Alfabeta - anno VIII - n. 83 - aprile 1986

Edizioni Theoria '·'Letterature" r MARCO LODOLI DIARIO DI UN MILLENNIO CHE FUGGE Il romanzo di una generazzone senza qualità. Opera prima. Edizioni Theoria via Fregene 9 - 00183 Roma Distribuzione CDA ..BULZONI~ VIA DEI LIBURNI 14/TEL.<06.1 •955207/00IBS ROMA EDITORE TERRORISMO Minaccia - realtà - difesa di R.H. Kupperman e D.M. Trent prefazione di W. Laqueur 550 pagine - L. 42.000 Sintesi del FUTURISMO La raccolta dei "Manifesti" In tac-simile - a cura di Luigi Scrivo 220 pagine - L. 25.000 Fondamenti di DIFETTO LOGIA di Lev Semenovic Vygotskij Prefazione e cura di Guido Pesci 328 pagine - L. 30.000 Lo psicologo sovietico ripropone il problema dei soggetti che, per loro difficoltà fisiche, psichiche e sensoriali, non trovano nella società risposte idonee per una loro reale integrazione. Nelle librerie oppure direttamente dall'editore 00185 Roma, Via dei Liburni, 14 porto estetico-sensibile con la divinità che garantisca poi agli occhi del popolo uno stato veramente libero» (p. 65). In tale ottica l'utopia estetica reca con sé un contenuto che non è semplicemente estetico ma, al tempo stesso, antropologico e politico. Si tratta, in altri termini, di coinvolgere l'estetka in un progetto di ricomposizione sociale, di piegare la mitologia a una finalità essoterica, idealmente universale. Tale ottica è propria peculiarmente di Friedrich Schlegel per il quale la rinascita mitologica è funzionale al sorgere di una nuova Bildung, di una nuova formazione, in altri termini, allo sviluppo di una cultura dotata di una portata totalizzante; da questo punto di vista diviene centrale la Mittheilbarkeit, la categoria della comunicabilità, inoltre quella della recettività, del carattere sensibile dei messaggi culturali così che essi divengano ampiamente fruibili. Si definisce da questo punto di vista la natura trascendentale e il carattere formale della nuova mitologia che muove principalmente in direzione di un'universalità comunicativa alla quale si adeguano i suoi contenuti. In quanto affonda le proprie radici nella sensibilità, Cordial Campari, china tempera cartoncino, 402X555 l'estetica dona alla ragione una portata universale che resta ignota al semplice procedere intellettuale. Va osservato - anche se ciò non rientra nell'orizzonte storico-culturale contemplato da Cometa - che non ci troviamo dinanzi a un orizzonte che si consuma interamente all'interno del protoromanticismo. Nell'ambito della cultura tedesca dell'Ottocento esso troverà infatti un'estrema reviviscenza nella Nascita della tragedia, la cui composizione- com'è noto- segue di non molto l'epoca durante la quale Nietzsche e Rohde condussero insieme lo studio dei romantici. Anche secondo quest'opera nietzschiana, infatti, soltanto attraverso una palingenesi nel sensibile, scaturigi!'}edel mito, si può realizzare una fluidificazione dei rigidi codici della ratio che li renda disponibjli per il sorgere di una cultura unitaria. Non è possibile documentare qui questa ipotesi; vale tuttavia la pena di trarne le conseguenze sia per ciò che concerne l'esegesi dell'opera nietzschiana, sia per ciò che riguarda l'orizzonte storico-culturale entro il quale si dispiegano le «mitologie della ragione»: a) la conferma di quest'ipotesi comporterebbe che non solo l'opera matura ma anche quella giovanile di Nietzsche costituisca una sorta di masso erratico nell'ambito della cultura ottocentesca, e aprirebbe la via di un suo recupero non semplicemente storico-culturale, nell'ambito del dibattito contemporaneo, proprio dal punto di vista dell'articolazione del rapporto mito-apparenza-logos. b) Ma anche dal punto di vista storico-culturale questa ipotesi non è senza conseguenze; essa comporta infatti un avanzamento del discrimine temporale, dell'arco di sviluppo