Alfabeta - anno VIII - n. 82 - marzo 1986

lev possedeva la capacità di mettere d'accordo i differenti temperamenti dei suoi diversi' creatori. A ciò devo però aggiungere che tali cooperazioni solo in rari casi riuscirono al cento per cento. L'intesa si riferiva infatti principalmente ai criteri fondamentali più o meno estetici da seguire, il ché è però già sicuramente molto: spesso è infatti sufficiente definire lo spirito di base e la struttura in linee generali di un balletto, affinché i singoli autori possano poi percorrere le proprie strade creative, come dicevo a proposito della prima e della seconda possibilità. Per essere più concreto: credo che la riuscita del balletto Le tricorne (Il cappello a tre punte) possa essere considerata caratteristica •in proposito. Sotto l'accomodante vigilanza non soltanto «diplomatica» ma soprattutto ispiratrice di Diaghilev, il librettista Martinez Sierra, il musicista Manuel de Falla, il coreografo Massine e in questo caso anche il pittore Pablo Picasso hanno costantemente scambiato tra loro le proprie idee finché poté formarsi un insieme totale, quello del balletto completo, fatto di soggetto musica danza e pittura scenografica. Certo è interessante a questo proposito che, malgrado la perfetta fusione dei divei:sifattori espressivi di tale balletto, ogni apporto finì per rappresentare, in sé, espressione di valore autonomo. Esistono però anche altri casi nella creatività ballettistica, cioè quelli in cui i coreografi desiderano comporre opere in base a musiche originariamente non composte per la danza. Questo modo di procedere è in verità abbastanza giovane nella storia del balletto. Esso divenne in generale una necessità soprattutto per i seguenti motivi: 1. la danza aspirava a forme analoghe a quelle della musica sinfonica; 2. poiché una cooperazione organica tra gli autori coreici e quelli musicali si era dimostrata sempre più difficile, in quanto i musicisti si comportavano per lo più in modo dittatoriale, i coreografi, spinti dalle loro personali necessità creative, dovettero decidersi a usare preferibilmente partiture musicali appunto non pensate per la danza, piuttosto che quelle in cui i musicisti avevano, per così dire, già tutto prestabilito. La storia di questa prassi presenta come primi esempi degni di nota quelli di Isadora Duncan. Come un Al servizio si accede per abbonamento annuale. Da un minimo di 6 inserzioni a un massimo di 33 inserzioni. I moduli disponibili sono: semplice cm. 5,1 xJ,4 Lire 30.()()(}, doppio cm. 5,Jx3 Lire 50.000. Per informazioni più dettagliate scrivere o tele/onare a: Cooperativa Intrapresa, via Caposile 2, 20137 Milano. Telefoni (02) 5451254 - 5451692. Ufficio Pubblicità, servizio Biglietti dJJVisita. Riviste mini la più piccola rivista del mondo a cura di Franco Beltrametti scorribanda productions pobox 3 - 6826 Riva s.v. - Svizzera Versus 38-39 Semiotica medievale a cura di Umberto Eco Bompiani Editore IL COBOLD 15 diretto da Ettore Bonessio di Terzet C.P. 7fJ716100Genova Abbonamento annuo lire 20.000 Coboldprima: Bonessio di Terzet, Perrotta Coboldimpero: Bernstein, Freeman Coboldpoesia: Lunetta, Gamberini CoboldJJrte: Carretta, Olivari, Sozzi Le Muse Italiche: Barberi Squarotti • Brandolini d'Adda/ Ibis: Perrotta esempio diverso in proposito si po0 trebbe considerare il balletto tutt'oggi spesso rappresentato Les Sylphides di Michail Fokine. In seguito poi Massine ha elevato questa prassi addirittuta a un vero e proprio culto. Un culto cioè in cui egli sperimentava le diverse possibilità del balletto cosiddetto sinfonico: balletti di pura forma, ovvero privi di qualsiasi azione più o meno drammatica ( Choreartium sulla Quarta Sinfonia di Brahms); visualizzazioni coreografiche di poemi sinfonici (Berlioz: Symphonie Fantastique); successioni drammatiche più o meno astratte in forme sinfonico-coreografiche (Les présages sulla Quinta Sinfonia di Cajkovski j). Massine tuttavia non ha mai avuto una particolare predilezione per forme puramente coreodinamiche, ragione per cui i suoi balletti del genere per la maggior parte finivano per avere contenuti simbolici o allegorici. In questo campo George Balanchine, invece, prediligeva . giochi di pure forme e ne ha fatto 1 addirittura come tutti sanno, una regola (Bizet: Sinfonia in Do). In questi casi la musica appariva o come fattore ispiratore o come sfondo d'atmosfera, anzi spesso veniva utilizzata addirittura solo come· elemento disciplinatore. Il gusto francese si