L a valorizzazione delle differenze è un elemento ormai acquisito nella produzione teorica delle donne, ma la specificità di queste differenze comincia ad articolarsi soltanto adesso. Abbiamo perciò invitato alcune donne, che sappiamo particolarmente impegnate come intellettuali, ad esporre le proprie riflessioni su questo tema. Lasciamo ad ognuna la scelta di articolare nel modo che ritiene più opportuno la pluralità dei modi della femminilità. Poiché si tratta di un'operazione editoriale piuttosto complessa, - un inserto staccabile all'interno Supplemento ad Alfabeta n. 89 • Ottobre 1986 Sommario Zulma Paggi La cuoca dello scienziato pagina I Nadia Fusini Il sapere della differenza pagine II-III Marisa Fiumanò Mancare la donna pagina V Maria Teresa Maiocchi Donne di causa pagina VI Fiorangela Di Lisa L'elogio dell'incertezza pagina VII Silvia Vegetti Finzi Oltre lo specchio pagina X Rosella Prezzo Ferita d'essere pagina XI Michela De Giorgio Statura e peso come gli uomini pagine Xl-Xli Mariuccia Giacomini Archivi della memoria femminile pagine XII-XIII Elisabetta Rasy La posizione e lo stile pagina XIII Piera Detassis La sala oscura pagina XIV FemminiPlelurale della rivista Alfabeta - è necessaria da parte di tutte la massima precisione. Gli articoli non dovranno superare le 5 o 6 cartelle di 2000 battute ciascuna e dovranno pervenire, indirizzate a nostro nome, alla rivista Alfabeta non oltre il 15 di giugno. Restiamo a disposizione di tutte per ogni ulteriore chiarimento ed indicazione. Hanno aderito al nostro invito: Michela De Giorgio, Piera Detassis, Fiorangela Di Lisa Marisa Fiumanò, Nadia Fusini, Mariuccia Giacomini, Maria Teresa Maiocchi, Paola Mattia/i (per la parte iconografica), Zulma Paggi, Rosella Prezzo, Elisabetta Rasy, Silvia Vegetti Finzi. Da questa lettera è nato l'inserto che presentiamo. La genericità - voluta - del tema ha solle-::itato richieste di chiarimento e di puntualizzazione da parte delle interpellate. Nel cercare di rispondere, la nostra domanda, ripercuotendosi dall'una all'altra, nell'inevitabile malinteso prodotto dal passaparola, ha subito delle trasformazioni che l'hanno più volte riformulata. Questo spiega la pluralità degli approcci e le variazioni di regolazione della distanza da quella differenza sessuale con cui ciascuna ha articolato la propria diversità. Gli articoli di apertura, due lettere di Zulma Paggi e Nadia Fusini inviate alle curatrici dell'inserto, assumono l'una il politico, l'altra il soggetto a"d oggetto del discorso sulla differenza. Tre psicoanaliste pongono, anche se solo implicitamente, il problema dell'identificazione: Maria Teresa Maiocchi passando in rassegna alcune «donne della psicoanalisi»; Marisa Fiumanò ipotizzando la trasformazione della fragilità in stile; Fiorangela Di Lisa leggendo la necessità del viaggio di un'eroina di Lawrence. Silvia Vegetti Finzi percorre la . trasformazione delle rappresentazioni sociali della differenza sessuale dagli anni cinquanta ad oggi. Rosella Prezzo mostra l'assenza di una parola femmini·le all'interno del discorso filosofico. Michela De Giorgio traccia una storia dell'idea di differenza dal1'800 ad oggi. Mariuccia Giacomini si interroga sullo statuto della professione di storica. Elisabetta Rasy argomenta l'impossibilità della riconoscibilità di uno stile «femminile». Infine Piera Detassis analizza il perché della rarità della cinefilia fra le donne. Marisa Fiumanò Silvia Vegetti Finzi
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