Alfabeta - anno VIII - n. 86/87 - lug./ago. 1986

(( uarantala pecorala canta>> L'immagine EJ quella cosa - che vorrebbe- • ro migliorare tutti quanti; i poveri coi calli, e chi va in giro in guanti. Ai tempi miei (Rodolfo Valentino) era la brillantina (Linetti!) che faceva fino. Ma guardate il Meazza, in posa, lì, senza ragazza. Con Combi, con Monti ... con Piola, Ferrari - con altri campioni suoi pari. Scriminatura perfetta: litri ci son voluti, di quella broda infetta. Rinunciava, piuttosto, al gol - ma never, jamais, - al suo look un po' foll. Stile balilla, el Pepìn; e io l'imitavo, glisomigliavo un cicìn. Poi i tempi, si sa, sono cambiati ... altre mode, altri looks, sono arrivati. Tanto per restare in argomento, parliamo di calcio ancora un quaj momento. Estate 84, l'Inter si rinnova: entra Pellegrini, esce Mazzola. Festa grande societaria, con rinfresco, discorsesse, et roba varia. L'Ernesto Pellegrini rag. - dice cose sagge, sa 'l so facc: «La nuova Inter - deve avere un suo stile: una divisa morale, se così .posso dire. Sul classico, okay? cordo perfettamente - con quanto testè detto dal presidente». (Il posto in squadra è sicuro... leccaculo d'un leccaculo). «Baciam l'immagine benedetta! Chaque soir lo diceva, mia nonna poveretta. Cose del passato, del passato ... Come il quadrilatero, come il quadrato. Non quello di Villafranca: ma laddove per la palla - si lasciò la van- __ ==i= -9-4-~~~- ·-:-:-::--- --7 ... - - --- -- • ·- -- Giulio Del Tredici ne. L'immagine. A suon di gol. .. Ma i tempi son cambiati, si son fatti moll». Sguardo in tralice del ragiunàtt. Ma il nostro non demorde, gioca cumé cui. ràtt. Bella promessa del calcio italiano, questo Tredici; tutti tutti li dribblava, all'oratorio i chierici. I cerighìtt, e i cerigòtt: adesso no, ma da bimbo era bigòtt. «A ' - ·!I' ,-.:_···1 ::- .,,. \ \ . ., ., I I ,, ,, ~ {' il ! ~1) V :'/ ' ~~.;-:'-~i:;/:-_-:--__--;~~=-~/-=-,--= e__ .;"--;_~-~-~~ ~ • •• • , L ---- /' - ' '' ·-----,--- _____ .,___ -·-- -- , ,' ,.-' 'j I ' j ' ~-- --- -· - --- --· ----- - sete matta? Per volere esplicito del presidente: è così, dice, che si cattura la gente. Con immagini pubblicitarie ... poco men (poco più?) poco men che funerarie. Immaginarie, immaginarie. Beh, io le rifiuto. Saprò bene, beh - trovarmi un altro buco». Sgomento in sala, s'ode in lontananza un can che abbaia. Sgomennon è modesta. Efficienza manageriale - al limite del maniacale. Decreti, leggi, leggine... stralci e circolari senza fine. Paragrafo, comma, eccezione: manca solo si legiferi sull'erezione. Testi ardui, esoterici; sforzi interpretativi pressoché chimerici. Paralysis - by analysis. Il cervello spisciola... urge dialysis. Colpa di tutti, e di nessuno; del fuoco che è fuoco sì - ma pinto sul muro. Dell'immagine, dell'immagine: di per sé piuttosto fragile. Labile, labile. Buco in acqua, scrittura su sabbia. Specchiamento in vetro ... uh com'è piatto, il tuo didietro. Manchi di spessore, non tieni sostanza, egregio professore. Hai curato l'immagine? T'attende, temo, 'na voragine. Cadi in niente, sei polvere e cenere, fantàsima della mente. E ludibrio, spero, della gente. Tu, l'intelligente. Razza di deficiente! A un'immagine succede un'altra ... la democrazia (cristiana) è duttile e scaltra. S'è sciupata un pochino, la silhouette sottile del Ciancimino? Ecco risaltar fuori la faccia onesta del Zac, un dei pochi che non amano il frac. Faccia acqua e sapone- così almen si suppone. Le altre tutte fan maquillage ... s'imbellettan di questo, di quel mirage. Facce truccate, ecco: è tutto quanto riflette lo specchio. Che se andasse in frantumi - migliorerebbero non poco, i nostri costumi! Questione di gusto, più che di ghèj. Le risse in campo, le liti negli spogliatoi - basta, basta ... basta e fasoj. Correttezza, lealtà, buona creanza: e lo scudetto sarà nostro ... sufficit et avanza. E comunque, e comunque ... La smetta, Rummenigge, di mordersi le unghie! E comunque, sappiate o no giocare al pallone - su tutti faremo ottima impressione. Si tratta insomma di rinnovar l'immagine ... cosa, credetemi, non tanto