Alfabeta - anno VIII - n. 81 - febbraio 1986

........... . . . . . . . Con Monegal a cura di Maria Bonatti . pagina I • Coi, Robbe-Grillet a·cura di Maria Teresa Russo '.~·;pagine II-III ·con Hassan a cura di Giovanna Borradori pagina V Con Doubrovsky .a cura di Maria Teresa Russo . 'pagine VI-VII L o scorso novembre si è spento , a New Haven (Usa) Emir Ro- - driguez Monegal, uno dei critici più prestigiosi della letteratura latinoamericana. Nato in una remota cittadina dell'Uruguay (quella «terra immaginaria» come la definì Wallace Stevens) ha risieduto per lunghi periodi a Oxford, a Parigi, • come direttore della rivista •Mundo Nuevo (1966-1968) nelle c-uipagine apparvero leprime pubblicazioni di G. Garda Marquez, G. Cabrera Infante, Manuel Puig ecc, in Messico e negli Usa alla Yale University, dove viveva ormai da ·molti anni insegnando letteratura latinoamericana. ·Noto come professore, critico, promotore culturale, E. Rodriguez Monegal sarà ricordato soprattutto come grande studioso di ]orge Luis Borges. Fu un0 dei primi che scoprì l'importanza dello scrittore argentino. Ne prese le difese quando era di moda conside~ __ rarlo un autore di pura evasione e .• fu sempre tra i primi a riconoscere che i suoi testi non solo offrivano •-. una pratica esilarante della lettera- . tura, ma anche una teoria. Borges, in omaggio a questo suo fervente critico, l'ha inserito come personaggio minore - un'allusione - in un suo racconto («L'altra morte» in L' Aleph) assimilando, quindi, il suo commentatore al suo mondo di finzione. Di E. Rodriguez Monegal è la biografia letteraria su Borges (Feltrinelli), che in Italia ottenne nel 1983 il premio Comisso per la saggistica. _ Ho incontrato Emir Rodriguez Monegal a Madrid all'inizio dello scorso ottobre, quando, già conscio della sua prossima fine, mi ha parlato con estrema libertà della sua vita, dei suoi gusti letterari e ancora tanto di Borges. Proprio su Borges ho incominciato a interrogarlo. Bonatti. Quando hai scoperto • per la prima volta Borges? Mon,egal. Nel 1936, ·a quindici anni, trovandomi a casa di una zia, in Uruguay, scoprii che era abbo- : nata a una rivista femminile illustrata El Hogar (Il Focolare), che includeva pure una sezione letteraria «Libri e autori stranieri», curata da un signore per me sconosciuto, che recensiva con acute frasi umoristiche libri di autori stranieri co- •me Faulkner, .Kafka, Virginia . . . ..... • , ,.1 ··' ; , '_: .r,.' :' •• , i •. ; , .. ' ;, ;~ I I o • , • ~ '\ 1 j • / • ~• t . . • ; • , ,, J I • ·~•--•.. .•..',,.1-,• .. ·Ji~;·~.:- •. ' ' •. •</I;::•< .' • : • ! .• • . i ! ~. 4 \ ••• . . : .. -.~·:,:.~·.·· .:. . • :~:.·,/·(·>:( ..~.~..: : •• ., ., J .~<·.··~~.·-~· .·.[·/;:·~. ··; ·.' ... ,. ; o• I ( • ~• 4 t • •• ·' I • I ., ,.,,., -', . ~ :, ' I~ . I • 0 ,I",:•, •. .:.:: (';';"' ·:~'' •• :. , .' ·,'/;~;.:,._;':..,: '<t .. ·-. . , ~ ) i/: ,i. • ' ' • , .' / . .. . . .. ' ,, ~ t ' t, ;' , • ,. l, .. •• ','.I I,'" •• •·;~•,.-t) ,' ,• • .',< ·; I .: • I • . : :_, : :· ' ':'\, ... ;/.\ /_ .}·,: • • • ~ .'__:;_ . •••'· • :·_ .•. 7 •. . ' .. . ,: • • t .: V·, ,• •,.'..>",.;.•_..-,/. /,/ ~,• , ' ·.::. /. Woolf, pubblicati all'estero e no~ ·.;':,çt~ppesiientitÒlata Poemas. Lepri- . ·--,.i~j~fi~r.reMénard, autor del Quiancora tradotti in Uruguay. Le re~ :Qlé-critiche che scrissi per questa •-:j~-fii>'._;C,redchoe l'idea più imporcensioni di questo tale Jorge Luis _ •.flViS(a.eranoplagi formali di quelle •.. ta~Htp~f me fu iJ.suoconcetto della Borges stimolarono molto la mia· ··di Borges su El Hogar e su Sur: • na-ì-i-a'tiy~.çomefinzione (la literacuriosità letteraria finché scopni ··plagi del formato e qualcosa anche :_:.tuta de,ficci6n corno «ficci6n»). In che collàborava pure ad altre rivi- • -dello stile, anche se presto mi resi ,' .'moqie~Ji in cui la gente di sinistra ste, come all'argentina Sur, che ·conto c:he era inimitabile. Quelle :·: p~iiava:"solo di letteratura realista aveva fondato Victoria Ocampt;>- •mie.prime note erano molto brevi; ·:.c('dì'irnpegno letterario politico, nel 1931, e in µna vecchia libreria· •g_eneralmente davano il riassunto • ;.B'orgé~.Ìj1sistevnaello scrivere «ficdi Montevideo scovai un suo libro dérlibro è descrivevano pure il li- •_.cfot1és.