko» pp. 80. L. 15.000 M. Argentieri, L ·asse cinematografico Roma Berlino pp. 130, L. 15.000 F. Liberatori - G.B. De Cesare, Nozioni di storia della lingua e di grammatica storica spagnola pp. 189, L. 20.000 C. Bordoni, li romanzo senza qualità. Sociologia del nuovo rosa pp. 184, L. 17.000 R. Runcini, Lineamenti di sociologia della letteratura pp. 115, L. 8.000 C. Bordoni, li piacere della lettura pp. 120, L. 15.000
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