Da «Ritorno a Haifa» no venuti qui, e hanno cominciato cente e ambigua, mentre lui comin- - Sì, ma c'è questo «ma» terribidi Ghassan Kanafani a guardare le case, a chiedere di ciava a tradurre: le, spaventoso, mortale e insanguiLa vecchia grassa era seduta da- entrare. Ogni giorno mi dicevo che - Da dove siete venuti? nato... vanti a loro, sul bracciolo di una sareste sicuramente venuti anche - Dalla Polonia. Tacque sotto il peso di_un'ocpoltrona: li guardava con un sorri- voi. Quando? chiata di Safya, e capì che non saso privo di significato. Finalmen- Improvvisamente. sembrò per- - Nel I948. rebbe mai riuscito nel suo intento. te, senza modificare quel sorriso, plessa e cominciò a guardare anche - Quando, esattamente? Regnava un imbarazzo incredibidisse: lei gli oggetti sparsi per la stanza, - Il primo aprile del 1948. le, che non si poteva ignorare; quel - È molto che vi aspetto. come se li vedesseper laprima voi- Calò un silenzio pesante, e tutti dialogo era semplicemente asIl suo inglese era stentato, l'ac- ta. Senza rendersene conto, Said si si misero a guardare dove non c'e- surdo. cento quasi tedesco. Sembrava che mise a seguire lo sguardo di lei, ad ra niente di importante che attiras- Per un attimo ebbe voglia di altirassefuori le parole da un pozzo accompagnarlo nei suoi sposta- se lo sguardo. Fu Said a rompere il zarsi e andarsene, non gliene immolto profondo e quasi in rovina. menti. Safiya faceva altrettanto, e silenzio, dicendo con calma: portava più niente. Che Khaldun Said si piegò in avanti e le chiese: Said si disse: «Che strano! Tre paia - Naturalmente noi non siamo fosse vivo o morto, che differenza - Sa chi siamo? d'occhi che guardano la stessa co- venuti a dire «Vattene via di qua». faceva? A questo punto, non c'era Lei annuì ripetutamente, come sa... Ma come la vedono diversa!». Ci sarebbe bisogno di una guerra, più niente da dire. Fu colto di nuoper sottolineare l'affermazione. Sentì la voce della vecchia, ora per questo... vo da una collera forte e amara, e Rifletté un po', scegliendo le paro- rauca e più lenta: Safiya lo tirò per una mano, ché gli sembrava di essere sul punto di le, poi disse con calma: - Mi dispiace, ma le cose sono lasciasse stare quell'argomento, e scoppiare. Senza sapere come, gli - Voi due siete i proprietari di andate così. Non ho mai pensato lui capì. Cercò parole diverse per cadde lo sguardo su quelle cinque questa casa, lo so. alla questione, com'è adesso. affrontare la questione: .. penne di pavone infilate nel reci- - Come lo sa? Said fece un sorriso amaro. Non - Voglio dire che la vostra pre- piente di legno in mezzo alla stanLa domanda era venuta contem- sapeva come spiegarle che non era senza qui, in questa casa, la nostra za. Le vedeva agitarsi con i loro poraneamente da Said e da Safiya. venuto per questo, che non voleva casa, mia e di Safiya, è un altro colori straordinari e sgargianti, inIl suo sorriso si allargò ancor di mettersi a fare una discussione po- discorso. Noi siamo venuti soltan- verosimili, ad ogni alito di vento più; poi la vecchia rispose: litica, e che sapeva che non era col- to per vedere le_cose, queste cose che entrava dalla finestra aperta. - Da ogni cosa, dallefotografie, pa sua. «Non è colpa sua?». No, nostre... Forse lei lo può capire. Così domandò sgarbatamente, aldal modo in cui vi siete fermati da- non proprio. Come spiegarglielo? Disse subito: l'improvviso, indicando il vaso: vanti alla porta. Per la verità, da Fu Safiya a toglierlo dall'imba- - Capisco, ma... - Qui c'erano