>>·'e:dimostranveai suoi artiintitolato Historia Universal de la· .bw tome oggetto. Mi ricordo che .'còii~-rì~ll,~sua narrativa che il reaInfamia, raccolta di brevi racconti'·· µna,.aelle frasi di cui si burlarono i • 'ùs~o età solo una convenzione Jetstravaganti e molto comici. Ero so- miei amici a quell'epoca fu la de- •·_'terari~·~vi-Juppatasni el XVI secolo prattutto colpito dal suo stile erudì- s'criz.ione di una traduzione spa- e· ·c?~ificàta artificialmente nel to misto a uno straordinario senso di humour. Così diventai immediatamente un suo seguace. Cominciai a raccogliere i suoi articoli. In quel periodo ero solito ritagliare le pagine degli articoli letterari che m'interessavano e le incollavo su alcuni quaderni mettendoci i titoli, aggiungendoci illustrazioni. Solo molti anni dopo mi resi conto che già allora stavo facendo riviste. Bonatti. Di quand'é il tuo primo pezzo critico su Borges? Monegal. Del 1943, quando recensii per la rivista Marcha, a cui collaboravo, la sua prima raccolta Villica-Caja, 1930. Olio su tela, 15lx60 gnola della Vita di Nietzsche, di Daniel Halévy, che io descrivevo molto seriamente come un volume «rilegato in tela color sangue di toro». Bonatti .. Borges come critico letterario che cosa ti ha insegnato? Monegal. È un argomento vasto, anche perché Borges non si è limitato a organizzare certe idee in alcuni testi chiave, ma ha riempito la sua poesia, i suoi saggi e i suoi racconti di molteplici intuizioni e prospettive. Per esempio,, la migliore espo.sizionedella sua poetica della lettura si trova in un -racçoriXIX. Che il romanzo «psicologico» si basava sull'arbitrarietà e non sull'analisi profonda. Che il messag- • gio di un testo non è quello che esplicitamente dice ma in come lo dice. Che il futuro del romanzo è nella lettera.tura fantastica. Che oggi il genere più importante è il romanzo poliziesco. Sto esagerando le sue posizioni ma questa è la sostanza. Ci sono vecchi testi di Borges che mi aprirono la pista di una nuova poetica della narrativa: «La fruici6n literaria», che è del 1927; «El arte narrativo y la magia», del 1932; «Elementos de preceptiva», del 1933. Il secondo fu tradottto in francese e pubblicato in Te/ Quel negli anni '60 scatenando tutta una serie di reazioni critiche. Ma è nel prologo a La invenci6n de More/ (1940), lo straordinario romanzo di Adolfo Bioy Casares, che Borges si proclama in disaccordo con i critici come Ortega y Gasset che in La deshumanizacion del arte e ldeas sobre la nove/a, avevano negato la possibilità di continuare a scrivere opere di argomento interessante e nuovo e si erano pronunciati in favore del romanzo psicologico. Approfittando degli eccessi e arbitrarietà psicologiche di Dostoevskij e Proust, e lodando l'immaginazione di James e Kafka, Borges difende un tipo di narrativa in cui la causalità è magica e la scrittura stessa predicè la sua propria trama. Pochi hanno studiato il testo, che continua a essere sepolto nel libro di Bioy, anche perché Borges non si è mai preoccupato di raccoglierlo in Otras inquisiciones. Bonatti. Emir, tu hai sempre apprezzato in Borges la sua estrema libertà di opinioni.... • Monegal. È vero, non gli è mai importato affermare che l'autore più famoso del mondo lo annoiava, o esaltare invece Paul Groussac,. perché lo divertiva. Io stesso l'ho sentito dire in pubblico «non sono mai riuscito a finire Madame Bovary» o «tra le mie superstizioni non esiste quella di collezionare li- • bri». Mi ha dato una grande sensazione di libertà e mi ha convinto che la letteratura è una passione molto personale, un gioco, una epifania. Bonatti. Ora abbandoniamo Borges per parlare un po' della tua attività come promotore culturale. Monegal. Come promotore culturale ho fatto riviste, ho collaborato costantemente a quelle di altri, ho tenuto conferenze, ho organizzato congressi e simposi, ho partecipato a giurie nazionali e internazionali, ho concesso interviste. Questo «Erm» - come lo chiamo per abbreviare - è una persona pubblica, in un senso più vasto dell'altro,di quello che scrive libri. Ho cominciato molto presto- non avevo anco~a24 anni - come re.sponsabile della pagina letteraria di Marcha a Montevideo. Ero aiutato da un gruppo di giovani, alcuni già amici miei, con cui ci riunivamo

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==