Alfabeta - anno VIII - n. 88 - settembre 1986

"') ...... t::s .s ~ c:::i.. 'O ~ ...... ~ ..t:) 1iE ~ ~ "' 88 s:: .s ~ ..t:) ~ Cfr. Schede Riviste del movimento oggi Francesco Leonetti Sfogli~ un numero di Coilegamen-· ti, 17, primavera-estate '86. Mi riporta mentalmente subito agli anni '75 circa, quando l'indagine precisa suj comportamenti operai in fabbrica e fuori aveva un valore determinante e c'era in questa rivista, tutt'insieme, una misura e una fiducia assoluta nel fiuto operaio contraddittorio. Raccolgo come giuste e interessanti alcune domande di G. Scarinzi: «È possibile agire senza che il peso del passato sia limite e senza che il dimenticarlo ci condanni alla ripetizione?». L'analisi va a vertere, per cura di S. Lauzi, sul modello Emery (proposto alla conferenza di Toronto nell'82 sulla «qualità della vita lavorativa»): riguarda la capacità di pensare e di integrare funzioni multiple da parte dei singoli operai, e particolarmente riguarda la disponibilità ad avere «un'attenzione costante, affidabile, intelligente (nonostante l'enorme stress mentale) al controllo del sistema automatico, al suo modo di pensare, alle sue variazioni e riprogrammazioni, ai suoi errori». Mi pare che ci sia un'ottica acuta, senza schemi anteriori, sull'oggi. Ricostruendo in breve il dibattito precedente, dove valgono ancora Braverman e Coriat (e un notevolissimo saggio di Maria Turchetto con cui ricordo di aver condiviso un brevissimo periodo di riflessione all'inizio degli Ottanta), V. Gri- • si arriva a dire: «Il parallelismo fra collettivi di lavoro sovietici e work unit americani è quanto meno impressionante». Leggo in un numero precedente una intervista a Sergio Bologna su ecologisti, verdi e nuovi movimenti in Germania (n. 15, estate '85) e trovo varie precisazioni utili: «E il movimento antinucleare a costituire il primo polo di aggregazione»; «In Germania (diversamente che oggi in Italia) la mentalità diffusa è quella della precarietà, della necessità di attrezzarsi per difendersi»; e vengono dati dall'intervistatore termini nuovi di analisi di Bologna in un documento francese, «dinamica emotiva», «filosofia millenarista», «estremo pragmatismo», come caratteristici del movimento oggi; e ancora: «È molto significativa», risponde Bologna, <~la presenza di una tematica morale che ha quasi preso il posto dell'ideologia, o essa stessa diventa ideologia: penso che il discorso sull'amore (inteso come solidarietà reciproca) sia uno degli elementi fondativi del rapporto politico all'interno di questi movimenti». Contra/dizione-numero (periodico di marxismo) è un foglio ciclostilato e fotocopiabile, redatto da G. Ciabatti e altri teorici di alta qualità: Pala, Gramegna, Tomassini. Effettua spogli di stampa, folgoranti; e note e rilievi critici sindacali. Interviene sul «concetto di baia storica». Su denunce di disfunzioni ospedaliere da parte di paramedici con casi giudiziari a carico dei denuncianti. Sulla flessibilità. Il motivo maggiore del rigore sindacalistico si connette a timbri aforismatici, a trovate teoriche di pugno nell'occhio (e quasi «vociane» ... ) L'altro versante del grande settarismo storico che oggi è di nuovo vivace, per dir così (dopo la verifica minima nel giovanile movimento dell'85) è quello leninista che si connette ai famosi giornali dell'internazionalismo comunista; Programma e Battaglia, che già scartava nel Settanta, fondandosi sul nesso posto come «partito-classe», il maoismo portatore allora di un nesso neoleninista posto come «classe-partito»; oggi ci sono nuovi fogli e opuscoli in circolazione, nei rari banconi di libreria che sono noti agli interessati, e nelle edicole; c'è qualche fresca cura a prolungare il giacobinismo essenziale. Oggi alcuni luoghi del terzomondismo sono la sola sede, ulteriormente sviluppata e discutibile, di questa tradizione. Che ha un intatto «cuore» a Napoli. leur con gli oggetti dell'ambiente che lo circonda (la metafora è di Giorgio Lunghini). La rilevanza di comunicare non solo i risultati dei propri studi ma anche l'intero percorso intellettuale che ha condotto a quei risultati diviene