pagina 38 de un evento finale che del mondo determini il rovesciamento, l'eversione, la catastrofe rigeneratrice. A differenza della massa degli schiavi, solo l'ilbermensch gnostico capisce che il male non è un errore umano ma l'effetto di un complotto divino, e che la salvezza non si attua attraverso le opere - perché non vi è nulla da farsi perdonare. Se il mondo è il regno del male, lo gnostico deve certamente odiarne la natura materiale, disprezzare la carne e la stessa attività riproduttiva. Ma chi ha acquisito la conoscenza è salvo, e quindi non deve più temere il peccato. Anzi, per Carpocrate l'uomo, per liberarsi dalla tirannia degli angeli, signori del cosmo, deve perpetrare tutte le ignominie possibili. Per conoscere, occorre conoscere anche il male. Nella pratica del male si umilia il corpo, che si deve distruggere, non l'anima, che è già salva. ' E difficile sottrarsi alla tentazione di ritrovare una eredità gnostica in molti aspetti della cultura moderna e contemporanea. Si è individuata una origine catara, e quindi gnostica, nella concezione cortese (e poi romantica) dell'Amore, visto come rinuncia, perdita dell'amata, e in ogni caso come rapporto puramente spirituale a esclusione di ogni rapporto sessuale. È certamente gnostica la celebrazione estetica del male come esperienza di rivelazione (Sade), ed è gnostica la decisione di tanti poeti moderni di ricercare esperienze visionarie grazie allo sfinimento della carne, mediante l'eccesso sessuale, l'estasi mistica, la droga o il delirio verbale. Qualcuno ha visto una radice gnostica nei grandi principi dell'idealismo romantico, dove il tempo e la storia sono rivalutati, ma solo per rendere l'uomo protagonista della reintegrazione dello Spirito. D'altra parte quando Lukacs afferma che l'Irrazionalismo filosofico degli ultimi due secoli è una invenzione della borghesia che cerca di reagire alla sua crisi giustificando filosoficamente la propria volontà di potenza e la propria pratica imperialistica, non fa altro che tradurre in termini marxisti la sindrome gnostica. Di converso, qualcuno ha parlato di elementi gnostici nel marxismo, e persino nel leninismo (teoria del partito come punta di diamante, gruppo di eletti che posseggono le chiavi della conoscenza e quindi della redenzione). Altri vedono una ispirazione gnostica nell'esistenzialismo e in particolare in Heidegger (l'Esserci, il Dasein, come essere «gettato» nel mondo, il rapporto tra esistenza mondana e tempo, il pessimismo). Jung, nella sua rivisitazione di antiche dottrine ermetiche, ha riproposto il problema Saggi gnostico della riscoperta di un Sé originario. Ma del pari è stato individuato un momento gnostico in ogni apparizione del Superuomo, in ogni condanna aristocratica della civiltà di massa, nella decisione con cui i profeti delle razze elette hanno deciso di passare, per realizzare una reintegrazione finale dei perfetti, attraverso il sangue, il massacro, il genocidio degli ilici, degli schiavi irrimediabilmente legati alla materia. 3 Per non parlare di autori contemporanei che si rifanno letteralmente alle idee originali della gnosi. Cito da Cioran: «Niente potrà togliermi dalla mente che questo mondo sia il frutto di un dio tenebroso di cui io prolungo l'ombra, e che sia mio compito esaurire le conseguenze della maledizione sospesa su di lui e sull'opera sua[ ... ) Come una cancrena, la carne si estende sempre più sulla superficie del globo». 4 Mi soffermerò solo su due aspetti del modello ermeticognostico che mi sembrano di particolare attualità: la sindrome del segreto e la sindrome del complotto. Se l'iniziato è colui che possiede un segreto cosmico, le degenerazioni del modello ermetico hanno portato alla persuasione che il potere consiste nel far credere di avere un segreto politico. Secondo Georg Simmel «il segreto conferisce a chi lo possiede una posizione d'eccezione e opera come una forma d'attrazione determinata da pure ragioni sociali. Esso è fondamentalmente indipendente dal suo contenuto, ma certamente è tanto più efficace in quanto il suo possesso esclusivo sia vasto e significativo [... ] Dalla segretezza, che copre d'ombra tutto ciò che è profondo e significativo, nasce il tipico errore per cui ogni cosa misteriosa è importante ed essenziale. Di fronte all'ignoto il naturale impulso all'idealizzazione e il naturale timore dell'uomo cooperano insieme allo stesso fine: intensificare l'ignoto attraverso l'immaginazione e considerarlo con una intensità che di solito non è riservata alle realtà evidenti». 