Alfabeta - anno VIII - n. 82 - marzo 1986

Einaudi WalteBrenjamin Parigciapitale delXIXsecolo Finalmente tradotto il grande work in progress di Benjamin. L'Ottocento visto nello specchio di Parigi e indagato attraverso la moda, il gioco, il collezionismo, la prostituzione, i passages, sullo sfondo della crisi • dello storicismo e delle ideologie dominanti. A cura di Giorgio Agamben. «I millenni», pp. XXII-I I IO, L. 100000 . - RudyarKdipling Qualcosdaime A dnquant' anni dalla morte, l'autobiografia dell'autore di Kim e del Libro della giungla: l'infanzia indiana, i viaggi, gli ·incontri, il lavoro letterario. «Gli struzzi», pp. v-180, L. 9000 AlbinPoierro Unpiantnoascosto L'antologia 1946-83 di un grande poeta visionario del Sud che canta la «terra del ricordo» in un dialetto reinventato.· «Collezione di poesia», pp. xxxm-135, L l0000 • AlfonsBoerardinelli. L'estetea il politico • Nietzsche e Eco, « finis Austriae ».e New York,.· Moretti e Wenders: ..- · • stile, identità e consu~i • del nuovo intellettuale piccolo • borghese. «Nuovo Politecnico», pp. xvm-8~, L. 6500 . GuidGougliel~i Laprosaitaliana· delNovecento Le scritture grottesche e metafisiche, il pastiche e la narrazione combinatoria da Pirandello e D.' Annunzio. a Savinio, Svèvò, Gadda, Manganelli, Calvino. «PBE»,pp.v-263,L. 12000 LudwiWg ittgenstein Zettel Questi« foglietti» riprendono uno dei temi di fondo del pensiero di Wittgenstein: la neutralizzazione della psicologia. A cura di Mario Trinchero. «Paperbacks », pp. XLVII1-60, L. 18ooo WilliamJ.McGrath Artedionisiaecpaolitica nell'Austdriifaine Ottocento La storia inedita di un gruppo di giovani intellettuali, tra i quali Mahler e Adler, e·dell'influenza che esercitò sulla vita politica e culturale austriaca ed europea. «Saggi», pp. XI-250, L. 35 ooo Marivaux Lefalseconfidenze Uno dei capolavori di Marivaux ora sulle scene italiane. A cura di Cesare Garboli. «Collezione di teatro», pp. x1-73, L. 5000 GilleDs eleuze MarcePlrouset i segni Nuova edizione aumentata. «PBE», pp. v-167, L. 12ooo le immagindiiquestonumero Il «Cristo Morto» di Andrea Mantegna è senza dubbio uno dei capolavori del Rinascimento italiano. Ma perché un «capolavoro»? Certo, esso esprime un valore • pittorico intenso, con quella sua sorta di monocromatismo esasperato, molto coerente con l'idea della morte. Ed altrettanto certamente vi si manifesta un pathos «universale» degno non solo degli ideali quattrocenteschi ma anche della nostra sensibilità moderna. Eppure, forse si tratta di un «capolavoro» soprattutto per altre qualità, che sicuramente non sfuggivano al suo stesso creatore. L'immagine di questo «Cristo Morto», infatti, non circolò affatto in epoca coeva. Nell'inventario dell'eredità dei figli di Mantegna esso infatti figura ancora come di loro proprietà. Ma poiché nel mondo umanistico un' opera o era fatta per un committente o era un esercizio privato del- /' artista, se ne può dedurre che il lavoro rappresentava un momento di riflessione personale di Mantegna. Un'altra traccia: il titolo con cui il quadro viene elencato è «Cristo in scurto», cioè «Cristo in scorcio». Segno, quest'ultimo, che si focalizzava l'interpretazione non tanto sul soggetto o tema del dipinto, quanto soprattutto sulla sua tecnica rappresentativa, lo scorcio. Si tratta, pertanto, a maggior ragione di un quadro «sperimentale» de~'artista, svolto a proprio uso e consumo. Un'opera che potremmo Sommario Wystan Hugh Auden ·Breve difesa della poesia . pagina 3 John Meddemmen Epitaffi (Discovering Epitaphs, di G.N. Wright; A small Book of Grave Humour; Dead Funny, di F. Spiegl; The Faber Book of Epigrams and Epitaphs, a c. di G. Grigson) pagina 4 Maurizio Ferraris L'Arca come archetipo (La stanza del collezionista, di M. Sco- • tari, XVII Triennale di Milano) pagina 4 •. Maria Corti Il libro della memoria (Nei campi del Friuli, di N. Naldini) pagina 5 Francesco Leonetti