allora evidente: il «bricoleur-economista» può conoscere dalle composizioni altrui l'uso di nuovi materiali da inserire nel suo strumentario. Al solito il «recupero» di questa componente del lavoro degli economisti è affidata, post mortem, all'ingrato compito, simile a quello degli scarabei stercorari, dei biografi, che sono chiamati ad edificare perfette geometrie con materia che l'autore, quand'era in vita, aveva chiuso in un cassetto giudicandola immonda. Certamente""sarebbe preferibile che fossero i protagonisti stessi a dettare le loro teGino De Dominicis e Weuor Pisani, 1971 I ricordi di Kaldor Luca Paolazzi Sono idee già prefabbricate, embrioni di ipotesi interpretative a fornire gli impulsi alla ricerca teorica ed empirica. «Prefabbricate» ossia ben definite nella mente del ricercatore prima di iniziare la ricerca. Il prodotto finale non dà però conto di quelle idee. Eppure la loro conoscenza sarebbe assai utile: per meglio comprendere la portata ed il senso delle conclusioni; per rintracciare il percorso logico che unisce il punto di partenza a quello d'arrivo; per apprendere il metodo seguito. Quest'ultimo inteso non come «metodo di analisi, coerenza di pensiero», ma come «metodo di lavoro, organizzazione pratica dell'attività intellettuale», come precisa Guido Candela. L'handicap (e il fascino) del mestiere dell'economista è costituito dalla mancanza di una organizzazione del lavoro intellettuale «standardizzata» attraverso l'esperienza vissuta nei laboratori di ricerca; da un rapporto fra strumenti di analisi (assolutamente non specifici alla disciplina) e utilizzatore che è assimilabile a quello che ha un bricostimonianze su fatti e idee. Questa convinzione deve aver spinto Maria Cristina Marcuzzo a intervistare Kaldor (Nicholas Kaldor, Ricordi di un economista, Garzanti, 1986). Alcune delle cose che Kaldor afferma in questo agile libretto compaiono già in altri suoi scritti e sotto il profilo del metodo, come l'abbiamo sopra definito, è forse più ricca l'altra testimonianza che egli ha recentemente redatto («Recollections of an economist», Bnl Quarterly Review, marzo 1986). Ma due capitoli ripagano appieno il lettore: quelli su von Neumann e su Sraffa. Nel primo (di sole tre pagine) Kaldor fornisce una rilettura attraverso le categorie sraffiane delle ipotesi e delle conclusioni principali del modello del famoso logico-matematico. Il capitolo su Piero Sraffa (il più lungo del libro), oltre a narrare alcuni episodi che contribuiscono a spiegare perché Sraffa abbia pubblicato così poco, offre una lettura chiara e sintetica di Produzione di merci a mezzo di merci. Non può sfuggire come Kaldor «attribuisca» all'economista italiano una teoria della distribuzione del reddito che collima con la sua: quando, nel corso dello sviluppo, i salari superano la soglia della sussistenza, è il saggio di profitto a divenire la variabile indipendente, essendo dato prima della fissazione dei prezzi. Kaldor tuttavia fa notare che per lui la variabile indipendente non è il saggio di profitto (che in un sistema effettivo dipenderà dalla composizione della produzione e dalle tecniche impiegate, a loro volta dipendenti dalla distribuzione, facendo così peccare di circolarità il modello) ma «la quota di profitto sul prodotto che si realizza effettivamente e che è il risultato delle decisioni di spesa degli imprenditori [... ] finanziate dal potere di acquisto di cui dispongono che è indipendente dal livello del loro reddito corrente». Il saggio di profitto effettivo sarà determinabile una volta nota la quota di reddito che va agli imprenditori ( = investimenti + consumi dei capitalisti - risparmio dei lavoratori) moltiplicandola per il saggio di profitto massimo ( = rapporto fra prodotto netto e mezzi di produzione). «Particelle» di alta teoria che rendono questo libro assai interessante oltre che divertente. Nicholas Kaldor Ricordi di un economista a cura di M.C. Marcuzzo Milano, Garzanti, 1986 pp. 94, lire 18.000 Platone secondo Voegelin Alberto Giovanni Biuso Dello studioso tedesco recentemente scompar~o il Mulino traduce uno dei capitoli centrali