principali contributi di studioso di filologia: la collaborazione all'Oxford English Dictionary e il saggio «copernicano» Beowulf: The Monster and the Critics (cfr. D. Grotta, p. 115). Questa capacità di discernimento linguistico fu coltivata da Tolkien sin dall'origine dei suoi primi studi. Il suo passatempo preferito infatti, sin da bambino, fu creare nuove lingue: «Ho inventato nuove lingue all'età di soli otto o nove anni» (D. Grotta, p. 23). Ed è proprio la creazione di una lingua uno degli elementi che stimoleranno in Tolkien l'esigenza di immaginare un mondo che si riferisse a tale esperienza espressiva. Il suo «elfico» aveva bisogno per vivere di esseri, quanto più vivi e reali, che lo parlassero. Un universo, più che un mondo, sempre più preciso, esigente, e che reclamava una propria storia: in questo caso il mito della subcreazione letteraria. Grotta racconta, in un famosissimo episodio della vita di Tolkien, come similmente al processo poetico una semplice parola evocò il più noto dei suoi personaggi: «Nell'estate 1928, mentre leggeva una serie particolarmente noiosa di compiti di esaminandi, ne trovò uno con una pagina bianca. "Uno dei candidati - disse - misericordiosamente aveva lasciato una pagina completamente intonsa, ed è forse la cosa migliore che può capitare a un esaminatore, e io ci scrissi su: "In un buco del terreno viveva uno Hobbit". I nomi sempre facevano nascere, nella mia mente, l'idea di un racconto, e finii così per convincermi che dovevo scoprire che aspetto avevano gli Hobbit. Ma quello era solo l'inizio; le idee mi balenavano da sole, senza che io dovessi lambiccarmi il cervello"» (p. 109). «Tolkien era un filologo, conosceva l'importanza di parole e designazioni, e ciò significa che considerava fondamentale la capacità di attribuire nomi. Diceva infatti che "scrivendo comincio sempre con un nome. Datemi un nome e io vi confezfonerò una storia, ma non farò mai il contrario"» (p. 112). Ma se è vero che una parola innestò in Tolkien quel processo formativo del testo, che lo costringerà a designare la prima concreta (cioé «moderna»: fatta di personaggi a noi più vicini) mappa della Terra di Mezzo, è altrettanto vero che l'altra ragione fu quella di voler fornire la letteratura inglese moderna - dei suoi tempi - di quella mitologia favolistica (feéBi lieffi clà g .. VISila Al servizio si accede per abbonamento annuale. Da un minimo di 6 inserzioni a un massimo di 33 inserzioni. I moduli disponibili sono: semplice cm. 5,1X/,4 Lire 30.()()(), doppio cm. 5,Jx3 Lire 50.()(}(}P. er informazioni più dettagliate scrivere o telefonare a: Cooperativa Intrapresa, via Caposile 2, 20137 Milano. Telefoni (02) 5451254 - 5451692. Ufficio Pubblicità, servizio Biglietti da Visita. Riviste mini la più piccola rivista del mondo a cura di Franco Beltrametti scorribanda productions pobox 3 - 6826 Riva s.v. - Svizzera D., COBOLD 15 diretto da Ettore Bonessio di Terzet C.P. 707 16100Genova Abbonamento annuo lire 20.()(}(} Cobo/dprima: Bonessio di Terzet, Perrotta Cobo/dimpero: Bernstein, Freeman Coboldpoesia: Lunetta, Gamberini Coboldarte: Carretta, Olivari, Sozzi Le Muse Italiche: Barberi Squarotti Brandolini d'Adda/ Ibis: Perrotta rie) di cui ormai era totalmente priva. Il mitologo e il credente «Lavorando al suo elfico, Tolkien scoperse alcuni important1ss1m1 principi che l'avrebbero poi indotto a scrivere Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli: si rese conto che una lingua presuppone una mitologia. A suo giudizio, un idioma è frutto del desiderio di comunicare esprienze, e non soltanto del bisogno di trasmettere informazioni. Riferire il passato è storia; ma spiegare il passato, e renderlo significativo per il presente, è mitologia. E all'improvviso Tolkien comprese che l'elfico come lingua era vuoto di senso a meno che non avesse anch'essa una mitologia o per lo meno una precisa storia che servisse a spiegarne l'origine e a giustificarne l'esistenza» (D. GrotValar angeli» (ibidem, p. 127). Costruita così la sua personale cosmogonia Tolkien si trovò ad affrontare problemi teologici di una certa rilevanza: che: «rendono difficile l'accettazione della Terra di Mezzo come mondo cristiano senza il Cristo ( ... )», inoltre: «Un mondo perfetto sarebbe privo di male (che