pagina 2 Le immagini di questo numero Alfabeta 101 Morale: se non si pecca contro la ragione, non si combina nulla. Dokoupil passa con disinvoltura dalla'pittura materica ed espressionista alla tecnica a spray dei graffitisti, dalla semplicità formale del naif alla complessità prospettica dell'anamorfosi, tanto che a qualcuno è sembrato vedere in quest'atteggiamento un semplice elogio del banale condotto con l'agile strumento dell'ironia. Quest'interpretazione ha il difetto di non raccogliere alcuni indizi estremamente interessanti. Infatti, senza dilungarsi sulle tematiche suggerite da ciascuno dei «cicli» di opere - Quadri dal Mondo Interiore, Storia dell'Universo, Scene dal Mondo Post-Nucleare, Dipinti su Cristo ecc. si può risalire, per brevità, alla nozione stessa di «ciclo» che, nel particolare significato acquistato nel «modo di produzione» di Dokoupil, si oppone nettamente a quella di «stile». cendo necessariamente ad una presunta unità sostanzia/e le differenze sub e superindividuali. giore o minore aderenza agli equilibri «razionali» del sistema. Ad esso corrisponde un'organizzazione del lavoro «vitale», che ha cioè una nascita e una morte, una durata e uno spazio precisi. Le singole parti sono interrelate e fortemente libere dal contesto. In questo modo l'attenzione viene spostata sulle motivazioni interne dell'arte, piuttosto che sulle sue formule produttive, il che corrisponde a considerare il «perché» dell'agire artistico invece di dedicarsi esclusivamente al «come»: « È in effetti il perché che deve determinare il come, allo stesso modo che la forma determina la raffigurazione» (A.K. Coomaraswany). Ecco che l'atteggiamento di Dokoupil si colloca vicino a chi desidera criteri più rigorosi di analisi e valutazione, invece di affidarsi alla legge della domanda e dell'offerta imposta dal mercato. In un certo tipo d'impostazione «scientifica» si possono agevolmente trovare altre indicazioni utili ali'ossatura teorica dei lavori in questione. sapere scientifico fattori di natura non razionale, non suscettibili di essere ordinati entro una metodologia prescrittiva» (Aldo Gargani). Rifiutare il carattere logico, consequenziale, del sapere ha permesso l'ingresso di valenze extralogiche, risultate vitali per una condotta intellettuale che doveva affrontare stimoli sempre piu complessi: «Non c'è alcun cammino logico dalle esperienze immediate al sistema degli assiomi, bensì soltanto una connessione intuitiva (psicologica), la quale è sempre valida fino a nuovo ordine» (Einstein). Einstein J iri Georg Dokoupil nasce nel 1954 a Krnov, in Cecoslovacchia, e si trasferisce nel 1968 in Germania, dove in capo a qualche anno decide di abbandonare gli studi di fisica e matematica per dedicarsi alla pittura. Fin da giovanissimo si fa notare e già nel 1984 quattro musei europei ospitano una sua ampia personale, che egli affronta con slancio e spregiudicatezza di picassiana memoria. Dai sedici «cicli» di opere presentati, estremamente diversi tra loro, emerge immediatamente la maggiore caratteristica del suo lessico artistico: il travalicamento del concetto attuale di «stile», che viene identificato come responsabile di più di una distorsione all'interno del sistema artistico. Un «ciclo» di lavori è in questo caso, invece, un insieme omogeneo ed essenziale, che passa da alcune premesse ad altre, sviluppandosi continuamente, fino ad arrivare alla conclusione, che giunge Dokoupil come artista si è affermato quasi contemporaneamente ad un gruppo Mn preciso di pittori tedeschi, denominati «Nuovi Selvaggi» o più genericamente «Neo-Espressionisti», ma questo non basta per collocarlo semplicemente a fianco dei suoi coetanei. La particolare eterogeneità del suo materiale visivo rende estremamente complesso individuarne gli elementi strutturali. Egli appare irriducibile alle indagini correnti, sgusciando fra le maglie di tutte le classificazioni, anche quella di «postmodernismo» in cui il suo carattere eclettico sembrerebbe relegarlo. L'ermeneutica artistica classica, lungi dall'essere una metodologia superata, muove da/l'individuazione di premesse ed innovazioni stilistiche, riconducendo tutti gli sviluppi successivi ad una gerarchia digradante di valori. Il concetto di stile, utilizzato come referente sia collettivo che individuale, si è