Alfabeta - anno VIII - n. 85 - giugno 1986

Einaudi PrimoLevi I sommersi e i salvati Quali sono le strutture di un sistema autoritario e quali le tecniche per annientare la personalità? Come si costruisce un mostro? Come funziona la memoria di un'esperienza estrema? Un libro esemplare per capire fin dove può arrivare l'uomo. , «Gli struzzi», pp. v-167, L. 10000 PaoloVolponi Contestoafronte Poesiepoemetti1967-85 Poesia del confronto tra mondo industriale e paesaggioappenninico, tra linguaggiodirigenziale e alfabeto lunare, tra rabbiose dolcezze e implacate _rivolte.Poesia come romanzo della maturità. «Supercoralli», pp. 1v-180, L. 16000 JoioUbaldoRibeiro . SergenteGetulio ConunanotadiJorgeAmado Un epico eroe negativo nel Nordeste del Brasile: il romanzo di una vita violenta. «Nuovi Coralli», pp.1v-175, L. 14000 GeorgeByron Pezzidomestici ealtrepoesie Le liriche d'occasione rivelano un poeta satirico e visionario ben diverso dal suo mito. A cura di Cesare Dapino. Prefazione di Claudio Gorlier. «Collezione di poesia», pp. xxv-241, L. IO000 Letteratura it liana diretta da Alberto Asor Rosa V. Lequestioni Una organica serie di saggi delinea i caratteri originali della nostra letteratura: gli aspetti «genetici», il confronto con la tradizione classica, i temi dominanti, gli atteggiamenti stilistici,. i conflitti storici e ideologici. pp. xvm-1020, L. 95 ooo DiGirolamo,Berardinelli, Brioschi Laragionecritica La critica e la teoria letteraria in un bilancio della situazione attuale che si apre alle nuove prospettive della ricerca. «Nuovo Politecnico», pp. v-140, L. 9000 RichardKrautheimer Architettura paleocristiana ebizantina Autentica pietra miliare degli studi storico-artistiéi, quest'opera ricostruisce magistralmente la fitta trama di relazioni tra architettura, religione, politica, economia dall'età di Costantino alla caduta di Costantinopoli. «Biblioteca di storia dcli' arte». Nuova serie, pp. XLvn-618, L. 85 ooo AronJa.Gurevic Contadini esanti Chierici è popolani, religione e magia, agiografiae folklore: una definizione nuova e polemicadella cultura popolare del Medioevo. «Paperbacku, pp. xv1-385, L. 34000 Freud, come sappiamo, era un concetto fondamentale (Grundbegriffe). Dal breve catalogo delle pulsioni estrapoliamo la pulsione scopica che Freud reperisce nella perversione esibizionismo-voyeurismo. La pulsione mira alla soddisfazione (Befriedigung); nel caso della pulsione scopica essa si realizza nel momento in cui si è guardati guardare, cioè sorpresi a guardare. Lacan mostra, con una complessa argomentazione dialettica di cui mi limito ad indicare il punto focale, che non è solo il voyeur ad essere sorpreso da uno sguardo che lo scopra, ma che siamo tutti degli esseri guardati, non da un organo - è uno sguardo che non ha niente a che fare con l'organo della vista-, ma da uno sguardo immaginato nel campo dell'Altro. Esso ha la funzione di oggetto a, cioè di causa del desiderio. Normalmente, cioè nella vita detta da svegli, esso è eliso; però può insorgere a tratti, ad esempio attraverso -un quadro che offre da vedere, che dà qualcosa in pasto allo sgµardo; oppure attraverso un rumore sospetto, un fruscio impercettibile, uno scalpiccio appena Ùdito che all'improvviso si arresta; o ancora nel sogno in cui qualcosa si mostra al soggetto abbandonato ad ogni possibile formazione dell'inconscio. La stessa funzione di oggettocausa del desiderio viene ricoperta, nel romanzo di Marguerite Duras, dallo sguardo opaco di Anne Marie Stretter, la sconcertante figura in nero, o dal nudo femminile, il corpo di Tatiana Karl, stagliato nel quadro della finestra. L'occhio opacizzato, un «non-sguardo» e l'indicibile nudità del corpo femminile fanno macchia, calamitano gli sguardi, costituiscono l'oggetto che la pulsione contorna. La pulsione ha bisogno di scenari perché la serpentina che traccia intorno all'oggetto diventi visibile; deve, cioè, essere inclusa nel fantasma, articolarsi con esso. Nel fantasma sono compresi un soggetto ed un oggetto correlati da un rapporto che è contemporaneamente di congiunzione e disgiunzione. Il soggetto è barrato, diviso, piegato. Lacan ha proposto per il fantasma la formula $:a dove S barrato è il soggetto diviso ed a l'oggetto causa del desiderio. I due scenari fantasmatici allestiti da M. Duras esemplificano al meglio la relazione della pulsione col fantasma. Li chiameremo lo scenario del ballo e lo scenario dell'Hotel du bois. s:a Scenario del ballo: Lo! è al