spinse qui così lonta_no,che la musica dovette apparire soltanto come espressione associativa. Un classico esempio per questo rappresenta il balletto di Jean Cocteau Le jeune homme et la mort nella realizzazione coreografica di Roland Petit: Cocteau per accentuare il senso metafisico di questa sua opera coreodrammatica decisamente realistica, sentì la necessità di far eseguire parallelamente alle successioni sceniche una musica di carattere spirituale, e si decise, come è noto, a scegliere per questo la famosa Passacaglia e Fuga in Do Minore di Bach, dando però importanza al fatto che né la ritmica né la linearità della coreografia avessero anche solo qualche rapporto con essa. La coreografia è stata creata infatti non secondo i dettami di una musica esprimente l'azione e già pronta, ma soltanto secondo quelli dei valori aneddotici del soggetto, anche se durante le prove grande aiuto al disciplinamento delle esecuzioni avevano dato certe improvvisazioni pianistiche adeguatamente articolate. Autografo 3, Ottobre 1984 Saggi di Terzoli, Baldacci, Porro, Bardazzi, Lucchini. Inediti di Saba. Materiali di De Marchi. «Margini» 104 pagine, Lire 8.000 Autografo 4, Febbraio 1985 Saggi ai Gibellini, Bonafin, Ravazzoli, Frare, Lucchini. Inediti di Pascoli e Noventa. Il Fondo Meneghello. «Margini» 104 pagine, Lire 8.000 Edizioni Intrapresa aut aut 209-210 gennaio-febbraio 1986 A partire da Lévinas La_passivitàdel soggetto, l'ombra de~essere, l'enigma dell'etica. testi e contributi di E. Lévinas, M. Blanchot, J. Rolland, G. Franck, R. Prezzo, P.A. Rovatti, A. Del Lago, S. Petrosino, F. Ciarame/li, R. Ronchi, S. Comol/i, F. Polidori, F. Sassi, B. Banato, R. Cristin, G. Berto Electronic mass media AGE mensile per il media people delle agenzie e degli utenti di pubblicità. Systems editoriale, V.le Famagosta, 75 - 20142Milano A N T E R E M Rivista di ricerca letteraria diretta da Flavio Ermini e Silvano Martini via Cantarane 10, 37129Verona Carte Semiotiche numer:o O Teoretica: Umberto Eco, L'Epistola XiJJ e l'allegorismo medievale Monografia: La lettera (saggi di Cohen, Grivel, Queré, Schneider, Violi) St11die ricerche: Giovanni Bottiroli, Metonimia e metafora; Marcello La Matina, Sul caso Chinnici La Casa Usher Editore D esidererei a questo punto ancora osservare che persino quando si tratta di balletti di pura forma che nascono per ispirazione da strutture musicali già esistenti, non si può mai parlare di una vera e propria traduzione della musica in danza in modo per così dire «fotografico». Ciò sarebbe infatti per la già descritta essenziale diversità di queste due arti assolutamente impossibile. Ma neanche eventuali tentativi di offrire interpretazioni coreografiche di certe opere sinfoniche secondo le personali visioni dei rispettivi coreografi potranno considerarsi autenticamente corrispondenti a quel che le opere in causa comunicano. Ciò Strategia Quindicinale della comunicazione pubblicitaria/Agenzie/ Utenti/Mezzi. Abbonamento annuo L. 55.000 Pola Editrice Corpo 10 Raccoglie alcune tra le più significative esperienze della scrittura contemporanea Via Lecco 2, 20124 Milano Telefono (02) 2718758 Il piccolo Hans diretto da Sergio Finzi Psicoanalisi al tornio della lettera Sergio Finzi: Il posto dell'Origine nel riconoscimento della psicosi Stefano Agosti: La lettera, il testo, il senso E altri scritti .., Anno XII, n. 48, pp. 218, L. 8.000 Par()I quaderni d'arte a cura di Nanni Menetti n. 1, marzo 1985: interventi di A. Barsi, G. Bonacini, G. Celati, A. Faeti, F. La Polla, N. Lorenzini, N. Menetti, L. Nanni, A. Porta, L. Vetri, C. Viviani, G. Zucchini. pagine 152, L. 8.000 e/o «Pani», Casella Postale 223, Bologna. L'mes1Stente n. li , aprile maggio 1985 Emergenza, dissociazione, amnistia: questioni di tradizione politica. Per una cultura indipendente. Colloquio con Bi/o su «Topia». Le forme di coscienza come limite del movimento operaio. Per GodJJrd (Peccato Godard!). -Abb. annuo di L. 10.000, ccp 16734402 Redazione: via Moline 2, Bologna. non solo perché tali musiche in sé definite non necessitano di interpretazioni o addirittura di illustrazioni coreografiche, ma soprattutto perché i coreografi non possono mai esattamente sapere quali valori hanno guidato i musicisti nel comporre le relative opere. Altro è invece il caso in cui il coreografo creando un'opera su una musica preesistente intende offrire dichiaratamente (e quindi possibilmente con un titolo proprio e non con quello della musica utilizzata) qualcosa