Charles W. Upham Salem Witchcraft Boston, 1867, 2 voll. Paul Boyer e Stephen Nissenbaum (a cura di) Salem Village Witchcraft: A Documentary Record of Locai Conflict in Colonial New England Belmont (California), Wadsworth Publishing Co., 1972 Itala Vivan Caccia alle streghe nell'America puritana Milano, Rizzoli, 1972 pp. 752, lire 7.500 Lyle Koelher A Search for Power. The «Weaker Sex» in Seventeenth - Century New England Urbana, University of Illinois Press, 1980 John P. Demos Entertaining Satan: Witchcraft and the Culture of Early New England New York e Oxford, Oxford University Press, 1982 Paul Boyer e Stephen Nissenbaum La città indemoniata: Salem e le origini sociali di una caccia alle streghe Torino, Einaudi, 1986 pp. 254, lire 22.000 S alem Possessed: The Socia/ Origins of Witchcraft, di Paul Boyer e Stephen Nissenbaum, pubblicato nel 1974 negli Stati Uniti, compare ora in Italiia per i tipi di Einaudi sotto il titolo La città indemoniata: Salem e le origini sociali di una caccia alle streghe nella serie delle microstorie curata da Carlo Ginzburg, il quale appone all'opera una saggia e cauta introduzione, destinata a mettere sull'avviso i lettori. In effetti i lettori hanno davvero bisogno di venire messi in guardia. La città indemoniata non tratta di una città, bensì di un villaggioformato da un pugno di case disseminate nella campagna del Massachusetts e privo di un centro civilee religioso; inoltre, quel che più importa, non si occupa di demoni, né tantomeno di stregoneria. La . città indemoniata analizza l'episodio di stregoneria che sconvolse Salem nel 1691-92evitando accuratamente l'argomento centrale della vicenda, e cioè la stregoneria stessa, i suoi modi e la sua dinamica. Scopo dello studio è tracciare una «storia sociale» dell'agglomerato di Salem Village a fine Seicento, allo scopo dichiarato di giustificare l'esplosione di caccia alle streghe che ha attirato - e tuttora attira- l'attenzione di storici e antrolopogi, e, fatto ancor più importante, riesce ancor oggi a mettere in crisi la coscienza americana. Partendo da una mappa redatta nel 1867da Charles Upham - storico dilettante che si occupò per, tutta l,avita di districare la matassa di Salem-, Boyer e Nissenbaum ricostruirono una geografia della stregoneria che rivelerebbe come gli accusatori appartenessero alla classe dei proprietari terrieri legati alla terra, mentre le persone colpite da accusa (di stregoneria) fossero esponenti ~ella classe in ascesa del nuovo capitalismo mercantile. «L'ordine sociale era profondaericaindemoniata mente scosso - concludono Boyer e Nissenbaum - da una forza sovrumana che aveva indotto tanta gente a farsi sua complice. Oggi abbiamo scelto di interpretare tale forza come capitalismo mercantile emergente. Mather e gli abitanti di Satem Village la chiamavano stregoneria». Questa divisione si innesta, secondo gli autori, sulla condizione di insicurezza e di non raggiunta istituzionalizzazione di Salem Village, ancora legata a Salem Town, la comunità originaria fondata nel 1626 con il nome di Naumkeag, e da essa dipendente sia per l'organizzazione civile e militare sia per quella religiosa. Dinanzi a una simile tesi, la prima obiezione che immediatamente vien fatto di sollevare è che al giorno d'oggi sia palesemente assurdo voler spiegare un fenomeno complesso come la stregoneria con una causa monovalente, per di più escludendo a priori la possibilità dell'esistenza effettiva di una diffusa, capillare - anche se nascosta - pratica di stregoneria popolare fra i salemiti dell'epoca. Difatti· questo è quanto giustamente osserva Ginzburg nella sua nota. -Va tenuto conto che esistono ampie documentazioni di numerosi casi di pratiche di stregoneria denunciate ai magistrati del New England prima del 1961(si veda in proposito la prima parte di Cacciaalle streghe nel- /' America puritana di Itala Vivan, Rizzoli 1972)';e, dato ancor più rilevante, che in terreno americano la stregoneria assunse forme speciali, differenziandosi per più versi dalla matrice inglese da cui derivava direttamente (com'è forse ovItala Vivan vio, quando si dice «stregoneria» ci si riferisce alla documentazione processuale sopravvissuta, poiché non esistono altri modi per avvicinare quanto effettivamente accadde in epoche lontane). A Salem Village emersero in modo clamoroso quegli aspetti nuovi che in casi antecedenti erano apparsi qua e là, in modo rapsodico: implicazione di indiani pellirosse, schiavi caraibici e africani; identificazione di Satana-Uomo Nero con l'altro etnico e culturale, cioè l'indiano e l'africano; enfasi posta sulla funzione degli spiriti serventi, con ampia presenza di animali serventi che potrebbero corrispondere ad animali totemici indiani; importante ruolo della suzione del corpo della strega da parte degli spiriti serventi e documentabile sulla base dell'esistenza d'un capezzolo soprannumerario o di un'escrescenza anomala e spesso indolore se trafitta: particolare su Storte e alambicchi alchemici cui a S-alemsi insisté enormemente, e che pare di poter assimilare a un'influenza delle pratiche di suzione sciamanica così comuni nei riti di guarigione degli indiani. L'analisi di questi aspetti richiederebbe