sempre più ipostatizzato entro norme prescrittive che, nel momento in cui vengono definite, già presuppongono gran parte dei passi seguenti, delle opere e degli autori posteriori, i quali diventano così come i corollari di un teorema. Fondandosi sull'erronea convinzione che ogni artista o tendenza abbia non più di un'«anima», tale ermeneutica mira a stravolgere i dati del reale, riconduquando subentra una nuova energia creativa. Inizio e fine non sono gerarchicamente ordinati, ma sono entrambi poli a cui significativamente riferire la produzione artistica. Un «ciclo» è un insieme che si giustifica dall' «interno» in base alla propria coerenza ed efficacia, e non a seconda della magLa formazione culturale di Dokoupil non può essere dissociata dalla figura paterna, un ingegnereinventore, e da quella della nonna, una delle prime cecoslovacche laureatesi in fisica e dedicatesi alla professione di «scienziato». Proprio in campo fisico si è avviato quel processo di revisione della razionalità classica, che ha permesso di allentare il vincolo di schematismi concettuali sempre più incapaci di «comprendere» la realtà: «Con Mach e Einstein hanno fatto irruzione nell'analisi del La logica del sistema dell'arte spesso organizza rigidamente e meccanicamente il codice dei valori, tanto da costringere gli artisti a una costante e stressante attenzione all'andamento del mercato. Affidandosi a motivazioni decisamente extralogiche, il lavoro di Dokoupil riscopre la possibilità di guardare ali'«esterno», ben oltre i confini del sistema. Sarebbe anche possibile, ma vi accenniamo solo brevemente, rintracciare una precisa serie di artisti, da Picasso, a Picabia a Polke, che si sono sottratti ad ogni tentativo di razionalizzare il loro percorso artistico, e che, con Dokoupil, sono il simbolo di una libertà intellettuale, che sembra essere l'unico fondamento della «ricerca» nel- /' arte. Gian Piero Vincenzo Jiri Georg Dokoupil Studio Marconi Ottobre 1987 Sommario A più voci I premi letterari 19 punti pagina 3 Dorothy Parker Duci a ruota libera, in «The New Yorker», September 15, 1928 pagine 4-5 Francesco Leonetti Dissidio di correnti o virtù di autori? pagine 5-6 Carlo Formenti Politeismo e disincanto pagine 6-7 D'Annunzio a Yale Conversazione tra Niva Lorenzini, Antonio Porta, Paolo Valesio pagine 7-9 Giuseppe Bartolucci Teatro: suona l'allarme pagina 9 Maurizio Ferraris 7 dubbi sul neobarocco pagina 10 Omar Calabrese L'ammazzasette pagina 11 I pacchetti di Alfabeta Giancarlo Ferretti Il testo secondo Stanley Fish (C'è un testo in questaclasse?, di S. Fish) pagina 12 Avviso ai lettori e ai collaboratori Col numero 101 «Alfabeta» intraprende una nuova serie. I suoi caratteri sono: un sostanziale cambiamento della impostazione grafica, una più precisa articolazione delle sezioni, la differenziazione della lunghezza degli articoli in funzione dei loro diversi caratteri (recensivo, iuformativo, critico, teorico, ecc.). La prima sezione, A più voci, ospita opinioni d'autore su argomenti di attività culturale e politica («Taccuini»), serie di interventi su problemi teorici di fondo («Temi»), registrazioni di dibattiti su temi e liGiuseppina Restivo Sulla teoria letteraria (Avviamento all'analisi del testo letterario,di C. Segre;L'invenzione della tradizione, di A. Tagliaferri) pagine 13-15 Ubaldo Fadini Individualismo vecchio e nuovo (L'individualismo proprietario e Neo-individualismoe massificazione, di P. Barcellona) pagine 15-17 Bruno Accarino Contratto sociale: crisi di un revival (Il contratto sociale nella filosofia politica moderna, a cura di G. Duso) pagina 17 Renato Barilli Destini incrociati (Il colore del destino, di Lucentini & Fruttero;El paseo de Gracia,di MarioSoldati) pagine 18-19 Mario Spinella Scrittrici nel paesaggio (Golfo del paradiso, di G. Lagorio;Angelo a Berlino, di G. Morandini) pagina 19 Cfr Cfr/da Berlino pagina 21 Cfr/da New York pagina 22 Cfr/Riviste pagina 22-23 Cfr/Convegni pagine 23-24 bri, conversazioni e interviste («Intorno al tavolo»). Tutti i pezzi relativi a questa prima parte (meno le conversazioni) non devono superare le 3-4 cartelle da 2000 battute. La sezione denominata I pacchetti di Alfabeta raccoglie i consueti percorsi critici attraverso più libri, che non devono ora superare le 5 cartelle da 2000 