sette penne, che quando è finita la guerra molti so- razzo, chiedendo con voce inno- Di colpo lui perse la calma: fine hanno fatto le altre due? La vecchia seguì il suo sguardo, poi-tornò a guardarlo in faccia con aria interrogativa, mentre lui restava con il braccio teso a indicare il vaso di fiori, in attesa di una risposta, come se tutto l'universo dipendesse da quelle parole. Lei si alzò, si avvicinò al vaso e lo toccò; sembrava che lo facesse per la prima volta. Poi rispose, tranquilla: - Non so che fine hanno fatto le due penne di cui lei parla. È una cosa che non riesco proprio a ricordarmi. Forse è stato Dov, che ci ha giocato, quando era piccolo... le avrà perdute. - Dov? Lo esclamarono insieme, Said e Safiya, come se la terra li avesse scaraventati in alto, poi si interruppero. La fissarono, tesi, mentre lei proseguiva: - Sì, Dov: non so come si chiamasse e, se la cosa la interessa - rivolta a Said - le assomiglia molto... traduzione di Isabella Camera D'Afflitto .......................................................................... ., i Pagineda• i • • ■ • ■ • • : --------------. francesi hanno confermato l'inte- delle caratterizzazioni ideologi- nisch di una presentazione crono- anni '70. Il suo ruolo trainante nel ■ ■ Parigi resse nei confronti dell'Italia che è che, si insediava proprio in quegli logico-storica, più volta ad .una tematizzare simbolismo della ma- ■ ■ Maurizio Ferraris ormai una tendenza importante anni come gergo internazionale campionatura orizzontale dei fe- teria e memoria storica, risulta ■ ■ _____________ negli ultimi anni di cultura parigi- del cinema. nomeni che ad isolare figure rap- palese nell'archeologia del rimos- ■ ■· Nel quadro dell'Espace Séminaires na; con un atteggiamento molto ____________ __,, presentative, se criticabile secondo so mitico di Anselm Kiefer, • nella : ■ del Centre Georges Pompidou di generoso hanno analizzato le po- un metro qualitativo di giudizio, politicità agit-prop di Immendor- ■ ■ Parigi, con la coordinazione di tenzialità innovative sul piano del Berlino ha il pregio di portare ·a presenza ff, nell'uso straniato e viscerale di ■ ■ Christian Descamps, si è svolto mondo dei media e della società di Giorgio Maragliano connessioni e intrecci altrimenti tecniche eccentriche da parte di ■ ■ dall'II al 13 dicembre dell'anno massa rappresentate dal cinema e ,___________ .___ ___. destinati all'oblio. In questa linea, Walter Dahn. ■ : scorso un convegno dedicato al ci- dai cinegiornali dell'epoca fasci- Kunst in der Bundesrepublik Deu- artisti di rilevanza nazionale o ad- La scelta delle opere· di artisti ■ ■ nema documentario e al cinema di sta. Un'analisi forse anche troppo tschland, 1945-1985, la imponente dirittura regionale godono dello della generazione di mezzo, come ■ ■ finzione nell'Italia degli anni '30- filoitaliana (i francesi, formati in mostra sull'arte della Repubblica stesso spazio di nomi affermati, Lupertz, Baselitz, Penck, e ap- ■ ■ 45, cui hanno preso parte, insieme una società centralizzata e giaco- Federale Tedesca dal dopoguerra a Ernst Nay è più importante per nu- punto Immendorff e Kiefer, era di ■ ■ a Descamps, storici e critici del ci- bina, subiscono il fascino vaga- oggi svoltasi alla Nationalgalerie mero di quadri di Sigmar Polke; qualità esemplare. Esemplare an- ■ ■ nema italiani e francesi: Jacques l'intenzione meritoria di conside- che perché bastava da sé a confu- ■ • Aumont, Gian Piero Brunetta, I ~ari d ell 'avve n il• e rare gli anni della ricostruzione tare