uno spazio maggiore; ma a Salem esistono troppi indizi perché si possa ignorarne la realtà. Vero è che gli studiosi americani - e non solo Boyer e Nissenbaum - si sono sempre dimostrati restii ad associare i fenomeni culturali della propria società ad elementi d'origine autoctona, forse anche per un antico e ben consolidato timore di contaminazione. Eppure le culture indiane erano ben forti e presenti quando i puritani si insediarono nel New England; inoltre oggi si stanno riscoprendo centinaia di captivity narratives e conversion narratives di grande interesse antropologico ed anche letterario, le quali testimoniano come molti puritani osservarono le pratiche di culto e guarigione delle etnie pellirosse. Molti furono anche i missionari, cioè i ministri congregazionalisti, che le videro e le descrissero: basti pensare a David Brainerd e alle sue stupende cronache dei Narragansett e dei Delaware. Come si può dunque arrischiare un'analisi del fenomeno di Salem che prescinda da un fattore d'importanza così straordinaria? M a v'è di più. Boyer e Nissenbaum ritengono di scarsa rilevanza un elemento che è alla base della witch craze di Salem e la caratterizza in modo particolare: e cioè il fatto che all'origine del fenomeno vi furono le denunce d'un gruppo di giovanissime accusatrici - si ·badi, tutte bambine o adolescenti (8-18 anni, più un paio di spose poco più che ventenni), e tutte di sesso femminile. All'inizio queste accuse erano anche autoimplicanti, poiché le bambine ammisero di aver loro stesse compiuto pratiche magiche insieme agli schiavi, e anche senza di loro. Solo in un secondo tempo le accusatrici aggredirono altre persone e ne proiettarono l'immagine nella cosiddetta «presenza spettrale», variando e allungando il tiro sino a coinvolgere centinaia di individui, la maggior parte dei quali non appartenevano a SalemVillage. Questa operazione di équipe fu condotta in stretto contatto con il ministro salemita Parris e con altri ecclesiastici delle zona, e addirittura nacque nella casa di Parris, giacché Betty Parris, figlia del ministro, e Abigail Williams, sua nipote, furono le prime ad agire: e Abigail assunse poi la funzione di regista del gruppo, o banda. Nello studio di Boyer e Nissenbaum si parla pochissimo di queste ragazzine, chiamandole in causa solo per raccontare gli eventi, senza neppure collegarle alla rete geografica e genealogica che sta alla base dell'analisi condotta dagli stessi autori: quasi esse fossero estranee al fenomeno ed esterne alla sua dinamica. Non viene mai detto a quali famiglie esse appartenessero in origine, con quali famiglie vivessero, e che età avessero. D'altro canto più volte Boyer e Nissenbaum adducono elementi ch'essi definiscono «psicologici», come quando spiegano l'accusa e il processo al ministro Burroughs come una sostituzione: su Burroughs si s~rebbe infatti scaricato l'astio per Parris. Forse una più ampia analisi della dinamica del fenomeno avrebbe potuto contribuire a spiegare perché le accuse non raggiunsero mai il gruppo di potere locale ostile a Parris: e cioè avrebbe messo in luce come la tensione sociale esistente a Salem Village non fosse che una delle molte componenti del conflitto esploso nel 1692con tanta violenza e con così straordinaria portata metaforica. Boyer e Nissenbaum inoltre non dicono che, se è vero che le accuse partirono da Salem Village, è anche vero che i processi, le condanne e le esecuzioni capitali furono effettuati dalle massime autorità del Massachusetts, ossia da un tribunale speciale nominato dal governatore e composto da persone tutte estranee a Salem Village. Quindi la dinamica del fenomenoche trovò nelle rapide impiccagioni una fortissima molla propulsiva, e una indubbia conferma di potere - non va rintracciata solo a Salem Village, bensì nell'insieme delle condizioni sociali, politiche e culturali del Massachusetts di quegli anm. Il periodo fu carico di tensioni per la provincia americana. Gli ultimi re Stuart, Carlo II e Giacomo II, avevano messo in questione l'autonomia del Massachusetts; già negli anni 1664-66Carlo II aveva inviato una prima commissione d'inchiesta, e nel 1676ne aveva inviato una seconda, guidata da quell'Edmund Randolph che fu implicato in un clamoroso caso di litoboIia demoniaca (cfr. Cacciaalle streghe, pp. 134 ss.). Infine nel 1683 v'era stato un grave contrasto fra la corte Generale del Massachusetts e Giacomo II, il quale nel 1684ritirò le concessioni che erano alla base del vecchio Charter del 1628 e nominò un governatore reale, ~ Edmund Andros. <::s .s Andros, che era anglicano, pro- ~ clamò la libertà di coscienza reli- 1::)... giosa e dichiarò decaduti i titoli di ~ proprietà terriera rilasciati nel qua- ....., e· dro del vecchio Charter. Il Massa- ~ chusetts lottò contro Andros e lo eo scacciò, avendo alla testa Increase ~ Mather - eminente ministro di Bo- ]:i ston- e suo figlioCotton. Il gruppo t-.... che faceva capo ai Mather trionfò 00 ~ quando Increase patteggiò un nuovo Charter con il re Guglielmo III l:! di Orange e ritornò in America con ~ in tasca la nomina di un governato- ;g, re ·di suo gradimento, William ~
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