La Gita a Lecce (Collana «La scrittura e la storia») pagina 6 Roberto Mussapi Il mulino di Amleto (Il mulino di Amleto, di G. de Santillana e H. von Dechend; Fato antico e fato moderno, di G. de Santillana) pagina 6 Remo Pagnanelli Serpente e ladro (Paesaggio con serpente; Il ladro di ciliege, di F. Fortini) pagina 7 Prove d'artista: Alighiero Boetti pagina 9 Canto dell'Osso di Luna (traduzione contemporanea a cura di Graziella Englaro) pagine 10-11 Da New York pagina 12 Comunicazione ai collaboratori di ~Alfabeta» Le collaborazioni devono presentare i seguenti requisiti: a) ogni articolo non dovrà superare le 6 cartelle di 2000 battute; ogni eccezione dovrà essere concordata con la direzione del giornale; in caso contrario saremo costretti a procedere a tagli; b) tutti.gli arrticoli devono essere corredati da precisi e dettagliati riferimenti ai libri e/o agli eventi recensiti; nel caso dei libri occorre indicare: autore, titoCarlo Fabre addirittura battezzare come «opera teorica>!.Dare al «Cristo Morto» questo valore, tuttavia, non significa affatto sminuirlo, ma anzi cominciare a intravedere almeno uno dei motivi della sua giusta fama di «capolavoro». Non si tratta infatti di un esercizio o esperimento in chiave di puro virtuosismo, ma piuttosto della ricerca di una nuova tecnica di espressione allo scopo di manifestare contenutl m qualche modo inediti, o per i quali ritrovare una maggiore intensità espressiva. Guardiamo infatti più da vicino l'opera. Essa contiene una prospettiva in scorcio del corpo di Cristo sul letto di morte, dopo la _deposizione. Uno scorcio ardito, rischioso, virtuoso, come già si faceva in certi Cfr. pagine 13-14 Testo: Michel MatTesoli Il paradigma estetico pagine 16-17 Stefano Agosti • Valéry e i Cahiers (Quaderni, volume primo, tr.it. di R. Guarini; Cahiers, 2 volumi a c. di J. Robinson; Cahiers, 29 volumi, edizione infacsimile del Cnrs, di Paul Valéry) pagina 19 Alberto Capatti Diari e forbici (Journal d'etnographe, di B. Malinowski; Diario 1941-1942, di H. Hillesum; Quaderni, volume primo, di P. Valéry) pagina 20 Roberto Esposito Sulla fine della storia (Sulla fine della storia, di G. Bataille, A. Kojève, J. Wahl, E. Weil, R. Queneau; La mobilitazione totale, di E. funger in Il mulino, n. 5, 1985; Atti del convegno su funger, Roma, Goethe lnstitut, marzo 1983; Vespere, di A. Rollo, in Peripezie n. 3, 1983) pagina 21 Guido D. Neri Per Antonio Banfi pagina 22 Augusto Illuminati L'avvento della Grande Ignoranza (Idea della prosa, di G. Agamben; Testi gnostici, a c. di L. Mora/di) pagina 22 Antonio Covi Dal certo al probabile (A Treatiseon Probability, di J.M. Keynes; Discorso sull'economia politica, di.,C.Napoleoni; Keynes, una provocazione metodologica, di A. Zanini) pagina 23 Aurelio Milloss La mia esperienza pagine 25-26 Umberto Curi La messa finita pagina 27 lo, ~ditore (con ~ittà e data), numero di . pagme e prezzo; c) gli arrticoli devono essere inviati in triplice copia; il domicilio e il codice fiscale sono indispensabili per i pezzi commissionati e per quelli dei collaboratori regolari. La maggiore ampiezza degli arrticoli o il loro carattere non recensivo sono proposti dalla direzione per scelte di lavoro e non per motivi preferenziali o personali. Tutti gli articoli inviati alla redazione vengono esaminati, ma lariambienti ad esempio germanici a scopo di meraviglia o spettacolarizzazione della pittura. Ma non tutto il quadro segue la medesima legge prospettica. 