il Mulino Gian Enrico Rusconi Rischio 1914 Come si decide una guerra Il reticolo di eventi e decisioni che fecero precipitare l'Europa nell'inferno della Grande Guerra: l'analisi di un rischio ancora attuale Giovanni Sartori Elementi di teoria politica Una piccola enciclopedia della politica di uno dei massimi studiosi italiani Alain Besançon La falsificazione del bene Solov'ev e Orwell Due parabole apocalittiche per un mondo abitato dal male Pier Cesare Bori L'interpretazione infinita L'ermeneutica cristiana antica e le sue trasformazioni Una scrittura che cresce con chi la legge: il problema del leggere da Gregorio Magno a Schleiermacher, dalla scrittura divina a quella degli uomini A. Arcomanno, Pedagogia, educazione e istruzione nell'Italia unita (I 860-1877) pp. 280, L. 30.000 L. Terreni, La prosa di Paul Celan pp. 173, L. 15.000 E. Fiandra, Stifter e i suoi lettori. Storia critica del « Witiko» pp. 80, L. 15.000 M. Argentieri, L'asse cinematografico Roma Berlino pp. 130, L. 15.000 F. Liberatori - G.B. De Cesare, Nozioni di storia della lingua e di grammatica storica spagnola pp. 189, L. 20.000 C. Bordoni, Il romanzo senza qualità. Sociològia del nuovo rosa pp. 184, L. 17.000 R. Runcini, Lineamenti di sociologia della letteratura pp. 115, L. 8.000 C. Bordoni, Il piacere della lettura pp. 120, L., 15.000 ne di una nuova entità è del tutto pertinente a un'idea di viaggio della memoria intesa come rovesciamento all'indietro, capovolgimento dall'interiore all'esteriore. Ma una certa affinità dell'operazione c'era anche nell'unico altro spettacolo della Troise che ho avuto modo di vedere, Solo degli specchi, presentato a Milano ·Poesia nel 1985. Il soggetto, denunciato dalla voce recitante di fondo (registrata), era la solitudine nevrotica della donna allo specchio, l'intrecciarsi delle paure, delle illusioni; la danza dell'unica ballerina (la Troise stessa) trasformava la trappola dei piccoli gesti ossessivi della nevrosi dello specchio in palpitazioni centesimali tipo alucce di insetti notturni, creando un ritmo serratissimo e trenetico, ma insieme morbido, con un certo qual potere ipnotico. Ricordo un gioco di gomiti portati alti, bassi o a media altezza, riflessi a tratti nei vari squarci di specchio, che era contemporaneamente inquietante e liberatorio. Dunque anche drammatizzazione di uno spazio metamorfico. E Violet è certamente anche un'esaltazione delle metamorfosi della memoria. Ho cercato di leggere questi spettacoli della Troise, questo pare Il nuovo sistema dell'arte Giò Marconi, Gabriele Perretta, Gian Piero Vincenzo I 1 sistema italiano tra le sue qualità non ha sicuramente quella della chiara determinazione strutturale. La sua realtà è estremamente articolata, punteggiata da differenze e campanilismi, tanto che in nessun caso si può parlare di una dimensione culturale affrontata con piena coscienza dei propri mezzi e dei propri obiettivi. La realizzazione del convegno sul Il nuovo sistema del- !'arte (svoltosi all'interno della Seconda Internazionale d'Arte Contemporanea) è stato un tentativo di raggiungere tale consapevolezza, senza voler dare una definizione di un particolare sistema dell'universo sociale o tracciare i confini di un ambito specialistico. Il nostro scopo era quello di gettare le basi per una riflessione «interna» al mondo dell'arte, catalizzando le energie che potrebbero conferire ad esso una reale ossatura. Come punto di partenza non potevamo scegliere che il riesame del ventennio 1960-1980, sottolineando come ancora oggi persista quell'insieme di strategie nate all'interno della piccola élite artistica, economica e politica che aveva ripescato «il sistema» tra le macerie del dopoguerra. In quegli anni, infatti, mercanti, artisti, critici e operatori culturali hanno avviato la prassi, diventata presto una regola, di guardare al mondo dell'arte in _termini essenzialmente «di circuito», come semplice scambio, cioè, di informazioni e materiale tra gallerista