Alfabeta - anno IX - n. 101 - ottobre 1987

Alfabeta 101 Prove d'artista Lamberto Pi Terzo grado Fu allora che si sentirono rumori di passi e di grida? Ma non ero io che apparii all'improvviso, quasi venendo dal nulla? Ed eri proprio tu che sospirando ti aggiustavi incantevolmente i capelli? Sono scoppiati molti altri scandali nel frattempo? Perché non vuoi più? Alcuni di loro sono già stati messi a confronto? Perché ridendo scopri i denti? Per quale motivo qualcuno avrebbe dovuto avere dei sospetti? Stai scivolando in un sogno a occhi aperti? Il temporale è finito? Sto aspettando una risposta che non verrà? * * * Le notizie diventavano di giorno in giorno più drammatiche? Quando cominciasti a guardare il deserto sottostante? Fu un'occasione speciale? Lo spirito d'avventura che aveva reso tanto eccitante la nostra vita s'era ormai spento? Fu per un impegno preso in precedenza che ti facesti attendere? Perché mi nascondesti le verità spiacevoli? La situazione non è ancora sotto controllo? Stavi camminando lungo il bordo del viottolo? Perché non ti dissi che avevo bisogno di parlarti? L'indiscrezione è stata confermata? C'è una cosa che devo ancora scoprire? Hai altre domande da farmi? * * * È vero che il sole splendeva? Era un limpido e terso pomeriggio di aprile? Avevi voglia di vedermi? C'erano state altre cose più gravi e importanti? Ero a conoscenza dei quesiti formulati? Perché è sempre più buio? Ho una certa difficoltà a parlarne? Sto chiudendo gli occhi per l'emozione? Riuscirò a ricostruire un quadro più completo e coerente del disastro? Parlandone ho paura di guastare la sorpresa? Fu quello l'ultimo nostro bacio? Cosa mi verrà chiesto durante la pausa dell'interrogatorio? * * * Nella luce della luna le parole ebbero un suono meraviglioso? Eravamo forse prigionieri nella febbre dei nostri sensi? Sei dunque in grado di parlare? Stava per scoccare la mezzanotte? Quando si è inserito un altro episodio sconcertante? L'indomani mattina tutto ti sembrò diverso? Chi di noi due guardò fuori? Le indagini appaiono particolarmente difficili? Stiamo andando veramente verso una ricerca spasmodica di evasione, tranquillità e grandi spazi? Perché nessuno ha visto nulla? La notte era terminata come un sogno, seguita da una realtà oscura? Perché sparisti dalla mia vita? Sono drammatici i toni dell'interrogatorio? * * * Come si spiega il fatto? Cosa osservi allora con la coda dell'occhio? Cosa ti fa ridere adesso? I suoi capelli e i suoi occhi birichini ti hanno sempre incantato? Quali altre domande ti sono state avanzate? Perché hai dichiarato di non aver partecipato? Non ti sprizzano forse scintille da tutti i pori? Come risolvi questa contraddizione? Non capivi niente di quello che stava succedendo? ~erché non ti vergogni allora della tua bellezza? . Forse non permangono in proposito numerosi dubbi? Ti piace giocare? . Perché da quella mattina scese una pioggerellina che sembrò non finire mai? ,lerché l'interrogatorio non è ancora terminato? .. Stava ricominciando il fuoco di fila delle domande? Ma intanto chi traeva respiro dalla vastità degli spazi? Quanti ne erano al corrente? Eri tu che stavi uscendo da~'ombra? Venisti subito rapita da così tanta suggestione? Nel quadro che si profilò emersero posizioni contrastanti? Perché non lasciarci intanto strabiliare dal paesaggio? Come giudichi la proposta? La tiepida nebbia si è sdraiata fin dal mattino sul fiume? Le nuvole pendono molto basse sulla grigia acqua? Siamo proprio noi che ci sentiamo sciogliere piano piano? Abbiamo dunque risposto per molte ore consecutive alle domande? * * * La vorrei fantasiosa, romantica, di gran classe? Ti andrebbe associata alla viola del pensiero screziata di nero? Pensi ancora che una così debba esserci da qualche parte? Il sottinteso ti appare ovvio? E questi effetti di iridescenza e di movimento ti attraggono? Per lei dovrebbero sbocciare di colpo tutti i fiori? E se i suoi occhi cambiassero espressione? Vuoi che discretamente aggiungiamo un tocco di verde smeraldo? A che punto della scena dobbiamo convincentemente applaudire? Perché t'intersechi con virtuosismi sempre di soprendente leggerezza? Perché sul finale le fai sprigionare effetti cromatici tanto avventurosi? Sta proprio arrivando? Fa segno di sì? * * * Ma quando e dove ci siamo conosciuti? A cosa la devo imprevedibilmente accostare? Sono suoi questi increspati sorrisetti? È lei che annuisce ridendo? Che avviene fra confusione e risate? Perché mi mordo pensosamente il labbro? Perché trovo ogni dettaglio superfluo? Di cosa stiamo chiacchierando nel frattempo? Che m'importa se un ultimo raggio di sole s'adagia su di lei? Perché non oso guardare quelli che incontro? Ma è proprio vero che la trasparenza aggiunge seduzione? * * * Riusciremo a conservare una grazia spiritosa? Dalla zona della sciagura arriverà qualche notizia certa? La tua voce di velluto comincerà allora a farsi s1rid11la? Che ne sarà del rosa morbido delle dalie? Cosa minaccerà la parte settentrionale del paese? Perché non risponderai subito? Amerai sempre il bianco puro delle 111argheri1e! Ricorrerà il passaggio ambiguo a lasciare apcnc 11t11e le possibilità? Scrollerai le spalle? Scorderemo l'arancio intenso delle fresie? Un quadro più preciso della situazione potrà essere delineato in seguito? A quel punto dovrai andartene? Dovrò seguirti? * * * Gli occhi ti si fanno allora grandissimi? Le labbra ti diventano più sensuali? Che dire dei tuoi sguardi e toni di voce? Ti hanno riferito che notizie non posso mandarne? Conosci il gioco delle trasparenze? Da dove inizia la tua immagine? Il cielo è smeraldo come l'acqua? Stai annuendo col capo? Sei rarefatta, elegantissima, semplificata ali'estremo? Sai suggerire lontananze che svaniscono, oppure si addensano? È vero che sei andata sui monti? È vero che torni sempre quando cade il sole? È vero che nel frattempo tu stai entrando qui? pagina 47 otti Il sole era alto? Erano tante le ombre dei fiori? Oppure lei fece lentamente un segno di diniego? Davvero le cose cominciavano a complicarsi? Veramente si volse ancora verso di me? Perché non c'era più tempo? Forse non l'avevo vista colma dei suoi occhi? Forse non mi guardava fisso aspettando la risposta? E gli uccelli non cantarono poi nel vuoto? E nel vuoto non passò poi un giorno dopo l'altro? Cos'è che non feci? Che successe sull'isola avvolta di nebbia? Fu lei che mi dette un'occhiata casuale e indifferente? * * * Era opportuno avere le sfumature tenere dei fiori di campo? Bisognava proprio obbedire alle leggi del capriccio? Perché il còmunicato non lo diceva? Quanti si voltarono dall'altra parte? Quei toni sordi nella gamma dei marroni e degli aranciati erano i suoi? Vi fu almeno un'allusione? Si vide qualche scansione di rosso e nero assoluti? Ma da quanto tempo stava lì? Ero in attesa di saperne di più? I frammenti stentavano dunque a ricomporsi? Il blu elettrico si era improvvisamente svegliato? . 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