posto del soggetto impotente, barrato, derubato; risulta divisa da un furto con cui le viene sottratta l'immagine narcisistica di cui la rivestiva l'amore; infatti diventa invisibile per il suo fidanzato. Dopo aver ballato una prima volta con Anne-Marie Stretter, M. Richardson la cercherà con gli occhi nel fondo della sala, ma, benché Lol non si sia affatto mossa, non riuscirà a scorgerla. Soffre? Sapremo da lei stessa che no. Più forte del narcisismo, cioè dell'amore speculare, e deHa sofferenza che la sua perdita comporta, è la funzione calamitante dell'oggetto. All'apparire di ciò che funge da-oggetto-causa del· de.siderio, la dama in nero, la passione amorosa di Lol si sospende, il sentimento scompare e non resta che la contemplazione, rapita, di quanto è apparso. È l'immagine di una donna compiuta, finita, cui non può· succedere più nulla se non di morire. Questo fa supporre che possieda un sapere. «Che cosa aveva conosciuto che le altre avevano ignorato?» si domanda la Duras. La macchia.del suo sguardo invade la scena. Inizia la danza. Suggeriamo che Lol, identificata a Miche! Richardson (gli sorride quando, dopo un primo ballo, lui torna a trovarla) si accosti all'oggetto per interposta persona, cioè attraverso l'uomo, nella danza: $:a. Il punzone :, elemento che rappresenta sia la congiunzione che la disgiunzione nella formula del fantasma, qui simbolizza la danza. Una danza quasi senza parole, che mantiene allacciate solo le mani e lascia invariata la distanza fra i corpi. È quello che vediamo noi lettori dal punto di osservazione in cui, insieme con Lol, ci colloca la Duras. Lol assiste al suo fantasma. Costruito così - un uomo e una donna allacciati nella danza, cioè nella figura del rapporto sessuale - può funzionare da Urfantasien, cioè come scena primaria, come la chiama Freud. Ma dov'è il soggetto, sia pure piegato, barrato ma consistente, del fantasma? Qui, ìl soggetto per cui la scena è costruita appare rapito, evanescente, svanito. Dov'è finita la passione di Lo!? Lol è contemporaneamente al di qua e al di là della dimensione immaginaria del fantasma. Quando si colloca «al di là» si trasforma in puro soggetto della pulsione. Esso, Lol, sdraiata ad occhi chiusi nel campo di segale, si sa guardata da Jacques Old che, guardato a sua volta dalla macchia del suo corpo disteso, le immola il suo desiderio per Tatiana: le apparizioni intermittenti di Tatiana nel vano della finestra sono in offerta alla macchia-sguardo nella segale. Negli intervalli si svolge un probabile ed invisibile rapporto sessuale. Per Lol il sesso in quanto atto sessuale non è mai in questione: si interessa, a tratti, al desiderio che lo provoca, ma non al piacere che produce. Nelle ultime battute del romanzo sarà l'amante di Jacques Old- Marguerite Duras lo suggerisce appena - in uno stato di leggera follia, sdoppiata e confusa con Tatiana; tutta la notte chiamerà se stessa ora col proprio nome ora con quello dell'amica. ~Nuda sotto i capelli neri,. Questa seconda scena precisa l'indefinitezza del «Je veux !es voir». «Nuda sotto i capelli neri, nuda, nuda, capelli neri». Le ultime due parole soprattutto risuonano con un'uguale e strana intensità. Tatiana era davvero come Lo! l'aveva descritta, nuda sotto i capelli neri. A. Breton, Le hazard objectif, 1959 all'apparire dell'oggetto, si eclissa, diventa egli stesso oggetto, vi si appiattisce sopra. «Je veux !es voir». Voglio vederli. Vederli ... sparire, aggiungiamo. Il rapimento di Lo! culmina con la sparizione della nuova coppia che prelude allo svelamento dell'oggetto, all'attimo in cui la mano maschile scoprirà il corpo nudo sotto la veste nera. Il soggetto-Lo! migra, evai:iescente come un'ombra ultraterrena, verso quello che diventerà un corpo di donna nudo; e vi si incolla. La forma del corpo di Lo!, svuotata dal rapimento dell'anima-ombra, resta immobile sotto le piante verdi del bar. Dopo questa scena, nella progressione del romanzo, l'enigma di Lo! si raddoppia perché assume anche quello di Anne-Marie Stretter. Lo segnalano gli abiti che comincia ad indossare: smetterà, ad esempio, i vestiti bianchi dell'adolescenza per ricoprirsi di mantelli grigi e di abiti neri. Accadono dei fatti, ma la vita di Lol è sospesa a quel rapimento, all'attesa che l'oggetto riappaia ad oscurare il soggetto ed a rapirlo di nuovo. Scenario dell'Hotel du bois: Era così nella camera chiusa, per il suo amante. L'intensità della frase aumenta di colpo ... «La nudità di