avete approvato, nel medesimo traduttore e a distanza di un anno, i due significati antinomici: George Heard Hamilton ha utilizzato il primo nell'edizione inglese del mio libro, il secondo nella versione inglese della Boite verte del 1960. Lebel. L'opera;ione mentale deve dunque, secondo voi, esserseparata, isolata, dalle sue conseguenze produttive. Duchamp. Esatto. Che la gente faccia meccanicamente o manualmente ciò che vuole. Duchamp. Purtroppo· non resisto Lebel. È successo. Nel I966 Rimai al fascino dell'allitterazione, chard Hamilton, l'organizzatore ma non ho avuto, coscientemente, della grande retrospettivasu di voi l'idea di creare quell'ambivalenza. alla Tate Gallery, compie un nuoSe ho inteso dare alla parola vo passo catalogando, sotto vostro «esemplare» il senso a'.ggettivale: nome e in modo poco chiaro, delle «che serve d'esempio»? Mi-sembra copie e dei pastiches di sua confeprobabile; ciò nonostante ·ora è il zione assieme a molti dei vostri significato sostantivale che mi sem- migliori originali: il Grand Verre bra più vero: «esemplare di una co- (che si aggiungeva a quello di Ulf sa fabbricata» appunto 'in gran Linde), la Glissière, Neuf Moules quantità. • •• • ••Malie, Tamis, Témoins oculistes, . •• • senza contare numerosi disegni. Il Lebel. Le due interpretazioni po- suo zelo d'organizzatore l'ha portevano dunque essere entrambe tato ad «arricchire» la mostra per esattea seconda dei momenti o an- fprnf <~thegreatest in the world» ché'C{')ntemporaneamenìe? •: ~ '_inµ il ~isultato è stato però l'oppodal falso, l'imitazione dalla copia, è poi una questione tecnica di incredibile stupidità, fra noi. Lebel. Le copie del Grand Verre possono dunque, secondo voi, sostituire l'originale? Duchamp. Non è questo che voglio dire: una copia, malgrado tutto, resta pur sempre una copia. I grandi pittori di ogni epoca hanno fatto copiare le loro tele e, pur senza riconoscerle, non ne esigevano la distruzione. Quelle del Grand Verre di Ulf Linde e di Richard Hamilton sono, in fondo, più vicine all'intrasportabile originale di quanto lo sarebbero delle foto in bianco e nero e a colori. Hanno il vantaggio di mantenere le proporzioni, in questo almeno sono autentiche,..Sono prive del piccolopennacchio estetico e delle crepe nel vetro, ma di ciò sono molto contento. Tutto ciò è si può anche piangere un.po'. Lebel. Qualche mese fa, arrabbiato, forse a torto, per ciò che era statofatto su di voi al museo d'Arte moderna nell'estate, mi· redarguiste sullo stesso tono. Ecco cosa mi scriveste da New York: «La vostra tristezza per l'accoglienza a me riservata a Parigi mi fa pensare a un tenqre che canti per la prima volta all'opera di Tolosa o di Rouen». Duchamp. E aggiunsi: «Dovrei aver paura?». voi, si nuota nell'ambiguità e perché siete un personaggio tanto attraente. quanto inesauribile. Men- . tre fingete di scoprirvi, come negli Entretiens, contemporaneamente sollevate nuovi problemi come quello, anzitutto, della vostrapartecipazione alle imprese più disparate. Pure i saggi dedicati a voi, da quando siete divenuto, anche in Francia, un grand'uomo, sono estremamente contraddittori: un «abisso» corre tra la divertita superficialità che alcuni leggono in voi e lo .sforzo tragressivocolto da altri. Limitandoci a ciò che è apLebel. Ho potuto constatare che pars.o •O. apparirà quest'anno, gli non avevate paura, il 15 aprile Entretiens di M. .P. Cabanne e The scorso, all'inaugurazione della World of Mar~el Duchamp, pubmostra al museo di Rouen. Ma blicato .recentemente a New York questo ritorno in Normandia, vo- da Ca/vin Tomkins, differiscono stra terranatale, non ha avuto nul- completamente dallaprefazione di la del ritorno del figliol prodigo, e Bernard Dorival al catalogo delle il treno del Jeune homme triste non mostre di Rouen e Parigi, come è arrivato fino a Rouen quel gior- pure dall'opera cf,Ai rturo Schwarz: no. Eravate deliziosamente urba,- Psych9génèse et développem~nt , . : ffO _diq· uello che sperava. Un mi- • sèuglio confuso e disparato in cui logico