e gallerista, tra artista e artista, tra critico e critico. A quest'ottica, piatta e bidimensionale, si è voluto contrapporre un'idea di «sistema», in cui ogni elemento è considerato per le sue rela7'.ioni complesse e pluridimensionali. La situazione italiana, a partire . dalla seconQ~.metà degli .anni ot~ Cfr ticolare genere di coreografie che sono a mezza strada tra la performance e il balletto, che partecipano alle avventure della musica, della poesia sonora, delle varie forme di arte visiva, ponendomi il problema di individuarne la retorica di spettacolarizzazione. Mi si è chiarito come mai lo spettacolo della Troise mi fosse congeniale. Tra le altre opere presentate a Modena ne ho viste alcune che riproponevano la drammaturgia_..del prodotto finito, cioè la definizione dello spazio dentro allo scenario, lo scenario come composizione globale che agisce da contenitore per l'evoluzione di un processo narrativo che procede più per allusioni che per determinazioni, l'uso dentro allo scenario dei più svariati congegni tecnologici (televisori, cineprese, luci stroboscopiche e altre, macchine produttrici di fumo ecc.) ma non un'interazione sostanziale tra questi elementi e l'evento teatrale, cioè spettacoli che si avvicinano al concetto del musical e in questo senso spettacoli che hanno alle spalle una grande tradizione e che sviluppano l'inventività dentro alle variazioni dei particolari. Nella Troise c'è molto chiara la coscienza di assumere in proprio la gestione delle funzioni stesse degli elementi scenici. Un atteggiamento analogo lo troviamo per esempio negli spettacoli di Valeria Magli. Le invenzioni coreografiche che la Magli allestisce a partire dai testi dei poeti sembrerebbero porsi in un primo , momento come ornamento ai testi, visualizzazioni idiosincratiche che stabiliscono coi testi il tipo di distanza che c'è tra la calligrafia di un poeta e una sua poesia; ma l'ornamento è posto in primo piano e il testo è spostato sullo sfondo (la poesia passa attraverso quella che Benjamin avrebbe chiamato ricezione nella distrazione) e nello spazio di questo spostamento la Magli ritaglia le sue coreografie. Le istituzioni teatrali vengono così, programmaticamente si potrebbe dire, sottoposte a una interrogazione. È questa radicalizzazione che imposta tutto il lavoro e che fa di queste coreografie non solo delle interessanti novità, ma delle vere e proprie proposte. Violet Coreografia di Marianna Troise Compagnia Ottantasei, Napoli Progetto Ballate Ballatette: Danza e poesia Modena, 7-12 luglio 1987 ostre tanta, ha dimostrato una vitalità assolutamente insospettata, soprattutto da parte di chi ha dovuto lottare contemporaneamente contro una realtà penalizzante e contro i pregiudizi dello strapotere americano. Ci piace a questo punto pensare ai nuovi attivissimi galleristi, che pur con pochi mezzi non disdegnano di sostenere gli artisti emergenti, agli indesiderati giovani critici, che hanno nettamente preso posizione in favore della contemporaneità, nonostante il disinteresse dimostrato dai mass media, ed a tutti quelli che si sono ribellati alla logica dell'arrampicamento culturale. Da qui l'esigenza di fare una panoramica generale sulle varie figure operanti, di raccogliere a Milano, dove si è verificata in maniera più evidente l'estensione del sistema dell'arte e di mettere a confronto le diverse esperienze, evitando però la contrapposizione centro-periferia, nord-sud. La geografia artistica italiana ci è sembrata fin dall'inizio in via di completa ridefinizione, con spinte evidenti verso un'omogeneità strutturale del territorio, dove città e province ricche si trovano su di uno stesso piano. Certo su Milano convergono attenzioni di tipo particolare, soprattutto per le possibilità che ha la città di dialogare direttamente con le altre realtà europee e mondiali. La mappa del «nuovo gallerismo» italiano, cioè delle trenta e più gallerie aperte nelle ultime tre stagioni, fatto