• • a 1n osse VIVO • • SlflVO ere a· om a! ene Ilromanzopiùesilarante poeticodeldopoguerra. Palmiro è il titolo del nuovo (e primo) romanzo di Luigi Di Ruscio, autore di alcune fra le più belle raccolte di poesia di questi ultimi anni. Dopo l'esordio (ventitreenne) del 1953 con Non possiamo abituarci a morire (Schwaj), pre-1( sentato da Franco Fortini, tredici anni più tardi, da Oslo dove ancora oggi vive e lavora, Di Ruscio porta a termine la sua seconda raccolta di poesia, Le streghe si arrotano le dentiere (Marotta, 1966), presentata da Salvatore Quasimodo, e nel 1980, con Istruzioni per l'uso della repressione (Savelli), vince il premio Camaiore. Ecco un poeta dunque non ignoto tra gli autori più attenti del panorama letterario italiano e tuttavia ancora, e ingiustamente, sconosciuto al pubblico dei lettori: il nucleo centrale di questo eccellente Palmiro era già pronto infatti sin dalla fine degli anni Sessanta senza incontrare peraltro ascolto alcuno nel panorama editoriale italiano di allora, né in seguito. Palmiro (il lavoro editoriale 1986, pagg. 148, lire 14.000) fa il suo esordio in libreria in questi giorni, e tra le sue pagine straordinarie prendono vita gli indimenticabili personaggi del funambolico esilarante "coro" dei Ciocca, Roffianetto, Roscetta e di tutti gli altri divertiti e divertenti protagonisti che in picaresca e sparuta schiera ci vengono incontro via via nel romanzo. Sullo sfondo delle piazze italiane degli anni Cinquanta, tra sognatissime maggiorate e infuocati comizi politici, la poetica combattività dei personaggi di Di Ruscio affida la sarabanda degli effetti comici ottenuti dalla narrazione in presa diretta dell'autore, all'accelerazione ritmica della prosa, con l'esito certo - come scrive Antonio Porta nella nota al testo - "di provocare e insieme divertire il lettore, che non si sente mai escluso dall'opera in nome della letteratura". E la storia di ql}esto romanzo ambientato negli anni che come un sogno per strada sfrecciava Coppi l~irrajgiungibile macch~n_al<I, umana, e certamente anche poltt1- O ca, è il racconto di un apprendistato nelle file del Per da parte dell'autore stesso. Con questo primo inimitabile libro "una testimonianza di dignità e energia ci arriva dopo aver attraversato tutta l'Europa", dalla Norvegia all'Italia: l'irresistibile poetica sfida che il Palmiro ci lancia merita oggi l'augurio sincero che i suoi lettori l'accolgano, in Italia, con l'attenzione e la felicità che merita. Insieme a Di Ruscio, il lavoro editoriale manda in libreria Charles, il secondo romanzo del giovane Claudio Piersanti (foto a destra), trentenne, redattore della rivista Linea d'ombra. Charles è un testo compatto e di insolito, inattuale impegno, nelle cui pagine, lungo il filo sordo di un destino "generazionale" sono limpidamente tracEccol'Italiadi unfonni abilePCI ciati gli esiti cupi delle esistenze clima del '77 assieme ·a Boccalone non motivate dei protagonisti.,, di Enrico Palandri e Altri libertini Ambientato in miEuropa cosmo-il. di Pier Vittorio Tondelli. Un polita al tramonto e dentro l'in- romanzo svagato, funambolico, quieto futuro che i trentenni di dolceamaro il cui protagonista era, oggi accuratamente preparano senza molti infingimenti, l'autore. davanti a una sorta di normale A distanza di cinque anni, Claudio < quotidiano abisso, Charles è anche Piersanti - che ha frattanto pubil romanzo di una "normale" e blicato alcuni bei racconti su Linea generazionale solitudine. Come d'ombra e ha faticato, come tutti scrive Goffredo Fofi nella presen- quelli della sua generazione, a tazione al testo, Casadi nessuno di definire una propria scelta indiviClaudio Piersanti è stato uno dei duale e professionale - si presenta pochi esordi di -rilievo nati dal di nuovo all'attenzione dei lettori con un romanzo molto diverso. ·corposo, intenso, ricco di avvenimenti e personaggi, scritto decisamente in terza persona. Diviso in undici capitoli che "tagliano" la vicenda nei suoi momenti più necessari, con una scrittura alla· ricerca di una oggettività che non soffochi, dei personaggi, le pause e la quotidianità, è apparentemente un "poliziesco", la cui azione sconfina anzi in un futuro prossimo di appena più acuta tensione politica, e ci porta ,dall'Italia - le· sue capitali e un Abruzzo di radici e di ricordi - a Parigi, secondo una dimensione vieppiù europea dei nostri dilemmi e dei destini collettivi che si preparano. È un "romanzo di suspense" al quale la misura dell'autore impedisce tuttavia di diventare un mero oggetto di consumo e dimenticare tanto i valori della scrittura e della costruzione, quanto quelli di una morale che nasce dai fatti e dalla storia, di una generazione e di tut- . ti, In questa narrazione asciutta ed. esemplare, la partecipazione del lettore è conquistata per il tramite di una tensione più raccolta, determinata da una pacata maturazione dell'autore e da una singolare precisione di sguardo. Da un'etica dello sguardo. Gilberto Severini Sentiamoci qualchevolta . romanzo, presentazionJdi Pier Vittorio Tondelli h Claudio Lolli L)inseguitorePeter H. romanzo, presentazione{d~ Goffredo Fofi Angelo Perugini Lovemobile romanzo, presentazione[di. Mario Monicelli Gianni D'Elia 1977 romanzo, presentazione[ d! Roberto Roversi Attilio Lolini Morte Sospesa romanzo, presentazione/di Sebastiano Vassalli L: (imminente) ( Pier Vittorio Tondelli (a c~ra Ji) '-t:~·. 1 • Giovani Blues)~ lx racconti di autori 1' "under 25" (imminente) Distributori regionali Piemonte, Liguria~Val d'Aosta ~ 011/383131 Lombardia - ~ 02/2141640-9 Veneto, Friuli, Trentino ~ 049/8710116-8710133 Toscana, Lazio, Umbria, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna ~ 06/7480533-4271468 Emilia Romagna, Marche, Abruzzo - ~ 051/557154 Campania, Molise ~ 081/7598297 Sicilia - ~ 090/2939491 t.,f, ~16' il lavorb editoriale Ancona~ ~071/22355-50378
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