invece con ogni evidenza esiste nella Terra-di-mezzo), e la sua presenza implicherebbe pertanto sia la Caduta sia la necessità della Redenzione. Nella sua mitologia, lo scritore non fornisce particolari specifici della Caduta, ma fa capire che, sebbene nessuna creatura della Terra-di-Mezzo fosse maligna all'origine, tale poteva diventare per eccesso di ambizione. Si ha qui un ovvio parallelo con la cacciata di Satana dal Cielo. Ma, senza un essere spirituale che nella mitologia tolkieniana corriro strada facendo, in effetti era l'eucarestia; e Mroczkowski giunse alla conclusione che, se così stavano le cose, Dama Galadriel doveva simboleggiare Maria Vergine, concetto che tuttavia Tolkien non volle confermare, senza d'altro canto neppure respingerlo esplicitamente, come del resto fece con l'ipotesi che in Frodo si potesse vedere il Cristo: singolari smentite a mezzo, che anzi rafforzano l'impressione che in Frodo siano attributi e paralleli cristologici» (cit., pp. 126-127). Tolkien ha sempre respinto con forza un'interpretazione allegorica della propria opera (cfr. D. Grotta, pp. 66, 131-132, 140, 145). Ma è impossibile per chi legge negare l'ispirazione cristiana di fondo che contrassegna l'intera sua scrittura, connotandola con alcuni precisi riferimenti. Questo humus che eva- .\lurtu . . 1/und/a <' ,\/11111'u.\ft1ua/1111. I , ~- / 1 1,\' ta, p. 54). Ma il mito pagano degli dèi silvani, e l'animismo naturale, doveva trovare il modo di innestarsi sulla coscienza cristiano-cattolica osservante di Tolkien. Lo scrittore risolverà il problema fornendo il proprio universo della figura creatrice originaria, poco ingombrante, quasi° abscondita, di Dio/l'Uno: «Il nome di Dio non ricorre nel Signore degli Anelli, ma in successive interviste lo scrittore disse dichiaratamente che "l'Uno" ovvero Eru era in effetti Dio e i Versus 38-39 Semiotica medievale a cura di Umberto Eco Bompiani Editore aut aut 214-215 Luglio-Ottobre 1986 Attraverso la fenomenologia. L'esperienza filosofica di Enzo Paci Paci - Per una fenomenologia dell'eros Paci - Colloqui con Banfi Vigorelli - Paci e Gobetti Pogatschnig - La trascendenza dell'eros Rovalti - Paci e Sartre Electronic mass media AGE mensile per il media people delle agenzie e degli utenti di pubblicità. Systems editoriale, V.le Famagosta, 75 - 20142Milano ANTEREM Rivista di ricerca letteraria diretta da Flavio Ermini e Silvano Martini via Cantarane IO,37129 Verona Carte Semiotiche • numero O Teoretica: Umberto Eco, L'Epistola Xlii e l'allegorismo medievale Monografia: La lettera (saggi di Cohen, Grivel,.Queré, Schneider, Violi) Studi e ricerche: Giovanni Bottiroli, Metonimia e metafora; Marcello La Matina, Sul caso Chinnici La Casa Usher Editore sponda esattamente ail'archetipo biblico del demonio (Sauron era infatti un essere di carne e sangue) e che inganni e perverta i fedeli, non c'è necessità di redenzione nel senso cristiano della parola» ( cit., p. 127). In questo scenario era comunque necessario un sostituto che larvatamente indicasse, simbolicamente, il Cristo. «Lo scrittore ebbe a dire all'amico Mroczkowski, cattolico al pari di lui, che il viatico ovvero lembas fornito agli hobbit dagli Elfi perché se ne cibasseStrategia Quindicinale della comunicazione pubblicitaria/Agenzie/ Utenti/Mezzi. Abbonamento annuo L. 55.000 Pola Editrice Paro! n. 2, marzo 86 quaderni d'arte a cura di Nanni Menetti Caroli, Cucchi, Fortunati, Franci, Guglielmi, Lorenzini, Miller, Nanni, Raimondi, Scalise, Valesio, Vetri, Zolkiewski su Opera d'arte come forma collettiva. Anceschi, Cervellati, Gori, Menetti, Menna, Sandri su A. V. Borsari. Poesie di G. Bonacini. pagine 168, L. 10.000 + spese postali c/o Pa::,ot, Casella Postale 223, Bologna Il piccolo Hans diretto da Sergio Finzi Le tentazioni del maestro Psicoanalisi e didattica. li «padre insegnante». Tradizione e trasmissione V. Finzi Ghisi. A.G. Gargani. G. Gramigna. I. Viola, e un saggio di Imre Hermann Anno XIII, N° 49, pp. 208, L. 10.000 Fogli di informazione Documenti e ricerche per l'elaborazione di pratiche alternative in campo psichiatrico e istituzionale Nuova Serie n° 116 Abbonamento annuo L. 25.000; abbonamento sostenitore L. 50.000; abbonamento enti, associazioni, estero L. 35.000, da versare sul ccp 12386512 intestato