facile». Figura che illustra il trattato Processus sub forma missae di Melchior Cibinensis. È l'allegoria della «cibatio» della pietra filosofale, mentre il prete all'altare simboleggia l'alchimista. M. Maier, Symbola aureae, 1617 Canale 5 Superbowl: vi aspira tutta, la black my soul. Agogna, agogna: le due di notte, quella senza vergogna. Una boccata pura d'ossigeno ... non inquinato dal tifo nostro indigeno. Bravi ragazzi, 'sti americani: vinca il migliore! E giù battimani. Sfilan per intanto le majorettes ... mi gusto coscette- belle tetettes. Mentre che il speaker, inuzzolito, sa lui cosa dire, ci punta il dito: S'alza Altobelli: «Farem del nostro meglio!». E il mister, Castagner: «Stia tranquillo, si fidi... starò ben sveglio». Il tedescone bofonchia ja ... Ja, ja ... Dentro di sé pensando: «Ma va' a caga'!» Tace invece Zenga: rimugina, non gli garba, l'intera faccenda. (Sono i portieri, gli uomini i più seri: Reagan può sbagliar mossa - ma a loro non è concesso, guai il popolo, l'Italia ne vien scossa). «Chiedo la parola!» Una riserva, teh, un pistola. «Mi dichiaro d'acga. Gioco maschio, forte e leale. A Vercelli, Alessandria, a Casale. E a Carezza, paese mio natale. Baffi a manubrio, mutandoni a cacatoia - e alé, sota, viva Savoia! A uno una volta tranciarono una falange; di mano, di piede, non so... e lui a calci sfondò due pance. Un fairplay che non vi dico: solo da morto, diventavi amico. Bene, difendevan l'immagine. Ira et studio, impetu - et testardagine. Come le donne già, narra Livio - difesero Cartagisuon di gol!». «E adess semm moll.>>(Qualcuno, chissà chi, obtortu coli). «Moli! In campo non si lotta ... si balla il rock and roll». «And roll!!!». «C'era più gusto, c'era - in piazza"a tira' i toll». «Toll, toll!». «L'immagine, sicché, resta- ma cambiata, ripulita, vestita a festa. O che non siam qua (col caldo che fa!) in giacca e cravatta, con 'na to, sgomento, che gli ha preso a questo, sacramento. Per fortuna già non c'è più, ha preso la porta, è scomparso laggiù. (Per un istante, però - che fifa blu!) Quante immagini, quante immagini. Frutto, si direbbe, di giochi magici. In politica, poi! Pure, immacolate, figure vere d'eroi. Proiettate su schermo gigante ... don Chisciotte - su Ronzinante. Quando partono lancia in resta - chi mai li ferma, chi. .. una cifra- se «Anni luce, ci stan davanti! Lo sport, in Usa, lo fan tutti quanti. Impossibile trovare un politico - che sia gobbo, anemico,o rachitico. Minimo minimo giocano a golf... per non praticarlo - s'ha da essere colf. Niente v'è di eterno, gli. Rita Dinale Un· poèo ancoraso leggere Se non posso scrivere perché non ho che dire circondata dai rumori della gente che si affanna a esseref e/ice se non trovo le parole e il ritmo un poco ancora so leggere. Aspettando la morte di un gingillo con sentimenti inesistenti guardando dal di fuori la casa non mia sto lentamente diventando cieca il cuore mi batte soltanto quando salgo le scale: non ci sono finestre da aprire accetto la fine seduta nel buio le braci spente come i desideri il sentiero sparito. Alice lo sa È un gatto dalle nove vite ha il sorriso dello Cheshire cat sparisce non c'è è finita riappare invece sopra un'altra pianta Alice lo sa. Se non sono nove le vite di questa donna sono tante, è sicuro. A lei piacciono i cani eppure ha una natura gattesca con la faccia tonda e sorniona cade dall'alto dall'alto sempre in piedi rimbalza e non si vede che ogni volta si rompe un poco la zampa. Gli strati perduti Quando si avvicina la fine non restano più le immagini del ricordo, restano solo le parole e stanotte lei vecchia paura d'acqua riconosce morte per acqua l'attende e soffoca: i pensieri non prendono veste ingolfati nel viscido nulla perdute anche le parole. Questa donna è un guscio vuoto una foglia d'autunno ancora per poco posata sul fango sparisce intrisa com'è. Se conoscenza è ricordare e la memori è ricerca degli strati perduti tu, archeologa dilettante scavi nell'acqua dove c'è melma soltanto e dove anche te sarai inghiottita senza traccia. marzo '86

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