per i conoscitori, ma ce ne sono pochi. È sempre stata mia abitudine averne pochi, ed è un'abitudine che mantengo. no con il signor prefetto mentre of- iconographique du Grand.Verre e, Duchamp. Perché no? • [riva ai Duchamp, a voi e alla vo- dal testo squisitamente poetico di. il Nu descendant un escalier, il stra famiglia, quel riconoscimento Octavio Paz: Marcel Duchamp ou Lebel. E oggi siete contrario o fa- Passage de la vierge à la mariée, Tu ufficiale che si è fatto attendere co- le chateau de la pureté. Ma se vi si vorevole allaproliferazione? m', la Rotative demi-sphère, Lebel. Siete dunque legato all'eso- sì a lungo. Mi meravigliai, in quel- interroga su queste differenze voi Duchamp. Non vedo come potrei oppormi anche se resto, per principio, contrario. Ci sono ruote di biciclette in cinquanta milioni di fabbriche. Una di più, ·una di meno, non fa differenza, e l'idea del ready-made non· ne viene modificata perché si tratterebbe di separare questa ruota dalla sua funzione che è la sua stessa ragione d'essere. Che se ne riproducano ventimila o venti milioni sarà sempre, dal momento che lo si decide, un ready-made. Questo è l'importante. espressamente portati dall'America, si trovavano banalmente confusi con le copie provocando, come sapete, il giudizio negativo di molti spettatori. terismo molto più di quanto ap- l'occasione, della vostra pazienza vi limitate a sorridere, e tutto ciò paia negli Entretiens, ma, visto e della vostra affabilità. Fu un ec- che fate sapere è che non dite mai che tenete agli «happy few», sarete cezionale ready-made vissuto. As- di no. Il vostro atteggiamento mi certo rimasto scosso dalla delusio- saporavate almeno il gusto della ri- ricorda quello di Max Ernst, che ne di qualche vostro giovane am- vincita? ho incontrato di recenteallaproiemiratore che ho visto uscire dalla zione di una riduzione cinematoDuchamp. Naturalmente le «cose>> Tate Gallery con le lacrime agli oc- • Duchamp. Solo un pochino. Mi grafica di La fernme 100tetes. Codi Richard Hamilton non mi hanno chi. comportai semplicemente da uo- me a-vretecapito sono molto indifatto piacere, ma non lo si deve mo pubblico, ne ero obbligato; è screto, e così ho chiesto a Max • nemmeno condannare visto che ha Duchamp. Certamente, le lacrime l'unico mestiere che esercito sai- Ernst, dopo la proiezione, se non lavorato come una bestia e che, fanno effetto sulla tela. Ho grande tuariamente. si sentiva disturbato a vedersi«masenza di lui, non sarebbe stato fatto rispetto per le lacrime che sono un nipolato» in qualche modo. «Per nulla. Se gli spettatori si sono con- aspetto della giovinezza, ma il loro Lebel. Se avrò il coraggioe l'inno- niente - mi ha risposto - mi piace • fusi è affar loro. Vanno al museo verdetto non può essere definitivo. cenza necessari per scrivere un molto esser "manipolato"». Si può come in chiesa. Ne parlano due mi- Adoro essere amato ma non fino nuovo libro su di voi lo intitolerò, concludere così? nuti a colazione e poi se ne dimen- alle lacrime. Capirete che, come parodiando Me/ville, Marce! ou Traduzione dal francese ticano. Cercar di distinguere il vero un tempo non si rise di me, così ora !es ambiguités perché, stando con di Pietro Raboni ········································································~·, i Pagineda • i ■ I I ■ stica) sta diminuendo. me (dico a me dato che l'interru- svolge in uno spazio esteticamente sizioni ottenute col computer e a ■ : Londra ' Dialogo è, però, dire troppo po- zione del livello narrativo implica vuoto. Viene anzi rappresentato in libere improvvisazioni Gang Art ■ ■ lmpact Theatre co. Lo stesso critico riconosceva la frantumazione del pubblico e un luogo fortemente connotato da utilizza strumenti sonori di metal- I ■ ,_______________ un arrabattarsiper un «teatropu- del soggetto) comunicano il senso concetti concreti, in stretta relazio- lo, legno e materialesintetico. Me- I ■ Impact Theatre fa parte dei più di ro». Ma non si tratta soltanto di del poco tempo: non c'è tempo da ne con il suo stesso