un'opinione diffusa, per la ■ ■ Jean Gili, Pierre Sorlin, Francesco BITTER e COR.DIAL , '45-55 alla stessa stregua dei decen- quale l'opera di questi artisti rap- : ■ Casetti, Roger Dadoun, Serge Da- CA unJ... nl ni successivi, in termini storici, presenterebbe una regressione ad ■ ■ ney; più chi scrive, quasi del tutto r1 r ~ non può però evitare che il visitato- un realismo anti-moderno e di se- ■ ■ sprovveduto in questioni cinema- re giunga alle sale finali (l'ordine gno reazionario o addirittura na- ■ : tografiche ma convocato in qualità di presentazione è invertito, e. il zista per iconografia e contenuti ■ ■ di competente in estetica, e Paul percorso va a ritroso), allo stremo (Lupertz, Kiefer). ■ ■ Virilio, che si è autodefinito esper- ,• delle sue facoltà di discernimento, Altro facile equivoco, di cui i testi ■ ■ to non in cinema, ma in questioni • · con più di 500 opere negli occhi. compresi nel catalogofanno giusti- ■ ■ militari (La guerre au cinéma, Dopo gli stupendi Baumeister e zia, è quello di stabilire una filia- ■ ■ uscito un paio di anni fa, è il suo le sale dedicate all'informale, sono zione diretta tra questi artisti e i ■ ■ ultimo libro). le opere degli appartenenti al grup- Neuen Wilden e Heftige Mater del ■ ■ Il funzionamento del seminario po Zero Uecker, Mack e Piene a de- principio degli anni '80, i corrispet- : ■ era piuttosto impegnativo, tavole _________ stare echi particolari nel visitatore tivi della nostra transavanguardia. ■ ■ rotonde, dibattiti con altri specia- italiano; echi degli amici Manzoni, I percorsi che conducono alla ■ : listi, dibattiti con il pubblico; a al- Fontana, Klein, Tinguely, istanta- esplosione «figurativa» di Salomé, ■ ■ leggerire il peso verbale sono stati ~~--..J-.-.;:::; nee del/'«ultima delle avanguardie» Petting, Middendorf a Berlino, con ■ ■ proiettati tre film-tipo del periodo -· ,..,,.. ..,._ (Argan), l'arte cinetica e spaziale la loro pittura «veloce» di memoria ■ ■ preso in esame: Passaporto rosso :.,,,a-- 1~~--•--..~.~IJ ~-·-• proprio sulla soglia del torrente espressionista, e di Dokoupil e ■ ■ (regia di Guido Brignone, I935), dlll•►tìll! ~---- •-------- Pop, a cavallo degli anni cinquan- Dahn a Colonia, freddi e distanti ■ ■ La segretaria privata (Goffredo •11111111.__ .._,,....,.,____ la-sessanta. Proseguendo, notevo- da un'identificazione emotiva con ■ ■ Alessandrini, 1931) e Vecchia \W.'. iltli'-'l le è la piccola stanza zeppa dei bri- il gesto pittorico come pochi altri, : ■ guardia (Alessandro Blasetti, colagedi oggetti che sono i resti del- . trovano il loro punto d'incontro in ■ ■ 1934). llll .. lllllil-.1 le azioni Fluxus di Vostell, Paik, un uso «strumentale» del supporto ■ ■ Il seminario è stato molto utile ~~!!!! .. ~.,~~-~~" Vautier, Beuys, frammenti di un ri- pittorico come veicolo per la pro- ■ : sotto diversi punti di vista, non ul- trarsi dell'artista dall'oggettualità duzione d'immagini, più che in una ■ ■ timo quello della serietà del lavoro in nome del processo creativo di cui ripresa della interrogazione sul me- ■ ■ proposta dal suo modello organiz- ' "·"· lilì•IIIIII! la rarefazione analitica del concet- dium e sulle sue possibilità, caratte- ■ ■ zativo, costruito in modo da evita- ..Wlill■-!!!~=• •'!!_-_-._.!.-..__.