delle mitologie della ~agione. Si tratta, per Cometa, di un discrimine al tempo stesso storico e teorico. In modo significativo egli parla, a proposito del circolo di Jena7di preromanticismo e non di romanticismo. In tal modo egli accoglie polemicamente la tesi avanzata negli anni '20 da Alfred Bauemler secondo la quale Jena, l'anima estetica della Romantik, non costituisce un capitolo del romanticismo vero e proprio; a essa si contrapporrebbe l'anima religiosa della seconda generazione romantica, quella che ebbe in Heidelberg il proprio centro culturale. Si tratta, da questo secondo punto di vista - come ha mostrato di recente Giampiero Moretti (in Heidelberg romantica, Roma, Itinerari Lanciano, 1984)-di muovere non dall'apparenza ma dalla natura, di scoprire nel suo dispiegarsi un carattere religioso che rimanda non a una filosofia della storia ma a una simbolica della .storia intesa come una sorta di trasmissione poetico-naturalistica dei significati. Si tratta dell'alternativa tra un'utopia estetica e un rammemorare religioso, tra il più dell'apparenza e il radicarsi del pensiero in un'origine metafisico-naturalistica. e oerentemente con l'orientamento estetico generale, larinascita mitologica si realizza nel genere che sorge dal confondersi degli altri: il romanzo. Attraverso il romanzo come genere peculiarmente moderno prende forma l'utopia estetica. Si tratta, come mostra Schelling nella Besonderer Teil della Philosophie der Kunst, di un orizzonte prettamente formale. Cometa mette in evidenza questo punto di vista in tutta la sua portata: «Ora, mentre l'epos antico è una forma assoluta e obiettiva che si fonda su una mitologia riconosciuta da tutti e universale, il romanzo che è l'erede dell'epos romantico, il quale ha già dovuto rinunciare all'universalità della materia (la mitologia), finisce per accettare questa condizione e cercare la propria assolutezza nella forma avvicinandosi così naturalmente al dramma» (p. 220). Si potrebbe affermare che la riflessione estetica si sottragga ante litteram al dettato hegeliano sulla morte dell'arte (ma anche segretamente alla limitazione storica assegnata nell'Estetica alla «forma d'arte simbolica»), accogliendo un orizzonte nominalistico e formale. Probabilmente, da parte di Cometa, è un solidarizzare con il gesto delle avanguardie, là dove esse hanno ricondotto l'arcaico in un orizzonte formale. Si potrebbe allora pensare al rapporto con la mitologia come a una sorta di lavoro di scavo, di deobiettivazione, che ci liberi computamente così dal rischio di affidarsi a «un'oscura e fantomatica primitività, tanto selvaggia quanto sanguinosa» (p. 23). Un lavoro da antologizzatori; costruire un'antologia del e per il moderno nella quale il rammemorare si ponga al servizio dell'inevitabile pervasività del nuovo. Nota (1) Cfr. G. Carchia, La legittimazione dell'arte, Napoli, Guida, 1982, pp. 117119. •••••••••••••••••••• • • • • • • i ~~~ ::;::~ i • • ■ azzurro ■ • • • • ■ via del pratello 35, ■ • • 4012 2 bologna ■ I tel. 051 - 277170 I· . --------- . • • • • • • I W. B. YEATS I • • I Per amica silentia I • • I lunae I • • • • • • • • • • ■ DIVANO ■ • • ! OCCIDENTALE ! • • ■ a cura di ■ • • • • ■ Gianroberto ■ • • I Scarcia I • • • • . - . • • • • I M. LEIRIS I • • I Raymond Roussel I • • • • . - . • • ! PAUL VALÉRY ! • • I Mallarmé I • • . ---------- . • • • • I nelle migliori librerie I I o direttamente I I dall'editore I • • • • •••••••••••••••••••• Carlo M. Cipolla Contro un nemico invisibile Epidemie e strutture sanitarie nell'Italia del Rinascimento: il quadro di una società in lotta contro la malattia e la miseria Erich Voegelin Ordine e storia La filosofia politica di Platone Platone politico nella «summa» interpretativa di Voegelin. 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