Alfabeta - anno VIII - n. 84 - maggio 1986

tore. Un senso di conferma, perché ambiguità, di stratificazione, ritenin qualche modo il riconoscimento go che si possa arrivare a risultati di di una verità è sempre una confer- maggiore ricchezza espressiva. ma, accompagnata però da un sen- In questo senso, l'ho detto più di so di sorpresa e di scoperta. Solo una volta, non c'è affatto·una riche, se vogliamo tradurlo in termi- nuncia nel mio cambiamento di ni psicologici,.l'atteggiamento che scrittura. Non è un cambiamento avevo di fronte alla scrittura, lavo- che riguarda le mie ambizioni, è un rando all'Arte della fuga, era ap- cambiamento che riguarda il mio punto di una attesa mistica. Ogni modo di scrivere, il mio atteggiagiorno mi mettevo a scrivere non. mento non di fronte al problema, sapendo quale sarebbe stato lo svi;, . maal modo di risolverlo. Mi rendo luppo di un capitolo, di una pagi_na•. conto che questo rappresenta una e puntavo tutto su una concentra-. , sorta di sfida e di continuo confronzione per così dire «orientale».. to .paradossale, anche con le mie Anche qui sono andato inco_ntro:, stesse ideé. Su questo tema Angelo a qualche delusione, nel senso che • Guglielmi ha scritto cose essenziali ho notato una sproporzione tra le- che mi hanno aiutato anche a capimie ambizioni e quello che il testo •re il senso del mio lavoro. D'altra effettivament~·dava; non perché il_ parte questa continua sfida, questo· testo non avesse una. sua tensione -paradosso, penso che sia l'aspetto espressiva, ma perché, in qualçhe più interessante del lavoro letteramodo, puntando al massimo non lo rio. ottenevo. Come il tiratore con l'arco che non deve mirare al centro del bersaglio, ma lo può centrare se mira a un punto che non coincide con il centro. Puntando al massimo di essenzialità e di efficacia, volevo rinunciare a tutto quello che possiamo considerare «compromesso narrativo», decorazione, illustrazione, informazione. Rinunciando a tutto questo arrivavo a un'essenzialità che aveva però anche un imprevisto -colorito patetico e senti- •·meòtaié: non sempre, di alcune co- • -se sono soddisfatto, ma di altre meno. Ritengo che questo fosse un atteggiamento inadeguato della poetica che allora seguivo,. e che poi non riguardava solo me personalmente, ma un gruppo di scrittori che lavorava in questa prospettiva. Oggi ho ancora una sorta di attesa nei confronti del testo; penso che il testo alla fine debba saperne più di me, lo penso come allora. Ma la strada per arrivarci penso non sia quella di un'attesa mistica, ma quella di un, lavoro più indiretto. Lavorando per esempio su materiali realistici, cercando di ottenerne il massimo di complessità, di Più o meno da soli Serge Fauchereau I movimenti letterari con manifesto iniziai~, e definizione. di un gruppo pm o meno preciso fanno parte della tradizione francese. Un esempio: nel XVI secolo, Ronsard, Du Bellay e altri amici formano un gruppo, la Brigade (c'è da notare come ai movimenti letterari piaccia usare lessico e immagini militari, con tattiche, ultimatum . e liste di alleati). In seguito, quando Du: BeHaypubblica il manifesto della Difesa e Illustrazione dellà lingua franc~_se,il gruppo si conta e, si ribattezza· la Pléiade. La stessa c_òsasi ripete quattro • secoli più tardi-nella storia del sur-. realismo: c'è un primo aggregamento attorno·a un nucleo di tre persone, poi la tc;:>stituzionedi un movimento che pubblica il proprio manifesto e una rivista che serve da organo ufficiale..Più del romanticismo o del_simbolismo, il surrealismo è importante poiché, rimasto vivo per parecchi decenni, è diventato il prototipo di numerosi gruppi- - : -~·- ..... - ~ - :..-.. del secondo dopoguerra, sia riusciti che subito falliti, dal lettrismo a Tel Quel. Mi domando se questi raggruppamenti, queste dichiarazioni e questi lavori in comune non corrispondano a periodi in cui l'individualismo e il sentimento dell'individualità di ognuno portavano a una reazione diretta verso una A differenza degli scienziati, gli scrittori lavorano più o meno soli. E se si incontrano, di preferenza attorno a qualche rivista o· in certi caffé, è più per affinità personali che per ragioni di estetiq. Mi sembra che oggi ognuno cerchi_dilavorare come meglio possa, senza pensare di avere poi da dire qualcosa necessariamente valido anche per. • • LA FORMA DELL'INVENTIVA ,.a cura di: R. BOERI, M.A. BONFANTINI, M. FERRARESI pp. 216, L. 20.000 Da Benni a Munari, da Spinnler a Giorello, da Eco a ... , 27 scienziati, artisti, filosofi del Club Psomega stimolano la riflessione, la ricerca e perché no?, la curiosità intellettuale nel primo enciclopedico manuale sull'inventiva. è in libreria anche Il politeismo moderno A. Dal Lago pp. 241, L. 20.000 ricerca che essi conducono viene definita precisamente, più o meno. Le avanguardie organizzate del Novecento anteriore o di oggi - la Pléiade o il futurismo - hanno reso esplicito nei manifesti e nei testi. teorici il modo in cui lavoravano e come, q. loro. giudizio, si dovrebbe operare. Attualmente .non ci sono avan- . . . gua,:die letterarie orgqnizzate ma talvolta gruppi connessi a µna r,i~i- , sta o gruppi che mantengono un'affinità di amicizia o di-sodalizio ù:ztellettuale. Oggi questi gr:uppicqnducono ricerche in comune,_ha~no: un riscontro comune delle loro ricerche individuali? Non accade piuttosto che da qualche ,tempo-. ogni scrittore compie_la.,:icercasua propria con un procedim~ntopeculiare, che egli espone. in un suo libro o in vari scritti (così Roussel, Gadda, Vittorini, Ponge e altri) senza proporlo come modello? È questo il tema delle tregiornate di incontro. Si può intervenire in termini critici o in termini teorici personali. È anzitutto interessante che ciascuno esponga o indichi il viaggio o il problema della sua ricerca, in senso generale o relativamente a un libro. Si discuteràpoi in un dibattito libero e complessivo, con partecipazione anche di altri EDIZIONI UNICOPLI • ·_:,inyitati(nel pomeriggio di sabato) se si può parlare di una o più ten-. maggiore anonimità - o una maggiore unanimità, com'era per ,i· gruppi dell'inizio del secolo. Orbene, da quindici-vent'anni si sono perse l'abitudine e la tendenza non solo per i manifesti ma anche per i gruppi e le riviste programmatiche, rimpianti solo ,da qualche giornalista o da qualche professore alla ri- , cerca di facili schemi. Oggi, forse semplicemente perché stanchi di. questo ripetere, o forse perché la nostra società e i mass media tendono a ,livellare le. personalità per -cui ognuno cerca di essere (vi,vere, rimanere) in se stesso e per se stesso, i vecchi schemi paiono inade-. guati. altri. Riunioni.come questa di·oggi· dovrebbero. perciò permettere. pa-. ragoni tra-esperienze differenti. . Traduzione dei materiali francesi a cura di.~lda,Guidinetti. Nota: ripubblichiamo il testo : di.avvio del Colloquio («lo parlo di un certo mio libro» «In tutti i campi di ricerca intellettuale si.formano gruppi: scuole storiche, sociologiche, e letterarie, e anche movimenti complessivi come l'espressionismo, il surrealismo, o lo strutturalismo. La. 't · ·denze comuni o. -condivise, provenienti dal periodo anteriore o • nuovamente orientate;e ancora se oggi· vi è una compatibilitàfra la·ricerca: nella·letteraturae quella nell'arte e • negli altri campi. Poiché il punto . d'incrocio è oggi costituito sostàn-. zialfnente dalle riviste, in èonse- . guenza di ciò questo convegno vie-. • ne promosso dai due giornali La· Quinzaine littéraire e ·Alfabeta: e nellamattina finale del convegno, il 15, per cura dei due giornali, gli scrittori interessati risponderanno alle.domande del pubblico». • Alfabeta/La Quinzaine· littéraire Tavola di «proiezione ottica» dei tre piani dell'Arca, incisione. In Kircher, Arca Noe Annuncdioiun'iniziativinacorsodistudio «Ricerca, riviste e avanguardie nel Novecento letterario in Italia (teoria e storia)»·- Viareggio 1986 . . Prevediamo un convegno pluriennale. In altre parole un tema così ampio e attuale deve essere esplorato nell'arco di tre, quattro convegni. Si stabilisce in questo modo un appuntamento annuale che può dunque diventare, per la cultura italiana, impegnativo. È questo un indubbio vantaggio rispetto alla scelta di un tema nuovo per ciascun anno, che può incontrare o meno il favore del pubblico. Occorreranno tre giorni pieni di lavoro. La mattina di ciascun giorno: materiali. Con questo termine si comprendono i risultati compiuti in ambito universitario con il coinvolgimento delle cattedre che si dedicano assiduamente al tema proposto: Pavia, Bologna, Siena, Pisa. Amsterdam, Torino. I primi no~i indicati sono quelli di Pieter De Meijer, Ezio Raimondi, Mario Lavagetto, Walter Siti, Romano Luperini, Clelia. Martignoni., Niva Lorenzini, Giorgio Barberi Squarotti. Il pomeriggio di ciascun giorno: interventi delle riviste sulla teoria e sulla ricerca in atto; con la presentazione di testi nuovi, anche. Le riviste saranno: Nuovi Argomenti, Il Verri, Alfabeta, _Linead'ombra, L'ombra d'Argo, Prato pagano, Marka, Anterem,. Finisterre, li Piccolo Hans, Tr,acce, Lengua,, Tam-Tam, La Quinzaine littérai, re, Digraphe, e altre. Sia alla mattin~ che al pomeriggio sarà. lasciato uno spazio ade- . guato al dibattito. La sera: lettura, performance, musica, danza. Nei locali ~el convegno è prevista una mostra d'arte contempOia-· nea, curata da uno specialista, che opera al di fuori degli interessi del mercato. Comitato scientifico: Maria Corti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Gianni Sassi, Mario Spinella. Coordinamento: Antonio Carollo. N.B. La data prevista nei primi giorni di ottobre sarà confermata successivamente. Siamo in attesa dell'approvazione della delibera da parte del comune di Viareggio.

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