alla Cooperativa Centro di Documentazione, c.p. 347 51100 Pistoia. pora, e sembra salir su, dalle pagine di Tolkien rende i suoi due più famosi romanzi estremamente attuali. Mordor, la terra buia e d'incubo, dell'Oscuro Signore Sauron, è facile così che si trasformi ai nostri occhi nei campi di battaglia della I Guerra Mondiale o della II (ibidem, p. 66) o nella black country (cit., p. 29), la regione che Tolkien abitò nei suoi primi anni di vita. Mordor è Terra di Morte, dove regna l'Ombra, la civiltà delle fucine, contrapposta - come la Sottotraccia arti visive, nuova danza, nuova scena trimestrale diretto da Marco Jannuzzi Abb. a 4 numeri L. 20.000, ccp 54692009 V.le Carlo Felice 95 00185 Roma Libri Imminente: Jean François Lyotard Il muro del Pacifico traduzione di Nanni Balestrini Mutthipla Edizioni Quaderni 1 Lovato Guerrino: Sfoghi del cuore di un frate amante dell'arte Edizio!lÌStudio Italiano Strada 22 luglio 42, 43/00 Parma Corpo 10 Raccoglie alcune tra le più significative esperienze della scrittura contemporanea Via Maroncelli 12, 20154 Milano Telefono 654019 AA.VV. Trevignano catalogo sull'affresco absidale di Santa Maria Assunta Clear Editore viale Bruno Buozzi, 105 - Roma Morte alla Vita - al resto della Terra di Mezzo, all'utopia agricola, dove è la· Luce a governare. Lo Hobbit e /I Signore degli Anelli è anche la storia dell 'affermazione della Vita sulla Morte. Un cammino progressivo della narrazione, sottilmente morale, che ha come scopo preciso il risultato eucatastrofico cristiano finale. La parola eucatastrofe viene «( ... ) usata da Tolkien per indicare quella "svolta" (strophé in greco) anticatastrofica che caratterizza le fiabe. Tale svolta accade allorché un pericolo imminente viene, inaspettatamente, evitato e ad esso tien dietro un gran bene» (Ruth S. Noel, p. 15). «Ma la "consolazione" delle fiabe ha anche un altro risvolto accanto alla soddisfazione immaginaria di antichi desideri. Ben più importante è la Consolazione del Lieto Fine, al punto che quasi mi azzarderei ad affermare che tutte le fiabe completamente tali dovrebbero averlo. Per lo meno, oserei dire che la Tragedia è la vera forma di Teatro, la sua suprema funzione; ma che è vero il contrario per quanto attiene alla fiaba. E, poiché a quanto pare non di-. sponiamo di una parola che possa esprimere l'opposto, lo chiamerò eucatastrofe. Il racconto eucatastrofico è la vera forma di fiaba e ne costituisce la suprema funzione» (J.R.R. Tolkien, «Sulle fiabe», in Albero e Foglia, Milano, Rusconi, 19823,p. 85). Il compenso per Frodo e i suoi amici al termine dell'intera vicenda sarà la vita eterna nel Reame Beato, il Paradiso degli eroi immaginato da Tolkien, oltre il mare, ai confini del mondo, dove i Valar vivono in perenne estasi: «L'eucatastrofe più soddisfacente si verifica allorché la morte viene elusa completamente e si ottiene la vita eterna. Questa suprema forma di vittoria viene elargita ai Portatori dell'Anello e ai custodi degli Anelli Elfici, quando salpano per il Grande Mare verso le Terre Immortali (o Imperiture). Andando oltre la morte, verso il Reame Beato, i viaggiatori vanno anche al di là del mondo vivente, ed è doloroso per essi lasciare i loro paesi e la loro gente. Tolkien ritiene che tale mescolanza di gioia e dolore sia la soluzione caratteristica della più memorabili leggende popolari» (Ruth S. Noel, p. 33). La sconfitta della Morte, l'eucatastrofe per eccellenza, è il senso profondo dell'intera fiaba narrativa tolkieniana. Fausto Masi L'ABC della scienza delle costruzioni presentazione di Michele Mele Collana «Manuali» Clear Editore viale Bruno Buozzi, 105 - Roma Varie «HM,. laboratorio poesia (illustrazione e applicazione di tecniche poetiche contemporanee) con Franco Beltrametti, Corrado costa, Rita degli Esposti, John Gian, Armando Paialicb e TomRaw.orlh. a Cusighe di Belluno: lS-27 agosto a Venezia: 1-10senembre per informazioni: Pozzi, Cannaregio, 4975 30_121Venezia, tel. 041/89385 fine iscrizioni 30 aprile 1986 L'eco della ~pa dal 1901 legge e ritaglia giornali e riviste per documentare artisti e scrittori sulla loro attività per informazioni: Telefono (02) 710181-7423333 L'eco della stampa Via Compagno11&218 - 20129 Milano
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