di Order and History, la vasta opera incompiuta che a partire dalla storia dell'antico Israele avrebbe dovuto ricostruire la vicenda di una presunta caduta dall'ordine dell'anima biblico ed ellenico all'individualismo della moderna gnosi politica. Il platonismo viene interpretato da Voegelin come uno dei massimi momenti di consapevolezza delle condizioni che rendono possibile, attraverso una filosofia dell'anima, il raggiungimento dell'ordine sociale: «A Platone non interessano le forme di governo prescindendo dalla psiche che le anima» (p. 144). La filosofia politica di Platone viene intesa pertanto come filosofia dell'inconscio collettivo e dell'ordine cosmico: «La Repubblica proietta l'anima sulla trama della società. Il Timeo la proietta sulla più larga trama del cosmo» (p. 253). L'indagine platonica riguarderebbe la realtà più effettiva del vivere individuale e comune e vengono rifiutati gli appellativi a essa congiunti di idealistico o utopico, sia che con essi si intenda sottolineare la forza e la bellezza del Platone artista dello Stato sia che si stigmatizzi come fa Popper - spesso presente anche se mai citato - il totalitarismo di fondo del suo progetto. Voegelin rifiuta la proiezione storica che attualizzando Platone di fatto lo nega, situandolo invece nel contesto di una «forma simbolica in cui un'anima dionisiaca esprime la sua ascesa verso Dio» (p. 127). Ma bisogna dire che a sua volta lo studioso cade nell'errore di proiettare quello che egli giudica il disordine sofistico sull'immagine dell'intera modernità, che da Hobbes a Marx, dalle tirannidi alle democrazie plebiscitarie mostra il quadro di una decadenza irreversibile. A tutto ciò viene opposta una teoria dell'ordine umano e sociale come «parte del comprensivo ordine cosmico» (p. 105) e il percorso degli scritti platonici dall'Apologia alle Leggi passando attraverso gli altri grandi dialoghi politici si delinea come ricerca di un ordine fondamentalmente religioso che la Einaudi ElsaMorante LaStoria Il capolavoro della Morante ora nell'interpretazione _ cinematografica di Luigi Comencini, con Claudia Cardinale. BeppFeenoglio Unaquestionperivata « Un romanzo di follia amorosa e cavallereschi inseguimenti come l'Orlando furioso» (Italo Calvino). «Nuovi Coralli», pp. 155, L. 12 ooo ArthuMr iller L'orologaiomericano Il crollo delle illusioni dopo la crisi del '29 nel dramma autobiografico di Miller. A cura di Gerardo Guerrieri. «Nuovi Coralli», pp. xxxv- 111, L. 9000 RolanBdarthes Lagranadellavoce Intervist1e962-1980 Barthes parla di Barthes. A cura di Lidia Lonzi. «Gli struzzi», pp. v-368, L. 15 ooo E.H.Gombrich Idealei idoli Un protagonista della cultura contemporanea discute i valori da salvare nella storia e nell'arte. «Saggi», pp. xm-251, L. 26000 FernanBdraudel Civilteàimperi delMediterraneo nell'etdàiFilippo Il L'edizione tascabile di un capolavoro della storiografia contemporanea. «Pbe », 2 voll. di complessive pp. Ll-1449, L. 38 000 VincenzDoiBenedetto Il mediceolamalattia Un quadro completo della medicina di Ippocrate: le diagnosi, le terapie, gli strumenti, le idee. «Paperbacks», pp. XII-302, L. 24000 Storiad'Italia Leregiondi all'Unitaàoggi LaToscana L'identità di una regione indagata attraverso i suoi caratteri originali, il territorio, la classe politica, fra tradizione agricola e sviluppo post-industriale. A cura di Giorgio Mori. «Biblioteca di cultura storica», pp. XXII-1049, L. 90 000 GiuseppBearone Mezzogiorno emodernizzazione Il conflitto di egemonia tra Stato, capitalismo industriale e blocco agrario meridionale. «Biblioteca di cultura storica», pp. XII-408, L. 30000 Successi: PrimoLevi I sommeresi i salvati « Un piccolo grande libro, terribilmente bello» (A. Galante Garrone, «La Stampa»). PaoloVolponi Contestoafronte Poesie poemetti «Non è soltanto un vero libro di poesia: è anche, credo, uno dei piu bei libri di poesia di questi ultimi anni» (Giovanni Raboni, «L'Europeo») . Seconda edizione. ~.__-------------,---,-------------------'--------------- ...... --------------__._ _____________ ___,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==