contenuto. In diante variazioni della velocità e I ■ cinquanta gruppi di tutta la Gran teatro puro. L'addestramento tee- perdere, però non si sa cosa si starà tal modo l'esperimento non resta del tipo di percussione sorgono <J,i-. ■ ■ Bretagna accomunati sotto l'eti- nico, le notevoli capacità nell'uso perdendo. circoscritto all'ambito di autono- versi intreccifonici. In questa sce- I ■ chetta «experimental» dalla man- delle luci, di un'illuminazione di Quella di Impact è una visione mie estetiche e associative. na il collegamento di spazio, suo- : ■ canza di fondi e dalla assenza di mezzo sogno, mezz'incubo, musi- europea? Ebbene, nasce in un pae- Tra i punti di riferimento teorici no, immagine e movimento è riu- ■ ■ uno spazio teatrale fisso - tra i che ultramoderne, ripetitive, che se dove non si_può dimentica~e e letterari: Kafka, ma soprattutto scito in modo molto convincente, I ■ quali le differenze consistono nella rinforzano l'atmosfera così ben Greenham, e viene presentata m Lacan, Sten Nadolny, e, in una mentre alcune altrescene hanno ri- I : maniera di lavorare, nei temi trat- creata di mondo post-bellico, l'in- un paese dove si nasconde Comi- certamisura, le poetiche del futuri- velato una certa staticità nel loro ■ ■ lati o accennati. «7:84»,per esem- credibile destrezza fisica, l'attività so. E non per niente hanno rego- smo. insufficiente svolgimento quanto a ■ ■ pio, altro gruppo coetaneo di Im- degli attori in scena - tutto ciò larmente incubi dopo le rappresen- L'esperimento multimediale di celeritàe perfezione. ■ ■ pact, continua le sue presentazioni esprime una visione pessimista, vi- tazioni. Gang Art si propone di esplorare Nell'ultima scena un bambino si I ■ di spettacoli politici, nel senso sione del nostro esserecavie in tea- Diana Crampton su basefenomenologica le premes- dondola su un cavallinodi legno, e I ■ stretto, didattico della parola «po- tro per un futuro struggente. Così _____________ se formali e i dati di fatto dei pro- un adulto, su una sedia a sdraio, I ■ litica», esibendosi in scuole, wor- Dammerungstrasse 55 e A Piace in cessi estetici. In questione, insom- guarda alla televisione un cane in : ■ king men's clubs, trades councils. Europe. Ma in Carrier Frequency, Vienna ma, è la linea di confine tra oggetto corsa. Lentamente vengono porta- I ■ Ma torniamo a Impact. Per gli presentato quest'anno a _Bologna, Gang Art reale e sua raffigurazione. Ciò che ti sulla scena i contorni di una ca- I ■ spettatori e spettatrici impreparati, le cavie chi sono? ____________ __. definisce o sopprime le possibilità sa, costruiti con aste di legno e po- I ■ una prima visione rivela una spe- In mezzo ad un pubblico che « Vogliamo la nuova bestia» è il ti- della percezione e della rappresen- sti tutti attorno. Un inutile trattore I ■ cie di mondo tortuoso di sfumatu- commenta la distribuzione _d'im- tolo di un esperimento recente- tazione si orienta muovendo da ot- gira intorno alla scena. I ■ re appena comprensibili, di perso- permeabili e la possibilità in quar- mente presentato in un maneggio to angoli visuali: sovrapposizio- Il gruppo che ha realizzato lo I : naggi interpretabili quasi solo in tafila di venire infradiciati (per cui coperto di Vienna da un gruppo di ne, scomposizione, riflessione, ri- spettacolo è costituito da Karin I ■ chiave di misticismo atavico. Di l'amministrazione declina ogni re- artisti che si occupano di artefigu- sonanza, diffrazione, rifrazione, Leuenberger, Mathias Fuchs, Jur- I ■ fatto però - a parte spettacoli per sponsabilità) tanto che in prima fi- rativa, musica, letteratura, cinema immagini postume, illusioni. gen Grolle, Dli Theth, Simonetta 1 1 ■ bambini, come per esempio Beo- la e' è bisÒgno di salvagenti, piano e teatro. Gang Art collega compo- Ciò che viene realizzato, ossia Ferfoglia, Christiane Voss, Hein- I ■ wulf (1980) e Parsifal (1982) certi piano si riempie il teatro. C'era già. nenti delle diverse arti sopra ricor- ciò che viene mostrato, è descrivi- rich Pichler. I ■ loro spettacoli