e.. Breve -- Wystan Hugh Auden poesia L e discussioni sul ruolo dell'artista nella ·società risultano troppo spesso inconcludenti, perché i partecipanti non definiscono i termini di cui si servono. Finché si continuerà a fraintendere quello che gli altri dicono, non sarà possibile parlare di accordo o disaccordo autentici. Pertanto comincerò con alcune definizioni. Individuo. In primo luogo, un termine biologico - un albero, un cavallo, un uomo, una donna. In secondo luogo, poiché l'uomo è un animale sociale e nasce privo di modalità istintive di comportamento, è un termine socio-politico - un americano, un dottore, un membro della famiglia Smith. Come individui, indipendentemente dalla nostra volontà, siamo membri di una o di più società, la natura delle quali è determinata da necessità biologiche ed economiche. Come individui siamo frutto della riproduzione sessuale e dei condizionamenti sociali, e possiamo essere identificati solo in base alle società di cui facciamo parte. Come individui siamo confrontabili, classificabili, enumerabili, sostituibili. Persona. Come persona ciascuno di noi può dire io in risposta ai tu degli altri. Come persona ciascuno di noi è unico e irripetibile, membro di una classe composta da una sola unità, con un'unica prospettiva sul mondo. Il mito della discendenza di tutti gli uomini da • uno stesso progenitore, Adamo, • sta a significare che siamo chiamati ad una esistenza personale non da un processo biologico, ma da altre persone (i genitori, gli amici, ecc.); infatti, ognuno di noi è Adamo, l'incarnazione di tutta l'umanità. Come persone non siamo membri di società, ma siamò liberi di formare comunità, uniti ad altre persone dal comune amore verso qualcosa d'altro da noi - dalla musica, dalla filatelia o da quello che vi pare. Come persone non siamo confrontabili, classificabili, enumerabili, sostituibili. S embra che la maggior parte . degli animali disponga di un codice di segnali per comunicare tra individui della stessa specie, che permette loro di trasmettersi informazioni vitali sul sesso, sul territorio, sul nutrimento, sui nemici ecc. Tra animali sociali, come l'ape, questo codice può diventare estremamente complesso, ma ; ' .• resta pur sempre un codice, uno·: ..di qualcuno è una necessità gram~··::• 4~ri~i. Tutti sono impegnati nello strumento impersonale di comuni~ :: •.maticale, ma pensare agli altri c.o-·.'·f-~tesso genere di attività economicazione: non può svilupparsi in u.n •.. ll)e a lui o a lei, è pensarli non comè ·;ca;· tutti si conoscono personallinguaggio, in quanto un )inguai,: ·,:.personema come individui. :: ·: ·.:;:mente e hanno più o meno gli stessi gio non è un codice ma è Ja parola: -'. :'I nomi propri sono intraducibili·,. •.ìnieressi. Inoltre, in una società vivente. Solamente le persone p:os~.·:·Nella versione inglese di un rom&n~·-·'.ip(imitiva, la poesia - il linguaggio sono creare linguaggio, in quanto· ·: .zo tedesco, il traduttore manterrà.:. • :delf'apertura personale - non è del solamente le persone desider<!oq·-, ',il nome originale dell'eroe, Hein;:.- ::·tutto separato dalla magia- il.ten- ·!iberàmente aprirsi tra foro, ess#~ . . rich, e non lo cambierà in He11.,y.···..~: '·tativo di controllare le forze della apostròfate con la prima o la se~on-.. , .• 'Il linguaggio poetico è il più pe.i~... -'.-ri~turacon la manipolazione verda persona o con un nome proprid,: sb.nale e intimo dei dialoghi. Ùn • ·.b~le. E ancora, fino all'invenzione mentre tutti i codici, per quan.fo.:. · t~sto poetico non vive fino a che\iri. > della scrittura, il fatto che la poesia elaborati, si limitano alla terza per:' : • lettore non risponde alle par91è • :_·fossepiù facilmente memorizzabisona. .