• tuale sarà solo uno degli esitipassi- risticaper gli artistipiù vecchi come ■ ■ re la dispersione dei temi e il peri- bili. La differenza tedesca rispetto Richter e Baselitz. ■ ■ colo dei discorsi lasciati a metà che alla tendenza autori"lessiva, centri- L'ultima sezione della mostra ■ I fari dell'avvenire Bitter Campari Cordial New York, :I' ■ incombe almeno potenzialmente china cartoncino tempera 415x560 peta del concettuale americano an- presentava il lavoro di alcuni artisti ■ ■ su ogni convegno. E per questo è ni '70 si evidenzia bene nei blocchi spinti al margine degli avvenimenti ■ ■ stato centrale l'apporto di Chri- mente etnologico dell'Italia cleri- di Berlino fino al 21 gennaio, non di granito grezzo, appena sbozzato artistici degli ultimi anni dal corteo ■ ■ stian Descamps, progettista del cale, policentrico-provinciale, fin sfugge alle polemiche che sempre dall'intervento umano, di Ulrich trionfale della « Wilde Malerei». ■ : modello e regista dei singoli semi- nelle sue aberrazioni, come il fa- accompagnano sillogi espositive Ruckrien e Nikolaus Gerhardt; Opere ascetiche, come i bianchi pi- ■ ■ nari. (Questo è il secondo della se- scismo o la mafia). che pretendono di dare un'imma- esempi di un legame tra cosalità e !astridi Abraham David Christian, ■ ■ rie: nella primavera del/'85 si era Da parte loro, gli italiani (penso gine comprensiva di fenomeni an- contenuto di pensiero che corregge riduzioni meditative del segno ad ■ ■ svolto il primo seminario, sul po- soprattutto alle relazioni e agli in- cora presenti alla memoria. Ma la la pretesa metalinguistica dell'ape- un minimo di espressività nei pie- ■ ::=: ■ stmoderno in architettura e in filo- terventi di Casetti e di Brunetta), manifestazione-clou dell'inverno ra rigorosamente concettuale. coli lavori di Michael Sauer, oppu- ■ ~ ■ sofia, con Lyotard, Vattimo, Gre- hannòportato uno sguardo più un- berlinese, seppure con mancanze e La grande sala centrale dedicata re opere che si aprono sulla scena ■ -~ ■ gotti,, Portoghesi, Petitot... ; e il derstated sui nostri anni trenta. punti oscuri di cui parleremo, è alle opere di Joseph Beuys assume urbana, come i modelli in cemento : ~ ■ 23-25 aprile di quest'anno è previ- Sullo sfondo di questo incontro bi- riuscita senz'altro a raggiungere valore paradigmatico dell'impor- di case-bunker e grattacieli di Hu- ■ ~ ■ sto un incontro sul tema «Filosofia laterale, importante di per sé e che uno degli scopi che si proponeva, e tanza dell'artista per gli sviluppi bert Kiecol. ■ :; ■ e storia» con la partecipazione di ha sicuramente posto le basi per cioè di porre all'attenzione dello dell'arte contemporanea in Ger- ■ 1: ■ Peter Burke, Mare Ferro, Paul Ve- nuovi approfondimenti, si sono spettatore la molteplicità di un'arte mania. L'installazione di lavagne Kunst in der Bundesrepublik ■ §--: yne, Giovan~i-Levi, Fe,:nando Sa- stagliati anche gli altri due modelli conosciuta a livello internazionale qui presentata, documento di una Deutschland 1945-1985 ■ ~ ■ vater, Dommique Janicaud, Ro- che negli anni trenta incombevano solo attraverso pochi nomi isolati serie di lezioni tenute in Jnghilter- catalogo edito da Nationalgalerie ■ ~ ■ ger Chartier, Olivier Mongin). sulla cinematografia fascista: il ci- (Beuys) o movimenti recenti quali ra, allude direttamente alla fun- a cura di Dieter Monisch ■ ~ ■ Più difficile rendere conto, in nema nazista, ma soprattutto il ci- i Neuen Wilden. zione educativa svolta da Beuys Berlin, Preussischer ■ ~ Lbreve, del contenuto dei dibattiti. I nema hollywoodiano che, di là La scelta del curatore Dieter Ho- all'accademia di Dii.sseldorf negli Kulturbesitz, 1985 · ■ ~ ......................................................................... ..
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