di assolutamente personale. Tale comunicazione può avere un contenuto parallelo o di commenti - indipendentemente dal fatto che i relativi valori si realizzino Dimensioni n. 5 Landi - ,di peccato»: G. Boine Colombini - Ernesto Buonaiuti ieri e oggi Zanantoni - Oltre il fascismo Rossi - Cultura e scuola secondo «Civiltà Cattolica» dopo gli anni Venti Lombardi - Suzanne de Brunhoff e il pensiero monetario di K. Marx Gabetta - Fra euristica ed ermeneutica: cenni sullo statuto dell'invenzione Libri lmminente: Jean François Lyotard D muro del Pacifico traduzione di Nanni Balestrini Multhipla Edizioni rnil Lovato Guerrino: Sfoghi del cuore di un frate amante dell'arte Ecluiopi Studio Italiano Strada 22 luglio 42 ,-43100 Parma Paolo Guzzi Continuum . Lucarini Editore Lire 4.500, Pagine 54 Renè Louràu Lo stato incosciente analisi -delle istituzioni e dell'immaginario sociale «nella sua opera più matura il capo scuola de~'analisi istituzionale riscopre la prospettiva anarchica» 260 pagine 10.000 lire Edizioni Antistato viale Monza, 255 20126 Milano solo formalmente o anche oltre. Questa pratica continuerà ad esistere certamente anche in futuro e potrà rivelarsi particolarmente proficua. Ovvero: la cooperazione tra musica e danza finirà per conoscere anche vie del tutto nuove con risultati anche essenziali pur se ancora imprevedibili. Oggi infatti, in un'epoca in cui ci si incomincia a misurare perfino con ivalori più segreti dell'energia, automaticamente la danza, proprio come la musica, ma anche le arti del disegno e della parola, si avvia a valorizzare le proprie qualità più intime, tendendo a scegliersi proponimenti creativi radicati nelle profondità più misteriose dell'esistenza e soprattutto a trattare tali suoi temi secondo criteri assai più analitici e quindi anche più significativi di quanto non abbia fatto fin qui. Sarà dunque in questo che si troveranno i moventi capaci di portare alle nuove forme della sua cooperazione con le altre arti. Così la nuova prassi condurrà certamente a una nuova teoria della compensazione. E cioè alla divisione dei compiti delle singole arti attraverso una spartizione particolarmente differenziata delle relative materie, sicché i vari aspetti dei valori circolanti nelle creatività potranno fondersi in maniera addirittura fantastica. Inoltre l'enorme ricchezza delle possibilità espressive rivelate dalla musica elettronica d'un lato, e dalla stereofonia dall'altro, potrà prospettarsi indubbiamente anche nell'evolversi della creatività coreografica, e ciò non soltanto attraverso analoghe trasformazioni. dei tipi cinetici della danza, ma anche attraverso adeguate valorizzazioni stereo-ottiche dei vari blocchi coreici, seppure artificialmente ottenute (con mezzi quali filmati tridimensionali ed altri) e quindi capaci di articolarsi in effetti in cui la disco~sività potrà apparire moltiplicata, rallentata, accelerata fino a modi inwrosimili ma tuttavia atti a realizzare espressioni unitarie. La fusione delle arti riuscirà così a diventare, attraverso tale aumento sempre più crescente dei piani di azione, un gioco simile a quella logica dei movimenti cosmici che oggi in fondo ispira anche gli artisti, e non soltanto costituisce l'interesse desgli scienziati. Il piano unico allora non esisterà più, e quindi la vita della danza andrà espandendosi, insieme alle altre arti, sempre più verso l'infinito. Fabio Bazzani WeltJing e Stirner. FiJosolia e storia (1838-1845) Angeli Editore • 1985, 211 pagine, Lire 16.000 Varie t'ratelli Fonnat - architetture sonore - Musica per ambienti, sculture sonore, sonorizzazioni di tutti i tipi, design acustico. Interveniamo su: giardini e parchi, spazi urbani, feste, mostre, sfilate, ambienti e cose. Progettazioni acustiche di oggetti d'uso comune . Fratelli Fonnat s.a.s. via Massaia 4, 50134 Firenze, 0'.'iS/484837 «HM» laboratorio poesia (illustrazione e applicazione di tecniche poetiche contemporanee)'con Franco .Beltrametti, Corrado costa, Rita degli Esposti, John Gian, Armando Pajalich e Tom Raworth. a Cussighe di Belluno: 18-27agosto a Venezia: 1-10settembre • per informazioni: Pozzi, Cannaregio, 4975 . 30121Venezia, tel. 041/89385 fi~e iscrizioni 30 aprile 1986• L'eco della ~pa dJJIl'XJl legge e ritaglia giornali e riviste per documentare artisti e scrittori sulla loro •attività per informazioni: Telefono (02) 710181-7423333 L'eco della stampa Via Compagnoni, 28 - 20129 Milano

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