1 personaggi a sinistra del corpo, coloro che svolgono il lamento, seguono una prospettiva frontale e più «regolare». Errore? Sbadatezza? Imperizia? No. Sembra piuttosto che la loro prospettiva, se noi la facessimo ruotare su un asse fino a spostarla virtualmente nel nostro punto di osservazione del quadro (e di conseguenza del Cristo) coinciderebbe con la nostra. Ne consegue che si può giungere a interpretare l'opera nel seguente modo: se laposizione prospettica dei piangenti viene a coincidere con la nostra, così forse si potrà dare coincidenMaria Leali L'autenticità in musica pagina 27 Lettere pagina 28 Giornale dei giornali L'anno in cui morì il monetarismo pagine 29-31 • Supplemento Il pianeta irritato Enrico Testa La ricchezza di un'ipotesi alternativa pagina I Laura Conti Concentrato/diffuso pagine II-III Enzo Tiezzi La sinistra ha bisogno di biologia pagina IV Fabrizio Giovenale C'era una volta madre natura ... pagina \r Alberto Tarozzi Sfumature di verde pagina VI Marcello Cini La èultura del macchinismo pagina X Carlo Formenti Sognando la bomba pagine XI-XII Gianni Baget Bozzo Ecologia e teologia pagina XIII Gian Battista Zorzoli Pluralismo tecnologico pagina XIII Emilio Gerelli Interessi diffusi e tutela ambientale pagina XIV Mercedes Bresso Il modello bio-economico pagina XV vista si compone prevalentemente di collaborazioni su commissione. Occorre in fine tenere conto che il criterio indispensabile del lavoro intellettuale per Alfabeta è l'esposizione degli argomenti-e, negli scritti recensivi, dei temi dei libri - in termini utili e evidenti per il lettore giovane o di livello universitario iniziale, di preparazione culturale media e non specialista. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. Il Comitato direttivo za psicologica fra loro (piangenti) e noi (osservatori). Il dipinto, in sostanza, ci inviterebbe ad assumere la medesima identità psicologica-emozionale: piangere, il Cristo Morto, manifestare la nostra «pietas». L'indagine spaziale-topologica di Mantegna si rivela così come una tecnica sperimentata al servizio di un'idea, alla resa di un concetto. Le immagini di questo numero tendono a proseguire l'esplorazione de~'artista. Mediante un sistema di proiezioni, la macchina fotografica di Carlo Fabre si muove alla ricerca di nuove espressioni geometriche del medesimo modello rappresentato dal corpo del Cristo. Esplora spazi, volumi, superfici. Rende conto del mutare dei punti di vista, delle luci, delle ombre. Articola una grammatica spaziale-volumetrica. Ma ancora una volta la ricerca non è affatto virtuosa,· non si basa sulla pura formula. Mutando la virtualitàdel volume nello spazio e dellaposizione de~'osservatore in quello stesso spazio, sperimenta le possibilità espressive più connotate sul piano delle passioni, de~'eticità, del/'esteticità de~'opera. o.e. Carlo Fabre Il Cristo del Mantegna e oltre. Azione scenica coordinata da Sandra Borsetti Franco La Ceda Verdi, mafia e moaérnizzazione pagina XYI Le immagini di questo numero Carlo Fabre • à cura di O. C. • alfabeta mensile di informazione culturale della cooperativa Alfabeta Direzione e redazfone: Nanni Balestrini°, Omar Calabrese, Maria Cor_ti,Gino Di ~aggio, -Pmberto Eco, Mauri~io Ferraris, · • Cariò Formenti, Francesco Leonetti, Antonio Porta, Pier Aldo Rovatti, Gianni Sassi, Mario Spinella, Paolo Volponi Art director: Gianni Sassi Editing: Florian~ Lipparini Grafici: Raul Lecce, Roberta Merlo Edizioni Intrapresa Cooperativa di promozione culturale Redazione e amministrazione: via Caposile 2, 20137 Milano Telefono (02) 592684 Coordinatore tecnico: Luigi Ferrari Pubbfiche relazioni: Monica Palla Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 342 del 12.9.1981 Direttore responsabile: Leo Paolazzi Composizione: GDB fotocomposizione, via Tagliamento 4, 20139 Milano Telefono (02) 5392546 Stampa: Rotografica, viale Monte Grappa 2, Milano Distribuzione: Messaggerie Periodici Abbonamento annuo Lire 40.000 estero Lire 55.000 (posta ordinaria) Lire 70.000 (posta aerea) Numeri arretrati Lire 6.000 Inviare l'importo a: Intrapresa Cooperativa di promozione culturale via Caposile 2, 20137 Milano Telefono (02) 592684 Conto Corrente Postale 15431208 Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati

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