battute. Nelle pagine centrali della rivista è inserito il Cfr, articolato in sezioni dedicate, rispettivamente, ai servizi dall'estero, ai convegni, alle mostre, alle riviste, alle rassegne, agli spettacoli; la sigla «Altri libri» seCfr/Rassegne pagine 24-27 Cfr/Altri libri pagine 27-29 Cfr/Mostre pagina 29 I pacchetti di Alfabeta Gaspare Polizzi Heisenberg filosofo (WernerHeisenberg.La filosofia di un fisico, di G. Gembillo) pagina 31 Eleonora Fiorani L'incontro con la terra (L'uomo e la terra, di E. Dardel) pagine 31-32 Attilio Mangano Bataille in discussione (GeorgeBataille:il politico e il sacro, a cura di J. Risset) pagine 32-33 Sergio Benvenuto Il bello e Gadamer (L'attualità del bello, di G. Gadamer; Letteraturae dialogo, di AA. VV.) pagine 33-35 Francesco Casetti Gli obiettivi del cinema (Concepts in Film Theory e Film in the Aura of Art, di D. Andrew; Film come esperienza, di E. Bruno;Abiti nuziali e bigliettidi banca, di M. Grande; Narration in Fiction Film, di D. Bordwell; The classica/ Hollywood Cinema, di AA. VV.; L'imagf, et l'imaginaire, in «Hors Cadre»; Cinéma & Narration,in «Iris») pagina 35 gnala la produzione della piccola editoria di qualità (le recensioni brevi dedicate alla produzione della media e grande editoria non sono più inserite nel «Cfr», bensì nei «Pacchetti di Alfabeta»); questi materiali non devono superare le 2-3 cartelle da 2000 battute. Lo spazio per interventi lunghi è previsto nella sezione Saggi, che riguarda gli scritti teoricamente più impegnativi, e prevede anche la possibilità di anticipare capitoli di libri in via di pubblicazione e di proseguire il lavoro di documentazione dei materiali più interessanti dai Saggi Umberto Eco L'irrazionale ieri e oggi pagine 36-38 Alberto Boatto La Terra, la vertigine pagine 39-40 Prove d'artista Prova d'artista grafica Giampaolo Guerrini pagina 41 Gianfranco Baruchello Temi ed esercizi di media difficoltà pagine 43-44 Biancamaria Frabotta La gelosia è quello che è pagine 45-46 Lamberto Pignotti Terzo grado pagina 47 Le immagini di questo numero Jiri Georg Dokoupil di Gian Piero Vincenzo Errata corrige Nel numero 98/99 (luglio-agosto 1987), a p. IV del Supplemento letterario, è stata pubblicata una poesia di Goffredo Parise. La «prova d'artista» grafica che la accompagna non è, come erroneamente indicato, dello stesso Parise, ma di Giosetta Fioroni. convegni, già avviato con la serie «Centri del dibattito». La sezione conclusiva del giornale ospita infine le tradizionali Prove d'artista, cui è dedicato più spazio, e prevede di pubblicare, oltre a poesie e racconti brevi, anche racconti lunghi, e di documentare il lavoro degli artisti. Le collaborazioni devono presentare i seguenti requisiti: a) gli articoli non devono superare i limiti di lunghezza indicati per le singole sezioni, in caso contrario sa- . remo costretti a procedere a tagli; b) gli articoli delle sezioni recensive Mensiledi informazioneculturale della cooperativaAlfabeta Direzione: Nanni Balestrini, Omar Calabrese, Maria Corti, Gino Di Maggio, Umberto Eco, Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti, Gianni Sassi, Mario Spinella Paolo Volponi Redazione: Maurizio Ferraris, Carlo Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti Art director: Gianni Sassi Grafico: Bruno Trombetti Editing: Studio Asterisco Luisa Cortese Edizioni Intrapresa Cooperativadi promozione culturale devono essere corredati da precisi e dettagliati riferimenti ai libri e/o agli eventi recensiti; nel caso dei libri occorre indicare: autore, titolo, editore (con città e data), numero di pagine e prezzo; c) tutti gli articoli devono essere inviati in triplice copia ed è richiesta l'indicazione del domicilio del collaboratore. Tutti gli articoli inviati alla redazione vengono esaminati, ma la rivista si compone prevalentemente di collaborazioni su commissione. Occorre in fine tenere conto che il criterio indispensabile del lavoro inRedazionee amministrazione: via Caposile 2, 20137 Milano Telefono (02) 592684 Pubblicherelazioni: Monica Palla Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 342 del 12.9.1981 Direttoreresponsabile: Leo Paolazzi Composizione: GDB fotocomposizione, via Tagliamento 4 20139 Milano Telefono (02) 5392546 Stampa: Stem S.r.l. 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