5 Non credo sia necessario aggiungere commenti per indicare il ruolo svolto dalla manipolazione del segreto nel corso delle vicende politiche del nostro tempo. Se per la gnosi l'uomo è vittima di un complotto cosmico, e credere al complotto cosmico è il modo di liberarsi dal rimorso e dalla responsabilità del male del mondo, Karl Popper ha dimostrato come questa ossessione metafisica si sia trasferita alla «teoria sociale della cospirazione». «Detta teoria, più primitiva di molte forme di teismo, è simile a quella rilevata in Omero. Questi concepiva il potere degli dei in modo che tutto ciò che accadeva nella pianura davanti a Troia costituiva soltanto un riflesso delle molteplici cospiAlfabeta 101 razioni tramate nell'Olimpo. La teoria sociale della cospirazione è in effetti una versione di questo teismo, della credenza, cioè, in una divinità i cui capricci o voleri reggono ogni cosa. Essa è una conseguenza del venir meno del riferimento a dio, e della conseguente domanda 'chi c'è al suo posto'? Quest'ultimo è ora occupato da diversi uomini e gruppi potenti - sinistri gruppi di pressione, cui si può imputare di aver organizzato la grande depressione e tutti i mali di cui soffriamo [... ] Il teorico della cospirazione crederà che si possano intendere compiutamente le istituzioni come risultato di un disegno consapevole; quanto poi alle collettività egli normalmente attribuisce loro una specie di personalità di gruppo, trattandole quali agenti della cospirazione come se fossero singoli individui.»6 Basterebbe ricordare la teoria del complotto giudaico e i Protocolli dei Savi Anziani di Sion, o il fenomeno del maccartismo. È una tendenza «razionale» delle dittature individuare un nemico esterno che complotta per la rovina dei cittadini, ed è sempre tendenza «irrazionale» dei cittadini accettare l'idea del complotto. Il male è sempre fatto da qualcun altro, e non nasce mai da un nostro errore. All'inizio di questa conversazione mi sono allontanato dal presente per compiere una esplorazione in un passato che a qualcuno sarà apparso troppo remoto. Volevo mostrare che siamo figli della nostra storia, e che se vogliamo individuare le apparizioni dello irrazionalismo contemporaneo dobbiamo prima identificarne le radici. Forse lo stesso progetto di «individuare» qualcosa per distinguerlo da qualcosa d'altro è apparso ad alcuni troppo razionalistico. Perdonatemi: io· credo ancora che il principio di identità e il modus ponens siano strumenti che talora vale la pena di usare. Note (1) Satire, I, 1, (106-107). (2) Science de l'homme et tradition, Paris, Berg, 1979. (3) Per queste interpretazioni dello gnosticismo mi riferisco alle opere di Puech, Jonas, Filoramo. (4) Le mauvais démiurge. (5) Das Geheimnis und die geheime Gesellscahft, in Soziologie, Leipzig, von Dunker & Humblot, 1908. (6) Conjectures and Refutations, 4. Questo scritto è il testo del discorso inaugurale alla Buchmes$e, tenuto dall'autore il 6 ottobre scorso a Francoforte. OBIETTIVO Antonio Socci Prefazione di Krysztof Zanussi In questo volume, per la prima volta, si affronta l'intera opera di Tarkovskij secondo una prospettiva non soltanto cinematografica, ma culturale e spirituale. Uno strumento indispensabile per conoscere un gigante del cinema del nostro tempo ~- 143 pp. f.to 14,Sx22,5 Lire 12.000 Prego spedire n ................. copie di "Obiettivo Tarkovskij" Ho versato l'importo di lire ..................................... tramite O ccp 36435204 intestato a EDIT C.P. 1521 - 20101 Milano (allego ricevuta) O vaglia postale intestato a EDIT C.P. 1521 - 20101 Milano (allego ricevuta) O assegno non trasferibile intestato a EDIT srl che allego alla presente Inviate il plico al seguente indirizzo: Nome ....... ............... ........ ...... ...... Cognome ..................................................... . Indirizzo .................. :............................................................................................ . CAP ....................... Città ................................................................................. . da spedire a EDIT C.P. 1521 - 20101 Milano
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