come Dammerun- stata mezz'ora di acrobazie, per date per tentare esperimenti so- bile solo per accenni: nastri fosfo- Gang Art rientrasicuramentefra 1 ■ gstrasse 55 (1981), A piace in Eu- cominciare lo spettacolo: invece di prattutto con le facoltà percettive rescenti simulano uno spazio in gli spettacolipiù interessantiche la 1 ■ rope (1983, con Inteatro, Bolo- trovarsi davanti ad un gruppo tea- rivolte allo spazio e al movimento. movimento; l'esperimento inizia scena culturale di Vienna attuai- I ■ gna), Songs of the Claypeople tra/e, si potrebbe pensare di assi- Le grandi dimensioni del maneg- con attori che, attraverso il buio mente offre. I : (1984I e I985 II), con lemusiche di stere al «climber-up» di una com- gio consentono la realizzazione di maneggio, trascinano fili lumino- Margit Knapp Cazzola I ■ Andrew Poppy e con testo da brani pagnia di balletto, «un apocalittico alcuni effetti acustici e ottici dell'e- si, costruendo in tal modo uno spa- I ■ di Russell Hoban), Carrier Fre- balletto di acqua», come è stato sperimento multimediale in quan- zio che si muove per poi ricadere Pagina a cura di I ■ quency, 1986, trattano temi psico- chiamato dal Neue Ziircher Na- to nel collegamento di diversi mez- nell'oscurità. In seguito gli attori Maurizio Ferraris I ■ logici con un processo di lavoro chrichten, oppurE;ad una festa di zi estetici si punta in egual misura· disotterrano dal maneggio aste Lu- I :=::: ■ che include intensa discussione, bambini che si divertono a sguaz- sull'esplorazione e sul sovverti- minose e cercano di definire a ta- I ~ ■ lettura di testi scelti (per esempio zare. mento delle facoltà percettive. L'e- stoni e con abili combinazioni la Errata corrige I ·~ Nella pagina «Da New York» pubblica- I ~ ■ The Right Stuff, Tom Wolfe, le Sei attori girano attorno ad .un , sperimento vuole tra l'altro elabo- struttura e la profondità dello spa- ta su Alfabeta, n. 82 , marzo 1986 , p. l2 I t:::1.. ■ poesie di Rilke), brani scritti da tavolo, che è ora tavola, ora cassa rare le associazioni risvegliate dal- zio. è occorso, in fase di montaggio delle I ~ ■ ciascuno di loro e discussi assieme da morto, ora lettino del chirurgo, la presenza latente dell'equitazio- Attraverso il gioco di colori bozze, uno spiacevole incidente. Il bra- I ~ ■ h • t't 't .f. d t • • 1· t • • d LI' d d Il • t d' / t • .f. • d' • t no con cui si concludeva l'articolo di - e anno is z ui o, 1on a o, una su cui e attorno a cui g i a ton si ne, e o ore e e e impron e i comp emen ari, ,enomem t m er- Paolo Valesio (S•colonna, a cominciare 1 1 -~: specie di dinamica interna alla lo- trascinano, pulendolo, aiutando- cavallo: al tema movimento e velo- ferenza, impasti sottrattivi di colo- da «Con sintesi fulminante ... ») era in È ■ ro stessa opera. Effettivamente, si, tirandosi l'un l'altro per opera- cità si associa l'idea di cavalli va- ri, viene simulato movimento sulla realtà la conclusione dell'acticolo di I Impact Theatre è riuscito a creare zioni poco chiare. Le luci, di incu- pore, e, inoltre, di uomini a cavai- superficie di oggetti. Paolo Spedicato. Così che un articolo I ~ ■ un dialogo con se stesso, per cui un bo, statiche; i suoni, ora di tra- lo che possono anche rappresenta- Le diverse andature del cavallo sul ritorno della messa in latino negli I ~ ■ d' L' A N h · · · d' • • b I d I d I r · · Stati Uniti si chiude con un passo sulle I i:::s commentatore i 1ve rt ow a smisswm ra w, ora strani - pseu- re un sim o o e potere e e m- servono come materia prima per esposizioni di arte povera a New York; ti ■ potuto constatare che una certa in- domusiche allucinanti; le azioni, guaggio del comando. Conforme- strutturati sound elettronico-sinte- ce ne scusiamo con gli autori e con i I i Lgenuità (la riduzione atavico-mi- opache, eppure frenetiche, che a mente a ciò l'esperimento non si tici. Accanto a interessanti compo- lettori. ..• ~ ........................................................................ .
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