Tatiana già nuda aumenta in una sovraesposizione che' la priva sempre più del minor senso possibile. Il vuoto è statua ... Il vuoto è Tatiana nuda sotto i capelli neri, il fatto» ... «Eccola Tatiana Karl, nuda sotto i capelli, ad un tratto tra Lo! V. Stein e me» ... «Come un cieco tocco, non riconosco nulla che abbia già toccato. Lol aspetta, non che_ mi metta in sintonia con lei, ina che, non abbia più paura di Tatiana. Non ho più paura. Adesso siamo in due a vedere Tatiana nuda sotto i capelli neri». (M. Duras: Du ravissement de Lo/ V. Stein, Gallimard 1964, p. 116, traduzione mia). Il corpo nudo che Lol evoca per Jacques Old provoca lo sguardo, induce l'angoscia, guarda e costringe a farsi guardare. Quante volte Jacques Old doveva aver già visto quel corpo nudo senza vedere la nudità che indica Lol? Che cosa rende diverso ed inquietante quel corpo tanto noto? Tatiana è bella, ma fino a quando Lol non sottolinea con quelle sue parole vuote di senso il carattere di estraneità di questa bellezza.- l'aggettivo che la penna lascia cadere qua e là nel racconto funziona solo come vago segnale che è lì per qualcosa. Per nascondere qualcosa che ad un tratto si rivela: l'irriducibile alterità di un oggetto che sfugge all'immagine nota, che si rivela radicalmente altro, che lacera lo schermo protettore frapposto fra sé ed il mondo reale. Dal momento in cui «sono» in due a vedere Tatiana nuda sotto i capelli, il rapporto sessuale diventa impossibile. L'introduzione del Perturbante, di «Das Unheimliche», come lo definisce Freud, invade l'immaginario amoroso, frantuma la Gestalt che l'uno ha dell'altra (Tatiana, ancora innocente, rimprovera al suo amante il cambiamento nei suoi confronti e lo minaccia di abbandono). La nudità svelata è unheimlich, perturbante. Ci è sembrato che il concetto di perturbante freudiano si accostasse straordinariamente al tipo di oggetto a che la pulsione scopica circuita e che il testo di Marguerite Duras corroborasse quest'accostamento. Rimandiamo a quel prezioso articolo del 1919 che Freud intitola, appunto, Das Unheimliche. La traduzione italiana non conserva traccia dell'ambiguità del termine tedesco (Freud, nella piccola ricerca linguistica che. fa precedere alla costruzione del nuovo concetto nota che l'italiano ed il portoghese non hanno un termine corrispondente a quello tedesco e devono accontentarsi di circonlocuzioni per riprodurne il senso) che è costruito come «antitesi di heimlich ( confortevole, tranquillo da Heim, casa), heimisch (patrio, nativo), e quindi familiare, abituale». Freud impiega qualche pagina di citazioni e trascrizioni da un noto vocabolario di lingua tedesca dell'epoca per poter affermare, in conclusione, che la parolina heimlich, tra le molteplici sfumature del suo significato, ne mostra anche una in cui coincide col suo contrario, unheimlich ... Comunque siamo avvertiti che questo termine, heimlich, non è univoco, ma appartiene a due cerchie di rappresentazioni che, senza essere antitetiche, sono tuttavia parecchio estranee l'una all'altra: «Quella della familiarità, dell'agio, e quella del nascondere, del tener celato». (S. Fr~ud, Opere complete, voi. IX., p. 83, Il perturbante, Boringhieri). Il prefisso negativo un funziona come contrassegno della rimozione di qualcosa che un tempo era familiare. Il perturbante e durassiano Ma ecco il passaggio che più fa al caso nostro: «A conclusione di questa serie certo incompleta di esempi, dobbiamo citare un'esperienza che traiamo dal lavoro psicanalitico e che, se non dipende da una coincidenza casuale, fornisce il più valido supporto alla nostra concezione del perturbante. Succede spesso che individui nevrotici dichiarino che l'apparato genitale femminile rappresenta per loro un che di perturbante. Questo pertur-· · bante (unheimliche) ... è però l'accesso aWantica patria (Heimat) dell'uomo, al luogo in cui ognuno ha dimorato un tempo e che è anzi la sua prima dimora» (ibidem); · L'ultima affermazione si riferisce ad una delle possibili rappresentazioni del perturbante: secondo Freud l'organo femminile indurrebbe nei nevrotici un ritorno del rimosso, dunque segnato dall'angoscia, perché presentifica un'antica patria dimenticata. Che cosa ha in comune questa figura del perturbante freudiano con quella che nel romanzo di Marguerite Duras abbiamo indicato come figura dell'ogggetto a di Lacan? Il «nuda sotto i capelli neri» può essere con-

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