··scritte dal poeta. ·.. ,_._le.dellaprosa, dava alla prima un S_iccomegli uomini sono sia indi-. ' ~ La propaganda è un monologo· ·lmpòetico valore di utilità sociale, •vidui sociali sia persone, necessita~ eh~ cerca un'eco, non una risposta, . • una sorta di mnemotecnica per trano di un codice e al tempo stessò di'. è dicendo questo non voglio con- ·: mandare conoscenze fondamentali un linguaggio, l'uno e l'altro fatti di dannare la propaganda in quanto • •da una generazione all'altra. parole: ma tra l'uso delle parole co- •. : tale: è un'esigenza dell'intera vita .. ··:•· • . me segnali o come linguaggio per~-.. sociale. ~a il non riconoscere la / ··a··. i fronte ai mali della società, sonale c'è un abisso insormontabi- differenza tra la poesia e la propa- • . la poesia è un'arma inefficale. Se non prendiamo coscienza di ganda danneggia enormemente sia· . ce. Accanto all'azione politiquesto fatto, non potremo mai ca~ •l'una che l'altra: la poesia perde il:. ca diretta, l'unica arma è il semplipire un'arte letteraria come la p0e- proprio valore, e la propaganda la ce reportage - fotografie, statistisia, e comprenderne la funzione: • sua effi.cacia_. • che, testimonianze oculari. I pronomi di prima e seconda . In organizzazioni sociali più pri. :. · Le condizioni sociali che conopersona sono privi di genere, men- mitive della nostra, per esenipip scO'personalmente e nelle quali mi tre quello di terza persona ha più nelle società tribali o contadine, là • frovo a lavorare, sono quelle di una generi, e in effetti dovrebbe chia- natura personale della parola poe- prospera società urbanizzata e tecmarsi pronome impersonale. Usa- tica è oscurata dal fatto che società nologicamente avanzata, e sono re la terza persona quando si parla e comunità sono più o meno coinci- convinto che in ogni società che abbia raggiunto lo stesso livello di sviluppo tecnologico, di urbanizzazione, e di ricchezza, indipendentemente dalla sua struttura politica, il poeta si trovi di fronte agli stessi problemi. È diffidle concepire una società ricca che non sia organizzata in funzione dei consumi. In tale società è tipico correre il rischio d~non distinguere i beni che possono essere consumati e dimenticati (come i generi alimentari) o gettati o sostituiti (macchine e vestiti), dai beni spirituali (come le opere d'arte) che offrono un nutrimento solamente se non vengono consumati. In una società ricca come gli Stati Uniti, i diritti d'autore concessi dagli editori ai poeti sono un segno emblematico della scarsa popolarità che la poesia gode presso il pubblico dei lettori. Sono convinto che, per tutti quelli che lavorano in questo campo, ciò sia motivo d'orgoglio e non di vergogna. Il pubblico dei lettori ha imparato a consumare anche la migliore narrativa come fosse minestra in scatola, così come ha imparato a degradare la musica più grande a semplice sottofondo per lo studio o la conversazione. Gli uomini d'affari possono comperarsi quadri d'autore e appenderli alle pareti come trofei del proprio status. Con una visita guidata di un'ora, i turisti «~ifanno» il meglio dell'architettura. Ma, grazie a Dio, la poesia è ancora considerata dal pubblico come qualcosa di difficile digestione; essa deve ancora essere «letta», vale a dire penetrata grazie a un incontro personale, oppure abbandonata. Anche se i suoi lettori sono un numero molto ristretto, ogni poeta è certo almeno di una cosa, e cioè che essi hanno una relazione • personale con il suo lavoro. Equesto è più di quanto ogni autore di best-seller possa osare affermare. traduzione da/l'inglese di Stefano Rosso Questo scritto inedito di W.H. Auden è il testo di una comunicazione letta dall'autore nell'ottobre 1967, a Budapest, in occasione di una tavola rotonda su « Tradizione e innovazione nella letteratura contemporanea», ed è apparso sul n. 1, voi. XXXIII, gennaio 1986, della New York Review of Books, che ne ha autorizzato la traduzione.
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