assolutamente insolito per il nostro paese, fornisce una riprova di quanto detto sopra. A parte i sette spazi milanesi e gli altrettanti spazi romani, gli altri sono disseminati in tutta la penisola, e anzi in provincia il fenomeno è in netta espansione. Da più parti è stato fatto notare che la situazione di partenza del mercato artistico italiano non è tra le più fiorenti del mondo. Le maggiori responsabilità gravano sulle spalle di un Ente pubb.lico, il quale non ha garantito il coordinamento nazionale del patrimonio artistico «contemporaneo», che avrebbe richiesto la creazione di appositi musei, archivi, biblioteche, borse di studio, laboratori di ricerca e sostegni finanziari per significative esposizioni di arte italiana all'estero. È stato anche sottolineato quanto sia inutile restare in attesa di tale intervento, perché esistono i presupposti per coinvolgere gli organismi privati i quali, in un non lontano futuro, potrebbero fornire un più determinante apporto finanziario ed organizzativo al sistema. Con piacere abbiamo verificato quanto su questi temi ci sia una sostanziale convergenza tra le giovani forze chiamate a raccolta da Il nuovo sistema dell'arte e il Sindacato Nazionale Galleristi d'Arte Contemporanea. È stato anche segnalato il paradosso a cui si è giunti in Italia, dove l'arte ha acquistato una centralità estremamente significativa nel dibattito tra gli intellettuali, ma allo stesso tempo è stata messa alla porta dai massmedia nazionali, che continuano a sostenere una sottocultura artistica priva di ogni riscontro scientifico. Il Convegno ha reso, così, possibile una serie di verifiche che riguardano diversi aspetti della situazione nazionale. In primo luogo, il nostro modo di considerare la galleria come una vera e propria struttura organizzativa, dotata di efficiente banca dati e di elevata integrazione con le altre realtà del territorio, ha sortito l'effetto di poter efficacemente dialogare con l'Expo CT, della Camera di Commercio di Milano, che ha sostenuto e reso possibile un'iniziativa che si presentava estremamente difficile da realizzare. In secondo luogo, la ricerca avviata ci ha permesso di raccogliere una notevolissima mole di materiale. Si tratta di dati che si riferiscono non a una realtà ben definita e completamente sviluppatasi, ma a un fenomeno in piena fase di evoluzione e .,. collana 'guide di cultura' Giovanni Filoramo Carlo Prandi Le scienze delle religioni Un panorama dettagliato dei diversi approcci metodologici allo studio scientifico del fenomeno religioso nella società contemporanea. Una guida analitica e completa. pp. 240, L. 22.000 Morcelliana Via dei Liburni, 14 00185 Roma Tel. (06) 4955207 I PARTITI ITALIANI TRA DECLINO E RIFORMA a cura di Carlo Va/lauri tre volumi per complessive 1600 pagine, L. 150.000 La ricerca complessiva si è estesa ai seguenti partiti e movimenti: Democrazia Cristiana, Movimento Comunità, Movimento Sociale Italiano, Partito Comunista Italiano, Partito di Unità Proletaria per il Comunismo, Partito Liberale Italiano, Partiti e Movimenti Monarchici, Partito d'Azione, Partito Repubblicano Italiano, Partito Sardo d'Azione, Partito Socialista Democratico Italiano, Partito Socialista Italiano, Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, Unione dei Comunisti, Partito Radicale, Sudtiroler Volkspartei, A.C.P.O.L. e M.P.L., Federazione Anarchica Italiana, Lotta Continua, Democrazia Proletaria, Federazione Giovanile Comunista Italiana, Federazione Giovanile Socialista, Avanguardia Operaia, Potere Operaio, Comunione e Liberazione, Movimento Popolare, Movimento federativo Democratico, Unità Popolare, Union Valdotaine, nonché gruppi femminsiti L'opera completa si compone, oltre ai volumi su citati: LA RICOSTITUZIONE DE.I PARTITI DEMOCRATICI tre volumi pe"rcomplessive 1758 pagine, L. 150.000 L'ARCIPELAGO DEMOCRATICO due volumi per complessive . 1070 pagine,, L. 90.000 .
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